Jump to content
Search In
  • More options...
Find results that contain...
Find results in...

Recommended Posts

Che poi il problema che ha distrutto il mondo occidentale dagli anni '80 del successo delle destre nel mondo anglosassone è il fatto che la classe A FINGE di essere la classe B.

Link to post
Share on other sites
  • Replies 14.3k
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Valiero24

    1730

  • keitaro

    1679

  • COOPapERino21

    950

Top Posters In This Topic

Popular Posts

A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

Posted Images

Guest Nigma

Reddito di cittadinanza che hanno tutti i nostri colleghi europei tranne la Grecia.

 

Forse forse è meglio averlo che non averlo.

 

Dovrei verificare, ma attenzione a non confondere il reddito di cittadinanza con reddito minimo garantito.

 

Personalmente sono favorevolissimo al secondo (come forma di garanzia) e contrarissimo al primo, che verrebbe immediatamente strumentalizzato specialmente in ragione di quanto sottolineato da Keitaro. Ovviamente trascuro il capitolo riservato alle coperture finanziarie.

Link to post
Share on other sites

Tutti i nostri colleghi europei non hanno il nostro livello di lavoro nero.

E allora?

 

Il lavoro nero si combatte.

Si pongono paletti molto restringenti, si alzano i controlli e si inizia a colpire seriamente chi da lavoro nero e in questo caso anche chi lo riceve.

 

- Chi rifiuta più di un offerta di lavoro perde il sussidio (si possono mettere paletti temporanei 1-2 anni o simila)

 

- Chi viene pescato a lavorare in nero viene multato per 12 volte la paga percepita e perde il diritto al sussidio (anche qui in modo temporaneo)

 

Ora la sto mettendo molto sul superficiale anche perché non è che una proposta di legge si liquida in post su LL però è solo per far capire che tutto è sistemabile con un po' di volontà.

 

Lo Stato deve mettere se stesso nelle condizioni di ridurre il precariato e di ridurre drasticamente il tempo di attesa tra un lavoro e un altro e il cittadino deve ringraziare lo stato stando nelle regole altrimenti va a perdere i diritti.

 

Troppo difficile? Serve solo Buona volontà.

 

Ci saranno i furbetti? Ci sarà chi farà 2-3 lavori e prenderà anche il sussidio? Ovviamente.

 

Ma questo è un problema in ogni campo e in ogni norma. Avviene nelle pensioni, nell'invalidità, nella malattia, nelle ferie ecc ecc

 

Ma questo non deve essere una scusa per impedire di progredire.

Queste cose si combattono.

 

Ps: io inserirei anche bonus fiscali per i cittadini che denunciano il lavoro nero.

Link to post
Share on other sites

Queste cose si combattono evitando di accrescere le zone grigie in cui infilarsi. Tu proponi invece di crearle e poi mettere delle punizioni per chi viene scoperto, nella speranza che siano efficaci. Siamo proprio agli antipodi.

 

La soluzione è scegliere forme di sostegno DIVERSE dal reddito di cittadinanza che nel nostro paese sarebbe un regalo per chi lavora in nero e per i figli degli imprenditori/artigiani/commercianti che già si leccano i baffi come ho sentito personalmente dire da più di una quindicina di persone.

 

Ci vuole il salario minimo garantito per impedire la contrattazione al ribasso sulle retribuzioni e la lotta senza quartiere alle finte partite IVA.

Link to post
Share on other sites

Queste cose si combattono evitando di accrescere le zone grigie in cui infilarsi. Tu proponi invece di crearle e poi mettere delle punizioni per chi viene scoperto, nella speranza che siano efficaci. Siamo proprio agli antipodi.

 

La soluzione è scegliere forme di sostegno DIVERSE dal reddito di cittadinanza che nel nostro paese sarebbe un regalo per chi lavora in nero e per i figli degli imprenditori/artigiani/commercianti che già si leccano i baffi come ho sentito personalmente dire da più di una quindicina di persone.

 

Ci vuole il salario minimo garantito per impedire la contrattazione al ribasso sulle retribuzioni e la lotta senza quartiere alle finte partite IVA.

Ah se l'hai sentito da 15 persone....

 

"Il reddito di cittadinanza" proposto dai 5stelle è di fatto un reddito minimo garantito senza requisiti familiari particolari perché, come ti ho detto in precedenza, quando e se si rifiutassero (io dico 1 i cinque stelle dicono 3) offerte di lavoro il reddito viene perso.

 

Quindi ovviamente non è solo la cittadinanza come requisito.

 

 

Il sussidio si riceve dai 18 anni in su (ad esempio, poi bisognerebbe capire cosa fare degli universitari secondo me) e si riceverà vita natural durante da tutti, solo ed esclusivamente quando non si lavora.

 

Sei stato licenziato? Prendi il reddito. (Che già si prende con la disoccupazione quindi in quel caso si tratterebbe solo di integrare)

 

Non ti fanno entrare nel mondo del lavoro? Prendi il reddito fino a che non entri. In questo caso la copertura è del tutto nuova.

 

Praticamente l'obiettivo è quello di stimolare lo Stato Italiano ad applicare i dettati costituzionali secondo cui la Repubblica è fondata sul lavoro e quindi tu Stato ti occupi delle carenze del mercato libero.

 

Naturalmente questo cosa comporta?

Comporta anche il fatto che se il reddito minimo è 600 euro non si potranno trovare in giro offerte di lavoro che pagano di meno e di conseguenza tutte le forme di lavoro che sfruttano le persone sono bandite.

 

Tu dici di farlo solo con chi ha davvero bisogno, io dico di farlo con tutti perché se i soldi ci sono è un segno di civiltà oltre che un sollievo per l'economia tutta.

 

Sono due visioni diverse ma la differenza è solo economica e concettuale.

 

Dal punto di vista dei controlli e della severità dovrai essere intransigente sia nell'uno che nell' altro caso.

Link to post
Share on other sites

Io, più che il reddito di cittadinanza (che cmq c'è in quasi tutta europa, così come la flat tax!), toglierei per prima cosa l'IRAP per le aziende e altre tasse odiose sulle famiglie (come la prima casa).

 

Prima dobbiamo portare a livello di decenza democratica la soglia di pressione fiscale, e solo dopo altre iniziative. Altrimenti il rischio è di mettere un cerotto su una ferita continuamente aperta.

 

Ma chiedere alla sinistra di abbassare le tasse sarebbe come chiedere ad un bambino di rinunciare al Natale. 

Link to post
Share on other sites

c'è in quasi tutta europa, così come la flat tax!

 

 

Ehm veramente no...

 

Vado a memoria, poi ci sta anche che ricordi male ma mi pare che sia solo l'Irlanda ad avere la flax tax dei nostri vicini di casa.

Link to post
Share on other sites
Guest Nigma

Personalmente ritengo che la tassa sulla prima casa, adeguatamente strutturata a seconda di fasce il più possibile articolate, sia un dovere. Al quale adempio volentieri, se equamente distribuito.

Quanto all'IRAP, non era stata eliminata nella scorsa Legge di stabilità? Se qualcuno può aggiornarmi in merito lo ringrazio sin d'ora.

Link to post
Share on other sites

Personalmente ritengo che la tassa sulla prima casa, adeguatamente strutturata a seconda di fasce il più possibile articolate, sia un dovere. Al quale adempio volentieri, se equamente distribuito.

 

Quanto all'IRAP, non era stata eliminata nella scorsa Legge di stabilità? Se qualcuno può aggiornarmi in merito lo ringrazio sin d'ora.

Perché la tassa sulla prima casa sarebbe un dovere?

Inutile come il bollo della macchina.

 

Robe che anche per l'aria che respiri ti fanno pagare.

 

Comunque è stata abolita per il 2015 la componente lavoro dell'Irap.

Link to post
Share on other sites

Nigma ti conosco? No, quindi nel mio carattere non mi permetterei mai di prenderti per i fondelli, quel post era serissimo (se volevo scherzare un po' aggiungevo faccine)

Link to post
Share on other sites

Personalmente ritengo che la tassa sulla prima casa, adeguatamente strutturata a seconda di fasce il più possibile articolate, sia un dovere. Al quale adempio volentieri, se equamente distribuito.

Quanto all'IRAP, non era stata eliminata nella scorsa Legge di stabilità? Se qualcuno può aggiornarmi in merito lo ringrazio sin d'ora.

 

 

Ma perchè è un dovere???????????????? ma stiamo scherzando??????????????????

 

LA PRIMA CASA E' SACRA.

 

Sulla seconda si. Ma la prima dovrebbe essere un rifugio e un qualcosa di sacro dove tu Stato maledetto non dovresti metterci mano.

Tra l'altro per come vengono inflitte queste genere di tasse, il rischio è sempre quello di far pagare per esempio 600 euro a persone che hanno una casa grande, magari ereditata, ma che non lavorano o hanno introiti ridicoli. Il tuo "adeguatamente strutturata a seconda di fasce il più possibile articolate" è utopia. Va abolita e basta.

 

O altrimenti si fanno dei controlli seri, incrociati e fatti bene (sarebbe utile anche per l'evasione, per dire) e tassi le prime case per i veri ricchi o quelle veramente di lusso. Ma la verità è che è troppo bello fare gli sceriffi di Nottingham, soprattutto col ceto medio e i deboli. 

 

E per finire, in tutto questo, il mercato del mattone è semimorto e le case hanno perso il 30% del loro valore. Prima la casa era un pilastro su cui contare (uno dei pochi), ora è diventato un fardello, un bene quasi di lusso, che non si può più tenere.

Link to post
Share on other sites

Perché la tassa sulla prima casa sarebbe un dovere?

Inutile come il bollo della macchina.

 

Robe che anche per l'aria che respiri ti fanno pagare.

 

Comunque è stata abolita per il 2015 la componente lavoro dell'Irap.

Vabbè la tassa sulla casa ce l'hanno dovunque.

Il problema é il come. Per me negli states ci hanno visto giusto: Tassano in base al valore commerciale del bene. Fine.

Hai un bene di lusso? Paghi mille volte di piu che se hai una bettola in periferia. Semplice e veloce, oltre che aggiornato annualmente.

 

Il bollo auto italiano, sfondi una porta aperta, già solo per il modo in cui viene calcolato... Per me ogni tassa sul possesso andrebbe calcolata in modo proporzionale al valore commerciale (non fittizio/catastale/ipotetico) del bene.

Un mio amico ha una vecchia stilo, l'altro una ultimissima Ford fiesta.

Indovinate chi paga di più.. E non di poco

 

 

#itaglia

Link to post
Share on other sites

Vabbè la tassa sulla casa ce l'hanno dovunque.

Il problema é il come. Per me negli states ci hanno visto giusto: Tassano in base al valore commerciale del bene. Fine.

Hai un bene di lusso? Paghi mille volte di piu che se hai una bettola in periferia. Semplice e veloce, oltre che aggiornato annualmente.

 

Il bollo auto italiano, sfondi una porta aperta, già solo per il modo in cui viene calcolato... Per me ogni tassa sul possesso andrebbe calcolata in modo proporzionale al valore commerciale (non fittizio/catastale/ipotetico) del bene.

Un mio amico ha una vecchia stilo, l'altro una ultimissima Ford fiesta.

Indovinate chi paga di più.. E non di poco

 

 

#itaglia

Sì sì lo so che si paga ovunque ma siccome si parlava di dovere volevo capire il perché concettualmente dovrebbe essere un dovere.

Link to post
Share on other sites

Da cittadino dell'Emilia-Romagna, io nella mia regione ci vivo benissimo e sinceramente non percepisco ciò che vi si attribuisce. Peraltro proprio recentemente ho potuto vedere gli effetti positivi di diverse riforme recenti, fra persone che han trovato finalmente occupazione dopo parecchio tempo ad altre che sono state stabilizzate a 50 anni suonati godendo degli sgravi fiscali ad altre ancora che, per effetto della stabilizzazione, stan cercando casa (chi in affitto, chi via mutuo che le banche finalmente erogano anche a coppie giovani con contratti precari a tassi agevolati). Son ben visibili gli investimenti realizzati sull'ambiente e sulle energie alternative, la sanità ha trovato un buon equilibrio fra pubblico e privato, sta migliorando sensibilmente la viabilità su strada mentre ahimè è progressivamente zoppicante quella su rotaia, talvolta veramente una tratta di bestiame. Nel complesso, però, non riscontro ragioni sufficienti per perseguire il ribaltone.

 

Dopodichè, le elezioni amministrative sono sempre un capitolo a parte, in quanto interviene la fiducia personale nella figura professionale ed umana del candidato, così come la consapevolezza che si tratta di ruoli si importanti ma non necessariamente strategici per i grandi temi dei nostri tempi. Posso testimoniare, ad esempio, che a pochi km da dove abito io c'è un comune che alle amministrative vostra sempre da una parte mentre alle politiche - sia nazionali che europee - vota sempre dall'altra parte. A riprova del fatto che il sentimento generale è di un tipo mentre poi, quando si va a determinare l'amministrazione, prevale la fiducia per una specifica persona ed i suoi collaboratori.

 

Voglio dire, anche nel caso del Veneto evidentemente i cittadini veneti saranno soddisfatti delle recenti amministrazioni e quindi giustamente confermano la medesima linea politica. Oltre ad un riconoscimento in termini di direzione politica evidentemente deve sussistere anche soddisfazione per l'operato portato a termine dalla giunta in carica. Ci sta, come esistono pessimi amministratori a sinistra possono esistere ottimi amministratori a destra e viceversa. A livello nazionale, però, dove lo scenario è ben più ampio dei bisogni terreni, il discorso chiaramente non può che cambiare.

 

Dispiace per la Liguria ma mi sembra evidente che 1) sono state compiute gravi manchevolezze nelle precedenti amministrazioni e 2) è stato fatto un inaccettabile errore politico. Essendo una regione a nervi comprensibilmente scoperti, e quindi già un contesto estremamente delicato, era impensabile trovare conferma nonostante i 2 punti precedenti. Su Toti preferisco non esprimermi, semplicemente, per il bene dei cittadini liguri, gli faccio il mio in bocca al lupo (considerando che, se non sbaglio, per governare la regione dovrà ricorrere ad alleanze in giunta, ma dovrei verificare).

 

Impeccabile.

 

Queste cose si combattono evitando di accrescere le zone grigie in cui infilarsi. Tu proponi invece di crearle e poi mettere delle punizioni per chi viene scoperto, nella speranza che siano efficaci. Siamo proprio agli antipodi.

 

La soluzione è scegliere forme di sostegno DIVERSE dal reddito di cittadinanza che nel nostro paese sarebbe un regalo per chi lavora in nero e per i figli degli imprenditori/artigiani/commercianti che già si leccano i baffi come ho sentito personalmente dire da più di una quindicina di persone.

 

Ci vuole il salario minimo garantito per impedire la contrattazione al ribasso sulle retribuzioni e la lotta senza quartiere alle finte partite IVA.

Scolpire nella pietra.

Link to post
Share on other sites

sul reddito di cittadinanza la penso anche io come keitaro.

Purtroppo il problema è che in Italia le cose vengono fatte sempre male, senza criteri e con leggi scritte in modo tale da aggirare i veri problemi, e quindi poi succedono le cose che diceva kei, e cioè che questi soldi arriverebbero anche ai figli di papà. E la cosa mi farebbe incazzare NON POCO.

 

Ripeto: per me come prima cosa bisognerebbe sgravare le imprese da tutte le tasse che pagano, anche quando non fanno profitti, in modo da incentivare la ricrescita e le assunzioni. Camminando a palermo, le zone e le vie principali (Heze saprà di che parlo) si vedono solo esercizi commerciali chiusi, anche li dove vi c'erano negozi d'elite e rinomati. Una tristezza assurda...

 

Troppe tasse, per tutti. Abbassiamole, e poi si propone dell'altro. 

Link to post
Share on other sites
Guest Nigma

Sì sì lo so che si paga ovunque ma siccome si parlava di dovere volevo capire il perché concettualmente dovrebbe essere un dovere.

 

La parola dovere probabilmente è scorretta in questo contesto, però ritengo che la casa - anche la prima - sia sovente un indicatore del benessere (o malessere) di un cittadino, e quindi, implicitamente, della sua capacità di contribuzione al finanziamento della comunità. Sono consapevole che altrettanto spesso l'abitazione è frutto di risparmi decennali, ma la stessa riflette generalmente il tenore di vita o le disponibilità economiche di chi è riuscito a "farsela". In parole povere, difficilmente un contadino in pensione si sarà costruito una villa in collina, così come difficilmente un giovane impiegato che accende un mutuo si comprerà un loft in pieno centro. Basterebbe - non che sia facile - trovare un criterio di suddivisione che sia il più possibile indicativo della "ricchezza" rappresentata dall'abitazione in questione.

 

Anche perchè, laddove si elimini completamente l'imposta sulla prima casa, proprio gli appartenenti alla fascia A trovano modo di raggirare rapidamente le imposte sulle eventuali seconde e terze case, semplicemente intestandole a moglie e figli per cominciare, in quanto - sulla base di quanto sapevo, che però potrebbe essere errato, naturalmente - si controlla la residenza ma non si controlla la proprietà, quindi il "figlio di papà" 18enne potrebbe vivere ancora in famiglia in attesa di completare gli 8 o 10 anni di studi economici o giurisprudenziali (si dice? :asd ) ma essere già proprietario di un'abitazione - sua prima casa - nella quale magari matura anche un affitto.

Link to post
Share on other sites

La parola dovere probabilmente è scorretta in questo contesto, però ritengo che la casa - anche la prima - sia sovente un indicatore del benessere (o malessere) di un cittadino, e quindi, implicitamente, della sua capacità di contribuzione al finanziamento della comunità. Sono consapevole che altrettanto spesso l'abitazione è frutto di risparmi decennali, ma la stessa riflette generalmente il tenore di vita o le disponibilità economiche di chi è riuscito a "farsela". In parole povere, difficilmente un contadino in pensione si sarà costruito una villa in collina, così come difficilmente un giovane impiegato che accende un mutuo si comprerà un loft in pieno centro. Basterebbe - non che sia facile - trovare un criterio di suddivisione che sia il più possibile indicativo della "ricchezza" rappresentata dall'abitazione in questione.

 

Anche perchè, laddove si elimini completamente l'imposta sulla prima casa, proprio gli appartenenti alla fascia A trovano modo di raggirare rapidamente le imposte sulle eventuali seconde e terze case, semplicemente intestandole a moglie e figli per cominciare, in quanto - sulla base di quanto sapevo, che però potrebbe essere errato, naturalmente - si controlla la residenza ma non si controlla la proprietà, quindi il "figlio di papà" 18enne potrebbe vivere ancora in famiglia in attesa di completare gli 8 o 10 anni di studi economici o giurisprudenziali (si dice? :asd ) ma essere già proprietario di un'abitazione - sua prima casa - nella quale magari matura anche un affitto.

Sulla prima parte non sono d'accordo perché già si contribuisce alle spese della collettività in maniera più che generosa.

Uno Stato che si prende il 50% del tuo lavoro mi sembra già più che sufficiente.

 

In generale io e le tasse sul possesso siamo abbastanza distanti.

 

Comunque è ovvio che stessi parlando in via del tutto ipotetica così come è normale che dovesse passare una cosa del genere bisognerebbe cambiare tutto il sistema con un bel po' di capitoli del codice civile.

 

Era un discorso più concettuale che di reale sostanza...

Link to post
Share on other sites

 

Troppe tasse, per tutti. Abbassiamole, e poi si propone dell'altro. 

 

Sono troppe e alte perchè non le paghiamo tutti.....

 

 

 

 

 

 

 

 

.... o perchè bisogna mantenere i fancazzisti? o perchè bisogna mantenere i retributivi in pensione a 50 anni?  :vedolestelle

Link to post
Share on other sites
Guest Nigma

Sulla prima parte non sono d'accordo perché già si contribuisce alle spese della collettività in maniera più che generosa.

Uno Stato che si prende il 50% del tuo lavoro mi sembra già più che sufficiente.

 

In generale io e le tasse sul possesso siamo abbastanza distanti.

 

Comunque è ovvio che stessi parlando in via del tutto ipotetica così come è normale che dovesse passare una cosa del genere bisognerebbe cambiare tutto il sistema con un bel po' di capitoli del codice civile.

 

Era un discorso più concettuale che di reale sostanza...

 

A mio parere proprio il possesso è sintomatico del livello di benessere, quindi l'ipotetico equilibrio fra tasse su lavoro e servizi e tasse sul possesso dovrebbe sbilanciarsi verso quest'ultime.

 

Che le tasse siano troppo alte è fuori discussione, mi sembra evidente, ma al solito non sono alte per tutti e non sono alte per tutti allo stesso modo.

Link to post
Share on other sites

Sono troppe e alte perchè non le paghiamo tutti.....

 

 

 

 

 

 

 

 

.... o perchè bisogna mantenere i fancazzisti? o perchè bisogna mantenere i retributivi in pensione a 50 anni?  :vedolestelle

 

in effetti  :smiley-angry019:

 

per questo dico, prima regolarizziamo per bene la lotta all'evasione ed individuiamo/setacciamo/suddividiamo bene i vari ceti sociali, perchè se diamo 780 euro ad minkiam come facciamo pagare le tasse, allora è un papocchio terribile.

Si rischia veramente di dare il reddito di cittadinanza agli evasori e ai loro figli, e non darlo a chi ha un minimo di reddito, però già distrutto dalle tasse. ODIO QUESTE COSE. 

Link to post
Share on other sites

Che le tasse siano troppo alte è fuori discussione, mi sembra evidente, ma al solito non sono alte per tutti e non sono alte per tutti allo stesso modo.

 

questa è una delle cose che non mi è mai piaciuto dei vari governi berlusconi.

 

 

 

niente battute  :asd

 

 

 

(il fatto che l'ho votato più volte non vuol dire che mi piacesse come persona o che non vedessi anche gli errori. CHE SIA MESSO A VERBALE), però vedo che anche la sinistra ha difficoltà con questo genere di problema.

 

L'Italia si risolleverebbe immediatamente se si riuscisse a scovare gli evasori per fargli pagare le tasse. Anche la Guardi di Finanza mi da dei dubbi...anzi, ne ho tanti. Fonderei una task force nuova e dedita soltanto ai controlli incrociati, ai possessori di beni di lusso etc...mi piacerebbe arrivare come avviene in tutti gli altri paesi civili, dove le tasse sono per tutti, basse e regolamentate in base a parametri riconosciuti e giusti.

 

Negli USA se evadi un dollaro sei fottuto. Da noi se paghi sei un coglione.

 

Dovessi fare una lista dei problemi in Italia, quello dell'evasione lo metterei senza dubbio al primo posto. 

Link to post
Share on other sites

questa è una delle cose che non mi è mai piaciuto dei vari governi berlusconi.

 

 

 

niente battute :asd

 

 

 

(il fatto che l'ho votato più volte non vuol dire che mi piacesse come persona o che non vedessi anche gli errori. CHE SIA MESSO A VERBALE), però vedo che anche la sinistra ha difficoltà con questo genere di problema.

 

L'Italia si risolleverebbe immediatamente se si riuscisse a scovare gli evasori per fargli pagare le tasse. Anche la Guardi di Finanza mi da dei dubbi...anzi, ne ho tanti. Fonderei una task force nuova e dedita soltanto ai controlli incrociati, ai possessori di beni di lusso etc...mi piacerebbe arrivare come avviene in tutti gli altri paesi civili, dove le tasse sono per tutti, basse e regolamentate in base a parametri riconosciuti e giusti.

 

Negli USA se evadi un dollaro sei fottuto. Da noi se paghi sei un coglione.

 

Dovessi fare una lista dei problemi in Italia, quello dell'evasione lo metterei senza dubbio al primo posto.

Sì ma tutte le cose che dici sono in netto contrasto con l'aver votato Berlusconi.

 

Lui è quello dello scudo fiscale (per permettere agli evasori di riportare i soldi in Italia pagando meno di un riciclatore messicano), del falso in bilancio (che permette alle aziende di falsificare bilanci senza essere sostanzialmente puniti e così facendo si possono creare fondi neri per corrompere, scalare, comprare ciò che si vuole, come è quando lo si vuole).

 

Poi non dobbiamo dimenticarci che tutti i trattati che ora scimmiotta li ha firmati lui. I vari fiscal compact, mes, trattati di Lisbona e compagnia cantante.

 

Insomma maluccio maluccio.

Link to post
Share on other sites

Interessantissimo, articolato e civile dibattito (sono serio), pure troppo

 

Mò sgancio la bomba così abbasso il livello :asd

 

Disclaimer: le mie considerazioni saranno molto basic, semplicistiche (trattasi pur sempre di un post all'interno di un Forum Baskettaro eh) e per questa ragione attaccabili per eccesso di banalizzazione (e ci può stare, non dico di no).

 

Considerazione number one: condivido il principio per cui chi più guadagna (attenzione, non chi più ha), più è corretto che contribuisca al bene e ai bisogni della collettività.

Ciò detto, perchè a tal scopo non sarebbe sufficiente applicare un aliquota unica per tutti i dipendenti a prescindere dal reddito?!?

Correggetemi se sbaglio, ma se Tizio guadagna 100.000€ anno e Caio ne guadagna invece 40.000€, applicando ad entrambi l'aliquota unica diciamo del 35% (livello di tassazione accettabile e paragonabile, credo, alla pressione fiscale nei vari paesi Europei) Tizio "contribuisce" con 35.000€, Caio con 14.000€; mi pare che il principio di cui sopra sia ampiamente rispettato, o no? 

 

Considerazione number two: personalmente parto dal presupposto che chi più ha (leggasi ad es. casa di proprietà) sino a prova contraria non si trova in tale situazione per mera fortuna, ruberie varie etc etc ma forse perchè lui o i suoi genitori/nonni ha/avevano una più spiccata propensione al risparmio, oppure perchè lui è stato in grado nel corso della sua carriera in primis scolastica (con impegno personale di eccellere a costo di sacrificare altri aspetti della propria vita nonchè relativi investimenti da parte della famiglia di appartenenza, leggasi tasse universitarie, costo libri di testo etc etc ) e successivamente lavorativa di raggiungere un livello di professionalità tale da consentirgli uno stipendio significativo, piuttosto che entrambe le cose insieme.

Per questa ragione trovo estremamente ingiusto tassare la prima casa, bene che il contribuente di turno di cui sopra è riuscito ad acquistare grazie ai sacrifici di una vita suoi o dei suoi familiari, riuscendo evidentemente a metter da parte un capitale al netto delle tasse pagate.

Di fatto Ici, Imu, Tasi altro non sono che imposte su qualcosa che a suo tempo è già stato soggetto a tassazione.

Ecchecazzo mi vien da dire....

 

Non è mica una disquisizione da poco questa eh, perchè a lungo andare può davvero incidere sulla "cultura" di un popolo e mutarne le abitudini, per una volta, sane.

Mi spiego (ed estremizzo): se io sono un 25/30enne del 2015 che lavora da poco col cavolo che faccio qualche sacrificio (girare con una Panda scassata, andare in vacanza a Jesolo e non in Sardegna, vestirmi all'outlet e non firmatissimo, uscire una volta a settimana e per una pizza, cinema solo il mercoledi a prezzo ribassato etc etc) per mettermi da parte anno dopo anno una somma tale da consentirmi di programmare l'acquisto di una casa etc etc se poi so che agli occhi dello Stato divento automaticamente un pollo da spennare.

A questo punto giro minimo in Golf superaccessoriata, vado in vacanza alle Maldive, mi vesto D&G ed esco una sera sì e l'altra pure. 

Così poi se perdo pure il lavoro, non ho un "cuscinetto economico" che mi sostenga sino a nuova occupazione e divento anche una criticità per il mio Paese che deve svenarsi con strumenti vari assolutamente inefficaci e controproducenti tra l'altro (penso in particolare all'assegno di disoccupazione che vi assicuro  è letteralmente una calamità) 

Se l'italia è un paese che, checchè ne dicano al di là delle Alpi, sta (ancora) in piedi economicamente è proprio perchè i nostri genitori, nonni ma anche la mia generazione nella stragrande maggioranza dei casi (e qui non ne faccio una questione Nord Est, ma è un tema grazie a Dio trasversale a tutta la Peniusola) non ha mai ragionato così!

 

Terza ed ultima considerazione: al di là di tutto, si può essere d'accordo o meno sull'aliquota unica e/o quale possa essere un livello di pressione fiscale sostenibile e civile, si può ritenere disgustosa (o meno) la tassazione sugli immobili di proprietà, in particolare la prima casa ma la verità è che è il concetto di partenza totalmente sbagliato:

come Stato per erogare determinati Servizi devo far fronte ad una spesa X, di conseguenza agirò una pressiuone fiscale tale da farmi raggiungere la somma X, a costo di tassare prima casa, seconda casa, posizione titoli (altra porcata, vero Monti?) ed in futuro pure l'aria ai soliti noti (sempre meno).....

Eh no belli, facciamo esattamente il contrario:

io come Stato applicando una (accettabile e condivisibile, quindi a basso rischio evasione) pressione fiscale pari all'x% sulla mia popolazione di contribuenti ho un gettito pari ad Y, di conseguenza mi regolo nell'erogazione dei servizi di cui sopra in modo tale da non sforare la suddetta somma Y. 

 

Non è semplice da fare, chiaro, ma solo cambiando e ribaltando prospettiva ci sarebbe una speranza di cambiare davvero questa situazione incancrenita, questo circolo vizioso per cui tu Stato, sbattendotene di fatto di intervenire con una seria politica di cost saving rispetto alle dilaganti inefficienze del tuo apparato, anno dopo anno aumenti la pressione fiscale ed io contribuente se e quando ho la possibilità di farlo, percependo la tassazione come estremamente ingiusta (anche guardando ai cugini europei) provo ad evadere in tutti i modi....

Link to post
Share on other sites

Sì ma tutte le cose che dici sono in netto contrasto con l'aver votato Berlusconi.

 

Lui è quello dello scudo fiscale (per permettere agli evasori di riportare i soldi in Italia pagando meno di un riciclatore messicano), del falso in bilancio (che permette alle aziende di falsificare bilanci senza essere sostanzialmente puniti e così facendo si possono creare fondi neri per corrompere, scalare, comprare ciò che si vuole, come è quando lo si vuole).

 

Poi non dobbiamo dimenticarci che tutti i trattati che ora scimmiotta li ha firmati lui. I vari fiscal compact, mes, trattati di Lisbona e compagnia cantante.

 

Insomma maluccio maluccio.

 

Mai detto che è stato perfetto. Non sono mica uno di quelli in giacca e cravatta con sguardo assente che va ai suoi comizi a cantare "eee Fooorza Itaaaliaa". 

 

Sono un libero pensatore, e per alcuni anni ho sperato fosse la risposta ad alcuni problemi. Tutto quì.

 

edit: e giusto per correttezza intellettuale (la mia) oggi lo preferirei ancora al PD! ...per fortuna stanno nascendo altre opzioni.

Link to post
Share on other sites
Guest
This topic is now closed to further replies.
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.


×
×
  • Create New...

Important Information

By using this site, you agree to our Terms of Use & Privacy Policy.