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La ricetta pronta a degustarsi in caso di vittoria del no la trovo più gustosa invece. Impossibilità di formare un governo di scopo alla luce delle divergenze tra forze vuote, inesistenti, inconcludenti, per tacere delle frammentazioni interne che dopo il voto referendario daranno inevitabilmente vita ad ulteriori spaccature, cambi di casacca e rimescolamenti. La legge elettorale sarà il terreno ideale per esaltare partitismi e offrire varie resistenze senza concludere un bel fico secco. Ci aspetta quindi un bel Governo tecnico con annesso premier di paglia guidato dalla Commissione Europea, protratto fino al termine della legislatura nel mentre che dall'alto studieranno e imporranno una legge elettorale. Avete letto bene, finirà che ce la scriveranno loro. Per non farci mancare niente ovviamente più passerà il tempo e più riprenderanno visione e dimestichezza con le falle della nostra macchina statale, il che si tradurrà nella pietanza già servita nella ristorazione Monti: incapacità di procedere ad una concreta ottimizzazione e semplificazione, nel dubbio via libera a tagli allo stato sociale e incremento della pressione fiscale. Yuppie.

Ma perché le riforme chi ce le sta scrivendo attualmente?

 

Monti-Letta-Renzi sono tutti fantocci a capo di governi di paglia.

 

Chi è stato preso per risanare i conti e fare tagli, chi per fare le riforme del lavoro e della costituzione che vogliono i mercati finanziari. È una linea retta.

 

La letterina che ho postato ieri sera è quanto di più chiaro potessi fornire a chi ancora crede che le politiche dalla caduta di Berlusconi ad oggi siano fatte in autonomia e per il bene dell'Italia.

 

Sta riforma costituzionale più le riforme in materia economica e di lavoro da dove vengono?

 

No perché Renzi ha vinto le primarie e le europee con tutt'altro programma.

 

Questo è il colpo di grazia che toglie ancora più sovranità allo Stato Italiano.

 

Siamo commissariati da 5 anni ormai.

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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Posto che sono semplificazioni e nessuno è in possesso della sfera di cristallo, ma con la vittoria del no non facciamo altro che indebolirci, altro che recuperare sovranità.

La sovranità la recuperi interrompendo la catena.

 

Se in passato ti sei prestato dei soldi da una persona che credevi amica e che invece ha iniziato a strozzarti di interessi l'unico modo che hai per liberarti è smettere di pagare.

 

Magari ti aspetterà sotto casa, magari ti bucherà le ruote della macchina ma per uscire dalla spirale in cui ti sei cacciato l'unico modo è mandarlo a fanculo e resistere alle pressioni.

 

Se invece continui a sottostare alle sue minacce magari implorando qualche sconticino ogni tanto sarai per sempre succube.

 

In sostanza io le riforme della JP Morgan non le voglio.

 

Io voglio uno stato il più possibile socialista e non uno con modelli ultra liberisti.

 

Io voglio uno stato che possa decidere quanto cazzo spendere nel suo bilancio e che possa decidere autonomamente quali battaglie sono giuste e quali controproducenti, quali accordi siano giusti e quali sbagliati.

 

In guerra non si può pensare di uscire vincitori senza affrontare delle perdite.

E tra soffrire di stenti e poi morire e combattere rischiando di lasciarci le penne preferisco la seconda opzione.

 

Ps: il caso della Grecia è emblematico.

Tsipras si è piegato agli strozzini per non essere picchiato a sangue.

Mai errore fu più grande.

 

Li doveva rischiare tutto.

Li doveva combattere.

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Personalmente non vedo né cancellazione delle tutele né precarizzazione selvaggia. Io guardo la mia vita personale e di comunità e vedo un fiorire di assunzioni, matrimoni, mutui e parti. Guardo il tg e i dati ISTAT, pur con le inevitabili oscillazioni, confermano ciò che vivo. Ai ristoranti quelle poche volte che vado devo nuovamente prenotare (fino a 2-3 anni fa anche alle 21 trovavo posto), i cinema multisala nel week-end sono ingestibili (fino 2-3 anni c'erano solo anziani e ragazzini, sto tornando a vedere famiglie al completo e la classe dei 30enni - 40enni), dai centri commerciali finalmente vedo uscire coppie con sporte e borse piene, per non parlare della marea di cartelli segnalanti opere di ristrutturazione edilizia.

 

La crisi è finita? Nemmeno per sogno. Stiamo meglio di qualche anno fa? Da quel che vivo, vedo e leggo, decisamente sì.

 

E io che faccio parte di quei fortunati assunti a tempo indeterminato grazie al Jobs Act dovrei lamentarmi perché non è più il vecchio posso fisso di una volta, dove capitava che persino un ladro fosse reintegrato in banca?

 

E in tutto ciò non devo credere che ci sia mezzo merito/contributo delle azioni di governo? Non devo credere alla mia vita quotidiana perché è un campione insignificante, non devo credere ai tg o ai giornali perché sono media di regime? E allora a chi cazzo devo credere, alla pagina Facebook di Salvini e al sacro blog del marchese del Grillo?

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Personalmente non vedo né cancellazione delle tutele né precarizzazione selvaggia. Io guardo la mia vita personale e di comunità e vedo un fiorire di assunzioni, matrimoni, mutui e parti. Guardo il tg e i dati ISTAT, pur con le inevitabili oscillazioni, confermano ciò che vivo. Ai ristoranti quelle poche volte che vado devo nuovamente prenotare (fino a 2-3 anni fa anche alle 21 trovavo posto), i cinema multisala nel week-end sono ingestibili (fino 2-3 anni c'erano solo anziani e ragazzini, sto tornando a vedere famiglie al completo e la classe dei 30enni - 40enni), dai centri commerciali finalmente vedo uscire coppie con sporte e borse piene, per non parlare della marea di cartelli segnalanti opere di ristrutturazione edilizia.

 

La crisi è finita? Nemmeno per sogno. Stiamo meglio di qualche anno fa? Da quel che vivo, vedo e leggo, decisamente sì.

 

E io che faccio parte di quei fortunati assunti a tempo indeterminato grazie al Jobs Act dovrei lamentarmi perché non è più il vecchio posso fisso di una volta, dove capitava che persino un ladro fosse reintegrato in banca?

 

E in tutto ciò non devo credere che ci sia mezzo merito/contributo delle azioni di governo? Non devo credere alla mia vita quotidiana perché è un campione insignificante, non devo credere ai tg o ai giornali perché sono media di regime? E allora a chi cazzo devo credere, alla pagina Facebook di Salvini e al sacro blog del marchese del Grillo?

 

Non so se rinunciare o meno perché un post del genere fa davvero cadere le braccia.

 

Premettendo che tu del Jobs Act non c'hai capito una mazza perché continui a confondere la modificazione della forma di un contratto con la decontribuzione, premettendo che basterebbe guardare che persino i paesi senza governo (vedi Spagna) crescono il doppio e il triplo di noi per capire che quello 0,8 è semplicemente l'aumento automatico per via del dollaro e del petrolio schifosamente basso, premettendo che la storiella dei ristoranti fa cascare le braccia, premettendo che basterebbe prendere in mano i dati Istat e o 110 milioni di voucher staccati sino ad adesso (35% in più dello stesso perido) per capire che c'è una precarizzazione selvaggia...

 

Mi limito solo a dire che mi divertirò a rileggere queste storielle su come stia andando tutto nel verso giusto quando cadranno come pere tutti i governi Europei quando alle elezioni la gente punirà tutto questo finto benessere che andate dicendo.

 

Mi divertirò di gusto.

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L'intento è nobile, ma utopistico. La forza per fare la guerra, senza un piano e senza generali, l'Italia dove la troverebbe? Non è che possiamo metterci in scia adesso, sulla semplice presunzione che qualche evento esterno (Brexit, Trump) possa portare delle macro conseguenze a noi favorevoli e che si sia capaci di barcamenarci in qualche modo. Non ci reggiamo in piedi, siamo sempre lì a chiedere di fare più debito per ripianare i nostri debiti. Siamo una macchina ferma da trent'anni, che tira a campare a furia di rabbocchi e qualche piccolo, sterile restyling. Quando dovremmo avere il coraggio e la buona fede di apporre riforme nette e sistemiche. Non saremo più competitivo sul breve e sul medio periodo, vedremo solo di andare avanti a forza di crescite "zero-virgola". E per tanti anni sarà così, in tutti i settori. Tutti cresceranno e saranno più autonomi di noi. Saranno gli eventi attorno a trascinarci in positivo o negativo, c'è poco da mettersi a fare le cavie.

 

Il mondo sta cambiando e noi dobbiamo prendere questo treno fintanto che siamo in tempo.

 

Non si tratta di fare le cavie, si tratta di capire che se la Grecia fosse stata la Francia adesso l'Europa non esisterebbe più,si tratta di fiutare che quello della GB non sarà un caso isolato, si tratta di capire che a breve cadranno Francia e Olanda, si tratta di capire che bisogna iniziare a guardare oltre l'Europa come la conosciamo perché l'Europa è finita, caput.

 

Se non lo facciamo ci ritroveremo al palo quando Francia, Olanda e tutti gli Stati in bilico decideranno che è ora di farla finita.

 

L'Europa della moneta unica, del pensiero unico, della BCE è finita.

 

Poi se vogliamo continuare a dissanguarci in attesa che la Francia (si, penso che as usual saranno loro a muovere il mondo) faccia lei il primo passo ok.

 

Io preferirei per una volta nella storia dell'uomo non fare la pecora ma cercare di essere il traino.

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Non so se rinunciare o meno perché un post del genere fa davvero cadere le braccia.

 

Premettendo che tu del Jobs Act non c'hai capito una mazza perché continui a confondere la modificazione della forma di un contratto con la decontribuzione, premettendo che basterebbe guardare che persino i paesi senza governo (vedi Spagna) crescono il doppio e il triplo di noi per capire che quello 0,8 è semplicemente l'aumento automatico per via del dollaro e del petrolio schifosamente basso, premettendo che la storiella dei ristoranti fa cascare le braccia, premettendo che basterebbe prendere in mano i dati Istat e o 110 milioni di voucher staccati sino ad adesso (35% in più dello stesso perido) per capire che c'è una precarizzazione selvaggia...

 

Mi limito solo a dire che mi divertirò a rileggere queste storielle su come stia andando tutto nel verso giusto quando cadranno come pere tutti i governi Europei quando alle elezioni la gente punirà tutto questo finto benessere che andate dicendo.

 

Mi divertirò di gusto.

Così però mi fai sganasciare di gusto tu, però: racconto la mia esperienza e ti cadono le braccia, in compenso mi dai dell'ignorante a gratis, attacchi i voucher dimenticando forse che il paese che ne stacca di più è la Germania (solo che i tedeschi non evadono) e chiudi con la sloganata "la gggente punirà questo finto benessere" quando 1 non ho parlato di benessere 2 sarebbe carino spiegare come si distingue quello vero.

 

Cioè, boh. In tutto ciò trovi pure divertente che i """popoli""" individuino negli immigrati il capro espiatorio e premino col voto quei partiti che cavalcano l'onda promettendo muri e deportazioni, perché è questo il denominatore comune di Trump, Le Pen e i nazionalisti olandesi (per non parlare degli imbecilli ungheresi, che evidentemente hanno ancora il Patto di Varsavia nel cervello).

 

E ovviamente tu saresti il vero portatore dei valori di sinistra e dell'anima socialista.

 

Ok, prendo atto. E sì, è proprio il caso di rinunciare (reciprocamente).

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Così però mi fai sganasciare di gusto tu, però: racconto la mia esperienza e ti cadono le braccia, in compenso mi dai dell'ignorante a gratis, attacchi i voucher dimenticando forse che il paese che ne stacca di più è la Germania (solo che i tedeschi non evadono) e chiudi con la sloganata "la gggente punirà questo finto benessere" quando 1 non ho parlato di benessere 2 sarebbe carino spiegare come si distingue quello vero.

 

Cioè, boh. In tutto ciò trovi pure divertente che i """popoli""" individuino negli immigrati il capro espiatorio e premino col voto quei partiti che cavalcano l'onda promettendo muri e deportazioni, perché è questo il denominatore comune di Trump, Le Pen e i nazionalisti olandesi (per non parlare degli imbecilli ungheresi, che evidentemente hanno ancora il Patto di Varsavia nel cervello).

 

E ovviamente tu saresti il vero portatore dei valori di sinistra e dell'anima socialista.

 

Ok, prendo atto. E sì, è proprio il caso di rinunciare (reciprocamente).

Ti attacco, non a gratis, perché la tua è una visione da persona che ha fatto l'università e che ha un titolo di studio atto ad entrare nel circolo di quei lavori specializzati di cui ha bisogno il mercato attualmente.

 

Quindi è ovvio che il laureato specializzato avrà più possibilità di trovare lavoro e che patirà meno il calo devastante del lavoro.

 

Ma non si può fare un discorso basandoci sul proprio orticello.

 

Seconda cosa: tu sei stato assunto per via della decontribuzione e non per via del jobs act.

 

I contratti sono aumentati perché lo Stato ha sganciato soldi per farti assumere INDIPENDENTEMENTE dalla forma di contratto.

 

Se non avesse toccato l'indeterminato e avesse fatto solo decontribuzioni a quest'ora avremmo gli stessi occupati in più senza aver cancellato diritti dei lavoratori.

 

La truffa sta proprio qui.

Ti hanno tolto i diritti dicendoti che però ti davano il lavoro quando il lavoro creato con decontribuzioni lo potevi creare anche senza toccare niente nei contratti.

 

Terza e ultima cosa:

 

Io trovo divertente che nessuno o comunque pochi capiscano che siamo arrivati ad un punto tale di malessere che chiunque si ponga in competizione con gli establishment vinca.

 

E trovo divertentissimo il fatto che non si capisca che se Le Pen, i Nazisti tedeschi, ungheresi o olandesi continuano a salire con i voti è proprio perché questa Europa così comè è costruita NON VA BENE.

 

Quindi rido perché siete voi che state mandando al potere i vari Trump di questo mondo, non io.

 

Voi che vi fate abbindolare dalle 20 euro in più nel portafoglio a fronte di 100 diritti tolti, voi che stando bene economicamente avete smesso di guardare la società nel complesso.

 

Tu ragioni come i ragazzi della City Londinese, come i democratici della Grande Mela, come i borghesi che stanno a Parigi, come il nuovo PD Milanese e Romano dei quartieri bene.

 

Io invece ragiono guardando le periferie, guardando le fabbriche del Michigan, guardando la vita fuori dalla City, guardando i ghetti francesi dove si ammassano disperati.

 

Tutta qui la differenza.

Ma forse non hai ancora capito che oggi la società all'85% è formata dalle periferie e non dai centro-città.

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Che sia finita così come l'abbiamo conosciuta sono d'accordo, d'altronde ho da sempre pensato si poggiasse su troppo poco per quanto e come il mondo si è evoluto negli ultimi trent'anni. Il problema è che il traino lo fai mettendoti al tavolo con gli altri, rivisitando e completando il tutto. Mentre invece di questo passo stiamo assistendo ad un rovesciamento del tavolo per portarlo ad una spaccatura di non ritorno. Rovesciamento dinanzi al quale chi risiede attualmente non ha né la volontà, né la potenza di rispondere, e chi vuole sedersi non rappresenta niente di omogeneo, definito e programmatico. Siamo con un palo in culo ovunque ci si giri.

E allora perché continuare ad accanirci su un vegetale?

 

Cioè io devo votare una costituzione scritta da JP Morgan, devo accettare che il mondo del lavoro sia precarizzato e destituito di ogni diritto perché me lo chiede la finanza per paura che mi facciano salire lo spread a 700?

 

E nel mentre, con lo spread a 130, muoriamo lentamente e diventiamo un numero seriale sulla macchina della produttività?

 

Sarà che io non voglio vivere in un mondo così, sarà che sono abituato a fare sacrifici se sono fatti per dei diritti, sarà che sono un sognatore ma tutto questo io non lo accetto...

 

Poi, alla fine sai che c'è...mi sto anche stufando di fare ste battaglie 😅

 

Io mo mi imparo lo spagnolo e se il mondo non cambia me ne vado in Costa Rica così sto meglio io e stanno meglio pure gli altri che non si sorbiscono più i miei sermoni. 😎

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Ti attacco, non a gratis, perché la tua è una visione da persona che ha fatto l'università e che ha un titolo di studio atto ad entrare nel circolo di quei lavori specializzati di cui ha bisogno il mercato attualmente.

 

Quindi è ovvio che il laureato specializzato avrà più possibilità di trovare lavoro e che patirà meno il calo devastante del lavoro.

 

Ma non si può fare un discorso basandoci sul proprio orticello.

 

Seconda cosa: tu sei stato assunto per via della decontribuzione e non per via del jobs act.

 

I contratti sono aumentati perché lo Stato ha sganciato soldi per farti assumere INDIPENDENTEMENTE dalla forma di contratto.

 

Se non avesse toccato l'indeterminato e avesse fatto solo decontribuzioni a quest'ora avremmo gli stessi occupati in più senza aver cancellato diritti dei lavoratori.

 

La truffa sta proprio qui.

Ti hanno tolto i diritti dicendoti che però ti davano il lavoro quando il lavoro creato con decontribuzioni lo potevi creare anche senza toccare niente nei contratti.

 

Terza e ultima cosa:

 

Io trovo divertente che nessuno o comunque pochi capiscano che siamo arrivati ad un punto tale di malessere che chiunque si ponga in competizione con gli establishment vinca.

 

E trovo divertentissimo il fatto che non si capisca che se Le Pen, i Nazisti tedeschi, ungheresi o olandesi continuano a salire con i voti è proprio perché questa Europa così comè è costruita NON VA BENE.

 

Quindi rido perché siete voi che state mandando al potere i vari Trump di questo mondo, non io.

 

Voi che vi fate abbindolare dalle 20 euro in più nel portafoglio a fronte di 100 diritti tolti, voi che stando bene economicamente avete smesso di guardare la società nel complesso.

 

Tu ragioni come i ragazzi della City Londinese, come i democratici della Grande Mela, come i borghesi che stanno a Parigi, come il nuovo PD Milanese e Romano dei quartieri bene.

 

Io invece ragiono guardando le periferie, guardando le fabbriche del Michigan, guardando la vita fuori dalla City, guardando i ghetti francesi dove si ammassano disperati.

 

Tutta qui la differenza.

Ma forse non hai ancora capito che oggi la società all'85% è formata dalle periferie e non dai centro-città.

Al netto delle tue solite espressioni odiose (manca solo il ditino puntato alla tempia, mentre dici "forse non hai capito che"), è tutto chiarissimo. Ma finché continuerete ad alimentare questa spaccatura fra povera periferia perennemente piagata e intellighenzia intellettualoide indisponente e inavvicinabile non si andrà da nessuna parte se non verso il disastro, perché sono attori che hanno bisogno l'uno dell'altro reciprocamente.
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Al netto delle tue solite espressioni odiose (manca solo il ditino puntato alla tempia, mentre dici "forse non hai capito che"), è tutto chiarissimo. Ma finché continuerete ad alimentare questa spaccatura fra povera periferia perennemente piagata e intellighenzia intellettualoide indisponente e inavvicinabile non si andrà da nessuna parte se non verso il disastro, perché sono attori che hanno bisogno l'uno dell'altro reciprocamente.

Verso il disastro ci stiamo andando perché chi comanda invece di interrogarsi del perché in periferia preferiscono votare il nazifascista di turno anziché il signorotto con la cravatta e cambiare totalmente politica a 360°, liquidano quei voti con voti di protesta, voti di pancia, "non dovrebbero votare", "sono ignoranti" continuando a perpretare qualsiasi porcata in nome del progresso (di pochi).

 

È chi sta al potere che dovrebbe capire il perché di certi fenomeni e non certo la gente con le pezze al culo che deve capire perché Trump è pericoloso o perché i nazifascisti ungheresi non sono la soluzione.

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Posto che sono semplificazioni e nessuno è in possesso della sfera di cristallo, ma con la vittoria del no non facciamo altro che indebolirci, altro che recuperare sovranità.

Però passala come tua opinione... Altrimenti dovresti postare qualcosa più che non le minchiate alla Renzi. Ti consiglio la lettura del libro (anche e-book) che trovi con il Corriere (che non è certamente schierato per il no) almeno puoi portare argomenti interessanti per la discussione.
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Verso il disastro ci stiamo andando perché chi comanda invece di interrogarsi del perché in periferia preferiscono votare il nazifascista di turno anziché il signorotto con la cravatta e cambiare totalmente politica a 360°, liquidano quei voti con voti di protesta, voti di pancia, "non dovrebbero votare", "sono ignoranti" continuando a perpretare qualsiasi porcata in nome del progresso (di pochi).

 

È chi sta al potere che dovrebbe capire il perché di certi fenomeni e non certo la gente con le pezze al culo che deve capire perché Trump è pericoloso o perché i nazifascisti ungheresi non sono la soluzione.

Questa è apologia di decisionismo dal basso. Ci sono millenni di pensiero occidentale fermamente negativo, a tal proposito.

 

Un conto è l'assoluta esigenza di impedire che fra alto e basso si formi un distacco incolmabile, ben altro conto è accusare di dolo in maniera indiscriminata solleticando pensieri di ribaltamento. Il pastore non può né deve abusare del gregge, ma un gregge che elegga a pastore una pecora si autocondanna. O davvero ci illudiamo di essere tutti intelligenti allo stesso modo e quindi essere tutti allo stesso modo all'altezza di qualunque incarico di responsabilità? Ma poi lo vediamo nelle campagne elettorali: un candidato che abbandonasse gli slogan non avrebbe mai consenso, perché alla massa mancano proprio gli strumenti intellettivi per andare oltre un certo livello di dettaglio.

 

La dicotomia centro/periferia, come città/campagna, non è banalizzabile in élite radical-chic/paese reale.

 

Poi se vogliamo una politica dell'oggi, dell'immediato, del bisogno primario, ok, ma appunto non andremo oltre l'oggi, l'immediato, il bisogno primario. Come gli animali. L'umanità fortunatamente è sempre stata anche altro, spesso per merito di singoli individui, spesso in sistemi non esattamente democratici. Le visioni politiche di Adriano e Marco Aurelio, l'impegno civile di Carlo V o Federico II, giusto per fare qualche esempio, fossero stati sottoposti a quegli schemi che oggi prevalgono con tutta probabilità sarebbero stati scherniti. Chiaro che le garanzie delle res publiche sono irrinunciabili, ma eviterei accuratamente l'esaltazione della plebis, che in passato ha avuto esempi concreti finiti in maniera patetica oltre che infruttuosa (v. Rivoluzione Francese scaturita nella Restaurazione del Congresso di Vienna... perché le pecore hanno sempre bisogno di un pastore).

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ma con la vittoria del no non facciamo altro che indebolirci, altro che recuperare sovranità.

da cosa deriva questa convinzione?

Instabilità politica... Ultimi 15 anni (fonte governo.it):

XVII Legislatura (dal 15 marzo 2013)

elezioni politiche 24 e 25 febbraio 2013 Governo Renzi (dal 22 febbraio 2014)

Governo Letta (dal 28 aprile 2013 al 21 febbraio 2014)XVI Legislatura (dal 29 aprile 2008 al 23 dicembre 2012)

elezioni politiche 13 e 14 aprile 2008 Governo Monti (dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013)Governo Berlusconi IV (dall'8 maggio 2008 al 16 novembre 2011)XV Legislatura (28 aprile 2006 - 6 febbraio 2008)

elezioni politiche 9 e 10 aprile 2006 Governo Prodi II (dal 17 maggio 2006 al 6 maggio 2008)XIV Legislatura (30 maggio 2001 - 27 aprile 2006)

elezioni politiche il 13 maggio 2001 Governo Berlusconi III (dal 23 aprile 2005 al 17 maggio 2006)

Governo Berlusconi II (dall'11 giugno 2001 al 23 aprile 2005)

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LA come recuperi sovranità politica con questa riforma?

Sulle spaccature interne ai partiti... Mi pare che la paura di perdere la poltrona sia un collante alquanto potente (altrimenti non avremmo questo governo... :asd)

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Questa è apologia di decisionismo dal basso. Ci sono millenni di pensiero occidentale fermamente negativo, a tal proposito.

 

Un conto è l'assoluta esigenza di impedire che fra alto e basso si formi un distacco incolmabile, ben altro conto è accusare di dolo in maniera indiscriminata solleticando pensieri di ribaltamento. Il pastore non può né deve abusare del gregge, ma un gregge che elegga a pastore una pecora si autocondanna. O davvero ci illudiamo di essere tutti intelligenti allo stesso modo e quindi essere tutti allo stesso modo all'altezza di qualunque incarico di responsabilità? Ma poi lo vediamo nelle campagne elettorali: un candidato che abbandonasse gli slogan non avrebbe mai consenso, perché alla massa mancano proprio gli strumenti intellettivi per andare oltre un certo livello di dettaglio.

 

La dicotomia centro/periferia, come città/campagna, non è banalizzabile in élite radical-chic/paese reale.

 

Poi se vogliamo una politica dell'oggi, dell'immediato, del bisogno primario, ok, ma appunto non andremo oltre l'oggi, l'immediato, il bisogno primario. Come gli animali. L'umanità fortunatamente è sempre stata anche altro, spesso per merito di singoli individui, spesso in sistemi non esattamente democratici. Le visioni politiche di Adriano e Marco Aurelio, l'impegno civile di Carlo V o Federico II, giusto per fare qualche esempio, fossero stati sottoposti a quegli schemi che oggi prevalgono con tutta probabilità sarebbero stati scherniti. Chiaro che le garanzie delle res publiche sono irrinunciabili, ma eviterei accuratamente l'esaltazione della plebis, che in passato ha avuto esempi concreti finiti in maniera patetica oltre che infruttuosa (v. Rivoluzione Francese scaturita nella Restaurazione del Congresso di Vienna... perché le pecore hanno sempre bisogno di un pastore).

Il problema tra me e te è che partiamo da due basi completamente diverse.

 

Tu pensi che queste politiche ultraliberiste possano portare a qualcosa di buono, io penso che portino al totale annientamento dello Stato sociale, dei diritti e del lavoro.

 

Da parte mia devo solo scegliere se accettare il fatto che ci stanno facendo morire lentamente oppure prendere in mano la situazione e decidere del proprio destino autonomamente, gloria o morte che sia.

 

Io sono statalista per definizione e il fatto che le riforme costituzionali, la politica monetaria e bancaria, le riforme del lavoro ecc siano decise dalle Banche d'Affari, per giunta straniere, con il ricatto del rating e dello spread è per me inaccettabile.

 

Inaccettabile a tal punto che preferisco che il popolo voti personaggi borderline come Trump (che poi Trump non è elemento vero di rottura visto che anche lui piazzerà JP Morgan al governo) e la Lepen pur di far cadere questo sistema di potere.

 

Se potessi scegliere io sceglierei i Sanders, gli Tsipras della prima ora o i M5S ma in mancanza d'altro io sto sempre dalla parte dello shock sistemico, qualsiasi siano poi le conseguenze.

 

Quello che dico è che quelli come te che vogliono evitare gli shock sistemici dovrebbero smetterla di pensare che va tutto bene così e iniziare a tendere l'orecchio verso i problemi veri delle persone.

 

Altrimenti, se ti va bene ti ritrovi un governo a 5 stelle che anche se facessero schifo comunque rientrebbero in in recinto democratico, se ti va male ti trovi i neonazisti ungheresi.

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Il problema tra me e te è che partiamo da due basi completamente diverse.

 

Tu pensi che queste politiche ultraliberiste possano portare a qualcosa di buono, io penso che portino al totale annientamento dello Stato sociale, dei diritti e del lavoro.

 

Da parte mia devo solo scegliere se accettare il fatto che ci stanno facendo morire lentamente oppure prendere in mano la situazione e decidere del proprio destino autonomamente, gloria o morte che sia.

 

Io sono statalista per definizione e il fatto che le riforme costituzionali, la politica monetaria e bancaria, le riforme del lavoro ecc siano decise dalle Banche d'Affari, per giunta straniere, con il ricatto del rating e dello spread è per me inaccettabile.

 

Inaccettabile a tal punto che preferisco che il popolo voti personaggi borderline come Trump (che poi Trump non è elemento vero di rottura visto che anche lui piazzerà JP Morgan al governo) e la Lepen pur di far cadere questo sistema di potere.

 

Se potessi scegliere io sceglierei i Sanders, gli Tsipras della prima ora o i M5S ma in mancanza d'altro io sto sempre dalla parte dello shock sistemico, qualsiasi siano poi le conseguenze.

 

Quello che dico è che quelli come te che vogliono evitare gli shock sistemici dovrebbero smetterla di pensare che va tutto bene così e iniziare a tendere l'orecchio verso i problemi veri delle persone.

 

Altrimenti, se ti va bene ti ritrovi un governo a 5 stelle che anche se facessero schifo comunque rientrebbero in in recinto democratico, se ti va male ti trovi i neonazisti ungheresi.

2 cose mi premono del tuo post: 1 io non sono affatto per le politiche liberiste, ma sono contro lo Stato padre di famiglia che di fronte alla pigrizia, di fronte all'insoddisfazione come metodo di vita, di fronte persino alla frode, porge l'altra guancia.

 

2 "I problemi veri della gente". Sono stato neolaureato, ho conosciuto la disoccupazione, sono cresciuto in una famiglia monoreddito con nonni mezzadri che oggi sono ultranovantenni disabili, sono in affitto e con compagna precaria. A me vieni a dire che non conosco i problemi della gente?

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Nigma mi hai detto qualche post fa che non vedi precarizzazione, sostieni che non ci stiano togliendo diritti, hai fatto la retorica Berlusconiana sui ristoranti pieni, non ti accorgi che le assunzioni sono finite e che i segni positivi dell'occupazione sono determinati dall'incremento esponenziale dei voucher e quindi del lavoro precario.....

 

beh io direi che i problemi della gente sono molto lontani dal tuo mondo perché il mondo che conosco io è fatto di ragazzi con contratti precarissimi, orde di ragazzi che lavorano come schiavi in call center e supermercati che fanno massimo contratti annuali e poi ti fanno riniziare da capo, vedo che ai concorsi pubblici si iscrivono dalle 130 alle 150k persone.

 

Insomma secondo me hai perso di vista cosa sia davvero oggi la società italiana.

 

Fortunato e bravo tu che sei riuscito a realizzarti e hai una lavoro "stabile" (sarebbe più stabile senza jobs act e lo avresti ottenuto lo stesso, ma non so se questo l'hai inteso 😅) ma il paese non sta come te.

 

Se tutti stessimo come te non avremmo il 50% di astensione + oltre la metà dei voti restanti che vanno ai 5stelle e alla Lega.

 

La classe media che sta bene come prima o che addirittura ha migliorato la sua condizione è una strettissima minoranza.

 

Gli altri stanno tutti perdendo terreno.

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Nigma mi hai detto qualche post fa che non vedi precarizzazione, sostieni che non ci stiano togliendo diritti, hai fatto la retorica Berlusconiana sui ristoranti pieni, non ti accorgi che le assunzioni sono finite e che i segni positivi dell'occupazione sono determinati dall'incremento esponenziale dei voucher e quindi del lavoro precario.....

 

beh io direi che i problemi della gente sono molto lontani dal tuo mondo perché il mondo che conosco io è fatto di ragazzi con contratti precarissimi, orde di ragazzi che lavorano come schiavi in call center e supermercati che fanno massimo contratti annuali e poi ti fanno riniziare da capo, vedo che ai concorsi pubblici si iscrivono dalle 130 alle 150k persone.

 

Insomma secondo me hai perso di vista cosa sia davvero oggi la società italiana.

 

Fortunato e bravo tu che sei riuscito a realizzarti e hai una lavoro "stabile" (sarebbe più stabile senza jobs act e lo avresti ottenuto lo stesso, ma non so se questo l'hai inteso 😅) ma il paese non sta come te.

 

Se tutti stessimo come te non avremmo il 50% di astensione + oltre la metà dei voti restanti che vanno ai 5stelle e alla Lega.

 

La classe media che sta bene come prima o che addirittura ha migliorato la sua condizione è una strettissima minoranza.

 

Gli altri stanno tutti perdendo terreno.

Vabbé, è evidente allora l'assoluta inutilità dei miei contributi a questo topic. Mi dispiace aver rivelato avere dettagli personali: provvederò a cancellarli da pc, per quanto possibile. A tal proposito ti chiedo la cortesia di cancellare l'ultimo quote. Grazie.

 

Giusto per puntualizzare, verifica il dato dell'astensione alle recenti politiche e confrontalo coi principali paesi europei: siamo addirittura sopra. È evidente che c'è una disaffezione nei confronti della politica, ma questa non è dettata solamente dalle delusioni: c'è meno passione e c'è molta più aspettativa. Io sono stufo di sentire che l'Italia fa schifo, che in Italia fa tutto schifo e che è colpa della politica. Facciamo schifo noi italiani ed è prima di tutto colpa nostra che ce ne freghiamo, quando non ce ne freghiamo eleggiamo degli imbecilli e poi abbiamo pure il coraggio di aspettarci che ci risolvano i problemi nel giro di pochi anni. È follia come quei coglioni che lasciano una lavatrice in mezzo ad una strada di Roma e poi si danno malati per andare a manifestare contro l'AMA: quella lavatrice dovrebbero scaraventargliela in testa mentre centrifuga. E la chiudo così.

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Se la Camera aspetta delle modifiche (non richieste dal Senato) al testo approvato in prima battuta e trasmesso al Senato, magari stravolgendo il contenuto originario, il Senato ha il potere di intervenire nuovamente? Qualcuno lo ha capito?

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Se la Camera aspetta delle modifiche (non richieste dal Senato) al testo approvato in prima battuta e trasmesso al Senato, magari stravolgendo il contenuto originario, il Senato ha il potere di intervenire nuovamente? Qualcuno lo ha capito?

A quanto ho capito io può intervenire anche in seconda, terza, quarta, quinta ecc battuta sempre con lo stesso metodo della richiesta di 1/3 dei componenti.

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Altro quesito per i sostenitori del si... Ipotesi clausola di supremazia: le proposte del Senato devono essere approvate a maggioranza assoluta (già questo mi pare abbia poco senso, ma vabbè) dei componenti e possono essere respinte dalla Camera "solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti".

Pare abbia senso, giusto? Con un sistema elettorale che garantisce la maggioranza alla Camera inizia a suonare come una minchiata? :asd

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Che mi dite delle Regioni a statuto speciale?

Soprattutto per l'incompatibilità ad essere eletti dei consiglieri regionali...

Bel mistero.. avant'ieri Renzi ha detto su palco di Cagliari, che con la vittoria del si, Pigliaru e Zedda saranno nel nuovo senato delle regioni. Ma lo statuto speciale sardo, vieta espressamente la doppia carica e non é modificabile semplicemente.
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