Jump to content
Search In
  • More options...
Find results that contain...
Find results in...

News dal mondo


Recommended Posts

  • Replies 6.7k
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

Top Posters In This Topic

Popular Posts

Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

Cosa ho fatto di male per leggere ancora affermazioni quali "meno di diritti dei cani" o "lo Stato continua a vendere tabacco": sono estremismi che non tengono conto di esigenze fisiologiche (il cagar

Per fortuna ci sono quelli che in tutti gli ambiti non capiscono un cazzo

Posted Images

Basket, Rodman si può affittare ad ore

Eurosport | ven, apr 4, 13:42

L'ex campione Nba si offre su un sito internet per fare le attività più disparate

 

Sul sito rentrodman.com si possono affittare le prestazioni dell'ex cestista NBA Dennis Rodman, disposto a fare qualsiasi cosa purchè si paghi. The Worm può accompagnare le persone a farsi un tatuaggio oppure raccontare ad un gruppo di persone le sue avventure "sentimentali" con Madonna o Carmen Electra. I prezzi sono a partire dagli 80 dollari, circa 50 euro.

Link to post
Share on other sites
Basket, Rodman si può affittare ad ore

Eurosport | ven, apr 4, 13:42

L'ex campione Nba si offre su un sito internet per fare le attività più disparate

 

Sul sito rentrodman.com si possono affittare le prestazioni dell'ex cestista NBA Dennis Rodman, disposto a fare qualsiasi cosa purchè si paghi. The Worm può accompagnare le persone a farsi un tatuaggio oppure raccontare ad un gruppo di persone le sue avventure "sentimentali" con Madonna o Carmen Electra. I prezzi sono a partire dagli 80 dollari, circa 50 euro.

 

poraccio, come si è ridotto :ilsaggio

Link to post
Share on other sites
Basket, Rodman si può affittare ad ore

Eurosport | ven, apr 4, 13:42

L'ex campione Nba si offre su un sito internet per fare le attività più disparate

 

Sul sito rentrodman.com si possono affittare le prestazioni dell'ex cestista NBA Dennis Rodman, disposto a fare qualsiasi cosa purchè si paghi. The Worm può accompagnare le persone a farsi un tatuaggio oppure raccontare ad un gruppo di persone le sue avventure "sentimentali" con Madonna o Carmen Electra. I prezzi sono a partire dagli 80 dollari, circa 50 euro.

 

:ahahah:ahahah

Link to post
Share on other sites

Ahahahahahhahahha

 

devo imbiancarmi la stanza giusto giusto ora va aahahahhaa

 

 

Rodman resta comunque un genio :inchino

Link to post
Share on other sites
fosse in grado di mettere in affitto la Carmen Electra, partirei subito :sbrilluccico

 

Credo che per lei ci sarebbe una bella coda eh

 

finisci che ci puoi dare una botta nel 2060 :ahahah

Link to post
Share on other sites
Questo fenomeno è un manager Telecom

 

 

http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=55&IDalbum=8970&tipo=VIDEO

 

 

 

 

Lui mi fa :ahahah:ahahah:ahahah , ma se penso a quanti soldi prende un idiota simile mi girano, e anche parecchio

 

Clamoroso,ho sentito sto deficiente ieri mi sembra a Striscia la notizia,che non guardo quasi mai ma mi ha incuriosito con questo fare sicuro di sè.

 

Certo che un errore così clamoroso è difficile da commettere... :chetristezza

Link to post
Share on other sites
Questo fenomeno è un manager Telecom

 

 

http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=55&IDalbum=8970&tipo=VIDEO

 

 

 

 

Lui mi fa :ahahah:ahahah:ahahah , ma se penso a quanti soldi prende un idiota simile mi girano, e anche parecchio

 

Purtroppo hai ragione J-Critt...siamo ridotti male ..ma male male

 

che tristezza :chetristezza

Link to post
Share on other sites

della serie non c'è più religione

 

Cronache Il caso a Torino

Cambia sesso e diventa suora:

adesso veglia per i gay

«Sono francescana e vetero-cattolica. La castità non mi pesa, la solitudine sì». No della Curia

 

TORINO — Cristina ha 40 anni, l'abito lungo e nero, il velo che le incornicia il viso. Si sveglia all'alba per le Lodi e prega molto, fino a sera, alternando il raccoglimento con l'assistenza e il lavoro. È suora francescana, castità, obbedienza e povertà, ma ha dovuto cercarsi una chiesa che la accogliesse perché la sua, quella cattolica romana, le ha «chiuso le porte»: quando è nata, Cristina era maschio, Marco, ma a 20 anni ha cambiato sesso, per poi trovare la sua vocazione. Un caso unico, difficile da accettare per i vescovi fedeli al Papa.

 

Ora è una religiosa della Riconciliazione, la piccola comunità monastica nata in Italia dalla chiesa vetero-cattolica, vicina a quella anglicana. È stata sua, ieri sera, la testimonianza più toccante alla veglia di preghiera torinese per le vittime di omofobia e transfobia. La serata avrebbe dovuto svolgersi nella chiesa cattolica di San Pietro a Cavoretto, ma ieri alle 18 è arrivato il contrordine: «Mi hanno comunicato che l'appuntamento era annullato — dice don Paolo Fini —. Avevo dato volentieri la chiesa, poi le stesse persone hanno preferito rinviare, non era più opportuno. Volevano che tutto avvenisse nella discrezione ma questa condizione è mancata». La veglia si è svolta nella chiesa vetero-cattolica. «Sono nata a Sezze e cresciuta dalle suore — dice Cristina — perché mamma e papà lavoravano. Fin da piccola mi sono sentita femmina. Il ricordo più brutto? Quando mi hanno sequestrato la Barbie. A 13 anni ho parlato a mia madre, mi ha accettato. Appena maggiorenne mi sono operata». Cristina si commuove di fronte alle immagini di San Francesco: «Il Cantico delle Creature è il primo testo che ho imparato, e non lo dimentico. Ma la mia vita da cattolica è diventata un inferno. Ho seguito un corso ad Assisi per le vocazioni, ho frequentato le Clarisse, poi mi hanno indirizzata al mio vescovo, a Latina. Saputa la verità ha detto parole terribili: "Sei nata uomo, non potrai né sposarti né prendere i voti". Sono scappata in Inghilterra, in un monastero anglicano. Oggi sono suora francescana e vetero-cattolica. Parlo con Dio, assisto, nel mio cuore resta il sogno di contemplare il Signore in monastero. La castità non mi pesa, la solitudine sì».

:nono

Link to post
Share on other sites

WASHINGTON – Il simbolo della pace ha compiuto cinquanta anni. Lo disegnò il grafico inglese Gerald Holtom, che lo propose a una dimostrazione contro la bomba atomica a Londra il 4 aprile 1958. «Disegnai me stesso», raccontò Holtom, «ma stilizzato, quasi un essere a tre gambe, per indicare la mia disperazione per le guerre. Poi ci tracciai un cerchio attorno, a indicare il mondo. Non immaginavo che potesse avere tanto successo».

 

PACE - Grazie anche al distintivo di Holtom, il pacifismo divenne la base ideologica della controcultura e della contestazione giovanile e femminista che stavano per esplodere negli Stati uniti e in Europa. Lo indossarono i neri alle marce dei diritti civili – il loro leader Martin Luther King fu assassinato esattamente dieci anni dopo, il 4 aprile 1968 – i figli dei fiori agli scontri con la polizia sulla guerra del Vietnam, i gay, i verdi, i critici dell’apartheid in Sudafrica e via di seguito. Holtom si sorprese soprattutto della diffusione che il suo simbolo ebbe oltre la cortina di ferro: da Praga a Berlino, lo indossarono i dissidenti e gli studenti per denunciare lo stalinismo. Più tardi, comparve anche in Asia, dal Vietnam alla Cina. Nel suo libro Pace: la biografia di un simbolo, Ken Kolsbun lo definisce «il geroglifico superstar». La sua semplicità e adattabilità, spiega, lo resero più popolare di qualsiasi altro distintivo, era ed è facile identificarsi in esso. Invano i conservatori cercarono di esorcizzarlo col sarcasmo paragonandolo a «una zampa di gallina», o lo denunciarono come prova di tradimento patrio. Di fatto, oltre che simbolo di pace, era ormai divenuto simbolo di resistenza alle dittature, ai regimi e ai governi democratici di destra. Se un disegno riassume l’incandescente secondo mezzo secolo scorso, è quello di Holtom. Nel suo libro, Kolsbun racconta che il simbolo della pace, come il volto di Che Guevara, un’altra icona del tardo Novecento, fu spesso commercializzato.

 

SIMBOLO - Negli Stati Uniti, una ditta di scarpe tentò di comprarne il copyright, e una di gelati inventò il «Peace pop». Nel 1999, le Poste americane gli dedicarono addirittura un francobollo. Ma per una «questione di principio» Holtom, deceduto di recente, non brevettò mai il simbolo, e i tribunali non permisero mai che qualcuno se ne appropriasse. È il motivo per cui tutti lo disegnano, dagli alunni delle elementari sui quaderni di scuola fino ai mendicanti sui marciapiedi, e per cui appare sulle magliette, sui manifesti, persino sugli accessori di moda. «Riassume la nostra storia», ha scritto il Washington Post, pubblicando una fotografia di Holtom al lavoro nel suo studio londinese. Il cerchio attorno alla «zampa di gallina» è ancora rilevante? La risposta è sì. Lo si è visto alle celebrazioni di Martin Luther King, il Gandhi nero, e lo si vedrà il 9 prossimo a San Francisco, a una dimostrazione di massa contro la repressione cinese in Tibet a cui parteciperà anche il Nobel della pace sudafricano Desmond Tutu. E i sostenitori dei diritti civili chiedono che tutti lo portino alle Olimpiadi a Pechino e nel mondo il prossimo agosto.

 

Fonte CDS

Link to post
Share on other sites
WASHINGTON – Il simbolo della pace ha compiuto cinquanta anni. Lo disegnò il grafico inglese Gerald Holtom, che lo propose a una dimostrazione contro la bomba atomica a Londra il 4 aprile 1958. «Disegnai me stesso», raccontò Holtom, «ma stilizzato, quasi un essere a tre gambe, per indicare la mia disperazione per le guerre. Poi ci tracciai un cerchio attorno, a indicare il mondo. Non immaginavo che potesse avere tanto successo».

 

PACE - Grazie anche al distintivo di Holtom, il pacifismo divenne la base ideologica della controcultura e della contestazione giovanile e femminista che stavano per esplodere negli Stati uniti e in Europa. Lo indossarono i neri alle marce dei diritti civili – il loro leader Martin Luther King fu assassinato esattamente dieci anni dopo, il 4 aprile 1968 – i figli dei fiori agli scontri con la polizia sulla guerra del Vietnam, i gay, i verdi, i critici dell’apartheid in Sudafrica e via di seguito. Holtom si sorprese soprattutto della diffusione che il suo simbolo ebbe oltre la cortina di ferro: da Praga a Berlino, lo indossarono i dissidenti e gli studenti per denunciare lo stalinismo. Più tardi, comparve anche in Asia, dal Vietnam alla Cina. Nel suo libro Pace: la biografia di un simbolo, Ken Kolsbun lo definisce «il geroglifico superstar». La sua semplicità e adattabilità, spiega, lo resero più popolare di qualsiasi altro distintivo, era ed è facile identificarsi in esso. Invano i conservatori cercarono di esorcizzarlo col sarcasmo paragonandolo a «una zampa di gallina», o lo denunciarono come prova di tradimento patrio. Di fatto, oltre che simbolo di pace, era ormai divenuto simbolo di resistenza alle dittature, ai regimi e ai governi democratici di destra. Se un disegno riassume l’incandescente secondo mezzo secolo scorso, è quello di Holtom. Nel suo libro, Kolsbun racconta che il simbolo della pace, come il volto di Che Guevara, un’altra icona del tardo Novecento, fu spesso commercializzato.

 

SIMBOLO - Negli Stati Uniti, una ditta di scarpe tentò di comprarne il copyright, e una di gelati inventò il «Peace pop». Nel 1999, le Poste americane gli dedicarono addirittura un francobollo. Ma per una «questione di principio» Holtom, deceduto di recente, non brevettò mai il simbolo, e i tribunali non permisero mai che qualcuno se ne appropriasse. È il motivo per cui tutti lo disegnano, dagli alunni delle elementari sui quaderni di scuola fino ai mendicanti sui marciapiedi, e per cui appare sulle magliette, sui manifesti, persino sugli accessori di moda. «Riassume la nostra storia», ha scritto il Washington Post, pubblicando una fotografia di Holtom al lavoro nel suo studio londinese. Il cerchio attorno alla «zampa di gallina» è ancora rilevante? La risposta è sì. Lo si è visto alle celebrazioni di Martin Luther King, il Gandhi nero, e lo si vedrà il 9 prossimo a San Francisco, a una dimostrazione di massa contro la repressione cinese in Tibet a cui parteciperà anche il Nobel della pace sudafricano Desmond Tutu. E i sostenitori dei diritti civili chiedono che tutti lo portino alle Olimpiadi a Pechino e nel mondo il prossimo agosto.

 

Fonte CDS

 

Dai su...vantarsi così no eh.... :lol:

Link to post
Share on other sites

WASHINGTON – Una pubblicità della vodka svedese Absolut ha quasi causato un incidente diplomatico tra gli Stati Uniti e il Messico, e ha spinto gli americani a un suo temporaneo boicottaggio. Lo spot mostra una mappa degli Stati Uniti del 1830, quando alcuni dei più importanti Stati americani, dalla California al Texas, appartenevano ancora al Messico. Nella mappa, la parte Usa del continente, molto più piccola dell’attuale, è in marrone, e la parte messicana, molto più vasta, è in verde. La didascalia spiega: «Il mondo absolut», che in inglese significa anche il mondo perfetto. Come a dire: gli Stati Uniti dovrebbero restituire al Messico il maltolto.

 

SUCCESSO - In Messico, la pubblicità ha avuto un enorme successo: i messicani non hanno mai perdonato agli Usa di avere portato loro via, dopo la guerra del 1848, con il Trattato di Guadalupe, la Alta California e Santa Fè de Nuevo Mexico, ossia il vastissimo territorio oggi coperto dalla California, il Texas, l’Arizona, il Nuovo Messico e lo Utah. Ma negli Usa, la pubblicità ha suscitato lo sdegno generale e provocato una furiosa reazione. Michelle Malkin, una personalità televisiva e una politologa neocon, ha invitato gli americani a boicottare la Absolut. Un invito ascoltato al punto che la ditta svedese ha dovuto ritirare la pubblicità. Invano la vodka Absolut ha dichiarato che il suo intento era solo di divertire il pubblico messicano e attirarne l’attenzione, non di riaprire vecchie ferite.

 

CRITICHE - Su internet e sui media negli Stati Uniti è stata ricoperta di critiche e di accuse, anche perché l’animosità tra i due Paesi si sta rafforzando. Le cause sono le polemiche sul muro che gli Stati Uniti costruiscono ai confini con il Messico per bloccare la immigrazione clandestina, e il trattamento degli immigrati, troppo morbido per i conservatori, ma troppo duro per i liberal americani. Perché la tempesta si plachi occorrerà qualche tempo: il boicottaggio si spegnerà negli Usa, ma cosa succederà in Messico? Tra i latinos negli Stati Uniti, l’incidente ha avuto un effetto inatteso: ha riproposto la vetusta polemica se, quando saranno la maggioranza della popolazione americana nella ex Alta California e nella ex Santa Fè de Nuevo Mexico, essi proclameranno l’indipendenza. Secondo Armando Navarro, uno dei loro leader, a partire dal 2050 sarà una possibilità concreta. «Le nascite tra noi latinos», ha affermato Navarro, «sono in aumento, ma nel resto della popolazione americana sono in diminuzione: l’equilibrio di forze cambierà a nostro favore».

 

:boh

Link to post
Share on other sites

Ragazzi questa notizia è choccante,ho cercato anche le foto e sono una roba pazzesca.

 

Che pena che mi fa questa bimba,poveretta.

 

India, nata una bimba con due facce

 

La piccola ha quattro occhi, due nasi e due bocche

 

Nel paesino a 50 km dalla capitale Delhi la gente le rende onori e la considera una reincarnazione di Ganesh

 

NOIDA (India) - In un piccolo villaggio rurale nell'India settentrionale è nata una bambina con due facce: la piccola ha quattro occhi, due nasi e due bocche. Centinaia di persone hanno iniziato a visitare il paesino Saifi a circa 50 chilometri da Nuova Delhi per rendere culto alla neonata affetta da malformazione, che ora viene vista come un'incarnazione divina. I genitori della piccola, tuttavia, hanno finora rifiutato qualsiasi analisi medica. E la sua storia sta già facendo il giro del mondo.

 

LALI - L'11marzo scorso è infatti nata Lali, diventata in poche settimane una celebrità nell'intera regione. Gente da ogni parte dell'India, ma anche dal resto del mondo, arriva in questa località remota per vedere la bambina con le due facce, ha detto il professore di matematica della scuola locale, Harsharan Singh, interpellato dalla rete australiana Abc. «Alcuni sostengono fermanente che sia una divinità». Nel frattempo, diversi organi d'informazione internazionali riportano la storia della sfortunata neonata, che viene venerata come l'incarnazione di Ganesh, la divinità raffigurata con una testa di elefante. Se la foto (che il Corriere.it ha deciso di non pubblicare) della piccola ha fatto il giro del mondo, poco e nulla si sa sulle sue condizioni di salute - anche perché i genitori hanno negato a dottori e specialisti di vistare la loro figlia. «I genitori non si rendono conto del serio rischio per la salute della bambina», ha detto M. Ashmosd, un medico dell'ospedale della zona e membro dello staff che ha assisitito alla nascita di Lali. Una risonanza magnetica della testa mediante l'analisi con scanner avrebbe dato informazioni dettagliate sul reale stato di salute della bambina. Ciononostante, i genitori non hanno accettato, ha spiegato Ashmosd. «Gli ho offerto una Tac gratuita, ma mi hanno ignorato», ha aggiunto il medico al sito australiano.

 

«PERCHÉ DOVREMMO FARLA OPERARE?» - Secondo il padre Vinod e la madre Sushma Kumar, la piccola - che ha appena tre settimane - starebbe bene. «All'inizio ho avuto un po' di paura, ma ora nostra figlia mangia e respira normalmente», ha detto il padre, 24 anni. «Appena nata, il medico ci ha assicurato che era tutto normale. Perché dovremmo farla operare?». Lali viene tenuta in vita con l'alimentazione artificiale da una delle due bocche. L'altra la usa per ciucciare il pollice. Bridgal Nadar, il medico locale, si dice infastidito dal tam-tam mediatico che si è creato: «Non è un bambino anormale. Ha soltanto due facce. E se muore, è per il volere di Dio». Solamente una tac o una risonanza magnetica chiarirebbe se la piccola necessita o meno di un'operazione. E in ogni caso, assicurano alcuni medici, l'intervento sarebbe molto complicato e assai delicato.

 

PRECEDENTI - Nel gennaio di quattro anni fa nella Repubblica Dominicana nacque una bambina con due teste. L'operazione per rimuovere il secondo capo non fu fortunata e la piccola morì. Lo scorso anno, in una delle zone più povere dell'India, una bambina è diventata famosa in tutto il mondo a causa del suo particolare quanto raro caso di malformazione: presentava un busto lungo quasi il doppio del normale, al quale erano congiunte quattro articolazioni. Lakshmi Tatma aveva praticamente quattro braccia e quattro gambe. La comunità medica internazionale è venuta a conoscenza di questo caso solo a due anni dalla nascita della piccola - venerata nella regione indiana come la reincarnazione del dio Vishnu. Nel novembre 2007, trenta chirurghi hanno operato con successo per salvare la bambina. «Senza l'intervento chirurgico non avrebbe mai camminato o gattonato e sarebbe morta in pochi anni», avevano spiegato i medici. L'operazione è riuscita e qualche settimana fa la piccola ha cominciato a fare da sola i suoi primi passi.

Link to post
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Restore formatting

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.


×
×
  • Create New...

Important Information

By using this site, you agree to our Terms of Use & Privacy Policy.