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[Official Topic] Cinema


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Bellissimo :sbrilluccico

 

Unico neo, scelto doppiatore sbagliato per Moriarti.. Pino Insegno è fantastico, ma sarebbe servita un'altra voce per quel personaggio..

 

Poi per Gandalf:

 

 

ossigeno o non non ti salvi da una cascata di acqua gelata

 

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Genere che andrebbe soppresso.

Inception è il Blake Griffin dei film. Se non ne capisci puoi anche pensare che sia un gran giocatore.

Ancora,ma basta non se ne può più di questi film

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j-edgar-poster.jpg

 

Qualcuno di voi l'ha visto, oltre al sottoscritto?

 

Mai esistito personaggio più difficile da raccontare, mai visto film più difficile da giudicare.

 

Il fatto stesso che possa alimentare ore di accese discussioni è per me, comunque, già motivo di lode sperticata.

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Visti un paio di film in queste settimane festive.

 

Bad Teacher. Cameron Diaz è talmente gnocca che lo fa diventare accettabile.

The Town. Prima ora di buon livello, l'ambientazione della periferia di Boston non era per niente male. Poì diventa americanata con sparatorie tante e colpi di scena pochi.

Contagion. Gran cast ma poca suspense. Mi aspettavo di meglio.

Warrior. Bello, consigliato.

The Fighter. Fantastico. Consigliato. In lingua originale. Perchè Christian Bale è un fottuto fenomeno.

 

Ora mi appresto a vedere Moneyball che ancora deve uscire in Italia e Drive. Poì ho in attesa Hereafter, Le idi di Marzo, Sherlock Holmes 2, la trilogia che inizia con Uomini che odiano le donne e J Edgar.

 

Se avete qualche consiglio su film dell'ultimo anno-due, fatevi pure avanti... Sono rimasto un pò indietro.

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Clint Eastwood generalmente NON sbaglia un colpo, anche se Hereafter era un filo sotto tono. In ogni caso storicamente per J. Edgar se non si fa capire che era gay e drogato mi indignerò molto più che se fosse "assolutorio" sui suoi metodi.

 

PS: dio quanto vuole l'oscar Di Caprio :fiskio

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Clint Eastwood generalmente sbaglia un colpo, anche se Hereafter era un filo sotto tono. In ogni caso storicamente per J. Edgar se non si fa capire che era gay e drogato mi indignerò molto più che se fosse "assolutorio" sui suoi metodi.

 

PS: dio quanto vuole l'oscar Di Caprio :fiskio

 

L'hai visto, il film?

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Visti un paio di film in queste settimane festive.

 

Bad Teacher. Cameron Diaz è talmente gnocca che lo fa diventare accettabile.

The Town. Prima ora di buon livello, l'ambientazione della periferia di Boston non era per niente male. Poì diventa americanata con sparatorie tante e colpi di scena pochi.

Contagion. Gran cast ma poca suspense. Mi aspettavo di meglio.

Warrior. Bello, consigliato.

The Fighter. Fantastico. Consigliato. In lingua originale. Perchè Christian Bale è un fottuto fenomeno.

 

Ora mi appresto a vedere Moneyball che ancora deve uscire in Italia e Drive. Poì ho in attesa Hereafter, Le idi di Marzo, Sherlock Holmes 2, la trilogia che inizia con Uomini che odiano le donne e J Edgar.

 

Se avete qualche consiglio su film dell'ultimo anno-due, fatevi pure avanti... Sono rimasto un pò indietro.

 

The Town per me è stato invece una graditissima conferma, perchè Ben Affleck dietro la macchina da presa mi aveva letteralmente stupito già al suo esordio col sottovalutatissimo Gon Baby Gone.

 

Warrior e The fighter non sviscerano argomenti che riscuotano il mio interesse, al contrario di Drive, che dovrò recuperare anche io insieme a Le Idi di Marzo.

 

Appena sufficiente Hereafter, imho sabbioso e piuttosto vuoto anche se dovrei rivederlo; entusiasmante Sherlock Holmes 2, anche se, nel complesso, ho preferito il primo, decisamente più dark e sottile, seppur di pochissimo.

 

Negli ultimi 3-4 anni sono stato parecchio attivo in sala, per cui ce ne sono stati diversi veramente notevoli.

 

Se prendiamo la fantascienza, negli ultimi 5-6 ci sono 4 titoli assolutamente imperdibili: Sunshine di Danny Boyle, Moon di Duncan Jones, Star Trek e Super 8 di JJ Abrams.

 

Dal punto di vista dell'action adrenalinico, genere che non riscuote solitamente il mio apprezzamento, segnalo Salt di Phillip Noyce (già regista de Il collezionista di ossa) e Unstoppable di Tony Scott, che NON ha fatto praticamente uso di CGI (la trama pare assolutamente ovvia ma non concede un minuto di tregua: superbo, nel suo genere).

 

Tra gli storici/biografici metto, oltre a J.Edgar (da vedere a prescindere), Milk di Gus Van Sant, Nemico Pubblico di Michael Mann e i 2 di Rachid Bouchareb dedicati alla storia dell'Algeria, ovvero Days of Glory e Uomini senza legge (con gli stessi attori, peraltro).

 

Potrei segnalare anche un paio di produzioni spagnole veramente ben riuscite, come The orphanage, con una stupefacente Belen Rueda, e Buried, di Rodrigo Cortes, apprezzabile più per l'idea che per la sua effettiva realizzazione, imho.

 

Tra i comic e affini s'è fatto strada Matthew Vaughn con l'egregio X-Men First Class e soprattutto il sottovalutatissimo Kick-Ass, sul quale riponevo pochissime aspettative e che invece si è rivelato essere un piccolo-grande gioiello di genere.

 

Lasciando da parte le filmografie di Scorsese o Eastwood o Nolan, che andrebbero visti sempre e comunque, a me hanno molto sorpreso The Road di John Hillcoat (trasposizione del libro di Cormac McCarthy), Il concerto di Radu Mihaileanu, Il maledetto United di Tom Hooper (il regista dello stupendo Il discorso del Re) che tratta del Nottingham Forest vincitore della Coppa dei Campioni nei primi anni '70, Rocknrolla di Guy Ritchie, Into the wild di Sean Penn, Machete di Robert Rodriguez e The social network di David Fincher.

 

Questi per me sono sicuramente tra i migliori film usciti negli ultimi 2-3 anni.

 

Dimenticavo Persepolis di Marjane Satrapi, un cartone tratto da una graphic novel della medesima autrice che, autobiografico, tratta con ironia e divertimento liberatori la difficile storia di una donna iraniana in fuga dal proprio paese.

 

Aggiungo infine Frost/Nixon di Ron Howard e, fra gli italiani, una trilogia di film storici: Vincere di Marco Bellocchio (il monologo di Filippo Timi è delirante e straziante al contempo, pari all'interpretazione sublime di Giovanna Mezzogiorno), Vallanzasca di Michele Placido (esempio perfetto di cinema esportabile anche all'estero, molto poco "italiano") e Il divo di Paolo Sorrentino, senza dimenticare La nostra vita di Daniele Luchetti (imho inferiore al precedente Mio fratello è figlio unico).

 

Forse ho messo troppa carne al fuoco.

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Eh no appunto, sono MOLTO curioso. Ma anche pronto all'ira XD

 

 

Al primo tuo interrogativo dà una risposta progressivamente sempre più netta, al secondo invece sceglie di rispondere per accenni giacché, sin dal titolo, si intuisce che lo scopo di Eastwood sia quello di sviscerare la dimensione privata di Hoover-uomo e non quella di Hoover-capo del Bureau se non, appunto, in tutte quelle espressioni professionali che ne rivelino palesemente delle inclinazioni caratteriali.

 

Se ti aspetti un film che faccia rivivere attraverso Hoover la storia degli Stati Uniti dagli anni '20 a Nixon, sei completamente fuori strada. Forse è proprio per questa ragione che molti escono delusi dalla sala.

 

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Al primo tuo interrogativo dà una risposta progressivamente sempre più netta, al secondo invece sceglie di rispondere per accenni giacché, sin dal titolo, si intuisce che lo scopo di Eastwood sia quello di sviscerare la dimensione privata di Hoover-uomo e non quella di Hoover-capo del Bureau se non, appunto, in tutte quelle espressioni professionali che ne rivelino palesemente delle inclinazioni caratteriali.

 

Se ti aspetti un film che faccia rivivere attraverso Hoover la storia degli Stati Uniti dagli anni '20 a Nixon, sei completamente fuori strada. Forse è proprio per questa ragione che molti escono delusi dalla sala.

 

Infatti scrivevo che la parte politica è quella che mi indignerebbe meno nel caso, al massimo mi delude (vedi l'incolpevole porcata storiografica in stile Gianpaolo Pansa di Spike Lee con Miracolo a Sant'Anna). Mi lasci il mistero comunque perchè l'intento può essere benissimo quello di far vedere l'Hoover uomo, ma può comunque darne una versione edulcorata e tranquillizzante-"normalizzante".

 

Da vedere, no doubt

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Infatti scrivevo che la parte politica è quella che mi indignerebbe meno nel caso, al massimo mi delude (vedi l'incolpevole porcata storiografica in stile Gianpaolo Pansa di Spike Lee con Miracolo a Sant'Anna). Mi lasci il mistero comunque perchè l'intento può essere benissimo quello di far vedere l'Hoover uomo, ma può comunque darne una versione edulcorata e tranquillizzante-"normalizzante".

 

Da vedere, no doubt

 

Miracolo a Sant'Anno ho smesso di vederlo dopo 1 ora, l'han passato su Rai Movie o Iris che non è molto.

 

Fammi sapere. :ok21te:

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drive film migliore del 2011, attendo anche vostri giudizi

Io sono un po' pretenzioso sui film, è una cosa di famiglia essendo cresciuto a pane e Mereghetti&Maltin.

 

Drive è comunque un film sicuramente intrigante che ti tiene a guardarlo fino all'ultimo con attenzione, con l'attore-feticcio di Hollywood del momento (ex Young Hercules per i cultori di curiosità), di quelli che però si dicono tutto-trama (infatti tratto un bestseller) e niente-sceneggiatura (all-story no-script). Vive della tensione che genera la storia che è la sua forza e la sua debolezza. Se ci si ferma un attimo a riflettere dietro non c'è molto altro come prodotto cinematografico, inteso come montaggio, fotografia, sceneggiatura e recitazione (escludendo il buon Gosling). E per essere miglior film dell'anno a mio parere ci vuole qualcosina di più della (un filo telefonata) tematica "dal male, il bene?".

 

Poi in un anno in cui esce un film di Terrence Malik, son volatili per diabetici per chiunque.

E non abbiate idea di quanto avrei voluto che non fosse l'ennesimo capolavoro un film così pervaso di misticismo religioso, anche se fortunatamente non fideistico. Ma purtroppo lo è.

 

Forse il Faust di Sukurov contende, forse però eh

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Io sono un po' pretenzioso sui film, è una cosa di famiglia essendo cresciuto a pane e Mereghetti&Maltin.

 

Drive è comunque un film sicuramente intrigante che ti tiene a guardarlo fino all'ultimo con attenzione, con l'attore-feticcio di Hollywood del momento (ex Young Hercules per i cultori di curiosità), di quelli che però si dicono tutto-trama (infatti tratto un bestseller) e niente-sceneggiatura (all-story no-script). Vive della tensione che genera la storia che è la sua forza e la sua debolezza. Se ci si ferma un attimo a riflettere dietro non c'è molto altro come prodotto cinematografico, inteso come montaggio, fotografia, sceneggiatura e recitazione (escludendo il buon Gosling). E per essere miglior film dell'anno a mio parere ci vuole qualcosina di più della (un filo telefonata) tematica "dal male, il bene?".

Poi in un anno in cui esce un film di Terrence Malik, son volatili per diabetici per chiunque.

E non abbiate idea di quanto avrei voluto che non fosse l'ennesimo capolavoro un film così pervaso di misticismo religioso, anche se fortunatamente non fideistico. Ma purtroppo lo è.

 

Forse il Faust di Sukurov contende, forse però eh

 

The Tree Of Life? Una delle più grosse ciofeche che abbia mai visto in via mia.

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Eh nigma che dire, si possono contestare mille cose alla cinematografia "colta", però questo non è un "In to the wild" qualunque. Questo ha fatto cinque film uno più incredibile dell'altro. Forse non è il suo migliore: ma gronda letteralmente cinema da ogni inquadratura, da ogni taglio da OGNI scelta di immagine, musica o parola che sia pronunciata dal primo secondo.

 

Snob? Probabilmente

Elitario? Di più

Difficile? Oltre quasi la decenza

Ciofeca? Quantomeno ingeneroso dai :unsure:

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Ti definisco The Tree Of Life come se fosse la Ghigliottina all'Eredità:

1) VUOTO

2) PALLA

3) MORTALE

4) RETORICA

5) ARTIFICIALE

 

Script? Nullo.

Plot? Scarno e caotico.

Dialoghi? Aridi e pretenziosi.

Ritmo? Catalettico.

 

Se poi per definirlo capolavoro basta immaginare che dietro un paio di immagini à la National Geographic ci sia chissà quale pensiero astratto...

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drive film migliore del 2011, attendo anche vostri giudizi

Film fantastico.

Gosling è un attorone, poì vabbè ci sono pure Cranston e Perlman. Musiche e soprattutto fotografia che sono due capolavori. Oltretutto ambientato a Los Angeles.

Per me, top 3 film del 2011.

Hands down.

 

@Kei

Perchè non t'è piaciuta la fotografia?

Secondo me è stata assolutamente di alto livello...

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Okok, si è capito che ti ha fatto orrore. :D Spero saprai che è una posizione piuttosto minoritaria.

 

Io invece trovo impossibile trovargli un difetto e che forse solo questa sia l'unica cosa imputabile a Malik e agli autori come lui (lo stesso Sukurov per dire). Sono prodotti che sicuramente non avvicinano al cinema d'autore e tantomeno al cinema probabilmente.

 

Io però trovo molto difficile addirittua dare un giudizio articolato sui prodotti di gente che sostanzialmente È il cinema contemporaneo. Come giudicare un romanzo di Pynchon o Franzen: può non piacere, ma stai pur certo che qualsiasi cosa facciano lo fanno con la più profonda consapevolezza del mezzo e "perfezione canonica". Sempre nella metafora letteraria: un romanzo di Don De Lillo può annoiare qualcuno, ma non si può dire "è lento" nel senso di accusarlo di un difetto strutturale.

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raga,mi consigliate film secondo voi belli?a me piace qualsiasi genere,purchè sia fatto bene.Dal film storico al film d'azione al film horror,tutto,per i porno non ho bisogno di consigli XD

Ora come ora non posso che consigliarti Drive.

Bello, bello, bello.

 

Ora mi metto i guanti, scendo in macchina, metto questa canzone e giro per tutta Garbatella con sguardo truce per le prossime due ore. Bella, sono fomentato :asd

 

http://www.youtube.com/watch?v=MV_3Dpw-BRY

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Film fantastico.

Gosling è un attorone, poì vabbè ci sono pure Cranston e Perlman. Musiche e soprattutto fotografia che sono due capolavori. Oltretutto ambientato a Los Angeles.

Per me, top 3 film del 2011.

Hands down.

 

@Kei

Perchè non t'è piaciuta la fotografia?

Secondo me è stata assolutamente di alto livello...

Dipende cosa intendi per fotografia (o per montaggio, colonna sonora etc).

Io li intendo (e quindi li valuto) nel senso tecnico. Quindi una fotografia per essere "un capolavoro" dovrebbe avere qualcosa di particolare nelle sue scelte (saturazione, colori, messe a fuoco, scelta di videocamere e obbiettivi) che la "lega" alla narrazione del film, che mi faccia comprendere la scelta e mi dia qualcosa che i dialoghi, la sceneggiatura e la musica non hanno dato. Per fare un'esempio su tutti: un riconosciuto capolavoro di fotografia è quella di Traffic, non posso scrivere qui bene perchè ci hanno scritto i saggi interi, ma se l'avete visto e ci pensate dopo aver letto le mie righe sovviene subito il senso che intendo. Il discorso simile si fa per colonna sonora e montaggio: non basta che "mi piaccia" o "ci stia bene" una cosa, deve esserci una dialettica col film.

 

Quindi intendiamoci, la fotografia di Drive è più che dignitosa, buona, ma (come tutto il comparto tecnico del film) segue piatta piatta la storia, non aggiunge ne toglie niente al film. Da cui il giudizio del mio post sopra: è ben difficile quindi per me classificarlo come "il migliore del 2011" o come "fantastico".

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Ora come ora non posso che consigliarti Drive.

Bello, bello, bello.

 

Ora mi metto i guanti, scendo in macchina, metto questa canzone e giro per tutta Garbatella con sguardo truce per le prossime due ore. Bella, sono fomentato :asd

 

http://www.youtube.com/watch?v=MV_3Dpw-BRY

 

ahah grande.ok,non l'ho visto,mi mettero all'opera per averlo e vederlo :D

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Okok, si è capito che ti ha fatto orrore. :D Spero saprai che è una posizione piuttosto minoritaria.

 

Io invece trovo impossibile trovargli un difetto e che forse solo questa sia l'unica cosa imputabile a Malik e agli autori come lui (lo stesso Sukurov per dire). Sono prodotti che sicuramente non avvicinano al cinema d'autore e tantomeno al cinema probabilmente.

 

Io però trovo molto difficile addirittua dare un giudizio articolato sui prodotti di gente che sostanzialmente È il cinema contemporaneo. Come giudicare un romanzo di Pynchon o Franzen: può non piacere, ma stai pur certo che qualsiasi cosa facciano lo fanno con la più profonda consapevolezza del mezzo e "perfezione canonica". Sempre nella metafora letteraria: un romanzo di Don De Lillo può annoiare qualcuno, ma non si può dire "è lento" nel senso di accusarlo di un difetto strutturale.

 

Da parte della critica sicuramente, del resto la critica quasi sempre è molto tenera (per non dire benevola per non dire ossequiosa per non dire prostrata) coi registi "avanguardisti" o "elitari", ma da parte del pubblico assolutamente no, anzi, c'è una spaccatura sensibile fra chi l'ha adorato e chi l'ha odiato.

 

Io l'ho odiato ma non per sè stesso quanto per il fatto che non è un film. Non c'è una storia, e senza storia non c'è film.

 

Per chi lo adora The Tree Of Life è cinema alla sua espressione più pura, per chi lo odia è la negazione del cinema stesso.

 

Chi sia più vicino alla definizione di cinema, mi pare superfluo evidenziarlo.

 

Pertanto ti dirò: se lo proiettassero nei saloni dei musei di arte concettuale non ci sarebbe assolutamente nulla da recriminare, così come se fosse analizzato come trattato immaginifico di filosofia contemporanea. Certo, capirne il significato rimarrebbe ugualmente impresa più ardua della critica della ragion pura, ma sarebbe pur sempre una sfida affascinante.

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Da parte della critica sicuramente, del resto la critica quasi sempre è molto tenera (per non dire benevola per non dire ossequiosa per non dire prostrata) coi registi "avanguardisti" o "elitari"

Hanno massacrato l'ultimo Von Trier: MASSACRATO (a ragione, tra l'altro: quello è un film vuoto!)

Ed era uno dei cocchi tra i più cocchi.

 

Non posso scrivere molto più di quanto già scritto, io penso che questa "spaccatura" tra alcune (e sottolineo alcune) punte di diamante (perchè certi capolavori lo sono davvero quasi per tutti, e infatti il film di Malik compete per l'anno, mica per il decennio) e il "resto" del cinema sia "colpa" del peggioramento generale del cinema e della diseducazione al "linguaggio" del cinema. Diseducazione di cui i critici sono i primi responsabili sia chiaro.

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Hanno massacrato l'ultimo Von Trier: MASSACRATO (a ragione, tra l'altro: quello è un film vuoto!)

 

Von Trier lo massacrano a prescindere e lui fa esattamente tutto ciò che deve per farsi massacrare.

 

A me Melancholia è piaciuto e non poco. yesss

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L'ho aggiunto dopo in edit scusami, ma guarda che Von Trier è in generale uno dei più cocchi della critica che esistono. Le sue uscite e la sua antipatia ricercata sono un'altro discorso

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