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Tornando seri, se si vuole paragonare la performance di una femmina con quella dei maschi, ovviamente occorre farlo sui parametri maschili....

Quindi una DH corsa non a Lake Louise, ma sulla Streif

.... oppure uno SL corso a Bormio sulla Stelvio.

 

La pista tracciata con gli angoli maschili e la neve trattata come la trattano per i maschi (lasciamo stare gli sci da 155)

 

Secondo me, con queste condizioni, anche una super atleta come la Shiffrin a malapena potrebbe competere con il livello Coppa Europa, non sicuramente con gli atleti di CdM.

Prenderebbe probabilmente 10" a manche

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Approfitto di questo spazio per pavoneggiarmi, 😀, anche se non frega nulla a nessuno: DOMENICA 2 OTTOBRE HO TERMINATO L'IRONMAN ALL'ISOLA D'ELBA... 3800 mt nuoto - 180 km con 2850 D+ bici - Maratona. 

Ha vinto in 6'41 i 60 a fine marzo, non è che non ha più corso.  Poi dalla scelta di andare a Nairobi in poi gli è andato tutto male... Insomma, aspetterei un altro po' prima della cassazione. 

che somme vorresti tirare? fino a due anni fa nemmeno avremmo sognato di avere un italiano su questa disciplina a questi livelli, e ora da campione olimpico in carica lo vogliamo già scaricare...

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comunque oggi sono andato a Folgaria e c'era la nazionale italiana che si allenava in gigante, penso fosse tipo la nazionale B o Junior, comunque sempre impressionanti da vedere da così vicino, erano su un paio di muri di una nera e pareva fosse piana, fantastici.

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Io sono sceso dalla khandahar a Sestriere dopo che era finita la gara di CdM, qualche anno fa.

Io scio bene ma non riuscivo lontanamente nemmeno a fare una curva.

Ogni cambio di direzione era un'impresa. Il fondo era talmente duro che non riuscivo nemmeno a fare pressione.

 

Penso che lo sci, insieme alla F1 sia lo sport più inavvicinabile per un comune mortale.

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Verissimo quello che scrivono Enea e UGoverALL.

Mi hanno anche risvegliato ricordi di gioventù.

 

Anch'io scio piuttosto bene (ho iniziato intorno ai 6 anni e non ho più smesso, potendo sino ai 16 anni contare su assidue lezioni ogni inverno e pure un paio di estati in Marmolada)

 

Ebbene, da sempre mi diverto quando sono a Madonna di Campiglio (dove i miei genitori hanno un appartamento di proprietà che ancora oggi sfrutto ampiamente con i miei figli) a cimentarmi nella mitica Tre Tre e posso assicurarvi che già potendo scendere (ok a velocità sostenuta) senza dover rispettare un tracciato di SS (se non nella mia testa) beh ti fai un'idea di che razza di draghi siano gli sciatori professionisti.

Quando dopo la prima parte meno ripida (si fa per dire) imbocchi il muro senti davvero le farfalle in pancia e provi un lieve senso di vertigine, il tutto affrontato ad una velocità enne volte inferiore alla loro e senza, ripeto, avere l'obbligo necessariamente di rispettare un determinato angolo di ingresso/traiettoria che ti consenta di non inforcare la porta successiva.

Impressionante.

 

Altra esperienza analoga: da studente liceale e poi universitario un paio di volte all'anno riuscivamo io ed alcuni miei amici ad organizzare un weekend sciistico in Alta Badia (era l'epoca di Alberto Tomba).

Premessa, al tempo praticavo sport (calcio) a livello agonistico quindi fisicamente ero tirato a lucido e nel picco della mia forma.

Ricordo che una delle sfide era affrontare la Gran Risa (dove si svolgeva il mitico slalom gigante) con tutti i suoi dossi spezza gambe.

 

Beh, a parte che noi non partivamo dal cancelletto in cima (quello delle gare di Coppa del Mondo) ma da quello un po' più in basso (non so se esista ancora, sto parlando di fine anni '80-primi '90) e che non dovevamo rispettare alcun tracciato, ciononostante scendendo liberamente (anche qui a velocità sostenuta, per i nostri parametri, e immaginandoci un tracciato in testa) arrivavamo a fondo pista con un tempo di circa 1 minuto superiore a quello registrato le settimane precedenti da Tomba&Co.

Nel minuto ci sarebbe da conteggiare la mini pausa a metà discesa per riprendere fiato e far defluire l'acido lattico nelle cosce in fiamme, il che però non è un attenuante ma semmai un ulteriore dimostrazione di che razza di mostri atletici (oltre che tecnici) siano i Pro.

 

Al riguardo mi hanno fatto sempre sorridere (per non dire ridere a crepapelle) coloro che accusavano Tomba di non fare vita da atleta.

Ridicoli incompetenti.

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Ciao Bistecca

Lasciando da parte il pugilato perché è sport di iper nicchia, ti faccio un esempio su di me.

Io pratico a livello agonistico Corsa Ciclismo e Nuoto.

Gioco bene a Basket e Volley.

Scio bene.

Beh... Se prendo la mia bici e vado a scalare il mortirolo o il gavia, con un minimo di allenamento faccio la mia figura... Ovviamente arriverei molto distaccato da un Pro.

Corro la mia maratona in 3.29... Prendo 1 ora e 10 da un Pro.

Attraverso il Lago di Como doppio in 1 ora e qualcosa. Il doppio di un Pro.

 

Il problema dello sci è che se mi metto sulla Tre Tre o sulla Salong o sulla Gran Risa, pur essendo uno sciatore di livello medio alto, non riesco a scendere se non con uno stile impresentabile, nemmeno visivamente simile a quello di un Pro.

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  • 3 weeks later...

Penso che lo sci, insieme alla F1 sia lo sport più inavvicinabile per un comune mortale.

Non avendo la minima competenza, penso che la F1 sia, invece, tra gli ultimi da tenere in considerazione, per lo meno per quanto riguarda l’arrivarci (poi per vincere serve essere di un altro pianeta, ma questo vale sempre). Poi, ovviamente, è solo una mia impressione.

 

 

Chi segue il tennis e lo pratica mi dice che anche lì la differenza tra amatore e professionista è abissale, incolmabile, per velocità di esecuzione che in tv non è minimamente percepibile.

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A me sembra che il calcio sia lo sport in cui, esclusi alcuni fenomeni, la differenza tra "amatore" e professionista è la meno accentuata.

In sport di squadra come il basket o la pallavolo la differenza fisica, oltre che quella tecnica, è troppo netta per poter competere con i PRO. Negli sport individuali poi siamo proprio su un altro pianeta.

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Matteoberti

 

Secondo me invece anche nel calcio la differenza è abissale.

Qualsiasi atleta che arriva nel mondo pro ha doti non comuni.

Io questa differenza spropositata nel calcio non riesco a coglierla.

Ovviamente certi giocatori sono inarrivabili dal punto di vista tecnico, altri sono incredibili fisicamente, ma a me sembra che un calciatore medio in serie A, bianco, che non faccia il trequartista, spicchi molto meno rispetto all'equivalente cestistico o pallavolistico.

 

Quando un giocatore di serie A di pallavolo schiaccia è probabile che mi passi sopra il muro (e sono comunque 1.93m), o che io non riesca nemmeno ad avere il riflesso per difendere, un giocatore di basket è per me totalmente immarcabile, mi schiaccerebbe in testa ogni azione, mentre io probabilmente non riuscirei nemmeno a far partire un tiro.

A calcio invece mi sembra che la differenza sia molto più sottile, escludendo appunto i casi limite.

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Chi segue il tennis e lo pratica mi dice che anche lì la differenza tra amatore e professionista è abissale, incolmabile, per velocità di esecuzione che in tv non è minimamente percepibile.

Assolutamente si, ci sono dettagli tecnici che fanno la differenza.

 

@matteoberti

 

Inizialmente pensavo ti riferissi ai giocatori di legapro, e ti stavo per dar ragione, considerato che il professionismo nel calcio ha diverse categorie.

Ma il giocatore medio di serie A non è minimamente paragonabile ad un dilettante.

Edit: hai mai giocato contro quel tipo di calciatore?

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Assolutamente si, ci sono dettagli tecnici che fanno la differenza.

@matteoberti

Inizialmente pensavo ti riferissi ai giocatori di legapro, e ti stavo per dar ragione, considerato che il professionismo nel calcio ha diverse categorie.

Ma il giocatore medio di serie A non è minimamente paragonabile ad un dilettante.

Edit: hai mai giocato contro quel tipo di calciatore?

Perfettamente d'accordo.

Per fare un esempio, Chiellini in legapro sembrerebbe Messi

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Perfettamente d'accordo.

Per fare un esempio, Chiellini in legapro sembrerebbe Messi

Ho avuto il piacere di fare una marea di amichevoli contro il Cagliari (anche una contro la nazionale libica di gheddafi, ma questa è un'altra simpatica storia) e il giocatore più scarso della rosa non te la faceva manco annusare, noi giocavamo in eccellenza/promozione.

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Assolutamente si, ci sono dettagli tecnici che fanno la differenza.

 

@matteoberti

 

Inizialmente pensavo ti riferissi ai giocatori di legapro, e ti stavo per dar ragione, considerato che il professionismo nel calcio ha diverse categorie.

Ma il giocatore medio di serie A non è minimamente paragonabile ad un dilettante.

Edit: hai mai giocato contro quel tipo di calciatore?

Sono stato due anni con la prima squadra del Forlì, in lega pro, pur giocando il fine settimana con la berretti. La differenza con gli altri difensori (faccio il centrale) c'era, ma più che altro si riduceva a una maggiore esperienza e maggiore personalità al momento di gestione della palla. Gli attaccanti non erano sicuramente immarcabili.

 

Ovviamente non mi sono mai allenato con squadre di serie A, peró quando facevo gli allievi a Bologna è capitato più volte di giocare contro la prima squadra. E non sono mai rimasto così tanto impressionato da sentirmi fuori luogo.

 

Non ho comunque paragonato professionisti e dilettanti: è normale che la differenza sia tantissima, ma secondo me molto inferiore rispetto al basket, ad esempio.

Forse sono condizionato dal fatto che non ho mai giocato contro certi giocatori a basket e immagino esclusivamente giocatori di NBA...

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Beh così le cose cambiano, scusa ma prima hai scritto questo.

 

A me sembra che il calcio sia lo sport in cui, esclusi alcuni fenomeni, la differenza tra "amatore" e professionista è la meno accentuata.

 

Addirittura amatori...
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Non avendo la minima competenza, penso che la F1 sia, invece, tra gli ultimi da tenere in considerazione, per lo meno per quanto riguarda l’arrivarci (poi per vincere serve essere di un altro pianeta, ma questo vale sempre). Poi, ovviamente, è solo una mia impressione.

Non potresti sbagliarti di più, anche perchè a differenza del 90% degli altri sport l'automobilismo ha bisogno di una quantità spropositata di denaro per arrivarci, o sei uno degli eletti (l'hamilton preso da mercedes a 13 anni), o devi avere gli sponsor giusti, e pure con gli sponsor giusti i sedili quando va bene sono 10-15 (i posti sono 20), e pure se sei uno di loro devi comunque avere certi appoggi.  

 

fermo restando che "gli altri" in pista sono + veloci del 99% degli altri piloti del mondo, con l'1% rappresentato da qualche eccezione che di solito corre nel WEC (diciamo una europa league, dove la F1 è la Champions). 

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Non avendo la minima competenza, penso che la F1 sia, invece, tra gli ultimi da tenere in considerazione, per lo meno per quanto riguarda l’arrivarci (poi per vincere serve essere di un altro pianeta, ma questo vale sempre). Poi, ovviamente, è solo una mia impressione.

 

 

Chi segue il tennis e lo pratica mi dice che anche lì la differenza tra amatore e professionista è abissale, incolmabile, per velocità di esecuzione che in tv non è minimamente percepibile.

Ciao Loz

Intendevo che un comune mortale come me che percorre 60000 km all'anno e ha guidato auto con 300 cv, messo su una F1 non riuscirebbe neppure ad uscire dal Garage del Box.

Se dopo 1 giorno di tentativi riuscissi ad avviare l'auto, difficilmente riuscirei a finire 1 giro di pista.

Se anche riuscissi a girare 2 giorno intero, probabilmente prenderei 1 minuto di distacco.

Ma più probabilmente alla prima accelerata finirei fuori strada

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Non potresti sbagliarti di più, anche perchè a differenza del 90% degli altri sport l'automobilismo ha bisogno di una quantità spropositata di denaro per arrivarci, o sei uno degli eletti (l'hamilton preso da mercedes a 13 anni), o devi avere gli sponsor giusti, e pure con gli sponsor giusti i sedili quando va bene sono 10-15 (i posti sono 20), e pure se sei uno di loro devi comunque avere certi appoggi.

 

fermo restando che "gli altri" in pista sono + veloci del 99% degli altri piloti del mondo, con l'1% rappresentato da qualche eccezione che di solito corre nel WEC (diciamo una europa league, dove la F1 è la Champions).

Ecco, proprio il tema del denaro in realtà per me corrobora il mio pensiero

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Ciao Loz

Intendevo che un comune mortale come me che percorre 60000 km all'anno e ha guidato auto con 300 cv, messo su una F1 non riuscirebbe neppure ad uscire dal Garage del Box.

Se dopo 1 giorno di tentativi riuscissi ad avviare l'auto, difficilmente riuscirei a finire 1 giro di pista.

Se anche riuscissi a girare 2 giorno intero, probabilmente prenderei 1 minuto di distacco.

Ma più probabilmente alla prima accelerata finirei fuori strada

Questo sì. Ma dopo un mese in pista secondo me arriverai a un distacco (non da Hamilton ma dico da un Ericsson) proporzionalmente inferiore al distacco che prenderesti da uno sciatore professionista se passassi tu un mese sulle piste. Ma proprio tanto inferiore. Idem da un tennista, se il tennis si misurasse in distacchi...

 

Poi, non ho modo di dimostrarlo, ovviamente! Sensazione!

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Ecco, proprio il tema del denaro in realtà per me corrobora il mio pensiero

In parte si... Poi pensi che anche lauda entrò grazie ai soldi, Alonso ha Santander,e così via. E ti rendi conto che pure i soldi sono un enorme fattore che rientrano nelle qualità che un pilota deve avere.

 

Riguardo alla "pratica"... Solo un esempio, come diceva UG riguardo l uscire dal garage... la frizione non é un pedale, ma una levetta con 3-4cm di corsa, e non é la frizione delle macchine normali, ma molto + secca, infatti tutti i non piloti che l hanno provata l hanno sempre spenta un buon numero di volte prima di muoversi dal box.

 

A riguardo consiglio il video di Clarkson (top gear) che ne prova una... Parla della frenata e della forza G in curva (oggi siamo a picchi di oltre 5G) completamente oltre quella che é la normalità delle supercar.

 

Non so come sia nel tennis, ma tra Sci e F1 quella dove mi sento fuori posto é la F1, e nemmeno di poco. Per non parlare del Wrc, in cui il livello dei top drivers oggi é irreale.

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