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Veneto e Lombardia per lo statuto speciale

Ma perché non chiedere direttamente l'indipendenza e togliersi il pensiero? :asd

Scusa ma in questo periodo "si parla" di indipendenza in Sardegna e mi sto facendo tante di quelle risate.. :D

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No niente, figurati... Sono sicuro che l'improvvisa inversione a u su Morata sia del tutto scollegata dalla vicenda Suarez, che una mattina si è svegliato con addosso una sensazione di incomplete

avete pensato anche a cosa sarebbe la nazionale dell'impero romano? 

Diego, Diego..... Diego Armando Maradona  che ricordi Padova, 36 anni, 2 mesi e circa 2 settimane fa, dialogo tra me (interista quindicenne) e mio padre (milanista tiepido): "papà, hai v

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Madonna che razza di disinformazione (o, peggio, black out a livello di comunicazione sugli organi di stampa nazionali) rispetto ad un'iniziativa assolutamente legittima e -tra l'altro- prevista a livello costituzionale (nulla a che vedere, per capirci, con quanto accaduto in Catalogna). 

 

E sì, uno può sentirsi profondamente italiano e nel contempo auspicare maggior autonomia (fiscale e non solo) per la propria Regione

 

A conferma di ciò la circostanza che a favore del SI al quesito del referendum indetto da Lombardia e Veneto si sono espressi non solo la Lega Nord, come qualcuno vorrebbe far credere per generare le solite semplificazioni, ma l'intero centro destra e pure la sinistra attraverso i propri rappresentanti locali (uno per tutti il sindaco di Milano, Saia).

 

Ci vuole un certo coraggio ed una ingente dose di sfacciataggine (malafede?) per ridurre tutto ad una questione dei soliti ignoranti leghisti di merda, o no?

 

fine OT

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Si dai il 90% dira sì, quindi? Dall'anno prox i soldi restano al Nord? Me ne frego delle parole voglio i FATTI, come i FATTI dicono che la nazionale italiana di calcio fa cagare il cazzo a cominciare dai vertici ma.... turarsi il naso e vedere sempre piagnistei e complotti. No grazie.

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O patetici sono i tuoi sproloqui da italiano anti-italiano, carichi di frustrazione e sintomi proprio di sfiga che sprizza da tutti i pori.

L’insulto da ottenne finale spiega il tutto direi.

 

Però onestamente saranno pure cazzi suoi se non tifa per la Nazionale di calcio italiana.

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Però onestamente saranno pure cazzi suoi se non tifa per la Nazionale di calcio italiana.

No, non tifarla è un conto.

Tifare un’altra nazionale (???) e tifare contro la propria nazione e nazionale (??????) è da disagiati.

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Cmq sono molto disagiato pure io, perché del calcio delle nazionali non mi importa nulla e tantomeno dell'Italia (che mi auguro non vada ai mondiali proprio per vedere le reazioni della politica nostrana, calcistica e non)... simpatizzo a seconda dei giocatori per le altre, attualmente ammiro molto la Francia.

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Il mio modesto parere è che fare le sparate contro chi non tifa la nazionale si colloca più o meno allo stello livello di chi aderisce al clichè di non tifare niente che sia italiano.

 

Quello che non è un parere ma un fatto è la noia atroce che mi deriva dalle soste per le nazionali.

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Il mio modesto parere è che fare le sparate contro chi non tifa la nazionale si colloca più o meno allo stello livello di chi aderisce al clichè di non tifare niente che sia italiano.

 

Quello che non è un parere ma un fatto è la noia atroce che mi deriva dalle soste per le nazionali.

Fosse per te bisognerebbe eliminarle?
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O ti tieni lo spezzatino o uniformi in un dato periodo tenendo conto che:

- un anno sarà sempre composto da 12 mesi

- le varie nazioni coinvolte (almeno le europee più prestigiose e le sudamericane) dovranno avere i loro rispettivi campionati uniformati con le stesse tempistiche

- i calciatori vogliono almeno un mese di ferie.

Questi i punti intanto per cominciare.... Sai in realtà cos'è? Che ai proprietari dei club e all'uefa delle nazionali frega un cazzo, sono solo un impiccio, fosse per loro mondiali ed europei a cadenze attuali ed a invito.

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Fosse per me eliminerei proprio questo sistema di qualificazioni.

Farei in modo che una parte delle 32 squadre si qualifichi tramite i risultati ai campionati continentali e mondiali precedenti, e l'ultima parte con uno o più mini tornei a maggio dell'anno del mondiale.

 

La sosta delle nazionali per me è assurda. Ma magari la vedo in questo modo perchè dell'Italia mi interessa zero, preferisco quasi vederla perdere, a tratti, solo per le reazioni che causa (come in questo biennio con un allenatore sciagurato).

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Fosse per me eliminerei proprio questo sistema di qualificazioni.

Farei in modo che una parte delle 32 squadre si qualifichi tramite i risultati ai campionati continentali e mondiali precedenti, e l'ultima parte con uno o più mini tornei a maggio dell'anno del mondiale.

 

La sosta delle nazionali per me è assurda. Ma magari la vedo in questo modo perchè dell'Italia mi interessa zero, preferisco quasi vederla perdere, a tratti, solo per le reazioni che causa (come in questo biennio con un allenatore sciagurato).

concordo pienamente

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Va capito che il calcio non è più un semplice sport ma è un business complesso a tutti gli effetti, con le squadre di club che hanno acquisito lo status di aziende vere e proprie, spesso anche quotate in borsa. Con questi presupposti, 'prestare' i giocatori ai team nazionali con tutti i rischi che ne seguono (vedi Milik, Pjaca, Mandzukic, mi pare anche Conti si sia rotto in Nazionale) è un lusso che ormai il calcio non può più permettersi. Figurarsi farlo durante la stagione regolare dei club: una follia.

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Ma scusate io tutto l'anno tifo per Shevchenko e Kakà, poi d'estate miracolosamente dovrei mettermi a tifare per Materazzi che calcisticamente odio... ma perché? La mia stima calcistica e non, prescinde dai colori nazionali che personalmente raramente mi fanno sentire rappresentato. L'ultima nazionale che univa secondo me è stata quella del 98, poi da Zoff in poi abbiamo dovuto sopportare squadre messe in campo con gusti degli allenatori, simpatie di club e quant'altro. Altro fattore che influenza ciò è che non ci sono più i tecnici federali, nonché che gli stessi vertici della figc sono deboli e contestabili.

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Mone

 

Il problema che i veri protagonisti del pallone restano sempre i giocatori, gente che nella maggior parte dei casi è orgogliosa di rappresentare i colori della propria nazionale e che considera una svolta importante della propria carriera il fatto di riuscire ad entraci in quel giro.

Certe competizioni ci sono sempre state ed è giusto che sempre ci saranno.

Togliere la possibilità alle nazionali di avere il proprio spazio nel corso della stagione significherebbe falsare pure le stesse grandi manifestazioni dove già adesso molte nazionali si presentano con una identità diciamo alquanto rivedibile.

Non puoi togliere alle nazionali l'opportunità di coltivare un gruppo, altrimenti eliminiamo anche competizioni come mondiali e varie coppe continentali e lasciamo ai giocatori solo il contesto di cimentarsi nei propri club.

Come detto secondo me questa ipotesi troverebbe pochi consensi soprattutto nei veri protagonisti del gioco che vedono in una competizione come il mondiale a rappresentanza del proprio paese un punto d'arrivo della propria carriera.

Cioè non è che adesso il nuovo business deve intaccare per forza di cose una tradizione lunga un secolo.

Che poi pur con ragionamenti diversi è la stessa cosa che i fan della F1 contestano alle varie federazioni.

Immaginiamoci un campionato senza storici gp come Montecarlo,Monza e Spa, oppure anziché il Tour de France una corsa come il Tour degli Emirati Arabi nuovo riferimento del ciclismo, oppure al posto di Wimbledon il nuovo grande slam a Singapore, tutto solo per una questione di business.

 

E invece sì, il business è business e non c'è molto di cui discutere.

Se una squadra paga un giocatore € 6 mln l'anno, deve esserne proprietaria delle prestazioni sportive a 360° e non può permettersi i mandarlo a giocare in una partita di qualificazione.

E' una roba totalmente priva di senso che un investimento di milioni di € sia poi messo a rischio in partite in Andorra, Isole Far Oer, Lettonia o simili.

 

Fare le qualificazioni negli anni dispari e le competizioni ufficiali negli anni pari sarebbe cosa buona e giusta.

Vorrà dire che la bellissima (...) Confederation Cup la metti nel cestino e l'anno prima dei Mondiali fai fare le qualificazioni.

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Sarò antico io ma mi piaceva la coppa al mercoledì e campionato la domenica, una giusta quantità che non mi ha portato in overdose, c'era spazio per tutti, ma poi con i soldi e la tv è successo quel che è successo e a me tutto questo non piace più.

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Che poi si potrebbe fare lo stesso ragionamento anche se fossi un milanese doc.

 

Io sono nato e cresciuto a Milano e della nazionale non me ne è mai fregato nulla.

 

Cioè, non sono nemmeno uno di quelli che si sono messi a tifare nazionali straniere perchè ci giocavano i loro idoli (ho conosciuto un sacco di coetanei tifare Brasile per Ronaldo, Ucraina per Sheva, Svezia per Ibra ecc...), semplicemente l'ambito delle nazionali non mi ha mai affascinato più di tanto.

 

Proprio perchè uno nasce in una grande città, dove giocano una o più grandi squadre, respira quotidianamente un'aria che ti fa sentire già di per sè quel senso di appartenenza che altri invece trovano nella nazionale. Mi rendo conto che possa suonare come un discorso un po' alla "ridateci i Comuni", ma relativamente allo sport io penso sia naturale che uno si leghi di più alla sua realtà concreta.

 

Manco ci facevo le partite a PES, con le nazionali. Le partite di qualificazione per i mondiali/europei hanno da sempre per me la funzione di sonniferi: i periodi in cui faccio fatica a prendere sonno mi metto lì a vedere l'Italia-Macedonia della situazione e tempo del 30' vado giù come una pera.

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Parecchio dipende dal rapporto tra fede calcistica e posto di nascita.

Io sono napoletano di nascita, crescita e di fede calcistica. Le emozioni che lego a questa squadra non le ho mai trovate nella Nazionale, di cui non me ne fotte una ceppa.

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