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Cosa Suona Il Tuo Stereo?


Guest Anonymous

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Dopo aver visto il video al quale si riferisce il tweet (del chitarrista dei Sevendust) avevo capito quanto fossimo vicini...

Uno dei miei preferiti all-time, ricordo ancora l'esatto momento in cui comprai i primi 3 cd degli Stone Temple Pilots al Libraccio.

 

:(

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Ohhhhhhhhhh menomale almeno di musica ci capite qualcosa :-D

Non è un album, ma un trattato di musica di una complessità e profondità disarmante. Londra brucia ancora,ma la furia iconoclasta del '77 è maturata e trascende in uno dei (doppi) dischi più belli e f

R.I.P. Mark Hollis , con i suoi Talk Talk ha segnato l'epopea pop dei primi anni '80 prima di virare su sonorità più sperimentali e anche con sfumature jazz che gli preclusero le vette delle classific

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  • 2 weeks later...

parli della serie tv, giusto?  :asd

 

in effetti la fotografia, trucchi e scenografie molto ben curate. Mi chiedo però dove siano i famigerati elmi con le corna?  :asd

 

Per me che adoro la musica "viking metal" da sempre è una serie che affascina tanto!

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parli della serie tv, giusto? :asd

 

in effetti la fotografia, trucchi e scenografie molto ben curate. Mi chiedo però dove siano i famigerati elmi con le corna? :asd

 

Per me che adoro la musica "viking metal" da sempre è una serie che affascina tanto!

Sisi intendevo la serie, sono andato un po' OT :asd

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parli della serie tv, giusto? :asd

 

in effetti la fotografia, trucchi e scenografie molto ben curate. Mi chiedo però dove siano i famigerati elmi con le corna? :asd

 

Per me che adoro la musica "viking metal" da sempre è una serie che affascina tanto!

Benga ogni volta che ti leggo mi ricordi la mia adolescenza e i kili di metal che mi ascoltavo :D grazie

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:ok21te:  

 

devo ammettere che anche io ormai ne ascolto molto meno, o cmq ad alto volume nello stereo. Anche perchè prima (oltre ai ventanni  :(  ) ricordo che richiedevo i cd originali per telefono (nei negozi a palermo non si trovavano), li attendevo, poi arrivavano via posta, li scartavo, li odoravo, li coccolavo e me li sparavo a palla nello stereo per 10 giorni consecutivi  :asd

 

Oggi scaricandola non è più lo stesso.

Però quando lavoro a casa, attraverso gli mp3 del pc, il metal estremo è sempre un genere che adoro ascoltare.

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:ok21te:

 

devo ammettere che anche io ormai ne ascolto molto meno, o cmq ad alto volume nello stereo. Anche perchè prima (oltre ai ventanni :( ) ricordo che richiedevo i cd originali per telefono (nei negozi a palermo non si trovavano), li attendevo, poi arrivavano via posta, li scartavo, li odoravo, li coccolavo e me li sparavo a palla nello stereo per 10 giorni consecutivi :asd

 

Oggi scaricandola non è più lo stesso.

Però quando lavoro a casa, attraverso gli mp3 del pc, il metal estremo è sempre un genere che adoro ascoltare.

Io l'ho piuttosto abbandonato, ma il primo amore non si scorda mai.. E the gathering dei testament rimane un mio punto di riferimento :D

Poi non sono arrivato mai oltre il Black melodico (leggasi children of bosom vecchi...).

Poi, spinto sopratutto dal voler studiare basso e contrabbasso, mi sono aperto a altri generi (dal prog al jazz, al funk al pop e ora sopratutto soul).

Però ripeto: il primo amore non si scorda mai :)

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Io l'ho piuttosto abbandonato, ma il primo amore non si scorda mai.. E the gathering dei testament rimane un mio punto di riferimento :D

Poi non sono arrivato mai oltre il Black melodico (leggasi children of bosom vecchi...).

Poi, spinto sopratutto dal voler studiare basso e contrabbasso, mi sono aperto a altri generi (dal prog al jazz, al funk al pop e ora sopratutto soul).

Però ripeto: il primo amore non si scorda mai :)

Dai Garion, posta qualcosa al riguardo! Sto partendo dalle basi riguardo alcuni generi (soprattutto jazz) e quindi sono pronto a recepire come una spugna.
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Words don’t come easy, especially when you know Lemmy would have laughed at us all trying to say dignified things about him being a hero.  Any time I attempted to say anything complimentary to Lemmy to his face, he would fix me with a kind of amused, contemptuous stare.  But a kind of hero he certainly was. Unique in just about every way imaginable. He was a living mismatch of personality types. His music was roaring, abrasive, uncompromising, and his lyrics mostly deliberately gave no hint of sensitivity.  Yet as a person he was a pacifist, a deep thinker, and a man who cared profoundly about his friends.  I was never in his closest circle of pals, but we bumped into each other often and he always managed to say something shockingly respectful to me, leaving me disarmed, because he hated being praised himself.  Or so it seemed.  One of my dearest friends lived with Lemmy for 10 years and she always spoke of him as a tender man, very different from his public face, which never deviated from his tough gaze on the world.  Lemmy was a highly cultured and well-read man - yet to see him glued to a fruit machine most of a night in the Rainbow Bar and Grill on Sunset Strip you would never have guessed it.  In fact, that hallowed place, steeped in Rock and Roll history, will always bear his spiritual mark. 

We all come into this world as babies, and mould ourselves into what we want to be.  Lemmy - as a product of his own will, has to be the original mould of a Hard Rock Icon which defines the term.  Lemmy lived his music and his persona within his music 100 per cent to the full.  Motörhead has been for most of its history a three-piece outfit - again leaving no room for frills - and the three pieces (or sometimes four) were always frenetically at max.  I remember guesting with them at the Brixton Academy, and it was possibly the most ear-splitting experience of my life.  Most bands - while the back line is arranged to look mean and powerful, actually keep the on-stage volume to a controlled maximum, the real volume for the audience being supplied by miking everything into a large PA system.  Not so Motörhead (with the umlaut on the ‘o’ of course).  The giant piles of speaker cabinets behind them were all live and all turned up to 10.  ( OK  - 11 ! ) The sound of Lemmy’s bass was like being inside a giant pulverising machine, a whole frequency spectrum thing.  It wasn’t a conventional bass sound at all.  Even if no other instrument was playing for a moment, Lemmy’s bass was deafening you from 50 cycles to 10K.  And he was hammering (and I choose my words carefully) round about 200 notes a minute for a lot of the time.  It was, and is, unique.  And on top of this monumental noise sat his highly distinctive throaty tobacco-soaked growl of a vocal. 

It’s hard to recognise Lemmy in his early work as the monster he became, but he was still pretty awesome in the psychedelic Hawkwind, when we (Queen) played with them at Epsom Baths (was it?) around 1970.  Then Lemmy left to form his own band with a much tougher style, the antithesis of Flower Power.  I don’t remember the first incarnation of the band, but I knew Fast (appropriately nicknamed) Eddie Clarke as Lemmy’s guitarist in the early days, and Philthy Animal as drummer, and the band had enormous primitive manic energy.  I remember Wurzel too, a legendary force.  But for more years than I can remember subsequently, the outstanding Phil Campbell was Lemmy’s foil on guitar, no less wild and dangerous, but also bringing great technical skills to the mix. 

I could go on.  About Lemmy’s skills at embarrassing people (including me), and about his ability to soak up substances in quantities that would have anaesthetised a rhinoceros.  But it’s enough.  All the most important stuff is in his music.  Phil roped me in to play on the most recent Motörhead album, an honour which I will now treasure more than ever.  It’s a track called ‘The Devil’.  If there’s any justice, Lemmy will be in some celestial rock and roll bar, knocking back Jack Daniels with the Devil at his side, the two of them quietly chuckling at the oddities of life. 

RIP Lemmy. 

Bri

 

Il pensiero di Brian May.

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Tutto ciò che ho fatto dal momento in cui mi è giunta la notizia, è stato pensare al tempo che abbiamo trascorso insieme. Era un bravo ragazzo, un caro amico. Sono ancora piuttosto scioccato.

Gli ho telefonato un paio di giorni fa e capivo a stento quello che diceva. Ieri ho ricevuto un sms dal suo manager, che diceva: “Lemmy sta per andarsene e vuole vedere alcuni amici”. Proprio mentre mia moglie ed io stavamo per partire, è arrivato il messaggio che diceva che era morto. Sono rimasto sconvolto. “Wow”. Deve essere stato male già da un po’. Sai, ha 70 anni. Ha vissuto lo stile di vita rock’n’roll ai massimi livelli, ma è comunque triste perdere un amico così.

Io e Lemmy ci conoscevamo da tanto tempo. Eravamo soliti scherzare l’uno con l’altro: “Chi di noi tirerà le cuoia per primo?”. Ma io mi ero dato una regolata già parecchio tempo fa, con lo stare sveglio tutta la notte e roba del genere. Lemmy mi ha detto, una volta: “A cosa ti serve campare 99 anni se non te li godi? È la mia vita e voglio divertirmi”. Ed è vissuto 70 anni. E il modo in cui è vissuto, fumando sigarette, bevendo e tutto il resto, sapeva che non avrebbe dovuto. Non puoi fare quella vita e arrivare a 99 anni. Raramente qualcuno ce la fa. La maggior parte di noi, cade lungo la strada.

L’ho incontrato quando era negli HAWKWIND. Facevamo prove nello stesso posto, in Inghilterra. E poi ha formato i MOTÖRHEAD, ed erano i pirati del rock business. Ricordo quando ho fatto il mio primo tour solista in America, e loro ci aprivano i concerti. Ci divertivamo un sacco, insieme. Avrebbero fatto festa ogni giorno. Ricordo che durante quel tour, ad un certo punto, ho chiesto a Lemmy: “Ma dormi?”. “Beh, non molto,” ha risposto. Allora ho chiesto: “Quand’è stata l’ultima volta che hai dormito?” E lui ha detto: “Dieci. Dodici giorni fa.”

“Stai scherzando!” gli ho detto. Se io fossi stato sveglio per due giorni, sarei andato completamente fuori di testa. Ma loro lo facevano abitualmente.

È stato il re delle feste per tanto tempo, ma sono sicuro che non sarebbe andata avanti per sempre. Non puoi farcela. Lemmy era un mostro, da quel punto di vista.

Quando erano in tour con me, era come in Spinal Tap. Scendevano dal palco, grondando sudore, salivano sul bus e partivano. Non si facevano neanche la doccia. Giravamo tutti i college, dovunque potevamo suonare. E il loro rider era qualcosa come una cassa di Jack Daniel’s, o una cassa di vodka.

Vivevano di vodka, succo d’arancia, soda, andavano in giro con una bottiglia di bourbon in mano tutto il tempo. Non ho idea di come cazzo facessero a bere quella roba. Mi sono ubriacato col Jack Daniel’s una volta sola e mi sono detto: “Sai che c’è? Non è roba per me.”

All’epoca ci davo dentro di brutto anch’io. Ma niente in confronto a loro. Loro davano un nuovo fottuto senso al “fare festa”. Era catastrofico. Quella roba che prendevano, la metanfetamina o che cazzo era, era roba pesante. Avrebbero dovuto starsene là, con gli occhi sbarrati e le gambe molli.

Lemmy è stato a casa nostra per un po’. Ricordo quando è arrivato. Erano tempi assurdi, ero in pieno hangover e volevo solo strisciare sotto una roccia e morire. Lui è venuto alla porta e la sua faccia era fottutamente pallida. Sembrava un fantasma. Sembrava che fosse stato sotto una lapide per cinquecento anni. Mi ha guardato e mi ha detto: “Cazzo. Spero di non avere un aspetto pessimo quanto il tuo.” Al che mi sono detto: “Se Lemmy Kilmister mi dice una cosa del genere, è meglio che me ne torni a letto”. Sono andato a distendermi e ho annullato il concerto.

Ma non c’erano solo le feste. Lemmy e io abbiamo lavorato molto insieme. Ricordo quando mi ha scritto dei testi e sono stato a casa sua. Quel posto era incredibile. C’erano più cimeli e cose appese ai muri di quanti ce ne siano nella maggior parte dei musei. Gli ho regalato delle spade e dei pugnali. Era il suo hobby. Avevamo in comune un interesse per la Seconda Guerra Mondiale. Ma lui era così intelligente: era molto preparato in storia.

In ogni caso, gli ho portato un pezzo che avevo scritto. Lui era formidabile coi testi, così gli ho chiesto: “Potresti farci qualcosa, con questo?”. Gli ho dato anche un libro sulla Seconda Guerra Mondiale, su un certo generale o roba simile. E lui fa: “Torna fra due ore”.

Quando sono tornato non mi aveva scritto qualche verso, ma tre testi completi. E in più mi dice: “Quel libro fa schifo”. “Quale libro?”. “Quello che mi hai portato”. Aveva letto un libro in un’ora.

“Mi prendi in giro?”, gli ho detto. “Ti piacciono i testi?” mi chiede lui. E penso che fossero per “Mama, I’m Coming Home”. E allora ho risposto “Vanno bene,” al che lui dice: “Che ne pensi di questi?”. Capisci? Mi aveva scritto tre testi.

Lemmy ha scritto come me la mia canzone “See You On The Other Side”. Mi era venuta l’idea di fargli scrivere i testi. Ha scritto “Mama, I’m Coming Home,” “Hellraiser,” “Desire,” “I Don’t Want to Change the World”.

Quando gli davo un pezzo pensavo “E adesso come cazzo farà?”. E scriveva qualcosa come 15 versi in pochissimo tempo. Voglio dire, quando mi metto a scrivere testi butto giù roba tipo “Well, she went to the door,” e poi mi areno. Lui li scriveva come se si fosse trattato di buttar giù un appunto. E non bei testi – testi eccezionali.

Quando guardavi Lemmy, non potevi credere a quanto colto fosse. Le persone che sentonto la musica che facciamo e guardano come siamo pensano “ Bah, questi sono degli sbandati. Non sanno quello che fanno. Sono cattive persone”. Ma non è vero. Lemmy sembra un vecchio motociclista, ma era anche un grande lettore. Era molto preparato su un sacco di cose. Era molto intelligente. Sul bus del suo primo tour, aveva una valigia con dentro un paio di mutande, un paio di calzini e per il resto solo libri. Quando stava da noi, poteva chiudersi in biblioteca per tre giorni, a leggere fottuti libri. E se andavo al cesso in piena notte, lo trovavo ancora alzato a leggere.

Era un amico molto leale. Se aveva qualcosa da dirti, non si faceva problemi. Non ti urlava dietro, si limitava a dirti: “Questa cosa mi sta sulle palle”. È una dote rara. Non penso che mi abbia mai detto una cosa del genere, ma era l’amico di tutti.

Aveva anche un gran senso dell’umorismo. Uno dei suoi pezzi si intitolava “Killed By Death” ed era un titolo fantastico.

Lemmy scoprì la California e si trasferì qui molto tempo fa. Viveva lì vicino al The Rainbow. Lui non guidava e poteva andare a piedi dal suo appartamento al The Rainbow ed è lì che ha vissuto per gli ultimi 25-30 anni. Il The Rainbow, credo, ha una sedia con una placca con scritto “sedia di Lemmy”. Lui si siedeva su quella sedia tutti i giorni.

L’ho visto alcuni mesi fa al Roxy. Un mio amico, Billy Morrison, suonava e io ho fatto una ospitata. Lemmy era al bar, come al solito. Non so se stava bevendo o se era solo seduto al suo posto. Era molto magro, si vedeva che non stava bene ma ha vissuto la vita come ha voluto e con tutte le conseguenze che questo ha comportato. Gli ho detto: “E’ tutto ok? Hai problemi ai reni?”. Sembrava scioccato. Nessuno pensa “morirò l’anno prossimo”. Non so perché ha continuato in quel modo per tutto quel tempo. Ad essere onesto, penso che suonare dal vivo lo abbia tenuto su. Ha lavorato proprio fino alla fine. Era per lui un motivo per evitare di stare a letto. Ha suonato in Germania di recente e credo che sapesse di essere ammalato.

Abbiamo suonato assieme alcuni concerti in Sud America ad aprile e ricordo mia moglie dire “Avresti dovuto vedere Lemmy, ha perso un sacco di peso e non sembra stare bene”. Gli mandavo costantemente dei messaggi con scritto: “Se hai bisogno, chiamami”. Poi guardavo il telefono e lui rispondeva: “Grazie per esserti preoccupato di me”.

Mi mancherà molto, a tutti noi mancherà molto. Ora c’è un grande vuoto nella musica per quanto mi riguarda. Era un personaggio e non ci sono molti personaggi nella musica oggi. Voglio dire: c’è Miley Cyrus, ok, ma non ci sono più molti personaggi. Lui era assolutamente un personaggio, uno originale. Ha vissuto con il suo stile di vita. Sesso, droga e rock ‘n’ roll, questo era Lemmy.

Sapete che vi dico? È un eroe per me, era il mio eroe. Era fottutamente grandioso, un buon amico. Mi manca già. Non lo dimenticherò mai e credo che molte persone non lo dimenticheranno mai. Mancherà anche ai ragazzi che lavorano con me. Era un bravo ragazzo, un bravo uomo e un mio buon amico. Era fottutamente un grande. È venuto a mancare troppo presto.

Dio ti benedica, Lemmy. Sono onorato che tu sia parte della mia vita.

Quello di Ozzy

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#winning

 

THE OFFSPRING Sells Entire Catalog For $35 Million
 
The band sold the recorded masters for the six albums it made for Columbia Records, along with the publishing rights to the songs on all nine of its studio efforts to Round Hill Music, with the New York-based company paying $35 million. The master recordings for the band's first three albums remain with Epitaph, the label that originally released them.
 
To put this into perspective, let's say each member's split was $6M after paying management, covering debts, unknown expenses, etc.
$6M would generate at least $240K a year in income with virtually no risk of ever depleting the principal. That's comfortable living for anyone, especially a rock musician in an era where music is almost worthless.

 

 
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Angolo musica elettronica.

Non so se conoscete i Planet Funk e se conoscete Albert Marzinotto, ma hanno sfornato un gran bel pezzo:

 

Planet Funk - We People (Albert Marzinotto rmx)

 

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