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Questione morale.

 

Non importa essere di destra, ultranazionalisti o comunisti per poter appropiarsi delle parole di Berlinguer in quel campo. La questione morale dovrebbe interessare tutti a prescindere, che poi sia stato uno del partito comunista a tirarla fuori è secondario.

 

L'unica cosa bisognerebbe almeno far parte di un partito che fa della questione morale una battaglia importante.

 

Il Pd e Renzi hanno la coerenza per far questo?

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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Ma Berlinguer non è solo la questione morale. Aveva un pensiero organico nel quale la questione morale era una parte di una idea di politica che avrebbe temuto e osteggiato i 5S. Quindi sì, si sciacquassero la bocca.

 

Ma che siamo alla politica dei baci perugina?

Becero citazionismo senza contesto è questo che devono portare "larrrrrrreeeeteeeee" e "gooooooooogleeeeee"?

 

Esco di testa per questi modi di ragionare.

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^

 

Keitaro puoi anche far finta di non capire ma Berlinguer in questi ultimi anni è stato citato solo ed esclusivamente per la questione morale, la corruzione e il clientelismo dei partiti.

 

Su queste basi, e non su altre, QUALSIASI parte politica può basare il proprio credo. Puoi essere ultranazionalista e citare comodamente Berlinguer sulla questione morale.

 

Sai quando si dice " Siamo all'antitesi come pensiero politico ma su questo punto siamo totalmente d'accordo "

 

Ecco questo è quello che intendo.

 

Il punto è che per citare Berlinguer devi, come minimo, avere alle spalle tutte persone coerenti e per bene.

 

Ecco i 5stelle hanno dimostrato di poter reggere un peso del genere (per ora, poi magari tra qualche anno si scopre che hanno fatto le peggio porcate), gli altri partiti invece dovrebbero solamente stare zitti.

 

Perchè sentire Renzi parlare di Berlinguer in quei termini sapendo tutti gli scandali delle coop toscane, degli appalti a Firenze, di Mps e dei recenti arresti mi pare francamente un insulto.

 

Questo indipendentemente da quello che uno pensa, credo dovrebbe essere riconosciuto.

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Tutti quegli scandali sono stati fatti dalla classe dirigente che Renzi sta rottamando, quindi è ridicolo metterli insieme.

 

E diciamoci la verità, avrebbe rottamato meglio e prima se la metà dei trinariciuti come te avesse votato alle primarie del 2012 e mandato a casa Bersani/D'Alema. Ora Renzi starebbe governando a maggioranza il paese da più di un anno senza dover fare compromessi con la destra perchè Grillo l'ha mandato a cagare ad ogni apertuta.

 

L'insulto lo fa Grillo a ridurre una figura del novecento come Berlinguer ad una figurina, come dici esattamente tu, "citata principalmente per la questione morale".

Ripeto:

"Io le invettive non le lancio contro nessuno, non mi piace scagliare anatemi, gli anatemi sono espressioni di fanatismo e v'è troppo fanatismo nel mondo".

 

E non cominciamo nemmeno a parlare di Berlinguer su evasione fiscale, diritti dei lavoratori contro i datori di lavoro, l'esigenza di aumentare le dimensioni delle aziende, l'accoglienza agli stranieri, il compromesso storico e la NECESSITA' DEL DIALOGO E DELLE ALLEANZE! Tutte cose all'OPPOSTO dei 5S.

 

Sciacquarsi la bocca e basta. E che cazzo.

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Eh no caro...gli scandali delle coop Rosse in toscana e degli appalti (soprattutto) a Firenze sono stati fatti con Renzino già in scena...

 

Inoltre, come ho già detto a Heze, se vuoi veramente rottamare non ti scegli come ministro dell'Economia colui che è stato il braccio destro di D'Alema,da quando è nato alla sua morte (apparente) politica.

 

La rottamazione non c'è mai stata.

 

Per le altre questioni su Berlinguer chi ne vuole parlare? Nessuno. Te l' ho detto io nel post precedente che i discorsi su Enrico si fanno solo per la questione morale e non per altre cose. Ma tu continui a buttarla in caciare mettendo dentro cose che nessun politico cita da anni.

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Sempre il solito Valie'.

 

Gli scandali e gli arresti sono una cosa e sono del passato o originati da situazioni decise nel passato, i dubbi sollevati da alcune inchieste giornalistiche sono tutt'altro livello. Ma naturalmente le zone grigie di Renzi sono fatti determinanti, quelle sul movimento si negano a sfinimento o si sminuiscono in nome del buono che fanno.

 

Sui compromessi di Renzi nei ministri o nelle proposte legislative naturalmente il fatto che i parlamentari non sono suoi, che Grillo gli ha chiuso la porta in faccia e che Napolitano tiri contro le scelte forti non conta niente.

 

 

 

Senti su Berlinguer o fai il furbo o non so: dire "il sogno di Berlinguer continua con questo movimento" è una bufala storica, un vergognoso tentativo di annessione e un insulto a tutto quello che Berlinguer ha sempre detto che ho brevemente accennato sopra. Se sui bigini di twitter si parla solo della questione morale è una colpa e non una giustificazione. PUNTO.

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Renzi a Prato...

 

Ha parlato molto bene e stava anche per convincermi quando mi sono accorto che alle 8 devo andare a prendere le pizze.

 

Sorry Matteo, sarà per la prossima volta!

 

 

http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2014/05/23/news/in-comune-buste-paga-con-lo-spot-al-premier-renzi-1.9285102

 

Però a livello di campagna elettorale sta messo bene il Pd qui a Prato.

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Quando il M5S darà maggiore voce a persone capaci come Fico e Di Maio e meno voce a Casaleggio e Grillo ( che, in quanto fondatori, hanno giustamente la loro voce ), allora probabilmente darò i miei voti a loro. Fino ad allora la troverò una cosa veramente difficile.

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Guest Nigma

Quando il M5S darà maggiore voce a persone capaci come Fico e Di Maio e meno voce a Casaleggio e Grillo ( che, in quanto fondatori, hanno giustamente la loro voce ), allora probabilmente darò i miei voti a loro. Fino ad allora la troverò una cosa veramente difficile.

 

Sarà il momento in cui "i tuoi voti" rimarranno gli unici. :asd

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Sarà il momento in cui "i tuoi voti" rimarranno gli unici. :asd

 

E allora sarà il momento ( l'ennesimo ) nel quale avrà la conferma ( l'ennesima ) del macabro livello degli italiani.

Perchè ora il M5S ha un consenso incredibile e parlano quei 2. Che, con tutto il rispetto, davvero fatico a vederli come rappresentanti del mio pensiero.

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Guest Nigma

E allora sarà il momento ( l'ennesimo ) nel quale avrà la conferma ( l'ennesima ) del macabro livello degli italiani.

Perchè ora il M5S ha un consenso incredibile e parlano quei 2. Che, con tutto il rispetto, davvero fatico a vederli come rappresentanti del mio pensiero.

 

Pensavo che sul macabro livello degli italiani non ci fossero più dubbi. :asd

 

E' il motivo per il quale sto progressivamente convertendomi alle convinzioni politiche di Platone, che - se la mia memoria non mi tradisce - era contrario al concetto di democrazia in quanto "sarebbe come se a comandare un gregge fosse chiamata una pecora".

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Pensavo che sul macabro livello degli italiani non ci fossero più dubbi. :asd

 

E' il motivo per il quale sto progressivamente convertendomi alle convinzioni politiche di Platone, che - se la mia memoria non mi tradisce - era contrario al concetto di democrazia in quanto "sarebbe come se a comandare un gregge fosse chiamata una pecora".

Invece tu chi ci metteresti? Un nigma?

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Di Maio è un robot senza idee che ripete a macchinetta le cose imparate sulle veline del meetup, solo in maniera educata e potabile. Sono le persone più pericolose quelle così.

 

Oddio, venissi assunto in parlamento da disoccupato starei anch'io in riga. Magari con meno spocchia di superiorità morale e meno fervore mistico ma farei anch'io il megafono senza personalità.

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Guest Nigma

Invece tu chi ci metteresti? Un nigma?

 

Non colgo esattamente il senso del(l'e)nigma, comunque sia no, in quanto servirebbe una persona competente ed umana, che io non sono. :asd

 

Tornando seri, a me il concetto di democrazia diretta spaventa proprio in ragione di ciò che - ironicamente, ma neanche troppo - cercavo di evidenziare prima. La rappresentatività parte dal presupposto che tu, cittadino, riconosci delle criticità nel paese e pertanto nomini delle persone più competenti di te affinchè riportino le tue istanze e cerchino (e trovino) delle soluzioni. Sussiste quindi una duplice premessa: la prima, è che ogni cittadino abbia fiducia nel processo di comunicazione e risoluzione delle problematiche collettive; la seconda, è che ogni cittadino sia consapevole delle proprio manchevolezze e quindi ammetta l'esigenza di doversi affidare ad un proprio rappresentante. Oggigiorno a me sembra che stiano mancando entrambe, specialmente la seconda.

 

E' come se, vivendo in un monolocale ed avendo prossimamente un figlio, riconoscessimo di dover cambiare casa o allargare quella attuale: lì sta la criticità, ma le premesse che occorrono per risolvere il problema sono

1) riconoscere di non poterlo fare autonomamente;

2) avere fiducia in chi sceglieremo per aiutarci a farlo.

 

Oggi che succede? Succede che la maggior parte dei cittadini italiani non ha più fiducia nei propri rappresentanti - comprensibilmente, aggiungo io - ma soprattutto sta perdendo la capacità di rendersi conto dei propri limiti. E' come se, invece di chiamare un geometra o di affidarci ad un'agenzia immobiliare (con attente e scrupolose ricerche), decidessimo di allargare casa da soli, improvvisandoci geometri e muratori: i rischi sono giganteschi, evidentemente.

 

E' il magico mondo delle soluzioni fai-da-te e delle verità pret-a-porter in cui tutto appare risolvibile con uno schiocco di dita: bastano onestà e trasparenza per risolvere i macroproblemi economici e sociali di un paese, non c'è più differenza fra l'uomo della strada e lo studioso di settore, chiunque può improvvisarsi rappresentato e rappresentante e conseguentemente risolutore di sè stesso. La differenza fra democrazia diretta e democrazia partecipativa è tutta lì ed è in crisi già da tempo, psicologicamente, ancor prima che questi concetti esplodessero teatralmente attraverso la rete.

 

Per questo, pocanzi, facevo l'esempio di un gregge condotto da una pecora, perchè quando io cittadino mi reco alle urne non dovrei partire dal presupposto di eleggere "uno come me" bensì "uno migliore di me". Non so se ho spiegato bene il mio punto di vista. Platone - sempre se la mia memoria non mi tradisce - non credeva nei sistemi democratici proprio per questa ragione: l'uomo comune non ha la capacità di scegliere colui che è migliore di lui.

 

L'ostracismo nei confronti dei cosiddetti tecnici, l'accezione insultante che oggi si offre alla parola "intellettuale", lo sdoganamento di vocaboli apertamente denigratori come "professorone" è figlio di questa nuova attitudine mentale, ma io penso questo: è vero che molto spesso un'istruzione elevata (in qualunque campo) produce una distanza significativa dal sentire comune - dal cosiddetto "paese reale" - ma è soltanto con l'istruzione che i problemi si possono capire e risolvere. Se passa il concetto - e sta passando, per quella che è la mia esperienza personale - che chiunque può fare qualunque cosa, tanto basta essere onesti e volenterosi, sarà la fine. Onestà ed impegno sono requisiti essenziali, è vero, ma nient'affatto autosufficienti, ed è per questo che, come dicevo, stiamo già passando dalla democrazia rappresentativa a quella partecipativa e a me sta venendo progressivamente meno la fiducia nel sistema così concepito.

 

Ma non il problema non sta nel sistema (non sono anti-democratico, ci mancherebbe altro :asd ): sta in chi è chiamato a parteciparne (come diceva Mone prima).

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Pensavo che sul macabro livello degli italiani non ci fossero più dubbi. :asd

 

E' il motivo per il quale sto progressivamente convertendomi alle convinzioni politiche di Platone, che - se la mia memoria non mi tradisce - era contrario al concetto di democrazia in quanto "sarebbe come se a comandare un gregge fosse chiamata una pecora".

 

il vero problema è il suffragio universale, spero ve ne siate resi conto. Credo che 40 anni di DC e 20 di berlusconi siano la miglior argomentazione possibile a favore della mia tesi

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L'analisi di Nigma è perfetta secondo me.

 

Sentivo discorsi molto simili in una conferenza di Paolo Attivissimo sul tema "bufale e internet". Il problema di Internet è che è una tecnologia talmente "semplice" e accessibile a tutti che si pensa che non serva sapere niente per usarla correttamente. Invece, concetti e buone pratiche come il controllo delle fonti primarie, la presenza di dati reali e fenomeni di "peer review" sono spesso trascurati, e questo va a ridurre drasticamente la qualità dell'informazione e delle opinioni che si trovano in rete. L'errore principale di Grillo e Casaleggio secondo me è questo: Internet, se non usato correttamente, fa perdere completamente la "meritocrazia" delle opinioni, e ciò non è giusto, in molti campi la competenza e lo studio sono fondamentali.

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Questa me l'ero persa... :coolres:

 

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/01/31/qui-perche-brave-a-fare-pompini-moretti-pd-ripete-in-tv-linsulto-di-de-rosa-m5s/263635/

 

 

Eh si, peccato che Grillo e Casaleggio, con i loro comizi deliranti, rovinino tutto l'ottimo lavoro effettuato in parlamento dai deputati  5 stelle.. :ahahah

 

Il primo commento, spontaneo, sarebbe "meno male, qualcuno viene eletto per qualcosa di buono che sa fare" :saslol:

Il secondo, a freddo, sarebbe:" Ora capisco cosa intendesse Valiè, quando ci spiegava che i ragazzi 5 stelle si occupano delle tematiche importanti, e sono gli unici a farlo!!"  :headbang!:  :loL2

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