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(Reuters) - Prime Minister Silvio Berlusconi's departure would open a period of intense uncertainty for Italy that offers no speedy solution to a debt crisis threatening the whole euro zone.

 

Italian assets rallied briefly on rumors Berlusconi was ready to quit on Monday, but there will be no sustained market reversal until he is replaced by a stable government seen as capable of shoring up public finances and tackling reforms.

 

That may be a long time coming, and perhaps the biggest risk since its bond yields began to rise in the summer is how long Italy takes to deal with its problems.

 

Even with the exit of a man who came to symbolize scandal and empty promises, it will not be easy for Italy to convince markets it can cut its huge debt, liberalize the labor market, attack tax evasion and boost productivity -- just for starters.

 

In the meantime, Italy's partners and financial markets will want to know what will become of the vague reform pledges made by Berlusconi to the European Union last month.

 

None of the scenarios that may play out when the 75-year-old media tycoon goes are straightforward.

 

"The current make-up of the Italian parliament and the intentions of the government coalition suggest that a rapid solution of the political crisis is unlikely," said Mizuho's Chief European Economist Riccardo Barbieri.

 

A worst-case scenario could see weeks or months of instability and continued reform inertia.

 

Italy's benchmark bond yields are at an unsustainable level well above 6 percent and would be far higher without support from the European Central Bank. Funding needs are modest for the next two months but will rise sharply going into the new year, as major debt redemptions are due in February and March.

 

Analysts say the economy is already in yet another recession, will muster hardly any growth in 2012, and the government's fiscal deficit targets will be missed.

 

TECHNOCRAT GOVERNMENT

 

Markets want an unelected technocrat government appointed to pass unpopular reforms needed to improve growth potential in one the world's most chronically sluggish economies.

 

This would be most likely to trigger "a favorable re-assessment of Italy in the minds of international investors", said Nicholas Spiro, head of debt consultancy at Spiro Sovereign Strategy.

 

Analysts said that technocrat governments led by Giulio Amato and central bankers Carlo Azeglio Ciampi and Lamberto Dini in the 1990s passed important reforms and got Italy out of even more acute market crises than the present one.

 

Former European Commissioner Mario Monti is often tipped to lead such an administration, but it is far from clear if it could muster a majority in parliament. Berlusconi would do all he can to boycott what he sees as a subversion of democracy, backed by his allies in the pro-devolution Northern League.

 

Even after the defections that seem set to bring him down, Berlusconi's People of Freedom party will probably still be the largest in parliament and it would require a huge mutiny against him for an unelected government to get the support it would need.

 

So President Giorgio Napolitano is likely to have no option but to dissolve parliament and call elections, but not before he has consulted all the political parties and possibly asked Monti or someone else to verify themselves whether they can muster the backing to form a government, requiring more valuable time.

 

LAME DUCK

 

Elections could be held in January at the earliest, leaving Berlusconi to continue in the meantime as caretaker leader of a lame-duck government overseeing more policy inertia.

 

Polls suggest an election would be won by the center-left opposition, offering little prospect of decisive government from a broad grouping of parties with no obvious leader or any consensus on the policies needed to save Italy from its crisis.

 

Moreover, the election campaign would be unpredictable and fiercely contested, unlike the situation in Spain, where the opposition People's Party seems headed for a landslide, making its leader Mariano Rajoy virtually a prime minister in waiting.

 

Berlusconi will not run for prime minister again, but will want to anoint a successor as center-right leader, and recent comments suggest he will fight the campaign on a fiercely anti-euro platform, blaming the single currency for Italy's woes.

 

In two separate news conferences over the last few weeks he first called the euro "a peculiar currency that hasn't convinced anyone", and then said its introduction had "impoverished large sections of Italy's population".

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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A confermare anche una nota del Colle. «Il Presidente del Consiglio ha manifestato al Capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno alla Camera; egli ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione per l'urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner europei con l'approvazione della Legge di Stabilità, opportunamente emendata alla luce del più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea». Il comunicato poi aggiunge: «Una volta compiuto tale adempimento il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e proposte di ogni forza politica, di quelle della maggioranza risultata dalle elezioni del 2008 come di quelle di opposizione».
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Magari è un po' esagerata, ma il concetto è chiaro :smiley-angelic004:

 

 

 

 

Certo, ci sarà da "ridere" sul patto di stabilità, comunque è già un "piccolo passo per l'uomo, un grande passo per l'umanità" [cit.], almeno stando alle borse ed ai titoli dei giornali esteri :leggi qua

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Non eccedete con l'ottimismo, io festeggio solo quando la lettera di dimissioni è in mano a Napolitano. Ci potrebbe volere UN MESE a far approvare quel maxiemendamento e chissà cosa ci potranno nascondere dentro (vi ricordate la legge sulle droghe nascosta nel decreto sulle olimpiadi invernali o la legittima difesa alla far-west nelle disposizioni finali dell'altra legislatura?)...

 

Quindi non per spegnere gli animi ma calma e sempre vigilare

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Non eccedete con l'ottimismo, io festeggio solo quando la lettera di dimissioni è in mano a Napolitano

... bè, ma almeno, questa volta, sarà difficile che possa indire una conferenza stampa di qualche suo adepto che esponga la tesi del "non l'ha mai detto, smentiamo tutto" :asd

 

 

Certamente è sicuro che serviranno avvocati ed esperti lettori per analizzare le migliaia di pagine che presenteranno sul patto di stabilità :unsure:

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Magari negare di aver parlato di dimissioni no. Ma sapete cosa potrebbe essere in grado di fare, questo è uno che nel 2006 è andato dal presidente della repubblica per cercare di annullare le elezioni che lo vedevano perdente. Quindi dal più innoquo "è cambiata la situazione, devo rimanere", a cose ben peggiori che non ho il coraggio di scrivere quasi per scaramanzia, può succedere ancora tanto.

 

Sicuramente siamo ben più vicini alla fine di quanto lo siamo mai stati (poi sarà terza repubblica) ma proprio per questo c'è quasi più pericolo

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Per sdrammatizzare...

 

Io già mi immagino Gli Sgommati dei prossimi tempi, col pupazzo Bersani colto da depressione... sì, perchè, una volta smaltita la felicità per la sorte dell'avversario, si accorgerà che il suo mantra non ha più senso e dovrà inventarsi qualcos'altro da dire :ahahah

 

Già, ma il vero Bersani sarà poi così diverso dal pupazzo? :roll:

 

 

In ogni caso spero che, in caso di prossime elezioni, i votanti si diano una bella svegliata, così come i candidati

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rimane un piccolissimo problema: il porcellum.

 

finchè il porcellum vive e lotta insieme a noi, il parlamento continuerà ad essere pieno di razzi, scilipoti, carlucci, barbareschi, calearo e compagnia

 

pessimo bersani alla camera, il suo discorso aveva la lentezza dell'omelia di un sacerdote. Riusciranno i nostri eroi a perdere anche stavolta?

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rimane un piccolissimo problema: il porcellum.

 

finchè il porcellum vive e lotta insieme a noi, il parlamento continuerà ad essere pieno di razzi, scilipoti, carlucci, barbareschi, calearo e compagnia

 

pessimo bersani alla camera, il suo discorso aveva la lentezza dell'omelia di un sacerdote. Riusciranno i nostri eroi a perdere anche stavolta?

 

Come al solito, saggio e coinciso.

Utilizzare ancora questa legge elettorale nei prossimi mesi vorrebbe dire, per l'ennesima volta, liste fatte dai "capopopolo", in base a simpatie e convenienze... non proprio quello di cui ha bisogno l'Italia.

Rivotare col Porcellum sarebbe tragico, poichè significherebbe non fare NIENTE per migliorare la situazione (direi indecente) della nostra indegna classe politica.

 

p.s. Ho trovato molto interessanti alcuni interventi di Lucia Annunziata durante Ballarò di questa sera... se qualcuno li trova, postati o registrati da qualche parte, li posti pure.. potrebbe essere molto interessante commentarli. :ok21te:

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pessimo bersani alla camera, il suo discorso aveva la lentezza dell'omelia di un sacerdote. Riusciranno i nostri eroi a perdere anche stavolta?

 

Io ho sentito Bersani stamattina su Rai3 da Mirabella ed è stato eccellente. Sulla lentezza che gli si può dire? La sua parlata è così.

 

Nemmeno Prodi era un oratore provetto eppure è stato l'unico capace di battere Berlusconi. 2 volte su 2.

 

Forse che i contenuti dovrebbero essere un filino più importanti della velocità di espressione o della (melli)fluenza del linguaggio?

 

Se si andrà alle elezioni anticipate e Bersani sarà il candidato, io sarò tranquillo perchè ne apprezzo l'affidabilità, la serietà e la concretezza, 3 qualità che non ritrovo in molti esponenti sia di destra che di centro che di sinistra.

 

Ancora lo ringrazio dei 100 euro che ogni anno mi risparmio sulle ricariche telefoniche. Poi è la sinistra che non liberalizza, come no...

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La sua clamorosa mancanza di leadership emotiva sta in questo.

E anche questo conta, per attirare voti ed attenzioni, in una campagna elettorale.

 

Per il resto, come ho sempre ripetuto, reputo Bersani una persona colta, intelligente e onesta. Un ottimo ed eccellente ministro in una coalizione di centro-sinistra, ma della quale non si presenta come leader.

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Quante cose fecero i due governi Prodi che non vengono abbastanza elogiate

La strada era quella giusta. E Prodi mi piaceva davvero, per come spiegava le cose al Paese che voleva guidare.

A "Che tempo che fa", un annetto or sono, spiegò i meccanismi della crisi in una maniera poetica; pendevo letteralmente dalle sue labbra.

 

Fottutissimo Mastella

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