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Il Topic Ufficiale del Calcio 2012-2013


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E la Juve con Conte dove la metti?

 

Va beh Conte è un fenomeno... :asd

Conte e la Juve con il discorso che ho fatto non c'entrano nulla...

 

Sul fatto che sia forte nulla da dire, lo ha dimostrato ampiamente...

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Vidal ogni domenica ne regala di peggio neanche giallo

Ennesimo capitolo di una storia composta da furti.   Il giorno che sparirete dal calcio sarà un giorno di felicità e di gloria per il mondo.

edit dello staff: warning.

Ma chi è che aveva detto che Bonera andava alla Juve? Sta sciagura ha rinnovato oggi fino al 2015 GxWwtPT.gif

 

Lo avevano detto su Sky....Che brutta notizia :piantoacatinelle

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Guest Nigma

Per quel che dovrà fare, cioè la riserva nel senso di quarta o quinta scelta di reparto, a me va benissimo che sia rimasto, peraltro è uno dei pochi che conosce lo spogliatoio da anni: ci sono equilibri umani da mantenere. Io son contento che sia rimasto, tutto sommato. Mi preoccupa (notevolmente) di più l'arrivo di Civelli.

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Per quel che dovrà fare, cioè la riserva nel senso di quarta o quinta scelta di reparto, a me va benissimo che sia rimasto, peraltro è uno dei pochi che conosce lo spogliatoio da anni: ci sono equilibri umani da mantenere. Io son contento che sia rimasto, tutto sommato. Mi preoccupa (notevolmente) di più l'arrivo di Civelli.

Civelli? Da dove arriva?

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Per quel che dovrà fare, cioè la riserva nel senso di quarta o quinta scelta di reparto, a me va benissimo che sia rimasto, peraltro è uno dei pochi che conosce lo spogliatoio da anni: ci sono equilibri umani da mantenere. Io son contento che sia rimasto, tutto sommato. Mi preoccupa (notevolmente) di più l'arrivo di Civelli.

Ma infatti credo sia l'unica motivazione reale, non può essere per motivi tecnico-tattici...

Per di più biennalino, vabbè, speriamo veda il campo come nell'ultimo periodo!

 

P.S. Sono comunque convinto (e l'ho sempre detto) che per 88 minuti su 90 sia un buon mestierante...

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Secondo il Corriere dello Sport, la dirigenza gigliata non sarebbe disposta ad accettare alcuna contropartita tecnica che riduca l'esborso contante richiesto per il montenegrino: e cioè, 30 milioni di euro.

La Fiorentina apre alle contropartite bianconere per cedere il suo gioiello Stevan Jovetic. E' questa la notizia degli ultimi giorni in casa viola. A riportarlo è la Gazzetta dello Sport.

 

Sono un po' confuso... :asd

Che bello essere giornalista... puoi scrivere qualunque cazzata ti passi per la mente e nessuno ti chiede riscontro... :party time

 

Oggi ho letto anche di uno scambio Vucinic per il Chicharito Hernandez... :party time

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C'è pure la dichiarazione di Pradè che dice che non tratterà mai con la Juve

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C'è pure la dichiarazione di Pradè che dice che non tratterà mai con la Juve

Infatti non credo che Jovetic finisca alla Juventus, meno che mai se non si dovesse rivelare totalmente infondata la voce della trattativa per lo scambio Vucinic-Hernandez

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Oggi ho letto anche di uno scambio Vucinic per il Chicharito Hernandez... :party time

 

 

Dimmi che non la faresti... :ourdwight:

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DICESI POTENZA DI FUOCO:

 

Quando Andrea Agnelli parla di “potenza di fuoco” di circa 200 milioni fra stipendi e ammortamenti, altro non fa che spostare, correttamente, la questione budget di mercato da quanto posso spendere per un giocatore a quant’è il suo impatto annuale sul bilancio. Ragionare in termini di quanto si può pagare l’acquisto di un giocatore può essere fuorviante perché riguarda la sfera finanziaria della gestione della società (devo cioè assicurarmi di avere la liquidità per pagare la società controparte alle scadenze previste) e non quella economica (devo fare in modo che, complessivamente, i miei ricavi siano superiori ai costi, o quantomeno non inferiori). Siccome spiegare la parte finanziaria della faccenda rischia di essere noiosissimo, basti come regola generale che, se la parte economica è in equilibrio, quella finanziaria in linea di massima si sistema (i soldi, cioè, si trovano). Ai direttori finanziari cui si rizzano i capelli leggendo questa affermazione chiedo scusa, ma è per farla semplice. Questo discorso, e cioè far prevalere la logica economica su quella finanziaria nel preventivare gli investimenti, vale soprattutto nel particolarissimo settore calcistico che, fra le tante peculiarità, ha il fatto che i “beni” su cui vado ad investire (diritti alle prestazioni dei calciatori) possono avere una vita utile residua (anni di carriera in questo caso) di dieci anni come di due, pur svolgendo esattamente la stessa funzione nell’attività dell’azienda. Ragionare sul “quanto” posso pagare l’acquisto di un giocatore nulla mi dice sul “quando” dovrò sostituirlo, e individuare la cifra che ci si può permettere non può prescindere dall’età e dallo stipendio del giocatore in oggetto e dall’evoluzione dei contratti della rosa esistente.

 

Il problema è che se Agnelli pensava di dare un’informazione utile (anche se parla in termini di “potenza di fuoco” sin dal suo arrivo e non certo dall’altro giorno), ha in molti casi generato solo maggior confusione. Me li immagino nelle redazioni sportive a scaricarsi i bilanci della Juve e, calcolatrice alla mano, cercare di venire a capo di quella frase misteriosa per tradurla in soldoni da investire sul mercato. Alcuni, arrivati a pagina 15 della relazione trimestrale, e pressati dalle continue agenzie sulle dichiarazioni di Moratti sul futuro di Stramaccioni, hanno saggiamente rinunciato e si sono limitati a riportare la frase come se fosse per il lettore evidente il suo significato. Altri, più intrepidi, si sono lanciati, prendendo però qualche cantonata. Senza entrare nei dettagli degli errori (alcuni sono stati veramente da matita blu) riportiamo solamente l’interpretazione meno grave – e apparentemente più realistica – letta sull’argomento. Sostanzialmente dice questo: Agnelli parla di circa 200 milioni. Guardando i bilanci si può dedurre che quest’anno siamo sui 190 milioni. Quindi spazio di manovra non ce n’è, dipenderà tutto da eventuali cessioni eccellenti. Qui dico errore rosso perché quantomeno la lettura del bilancio è corretta, in altri casi non è stato fatto nemmeno questo. Ma la conclusione è errata, perché spazio di manovra ce n’è eccome (cioè, insomma, a esserci c’è, tutto poi dipende dalle aspettative), e si trova per la precisione nell’altra frase detta dal Presidente nella stessa intervista, e cioè che Marotta, Paratici, Nedved e Conte questa cifra “possono smontarla e rimontarla” a piacimento, purché rimangano nel budget assegnato.

 

Cosa sono dunque questi 200 milioni e, soprattutto, sono veramente 200? Sono gli stipendi lordi della rosa più lo staff tecnico (personale tesserato) e l’ammortamento dei costi di acquisizione dei calciatori, ottenuto dividendo il costo del “cartellino” (che non si chiama più così ma ci capiamo) per il numero di anni di contratto, o meglio ancora dividendo il valore residuo dell’investimento (la parte non ancora ammortizzata) per il numero di anni di contratto residui (questa precisazione - un po’ pedante - è importante in caso di prolungamenti di contratto, come vedremo). Agnelli, per la verità, aveva parlato in passato di 170 milioni come obiettivo del piano industriale, e non credo abbia modificato la cifra, ma più banalmente penso abbia semplificato visto che rispondeva a un giornalista sportivo e non alla comunità finanziaria. Anche perché con la struttura di ricavi attuale difficilmente con 200 milioni fra stipendi e ammortamenti riesci a non perdere soldi, e non credo che Agnelli voglia continuare a perderne (tra l’altro lui ha in realtà solo detto che “quest’anno saremo vicini ai 200 milioni” per poi parlare di budget importante ma senza ripetere la cifra). Quest’anno in effetti la cifra dovrebbe aggirarsi sui 190 milioni (circa 140 di personale tesserato, circa 50 di ammortamenti dei “cartellini”). Ma escludendo l’impatto degli esuberi Melo, Martinez e Motta (che ci sono, per carità, ma ci si augura che non siano ricorrenti e che il loro impatto possa essere limitato ricavando qualcosa dalle loro cessioni) e considerando le (poche) plusvalenze realizzate, dovremmo essere vicini all’obiettivo dei 170.

 

E quindi? E quindi tutta sta manfrina per dire - semplificando – che l’obiettivo è quello di rimanere nella cifra di quest’anno, vale a dire che ad ogni acquisto effettuato, in termini di stipendi e ammortamenti, dovranno corrispondere altrettante risorse “liberate”. Che però non vuol dire affatto che per comprare un fuoriclasse da 30 milioni devo venderne due da 15. Vediamo come fare.

 

Premessa. Assumiamo, per una efficiente gestione della rosa sia dal punto sportivo che economico, che il numero di giocatori in prima squadra debba essere costante, pari a 25 di cui 3 portieri (quest’anno da gennaio sono stati in realtà 26, per via della sovrapposizione Bendtner-Anelka, ma è stata una circostanza di emergenza e con impatto sui costi limitato. Più Iaquinta che non conta, perché tutti i suoi costi residui sono entrati nel bilancio dello scorso anno, sapendo già che sarebbe andato fuori rosa). Questa premessa è importante perché ci dice che ad ogni acquisto effettuato deve corrispondere un’uscita definitiva (cessione o fine contratto, non prestito). Perché se non faccio così, quella stessa cifra la dovrò suddividere per un numero di giocatori più alto, limitando moltissimo i miei margini di manovra. Tanto per fare un confronto con il tanto decantato modello Bayern Monaco, la rosa della squadra tedesca quest’anno era composta da 22 giocatori (vero, hanno 4 partite in meno di campionato ma sono pur sempre arrivati in finale di Champions) e direi che gli sono ampiamente bastati. Veniamo quindi alle modalità di reperimento risorse a parità di budget:

 

Ringiovanimento rosa. Poiché ad ogni ingresso deve corrispondere un’uscita, vediamo come si liberano risorse se la sostituzione comporta un ringiovanimento. Un giocatore di 30 anni ha un contratto che scade fra due anni e un valore residuo (la parte non ancora ammortizzata) di 5 milioni (è esattamente il caso di Quagliarella, ma serve solo da esempio). L’ammortamento annuale è di 2,5 milioni (i 5 residui diviso i 2 anni di contratto). Se lo vendo esattamente ai 5 milioni di valore di carico, libero il suo stipendio e i 2,5 milioni di ammortamento. Se prendo un bell’attaccante venticinquenne a cui faccio un quinquennale (durata massima di un contratto), posso proporgli lo stipendio di Quagliarella e pagare il cartellino 12,5 milioni, che ammortizzati sui 5 anni di contratto mi daranno gli stessi 2,5 milioni all’anno. Certo non ho tirato fuori un top player, ma è solo un primo esempio e ho già magicamente tirato fuori 7,5 milioni (12,5 di acquisto meno i 5 della cessione) a parità di budget.

 

Plusvalenze. Questa è più intuitiva, ma forse se ne sottovaluta il potenziale avendo in mente i valori di acquisto dei giocatori e non il valore residuo. Nel caso sopra di Quagliarella, appunto, il valore di carico a giugno sarà di 5 milioni. Qualunque cifra superiore a questa ottenuta dalla cessione, mi genera una plusvalenza, che posso sommare a quanto ottenuto al punto 1 (o chiaramente su altri giocatori, non necessariamente sul suo diretto sostituto). Dovessi venderlo, chessò, a 8 milioni, prendo i 3 milioni di plusvalenza e quel venticinquenne del punto 1) lo pago 15,5 milioni, sempre però con lo stipendio di Quagliarella. Ancora non un top player, ma già qualcosa di meglio.

 

Rientro prestiti (o promozioni da formazione Primavera). Può sembrare un punto simile al primo, riferito al ringiovanimento della rosa, ma contiene qualcosa in più. Nel conto economico che stiamo descrivendo sono già inclusi, per la parte ammortamenti, circa 7 milioni riferiti a giocatori in prestito e giovani di serie (Gabbiadini, Boakye, Leali, Masi i più pesanti, ma sono tanti). Ci sono fra l’altro anche 8 milioni circa di stipendi pagati a giocatori in prestito (ma non so a chi si riferiscano). Un rientro prestito, o una promozione dalla Primavera, è di fatto senza costo (a meno di riscatti di comproprietà) per la parte ammortamenti, e certamente poco oneroso dal punto di vista stipendio, se non addirittura “gratuito” se fosse già pagato dalla Juventus. Il punto è che oggi il budget di gestione calciatori è impiegato quasi tutto per giocatori acquistati, perché si è dovuto costruire una squadra di 25 elementi partendo pressoché da zero. La fa facile il contestatore a dire che con i soldi di Padoin, Peluso, Pepe e Giaccherini ci tiravi fuori un top player. Ma quei 4 li hai usati, e se non prendevi loro dovevi prendere qualcun altro. In prospettiva, però, con una buona gestione del settore giovanile, anche senza pretendere un Pogba all’anno, puoi gradualmente sostituire almeno le seconde linee con giocatori cresciuti in casa, e lì sì che puoi reinvestire risorse importanti sui giocatori principali. Torniamo dunque al nostro esempio e vediamo come, già quest’anno, si potrebbero liberare risorse per il mercato. Abbiamo già preso Llorente a zero che sostituisce le uscite di Bendtner e Anelka, con impatto zero sugli ammortamenti e un probabile aggravio di stipendio (per quanto uno stipendio sostituisca uno stipendio e mezzo). La casella che va ad occupare non è però quella di Bendtner e Anelka (quinto attaccante), ma quella di uno dei primi quattro. Quagliarella lo abbiamo ceduto nel nostro esempio per far posto a quel venticinquenne per il quale, al momento, abbiamo un budget di 15,5 milioni. Se cediamo Giovinco (è solo un esempio) al suo valore residuo (7 milioni, si può probabilmente ottenere di più), liberiamo altri 3,5 milioni di ammortamenti, avendo ancora 2 anni di contratto. Uno lo usiamo per aumentare il monte stipendi degli attaccanti. Gli altri 2,5 li moltiplichiamo per 5 (gli anni di contratto dell’ormai famoso venticinquenne) e li aggiungiamo al budget di prima, arrivando a 28 milioni. Ed ecco il top player, ottenuto se Giovinco lo sostituisci con un giocatore già tuo che va ad occupare la casella di quinto attaccante (fate voi fra Beltrame, Boakye, Gabbiadini per quanto gli ultimi due andranno poi riscattati per la metà, ma ci sono plusvalenze potenziali da contropartite, come avvenuto per Immobile e Troisi per le prime metà). E gli stipendi? È più difficile non avendo i dati dei singoli a bilancio, ma possiamo presumere che Giovinco, Quagliarella, Bendtner e mezzo anno di Anelka possano costare, più o meno, come Llorente, il giovane e il nuovo acquisto, considerando che un milione in più (lordo, per carità, netto è la metà) lo abbiamo preso dalle risorse liberate da Giovinco. Se pensate che non è così, andiamo a recuperare altre risorse.

 

Prolungamento contratti esistenti. Ogni volta che viene prolungato un contratto è come se se si facesse un acquisto a parametro zero. Il valore residuo del giocatore (la parte non ancora ammortizzata) andrà a questo punto ammortizzata per il nuovo numero di anni di contratto, abbassando di conseguenza il monte ammortamenti. Parte di questo risparmio spesso può compensare un aumento di stipendio legato al nuovo contratto, ma non sempre è così (Buffon, per fare un esempio, lo stipendio se lo è visto ridotto; altri sono convinto che rinnovino a parità di cifra se non hanno fatto particolari salti di qualità). Perché possano essere rinnovati i contratti è evidente come sia necessario che la rosa sia mediamente giovane (altro vantaggio del punto 1), visto che se un contratto scade quando un giocatore ha 34 anni, difficilmente lo potrò prolungare. Ora, uno dei grandi meriti di questa gestione è stato quello di un forte ringiovanimento della rosa. Oggi l’età media (escludendo il terzo portiere e sostituendo Bendtner e Anelka con Llorente) è di 28,3 anni. Quando la squadra è stata ereditata, era pari - sempre escludendo il terzo portiere - a un terrificante 30,1. Due anni in meno, che sommati ai tre anni che sono passati, significa aver ringiovanito la rosa di ben 5 anni. Soprattutto ci sono 17 giocatori il cui contratto scade a 32 anni o meno, di cui 10 a 30 anni o meno, e dunque potenzialmente rinnovabili liberando risorse. Qualche esempio? Prendiamo Vidal e Caceres. Pesano attualmente sul conto economico - insieme - per 4,3 milioni di ammortamenti oltre al loro stipendio. Il loro contratto scade fra 3 anni, all’età di 29 anni. Si dovessero prolungare di altri due anni (fino a 31 quindi) si risparmierebbero 1,7 milioni all’anno di ammortamenti, che diventano 3 se prolunghi Lichtsteiner fino a 33 anni, da utilizzare in parte per loro eventuali ritocchi allo stipendio e in parte per colmare quel disavanzo sugli stipendi che, forse, ci era rimasto dal punto 3.

 

Visto? Alla faccia di chi ci dice che non c’è spazio di manovra. Ho venduto Giovinco e Quagliarella per complessivi 15 milioni e comprato un portento da 28 milioni, con tanto di stipendi aumentati, senza muovermi dal budget. Ho smontato e rimontato. Ci sta forse dentro Higuain, per citare un venticinquenne di cui si parla, se le cifre sono quelle che si leggono. Higuain, Llorente e Gabbiadini per Giovinco, Quagliarella e Bendtner/Anelka. Senza aver mosso il budget. E Higuain fra due anni lo rinnovo, liberando altre risorse. È solo un esempio chiaramente, ce ne sarebbero a iosa. Puoi vendere Matri al posto di Giovinco e a quest’ultimo prolungare il contratto, si può arrivare allo stesso risultato. E se mi servono soldi per altri reparti vendo Padoin a 3 milioni, prolungo Giaccherini di altri 2 anni e compro un esterno da 10 (sempre con quinquennale), per fare un altro esempio. Oppure, guardando già al prossimo anno, si potrà sostituire Storari in scadenza con Leali a parità di stipendio per liberare 5 milioni da aggiungere a quanto liberato dall’uscita di un altro giocatore. Non sono valutazioni tecniche, ci mancherebbe, ma solo esempi per capire quante sono le possibilità date dalla cifra a disposizione.

 

Poi, è chiaro, ci sono altri impatti negativi da finanziare, dai riscatti di Asamoah, Isla e Peluso - se ci saranno tutti - all’ aumento di stipendio di Pogba (che dubito tarderà, visto il valore mostrato e soprattutto il procuratore) e via discorrendo. Ma le risorse sono tante, basta saperle sfruttare. Ma soprattutto la chiave è tutta nell’età, che non è solo uno slogan ma una vera e propria fonte di finanziamento, e quindi acquisti quanto più giovani possibile per la prima squadra con contratti lunghi, investimenti oculati sulla primavera e inserimenti in prima squadra dopo una giusta crescita tramite prestiti (o tramite l’agognata squadra B ).

 

Riportando il discorso sull’aspetto - a cui siamo più abituati – di costi di acquisizione, significa, più o meno, che ogni anno si possono investire cifre importanti (diciamo una trentina di milioni - che rimpiazzano gli ammortamenti annui della prima squadra - più i valori delle cessioni) purché gli acquisti ringiovaniscano la rosa e purchè gli eventuali aggravi di costi del personale generati dai nuovi acquisti siano compensati da inserimenti in rosa di giovani dallo stipendio contenuto al posto di altri, più esperti e costosi, ceduti o in scadenza. Sempre il Bayern (va di moda), ha una età media della rosa, a giugno 2013, di 27,5 anni e 8 giocatori su 22 che provengono dalle giovanili. È anche così, e non solo con i ricavi monstre, che si finanzia i suoi grandi acquisti. Che se poi guardiamo, quelli più importanti (da Robben a Ribery, da Gomez a Javi Martinez, fino al recente Goetze) hanno tutti riguardato giocatori under 25. Ed è per questo che, alla fine, la miglior risposta data da Agnelli nella sua intervista a Sky sia stata in realtà un monosillabo. «Ibrahimovic? No».

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Secondo il Corriere dello Sport, la dirigenza gigliata non sarebbe disposta ad accettare alcuna contropartita tecnica che riduca l'esborso contante richiesto per il montenegrino: e cioè, 30 milioni di euro.

La Fiorentina apre alle contropartite bianconere per cedere il suo gioiello Stevan Jovetic. E' questa la notizia degli ultimi giorni in casa viola. A riportarlo è la Gazzetta dello Sport.

 

Sono un po' confuso... :asd

Che bello essere giornalista... puoi scrivere qualunque cazzata ti passi per la mente e nessuno ti chiede riscontro... :party time

 

Oggi ho letto anche di uno scambio Vucinic per il Chicharito Hernandez... :party time

Beh, niente di strano.

Il giornale con tanti tifosi Juventini tra i propri redatt...ops, scusa, lettori :asd , apre alle contropartite, quello maggiormente rivolto ai tifosi del centro-sud, ovviamente no.

Il gioco delle parti.

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L'ho postato solo per il Papero, che fra plusvalenze e virtuosismi di bilancio si trova a meraviglia! :D

Grande articolo di Daniele Scarinci

:ponpon

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con Mazzarri dicono che dovrebbero arrivare: Zuniga (se il Napoli lo lascia, altrimenti Basta dell'Udinese), Nainggolan (che vuole Mazzarri) e Icardi (già preso).

 

Manca una gran seconda punta che ci dia velocità in avanti, venderei Cassano e proverei a prendere Diamanti o proverei il tutto per tutto cedendo Handanovic per Sanchez, rischiando titolare Bardi o prendendo uno tra Agazzi o Marchetti.

 

per il resto, solito 3-5-2 di Mazzarri.

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con Mazzarri dicono che dovrebbero arrivare: Zuniga (se il Napoli lo lascia, altrimenti Basta dell'Udinese), Nainggolan (che vuole Mazzarri) e Icardi (già preso).

 

Manca una gran seconda punta che ci dia velocità in avanti, venderei Cassano e proverei a prendere Diamanti o proverei il tutto per tutto cedendo Handanovic per Sanchez, rischiando titolare Bardi o prendendo uno tra Agazzi o Marchetti.

 

per il resto, solito 3-5-2 di Mazzarri.

Anche se siamo ai "si dice", dovremmo essere a questa prima bozza:

 

Handanovic

Campagnaro Ranocchia Juan

Zuniga (peruzzi) Nainggolan Kovacic Pereira (zuniga)

Guarin

Icardi X (Palacio, cassano)

 

In caso di handanovic per Sanchez (fantamercato), in porta possiamo provare a scommettere su Bardi, o affidarci a Marchetti, anche se verrebbe via caruccio, con quel porcello di Lotito.

Agazzi vade retro, sopravvalutato se ce n'è uno (ogni anno, le sue dieci papere sono una costante, tra tante ottime parate...ma capirai).

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Speriamo invece che metta Guarin a centrocampo.

 

Poi non mi piace quello che leggo sulla gente che suggerirebbe: invece di giovani e sperimentazioni vuole usati sicuri da medio campionato italiano che ci costerebbero comunque un sacco di soldi.

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