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Beh comunque è sempre bello vedere che il nostro voto vale quanto le stats di Gasol in questi Playoffs...

Sui singoli membri speravo che dopo la sua inutile e ridicola partecipazione a Ballarò martedì' scorso la De Girolamo non potesse ambire a qualcosa in più di capo scala del suo condominio e invece l'han fatta pure ministra :facepalm:

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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Quotone sul primo punto, ma sul boldato mi auguro ti sbagli (temo di no).

Se non riescono manco a fare quello, che è l'unica cosa che effettivamente può e DEVE realizzare sta banda di derelitti, che cazz ci stanno a fare?

Non vorremo veramente credere che sia sta gente a proporre soluzioni credibili alla crisi economica, e ai macro-problemi che attanagliano il paese.

La legge elettorale, devono partorire. E dopo togliersi dai OO

 

Questa la risposta di Gasparri :asd

 

gasparri-dito-medio-770x512.jpg

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Beh comunque è sempre bello vedere che il nostro voto vale quanto le stats di Gasol in questi Playoffs...

Sui singoli membri speravo che dopo la sua inutile e ridicola partecipazione a Ballarò martedì' scorso la De Girolamo non potesse ambire a qualcosa in più di capo scala del suo condominio e invece l'han fatta pure ministra :facepalm:

Orrore...almeno una volta le parlamentari PDL erano fighe, questa oltre a non esserla è proprio un inno alla castità soltanto per i concetti che esprime..... :shock:

 

Quando le ho sentito dire che era ora che la politica tornasse a guidare le piazze, e non viceversa (ma dove? Ma quando è successo? :-? ), ho capito perchè per tanto tempo alle donne non è stato permesso di votare nè di candidarsi alla carriera politica.

Poi ho guardato la formazione del governo (da Lupi in giù), e ho capito che non è una questione di sesso.

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Contrariamente alla Di Girolamo, la Moretti potrebbe urlare "più tasse per tutti", senza infastidirmi affatto. :ourdwight:

Ha classe, è intelligente, educata e soprattutto una discreta gnocca.

Più bella che intelligente, come la Bindi. Ma a ben altro livello.

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Surreale vedere Sallusti e Santoro che rimbeccano Travaglio.

 

Ogni volta che vedo Cofferati mi viene il magone: avrebbe salvato questo paese e potrebbe ancora salvarlo. Altro che Landini.

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chi andrà nella giusta direzione?

Le spese folli della Difesa - l’Espresso http://bit.ly/101M9vc

Difesa: L’Europa disarmata | Presseurop.eu: notizie europee, vignette e rassegne stampa http://bit.ly/17AcxNp :leggi qua

 

qualcuno votabile nel PD ci sarebbe ancora... giusto una mezza dozzina... e sono un po' pochini...

'Che tragico errore, il Pd col Pdl' - l’Espresso http://bit.ly/17AcYay

Chi sono gli ultimi dissidenti - l’Espresso http://bit.ly/101NJgO

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L’agenda Rodotà e la rivoluzione della dignità

Elisa Finocchiaro - Il Fatto Quotidiano http://bit.ly/13RaGBN

 

Rari nantes c’è scritto giustamente in un bel disegno blu posto sul palco.

 

Dopo il naufragio, sul palco dell’incontro “La rivoluzione della dignità. left incontra Stefano Rodotà” , il 2 maggio al teatro Eliseo, ci sono quelli definiti da Left “i principali protagonisti di quella che poteva essere una rivoluzione della dignità attorno alla figura di Stefano Rodotà”. Coordinati da Maurizio Torrealta, direttore del settimanale, intervengono Stefano Rodotà, Sandra Bonsanti, Pippo Civati, Gherardo Colombo, Sergio Cofferati, Vito Crimi, Antonio Di Luca, Beppe Giulietti, Antonio Ingroia, Gennaro Migliore, Adriano Prosperi, Andrea Ranieri, Francesca Redavid, Marco Revelli, Walter Tocci, Gustavo Zagrebelsky.

 

Secondo Rodotà nella Costituzione ci sarebbero tutti gli ingredienti necessari per un buon governo e soprattutto, per la dignità degli esseri umani. Ci sarebbero persino i doveri dello Stato laddove è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli al raggiungimento dei diritti che vi sono enunciati. Ci sarebbe, garantita dall’art. 36, la ricerca di un’esistenza libera e dignitosa.

 

Non c’è bisogno di una Convenzione per le riforme istituzionali. Quest’ultima sarebbe un attacco alla Costituzione; vanno rimessi invece al centro dell’attenzione il Parlamento e la democrazia rappresentativa, la quale dovrebbe ricostruire un filo che la collega alla società civile.

 

Nei movimenti per i diritti, nelle mobilitazioni per i referendum, la Costituzione ha, secondo Rodotà “ritrovato il suo popolo”, un popolo che respinge la logica del profitto. “La nostra Repubblica è fondata sul lavoro e non sul censo o sul privilegio.”

 

La distinzione tra destra e sinistra sarebbe secondo Rodotà ancora valida perché “bisogna reagire alla cancellazione dei principi e dei valori riferimento”, valori accomunati nella sinistra – in linea con l’ancora valido saggio di Norberto Bobbio – in quello dell’uguaglianza. Uguaglianza nella valorizzazione delle differenze.

 

Prende forma insomma durante l’incontro, quella che viene definita da Giulietti “Agenda Rodotà”: “amore per la Costituzione, compreso l’articolo 11, il no agli F35, i beni comuni, il contrasto ad ogni forma di esclusione sociale, il rispetto delle minoranze, l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, l’accesso universale alla rete, il reintegro dei diritti violati, la libertà di informazione, l’autonomia della giustizia, l’esaltazione della formazione pubblica, il rispetto della laicità dello stato.” Il valore della laicità viene poi ribadito con forza dallo stesso Rodotà.

 

Ma la realtà materiale delle vicende politiche ben si discosta dai valori enunciati, come ammettono tutti i presenti all’incontro, definito “un’elaborazione del lutto”.

 

C’è in tutti, quella sensazione di un avvenuto scollamento tra democrazia rappresentativa e società civile, realtà da cui invece bisognerebbe ricominciare. Tutti sanno bene e ribadiscono che nei territori si riallaccia il rapporto tra politica e Istituzioni: da lì, allora, si dovrà ripartire per colmare quel fossato che c’è ormai tra cittadini e istituzioni.

 

e poiché al tafazzismo non c'è limite:

Il PD non ha mai voluto un Governo coi 5 Stelle - Cadoinpiedi http://bit.ly/111boQ4
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Vabbè dai Marina Sereni non è il PD. Che ci fosse più di una corrente che volesse l'inciucio fin dal primo giorno non mi sembra poi questa notizia.

Proprio per questo bisognava riflettere di più sul tentativo di Bersani.

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Io sono sempre più sfiduciato e incazzato. L'unico scopo di questo governo è (mi pare evidente) apparecchiare la tavola per le prossime elezioni, facendo due tre riforme che vuole Berlusconi per motivi elettorali / personali, buttando fumo negli occhi alla gente. Il PD, nel tafazzismo più sfrenato, accetta anche se continuo a non capire perché: lo scopo è creare una nuova DC? Perché non vedo altra spiegazione oltre a una forma grave, giovanile (manco tanto) e contagiosa di Alzheimer tra tutti i quadri del PD.

 

Comunque se Atene piange Sparta non ride: a sinistra stiamo assistendo alla patetica parabola di Ingroia, nel M5S la ridicola vicenda delle mail, Renzi non si capisce che cavolo vuol fare nella vita, Barca per quanto mi riguarda può andare al mare non ne sentirò la mancanza. Insomma, neanche al circo ci sono tanti pagliacci.

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Sarebbe bello poter dire che con lui muore l'Italia che ha rappresentato per mezzo secolo.

 

Invece 'sta ceppa.

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