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(ANSA) - GENOVA, 3 GEN - Debutto italiano, il 17 e 18 gennaio a Novara, per il direttore d'orchestra camogliese Michele Rovetta.Scelto dal direttore Daniel Barenboim come maestro sostituto alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino, Rovetta ha debuttato in Germania... Visualizza altro nel 2006-2007. Ora debutta in Italia (dopo Novara, il 24-25/1 a Brescia, il 7-8/2 a Mantova) con la direzione di Romeo e Giuletta, balletto su musiche di Čajkovskij, coreografie di Giorgio Madia.

 

per amggiori approfondimenti: http://www.fondazioneteatrococcia.it/index2.htm

 

Se volete fare un figurone... e passare per romantici inguaribili...

portate le vostre dolci metà... al balletto... :fiskio

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Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

Cosa ho fatto di male per leggere ancora affermazioni quali "meno di diritti dei cani" o "lo Stato continua a vendere tabacco": sono estremismi che non tengono conto di esigenze fisiologiche (il cagar

Per fortuna ci sono quelli che in tutti gli ambiti non capiscono un cazzo

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(ANSA) - GENOVA, 3 GEN - Debutto italiano, il 17 e 18 gennaio a Novara, per il direttore d'orchestra camogliese Michele Rovetta.Scelto dal direttore Daniel Barenboim come maestro sostituto alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino, Rovetta ha debuttato in Germania... Visualizza altro nel 2006-2007. Ora debutta in Italia (dopo Novara, il 24-25/1 a Brescia, il 7-8/2 a Mantova) con la direzione di Romeo e Giuletta, balletto su musiche di Čajkovskij, coreografie di Giorgio Madia.

 

per amggiori approfondimenti: http://www.fondazioneteatrococcia.it/index2.htm

 

Se volete fare un figurone... e passare per romantici inguaribili...

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Papero, tu non è che mi stupisci...........tu mi lasci proprio basito :ehhhhhhhh

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per amggiori approfondimenti: http://www.fondazioneteatrococcia.it/index2.htm

 

Se volete fare un figurone... e passare per romantici inguaribili...

portate le vostre dolci metà... al balletto... :fiskio

 

Papero, tu non è che mi stupisci...........tu mi lasci proprio basito :ehhhhhhhh

 

già sono...

STUPEFACENTE!

scegli tu in quale accezione... :loL2

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(ANSA) - GENOVA, 3 GEN - Debutto italiano, il 17 e 18 gennaio a Novara, per il direttore d'orchestra camogliese Michele Rovetta.Scelto dal direttore Daniel Barenboim come maestro sostituto alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino, Rovetta ha debuttato in Germania... Visualizza altro nel 2006-2007. Ora debutta in Italia (dopo Novara, il 24-25/1 a Brescia, il 7-8/2 a Mantova) con la direzione di Romeo e Giuletta, balletto su musiche di Čajkovskij, coreografie di Giorgio Madia.

 

per amggiori approfondimenti: http://www.fondazioneteatrococcia.it/index2.htm

 

Se volete fare un figurone... e passare per romantici inguaribili...

portate le vostre dolci metà... al balletto... :fiskio

 

Papero, tu non è che mi stupisci...........tu mi lasci proprio basito :ehhhhhhhh

 

già sono...

STUPEFACENTE!

scegli tu in quale accezione... :loL2

 

Non vi basta il vostro angolo dei vecchietti?!?!?

 

Dovete infestare anche questo topic che sembra l'unico superstite alla 'peste dei vecchietti'?!?!?

 

Ovviamente si scherza eh :ahahah

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camogliese eh? quindi uno delle parti dell'anatra, in sostanza l'ennesima marchetta del Papero :asd

 

 

la temutissima mafia ligure allunga i suoi tentacoli anche sui tutù :ahah

 

TI CURO...

:asd:asd:asd

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torniamo alle cose serie :ilsaggio

 

 

 

 

Immagina che i muri del quartiere dove vivi siano imbrattati da graffiti, le strade ingombre di spazzatura ed ogni altro genere di rifiuti, come carrelli della spesa abbandonati, elettrodomestici fuori uso, con macchine parcheggiate in modo arbitrario e scorretto, ed un sottofondo di rumori compreso lo scoppio di petardi in luoghi dove è severamente proibito. E’ possibile che chi osserva una evidente infrazione di una norma sociale diventi maggiormente disposto a violare quella particolare regola come se seguisse il ragionamento : “Se chiunque può farlo, perché non posso farlo anch’io?” Ma il fatto che altre persone trasgrediscano una specifica norma può indurre l’osservatore ad ignorare differenti regole socialmente accettate, finanche delle leggi, come il divieto di rubare, aggredire, violentare?

 

I risultati di uno studio condotto da ricercatori della facoltà di Scienze comportamentali e sociali dell’Università di Groningen (Olanda), pubblicati sulla rivesta “Science” con il titolo “The spreading of disorder”, letteralmente “Il contagio del disordine”, mostrano come i segni del disordine e la piccola criminalità possano degradare il comportamento, aumentando la tendenza ad andare oltre i limiti del lecito, in modo quasi contagioso. Ciò può innescare una reazione a catena che in breve tempo conduce al deterioramento del quartiere e al decadimento generale della qualità della vita dei suoi abitanti. Per chi ha il compito di amministrare e gestire una città, si tratta indubbiamente di un problema cruciale.

 

La ricerca rappresenta un supporto scientifico alla controversia “teoria delle finestre rotte” (the broken windows theory), elaborata nel 1982 dai criminologi James Wilson e George Kelling, e basata sull’ipotesi che la presenza di finestre rotte, rifiuti sparsi e graffiti sui muri (riferendosi a forme di imbrattamento, come scritte oltraggiose, o prive di senso, piuttosto che ad espressioni di arte urbana) oltre a degradare l’ambiente, conducano ad un sempre maggiore disordine: se le persone si abituano a vedere una finestra rotta, è probabile che in seguito non reagiranno vedendone rompere altre; riparando subito la finestra, si impedisce al disordine di diffondere.

 

Per testare la validità della teoria, il gruppo di ricerca ha messo a punto una serie di esperimenti “sul campo” in cui le persone non sapevano di esser osservate. Ogni esperimento proponeva un situazione ambientale in due versioni: nella condizione ordinata, le norme inerenti erano rispettate e non c’era alcuna infrazione evidente. Nella condizione disordinata, veniva valutata la tendenza a violare altre norme in seguito alla trasgressione di uno specifico comportamento da parte di terzi.

 

Un esperimento tipico si svolge in un viale dove sono parcheggiate delle biciclette. Un cartello vieta espressamente di scrivere sui muri, mentre è noto a tutti che non si gettano rifiuti dove capita. In assenza dei proprietari viene attaccato un volantino pubblicitario sul manubrio delle biciclette: l’unica alternativa, per evitare di buttarlo a terra, dal momento che non sono presenti cestini portarifiuti, è portarlo con sé. Nella condizione disordinata, la stessa scena viene ripetuta con la differenza che adesso sul muro adiacente al viale campeggiano dei graffiti.

 

“La sola presenza di graffiti sui muri raddoppia il numero di individui che imbratta l’ambiente, sparpaglia rifiuti o ruba - sostengono Kees Keizer, Siegwart Lindeberg, Linda Steg, responsabili della ricerca - ciò conferma l’idea che le persone tendono più facilmente ad infrangere le regole se ritengono che altri, in qualche modo, già lo fanno.

 

E’ sempre di attualità il dibattito sui benefici delle politiche “della tolleranza zero” (basate sulla teoria delle finestre rotte) che cercano di stabilire l’abitudine alla legalità colpendo i segni del disordine e le trasgressioni minori (ad esempio, il mancato pagamento del biglietto dell’autobus, i piccoli furti), nell’obiettivo di ottenere una riduzione della microcriminalità e anche della frequenza dei reati di maggiore entità come stupri ed omicidi. Se è vero, come sostengono alcuni, che la politica della tolleranza zero produca buoni risultati solo nel breve periodo, agendo sui sintomi visibili della devianza, è pur vero che per ottenere risultati duraturi sia utile e necessaria un’atmosfera di ordine sociale affiancata ad un’educazione che miri a mettere a confronto il valore ed il costo del rispetto delle norme sociali, ed il costo, più grande a lungo termine, del non rispetto.

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e diamo un'occhiata anche dall'altra parte dell'oceano yes

 

 

 

A dispetto della recessione, l'inaugurazione di Obama sarà la più costosa di sempre, 150 milioni, quasi quattro volte quella di Bush del 2005 (42), e cinque volte i 33 milioni di Clinton del 1993. Ogni record battuto durante la campagna elettorale è stato un successo, dai 200 mila spettatori all'insediamento ai quasi 800 milioni di dollari raccolti tra i sostenitori per vincere la gara.

 

Ma adesso il record di dollari sperperati per quattro giornate di treni storici, feste, balli e cene si sta rivelando un primo fiasco di immagine. Il primo schiaffo di avvertimento Obama lo ha preso dai suoi fans: il team della transizione aveva fissato un obiettivo di raccolta di 45 milioni, e ne sono arrivati 41.

 

Sborsare soldi per chiudere otto anni di era di Bush è un nobile atto, finanziare i concerti di Beyoncè, degli U2 e di Bruce Springsteen è una causa molto meno sentita. Infatti, anche se formalmente le corporation sono state tenute fuori e non ci saranno festoni con il logo delle banche, è da Wall Street che è venuta larga parte del denaro dei privati: quelli che guidano la lista sono tra i massimi finanziatori democratici, per esempio Louis Susman, che si appena è dimesso da vicepresidente di Citigroup, la banca che con 45 miliardi è in cima alla classifica di quelle salvate dallo zio Sam.

COPPIA PRESIDENZIALE

 

Secondo il bipartisan «Centro per una politica sensibile», dai top dirigenti della finanza, delle assicurazioni e dell'immobiliare sono arrivati al comitato dell'inaugurazione 7,1 milioni, una percentuale che stona rispetto al flusso di piccolissime donazioni da milioni di cittadini di cui Obama andava giustamente fiero.

 

Il governo Bush ha messo per ora a budget 49 milioni, ma Washington pensa di spenderne altri 47, la Virginia 16 e il Maryland 12 (totale, 125 milioni pubblici). Con i soldi privati per balli e cotillon, secondo il New York Daily News si arriverà a 160, e potrebbero aumentare se ci sarà la neve. L'ex leader della maggioranza alla Camera, il deputato texano Tom De Lay, non ha avuto problemi a rompere l'etichetta dei suoi colleghi repubblicani, che (per ora) non hanno voluto rovinare la festa.

 

Se fosse «serio» sulla volontà di «cambiare Washington», ha detto De Lay, Obama avrebbe dovuto fare il seguente discorso: «Siamo in crisi, siamo in guerra, la gente sta perdendo il lavoro: non faremo nessuna festa. Io andrò a giurare alla Casa Bianca, poi avrò una piccola cena a base di pollo, e noi tutti risparmieremo 125 milioni di dollari».

 

De Lay ha reso pan per focaccia ai deputati democratici Anthony Weiner e Jim McDermott che nel 2005 chiesero a Bush frugalità con una lettera: «Roosevelt tenne le celebrazioni nel 1945 alla Casa Bianca, fece un breve discorso e servì pollo freddo. E durante la Prima guerra mondiale Wilson non fece nessun party, non sarebbe stato dignitoso».

MALIA E SASHA OBAMA

 

Per Obama, George Bush ha invece persino dichiarato lo stato di emergenza nel Distretto di Columbia, dove si trova la capitale: ciò permetterà di fornire ulteriori fondi pubblici attraverso la Fema, l'agenzia dei soccorsi per la protezione civile. L'afflusso di turisti, militanti e curiosi potrebbe eccedere i due milioni creando una situazione eccezionale, ha deciso Bush.

 

Ma che la stessa Fema che fu accusata di mala gestione durante l'uragano Katrina, contribuendo al tracollo della popolarità dei repubblicani, sia usata oggi per finanziare la più grande latrina del mondo con migliaia di cessi chimici lungo il percorso da Capitol Hill alla Casa Bianca, non suona benissimo.

 

E il portavoce del presidente uscente ha maliziosamente osservato che è la prima volta nella storia che le energie e il denaro della Fema sono spesi per un «non disastro».

 

Il comitato organizzatore è sommerso di critiche anche per la gestione dei diritti tv dei due concerti di domenica e lunedì: ha dato l'esclusiva a Hbo e ad Abc, rispettivamente, incassando 2,5 milioni da ognuna. Ciò ha scatenato le proteste degli altri network: i comizi a reti unificate e l'Obama-rock venduto al miglior offerente?

 

 

 

come inizio, non c'è male :fiskio

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è proprio vero che nella vita, quando c'è cu_lo, c'è( quasi) tutto :fiskio

 

 

 

 

«Lato b» a pera:

se si evita il diabete

è grazie al fondoschiena?

 

Belle, sexy e anche in salute. I fondoschiena tondi e prosperosi di Beyoncé :love o Jennifer Lopez :zitto non sarebbero solo la gioia per gli occhi di milioni di uomini ma nasconderebbero anche il segreto per tenere lontane infezioni e malattie. A dirlo è uno studio della Harvard Medical School, secondo il quale le donne nere e mulatte, grazie alle forme giunoniche del loro didietro, sarebbero meno esposte rispetto alle bianche.

 

La tipologia di grassi responsabili delle tipiche curve “a pera”, con fianchi e glutei accentuati, sarebbero infatti in grado di proteggere le donne da numerosi disturbi e patologie. Tali grassi, spiegano gli scienziati, aiuterebbero le donne a prevenire l`insorgenza di malattie come il diabete di tipo 2 o l`ipertensione.

 

Al contrario, commentano i ricercatori, le donne con forme che ricordano una “mela”, ovvero con un girovita non molto più stretto rispetto ai fianchi, sarebbero maggiormente inclini a soffrire di diabete e di altre gravi patologie cardiovascolari. “Le cosiddette forme ` a mela` – spiega Ronald, che ha guidato la ricerca - sono più pericolose perché i grassi si depositano attorno a organi importanti come il fegato o il pancreas”.

 

L`adipe sui glutei avrebbe il potere di sollecituare la produzione di adipochine, ormoni capaci di aiutare il metabolismo. Inoltre, iniettando in alcuni topi un maggiore quantitativo di adipe proveniente da glutei e fianchi, i ricercatori hanno notato infatti come l`aumento di questo tipo di grassi comportasse una più facile diminuzione del peso corporeo e un miglior utilizzo dell`insulina. “La cosa sorprendente – spiega Ronald – era che non importava dove il grasso fosse iniettato. La variabile più importante era la tipologia di grassi somministrati. Questo ci porta ad affermare che non tutti i grassi del nostro corpo sono cattivi”.

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è proprio vero che nella vita, quando c'è cu_lo, c'è( quasi) tutto :fiskio

 

 

 

 

«Lato b» a pera:

se si evita il diabete

è grazie al fondoschiena?

 

Belle, sexy e anche in salute. I fondoschiena tondi e prosperosi di Beyoncé :love o Jennifer Lopez :zitto non sarebbero solo la gioia per gli occhi di milioni di uomini ma nasconderebbero anche il segreto per tenere lontane infezioni e malattie. A dirlo è uno studio della Harvard Medical School, secondo il quale le donne nere e mulatte, grazie alle forme giunoniche del loro didietro, sarebbero meno esposte rispetto alle bianche.

 

La tipologia di grassi responsabili delle tipiche curve “a pera”, con fianchi e glutei accentuati, sarebbero infatti in grado di proteggere le donne da numerosi disturbi e patologie. Tali grassi, spiegano gli scienziati, aiuterebbero le donne a prevenire l`insorgenza di malattie come il diabete di tipo 2 o l`ipertensione.

 

Al contrario, commentano i ricercatori, le donne con forme che ricordano una “mela”, ovvero con un girovita non molto più stretto rispetto ai fianchi, sarebbero maggiormente inclini a soffrire di diabete e di altre gravi patologie cardiovascolari. “Le cosiddette forme ` a mela` – spiega Ronald, che ha guidato la ricerca - sono più pericolose perché i grassi si depositano attorno a organi importanti come il fegato o il pancreas”.

 

L`adipe sui glutei avrebbe il potere di sollecituare la produzione di adipochine, ormoni capaci di aiutare il metabolismo. Inoltre, iniettando in alcuni topi un maggiore quantitativo di adipe proveniente da glutei e fianchi, i ricercatori hanno notato infatti come l`aumento di questo tipo di grassi comportasse una più facile diminuzione del peso corporeo e un miglior utilizzo dell`insulina. “La cosa sorprendente – spiega Ronald – era che non importava dove il grasso fosse iniettato. La variabile più importante era la tipologia di grassi somministrati. Questo ci porta ad affermare che non tutti i grassi del nostro corpo sono cattivi”.

 

AVERE UN'OTTIMA SALUTE...

E' FONDAMENTALE!!! :asd:asd:asd

GRAZIE PRESIDENTE!!! :inchino :inchino :inchino

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un pò lungo, ma meritevole di lettura yes

 

 

Se ci fosse stato ancora, il Partito comunista italiano ieri avrebbe compiuto 88 anni.

 

Vogliamo ricordarlo da una fase che segnò il suo percorso e quello del comunismo mondiale: 1956, il XX congresso del Pcus, con la relazione “segreta” di Chruscev sulla destalinizzazione.

Il segreto del rapporto durò pochi giorni. Il 16 marzo il New York Times pubblica indiscrezioni della relazione di Chruscev in cui si condanna Stalin per aver imposto un “regime di sospetto, paure, terrore”. Il 4 giugno sempre il New York Times stampa integralmente il rapporto segreto di Chruscev riattizzando ovunque devastanti polemiche. Il 4 luglio il Dipartimento di Stato americano distribuisce un fascicolo di 58 pagine con la registrazione integrale del rapporto Chruscev.

 

Scoppia la bomba in tutto il mondo.

 

In Italia, al ritorno da Mosca, il 7 marzo, Togliatti risponde in modo sprezzante alle domande dei giornalisti che premono per saperne di più “Gli sciocchi e i venduti latrano e continueranno a latrare, ma di essi la storia non terrà conto”. Il leader del Pci, sotto il peso di pressioni interne e di attacchi sempre più precisi e pesanti dei partiti avversari, si chiude nella sua ostinata reticenza.

 

Ma un vento impetuoso scuote il Pci, colto da un malessere e un disorientamento senza precedenti.

 

Vacilla l’alleanza con i socialisti. Influenti esponenti della cultura di area comunista partono all’attacco. Carlo Cassola critica aspramente Togliatti in una lettera al Contemporaneo di Antonello Trombadori per il suo appiattimento verso l’Urss e l’adorazione verso il comunismo sovietico. Drammatico Pier Paolo Pisolini che in “Una polemica in versi”, uno dei poemetti che compongono “Le ceneri di Gramsci” rivolge un duro attacco al Pci e al suo crescente burocratismo: “L’ora è confusa, e noi come perduti/la viviamo… Hai voluto che la tua vita fosse/una lotta ed eccola ora sui binari/morti, ecco cascare le rosse/bandiere, senza vento”.

 

Il 14 marzo inizia a Roma, al Comitato centrale del Pci, la discussione sui lavori del XX Congresso. C’è tensione e agitazione perché tutti i dirigenti del partito avevano appreso le terribili rivelazioni di Chruscev solo per vie traverse. Il rapporto di Togliatti evita i nodi di fondo, minimizza la portata delle confessioni di Chruscev, deludendo tutti.

Dopo qualche accenno critico di Amendola, Pajetta e Ingrao è Umberto Terracini ad attaccare violentemente non solo gli errori ma i crimini di Stalin. Ma il padre della Costituente non si ferma e ricorda le fucilazioni ordinate dal dittatore contro quasi tutti i membri del Comitato centrale del partito comunista polacco affermando nello stupore generale: “dovrebbe saperne qualcosa anche il compagno Togliatti” per concludere di fronte al segretario visibilmente irritato “bisogna risalire alle cause per correggere gli errori e non ritenere che la morte di Stalin tronchi anche il metodo dannoso da lui messo in atto”.

 

Ma Togliatti continua a menare il can per l’aia, prende tempo, si chiude a riccio chiamando a raccolta tutto il partito contro i nemici interni ed esterni. La base comunista comincia a parlare di Chruscev come di un traditore e bolla come invenzioni le notizia della stampa. Il capo dei comunisti italiani definisce i gazzettieri borghesi “scimmie urlanti” che scrivono solo “calunnie, volgarità, menzogne”.

 

Qualche giorno dopo in una intervista alla rivista di Moravia Nuovi argomenti Togliatti tenta di risalire alle origini delle deviazioni che secondo lui non avevano alcuna parentela col marxismo e col socialismo ma, di fatto, mette per la prima volta sotto accusa il sistema anche se esclusivamente come metodo.

 

Ai vertici del Pci la bufera non si placa e molti chiedono l’analisi sulle cause politico-ideoilogiche delle degenerazioni del sistema. L’attacco mirava direttamente a Togliatti, ai suoi rapporti con Stalin e ai suoi metodi di direzione del Pci ritenuti autoritari.

 

Ma nei fatti non cambia niente fino ad ottobre con la nuova, violentissima bufera della rivolta sanguinosa d’Ungheria e dei carri armati russi a Budapest. Oltre 50 anni dopo, non si può non riconoscere a Chruscev il merito di avere fatto luce su ciò che però molti in occidente, a cominciare dalla Chiesa, già avevano svelato subendo le critiche più dure. Lui stesso poi, mentre condannava il culto di Stalin aveva instaurato il culto della propria personalità e anche per questo, oltre che per cancellare il XX congresso, la notte del 16 ottobre 1964 fu detronizzato dalla troika Breznev-Kossighin-Podgorni.

 

Il limite di Chruscev è un altro ed è ben più grave. Infatti al XX Congresso il successore di Stalin partiva con le accuse solo dal 1934 per salvare così Lenin e la rivoluzione; addossava tutti i mali del paese del “socialismo reale” alle deviazioni individuali del suo predecessore, addirittura cercando di rafforzare l’ideologia marxista-leninista e il ruolo del Pcus come unico suo interprete perché quella ideologia e quel partito si dimostravano capaci di ammettere gli errori e di correggerli.

 

Così Chruscev e così, di fatto, tutti i partiti comunisti compreso il Pci, hanno sempre tentato di attribuire tutte le degenerazioni e i limiti del comunismo a un sol uomo o a gruppi di dirigenti nel tentativo di salvare il partito, l’ideologia e l’idea comunista, ritenuti sempre infallibili. Per decenni e ancora oggi c’è chi ha creduto e crede che l’”errore” non fosse del sistema in quanto tale ma degli uomini che l’avevano attuato, sbagliando nel metodo.

 

30 anni dopo il XX congresso, Berlinguer, all’indomani del colpo di stato di Jaruzelski, dichiarò esaurita la spinta propulsiva dell’Urss. Era un altro passo avanti del comunismo italiano nel prendere atto della crisi del “socialismo reale” ma anche l’ennesima duttilità e capacità gattopardesca del Pci di inventare sempre nuove formule e nuove strade pur di sopravvivere senza però mai cancellare le proprie radici.

 

Di fronte alle tragedie storiche del comunismo, pur valutando positivamente i tentativi di revisione dei comunisti e dei post comunisti italiani, tuttavia bisogna riconoscere che né il Pci né il Pds-Ds e né gli altri spezzoni sorti dalle ceneri di quel partito, hanno mai pagato dazio. La storia dirà se è giusto così.

 

Il fallimento storico, ideologico e politico dell’ideologia comunista è sotto gli occhi di tutti. Ma altrettanto evidente è anche la crisi di identità del post comunismo made in Italy. E’ quella crisi che principalmente limita e blocca ancora oggi il superamento della crisi politica italiana.

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tranquilli, se le vostre donne sono un pò zoccol.....ehm diciamo sportive yes non dipende da voi che siete un pò carenti :asd , ma poverine sono giustificate, è tutta una questione chimica

 

 

 

 

Belle, sexy e anche più infedeli

"Dipende da un solo ormone"

Una ricerca texana ha analizzato i livelli di estradiolo di 52 donne tra i 18 e i 30 anni. Se sono alti, l'appagamento diventa difficile. Ma la sessuologa: "I comportamenti sono indotti dall'ambiente"

 

L'HANNO chiamato l'ormone Marilyn Monroe perché, secondo gli scienziati dell'Università del Texas, sarebbe responsabile di alcune caratteristiche fisiche e comportamentali molto simili a quelle della bionda icona americana. L'ormone in questione è l'estradiolo e, se prodotto in alte quantità dal corpo femminile, contribuirebbe a rendere le donne più belle, più sexy e, di contro, anche più infedeli. Ecco una bella ricerca fatta apposta per stimolare i peggiori preconcetti dei maschi. Anzi, ne suggeriamo uno proprio sull'altro sesso.

 

Ma parliamo dello studio. Condotto da un team di ricercatori dell'Università del Texas di Austin e diretto da Kristina Durante, ha analizzato i livelli ormonali di 52 donne tra i 18 e i 30 anni tramite il prelievo di un tampone salivare. Successivamente alle donne è stato somministrato un test nel quale veniva chiesto di dare un voto alla percezione di sensualità di se stesse, a quella che gli altri avevano di loro, alla loro motivazione sessuale e ai loro comportamenti all'interno della coppia. Parallelamente allo studio scientifico, i cui risultati sono stati pubblicati sul numero di gennaio della rivista Royal Society Journal Biology Letters, le donne sono state fotografate e le immagini sono state sottoposte al giudizio di volontari di sesso maschile.

 

"Le donne con i livelli più alti di estradiolo sono state giudicate molto più attraenti dal punto di vista fisico sia da loro stesse che dagli altri - così Kristina Durante - hanno inoltre dichiarato di passare da un uomo a un altro con maggiore facilità delle altre. Anche in presenza di una relazione fissa".

 

Lo studio ha fatto emergere che donne con maggiori percentuali di estradiolo non trovano facile appagamento nelle loro storie a lungo termine e non disdegnano di diventare le prede di altri uomini, presumibilmente più attraenti.

 

Il coinvolgimento attivo degli estrogeni nel comportamento femminile non è una scoperta nuova e studi precedenti avevano già dimostrato la connessione tra picchi ormonali e scelta di un abbigliamento provocante, o adozione di atteggiamenti pericolosi o sessualmente a rischio.

 

Tra gli estrogeni femminili l'estradiolo, quando presente in tassi elevati, sarebbe dunque il principale responsabile di alcuni comportamenti lascivi e, sempre secondo Kristina Durante, "porterebbe le donne a flirtare con molti uomini, e a tradire il partner quando capita 'a tiro' qualche uomo che suggerisce loro messaggi di maggiore mascolinità".

 

Sul rapporto tra ormoni e comportamento femminile Emmanuele Jannini, docente di sessuologia medica dell'Università dell'Aquila, spiega: "Sicuramente la sessualità femminile e i sentimenti della donna sono ormonodipendenti. Basti pensare che nell'80% dei casi gli omicidi per mano di donne avvengono nella loro fase premestruale o che nella fase dell'ovulazione, durante la quale c'è un picco nella produzione di estrogeni, le donne hanno una maggiore tendenza ai rapporti sessuali. È difficile però ricondurre tutto al livello di un solo ormone dato che la sessualità delle donne dipende dagli ormoni in maniera ciclante e molto complessa".

 

Lo stesso ormone sarebbe responsabile anche della tipica forma a clessidra di alcune donne, oltre che di una perfetta simmetria del volto e di seni abbondanti.

 

Ma attenzione: secondo Alessandra Graziottin, responsabile del centro di ginecologia del San Raffaele Resnati di Milano, lo studio condotto dall'Università del Texas sarebbe falso: "L'equazione più ormoni più partner che emerge dalla studio è sbagliata. Il livello di estrogeni, che in ciascuna donna è geneticamente programmato, è correlato alla femminilità esaltandone l'attrazione rendendo il corpo più femminile e quindi più predisposto alla riproduzione".

 

Ma per quanto riguarda la fedeltà, non è tutta colpa dell'estradiolo. Sbagliato dunque prendere l'ormone come alibi per i propri comportamenti. "Gli atteggiamenti libertini - aggiunge Alessandra Graziottin - non dipendono dagli estrogeni ma sono indotti dall'ambiente in cui cresciamo".

 

Dello stesso parere anche Andrea Lenzi, ordinario di endocrinologia presso l'Università La Sapienza di Roma: "Quello emerso non è un dato scientifico ma sociologico. Gli ormoni hanno una certa rilevanza nel comportamento umano ma un dato in cui si deva ad un solo ormone il condizionamento di alcuni comportamenti sociali non è attendibile".

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Presidente...

ne conosco parecchie con...

estradiolo alto!!! :loL2

 

 

 

 

figliolo :ilsaggio , mandami pure i loro numeri di cellulare,sai che sono appassionato di ricerche scientifiche, questa storia dell'estradiolo va testata sperimentalmente :fiskio

 

di fronte al richiamo della scienza... :asd

ho l'animo del... ricercatore!!! :loL2

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la morale è che niente è impossibile, e che magari proprio in questo momento qualcuno sta chiamando Mitch al telefono per chiedergli Radmanovic :ilsaggio

 

 

 

- Se i media norvegesi hanno conferito ai protagonisti di questa storia la candidatura all'Oscar dei cretini, un motivo ci sarà. Il bancario e la truffatrice sono l'accoppiata di un ridicolo affaire sul quale, visto il ridotto ammontare in ballo, è lecito ridere.

 

Qualche giorno fa una signora danese si è presentata allo sportello di una banca di Oslo chidendo di cambiare in corone norvegesi l'equivalente di circa 190 euro. Fino a qui non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che i soldi usciti dalla borsetta della cliente erano banconote del Monopoli.

 

Ed eccoci alla prima nomination per il cretino dell'anno: va al cassiere, che senza batter ciglio ha cambiato il denaro e ha salutato la signora dansese, che indisturbata ha lasciato la banca. Ringalluzzita dal successo, oggi la "cliente" si è ripresentata allo stesso sportello sperando di bissare il riuscitissimo blitz.

 

Questa volta puntando in alto, visto che ha chiesto di cambiare 8.000 corone, circa 750 euro. Peccato che dietro il vetro non ci fosse lo stesso cassiere della sua prima sortita, ma un collega decisamente più sveglio che notato il trucchetto ha chiamato la polizia. E qui arriva la seconda nomination all'oscar dei cretini: se lo guadagna la signora danese, che sperava di poter ripetere la roccambolesca truffa due volte di fila e invece è finita dietro le sbarre senza nemmeno passare dal via.

 

Non molto più intelligente la scusa accampata dalla banca truffata: "Sbagliare è umano", hanno spiegato dai vertici che evidentemente non sapevano che pesci pigliare. La truffatrice, dal canto suo, davanti agli agenti si è giustificata dicendo di essere stata costretta da una terza persona a fare i due "colpi". E qui scatta la terza candidatura: anche il fantomatico burattinaio, ammesso che esista, si meriterebbe un bel premio per avere pensato di poter riuscire nel suo giochino due volte di fila.

 

 

 

:ahah :ahah :ahah

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non so se postarla qua questa porcheria o se merita di essere postata, ma comunque il testo di questa canzone.... per chi non l'avesse letto

Aveva gli occhi come un pettirosso

era una donna di undici anni e mezzo

si alzò la gonna per saltare il fosso

aveva addosso un vestitino rosso.

Mentre passava in mezzo a quel giardino

di settant'anni incontrò un bambino

voleva ancora afferrare tutto

e non sapeva cos'é bello e cos'é brutto

e l'afferrò con cattiveria

lei si trovò le gambe in aria

lui che cercava cosa fare

c'era paura e c'era male". [...]

"E il male lo afferrò proprio nel cuore

come succede con il primo amore

e lei allora lo prese tra le braccia

con le manine gli accarezzò la faccia

così per sempre si addormentò per riposare

come un bambino stanco di giocare".

 

:chetristezza

 

più che dire che schifo credo ci sia poco altro da aggiungere...

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la morale è che niente è impossibile, e che magari proprio in questo momento qualcuno sta chiamando Mitch al telefono per chiedergli Radmanovic :ilsaggio

 

 

 

- Se i media norvegesi hanno conferito ai protagonisti di questa storia la candidatura all'Oscar dei cretini, un motivo ci sarà. Il bancario e la truffatrice sono l'accoppiata di un ridicolo affaire sul quale, visto il ridotto ammontare in ballo, è lecito ridere.

 

Qualche giorno fa una signora danese si è presentata allo sportello di una banca di Oslo chidendo di cambiare in corone norvegesi l'equivalente di circa 190 euro. Fino a qui non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che i soldi usciti dalla borsetta della cliente erano banconote del Monopoli.

 

Ed eccoci alla prima nomination per il cretino dell'anno: va al cassiere, che senza batter ciglio ha cambiato il denaro e ha salutato la signora dansese, che indisturbata ha lasciato la banca. Ringalluzzita dal successo, oggi la "cliente" si è ripresentata allo stesso sportello sperando di bissare il riuscitissimo blitz.

 

Questa volta puntando in alto, visto che ha chiesto di cambiare 8.000 corone, circa 750 euro. Peccato che dietro il vetro non ci fosse lo stesso cassiere della sua prima sortita, ma un collega decisamente più sveglio che notato il trucchetto ha chiamato la polizia. E qui arriva la seconda nomination all'oscar dei cretini: se lo guadagna la signora danese, che sperava di poter ripetere la roccambolesca truffa due volte di fila e invece è finita dietro le sbarre senza nemmeno passare dal via.

 

Non molto più intelligente la scusa accampata dalla banca truffata: "Sbagliare è umano", hanno spiegato dai vertici che evidentemente non sapevano che pesci pigliare. La truffatrice, dal canto suo, davanti agli agenti si è giustificata dicendo di essere stata costretta da una terza persona a fare i due "colpi". E qui scatta la terza candidatura: anche il fantomatico burattinaio, ammesso che esista, si meriterebbe un bel premio per avere pensato di poter riuscire nel suo giochino due volte di fila.

 

 

 

:ahah :ahah :ahah

 

 

ONE MAN SHOW!!! :loL2

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Chirurgia plastica: Martini, presto stop ritocchi seno per minorenni

 

 

Roma, 4 feb. (Adnkronos Salute) - Addio al sogno di un seno esplosivo prima dei 18 anni. Presto le ragazzine che puntano al ritocco come regalo di Natale dovranno attendere. "Sempre più spesso le adolescenti, più fragili e sensibili ai messaggi dei media, chiedono un seno nuovo. Ma considerati i rischi per la salute di interventi eseguiti quando la ghiandola mammaria non è ancora formata, siamo pensando di escludere i ritocchi sulle minori non motivati da problemi medici". Ad annunciare un prossimo stop della chirurgia al seno sulle under 18 è il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, intervenuta oggi a Roma a un incontro sui rischi della medicina estetica.

 

"Non sono contraria alla chirurgia estetica, ma chi vuole sottoporsi a questi interventi deve contare su garanzie e sicurezze. Nel caso dei ritocchi al seno sulle minorenni il tavolo tecnico al lavoro al ministero, di cui fanno parte specialisti e società scientifiche, sta lavorando per arrivare a delle linee guida chiare. Che tutelino la salute delle giovanissime". E non è tutto: la Martini ha annunciato che a breve si arriverà a un Registro nazionale delle protesi al seno, che ne garantisca la tracciabilità. "Il Registro, su base regionale, sarà collegato con una banca dati nazionale - spiega - per fornire un quadro epidemiologico preciso, tutelando la privacy delle pazienti".

 

L'obiettivo del sottosegretario è quello di "colmare un buco nero: ancora oggi non conosciamo il numero e la tipologia delle protesi impiantate, l'età delle pazienti, e altri elementi importanti. La tracciabilità completa delle protesi mammarie è fondamentale, occorre una banca dati con le schede tecniche. E ci rendiamo conto che troppo spesso gli aspetti legati alla sicurezza sono sottovalutati dalle stesse pazienti".

 

E non è tutto. La Martini ha stigmatizzato "l'esplosione della chirurgia estetica last minute e dei pacchetti comprati su Internet, con forti sconti sui prezzi ma anche minor sicurezza". E se per il Registro delle protesi il sottosegretario prevede "tempi brevi", ribadisce anche il suo no a interventi e specialisti "scelti in base al passaparola e alla simpatia. Dobbiamo stanare gli abusi e creare percorsi che indirizzino verso i canali giusti, contrastando ogni possibile fonte di rischio".

 

COME DIRE...

maggiorATA alla maggior ETA'

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Alle 20.10 si è spenta Eluana...rimarrò per molto tempo perplesso su questa decisione, stiamo assistendo ad un cambiamento di mentalità assurdo...

 

RIP

 

Personalmente sono indignato di fronte alla strumentalizzazione di questo caso da parte della nostra ridicola classe politica.

 

E rimango indignato di fronte ad un esecutivo che non vuole sentire ragioni sull'emanazione di un disegno di legge che possa regolamentare nel modo più corretto questi tipi di situazione, perchè adesso si è creato un precedente, e vedrete quante situazioni simili verranno fuori.

 

Riposa in pace Eluana.

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Personalmente ero favorevole alla morte di Eluana. Finalmente il padre ha ottenuto la fine delle sofferenze x la figlia.

Mi fanno veramente schifo in questo momento i politici e gli uomini di chiesa. Siamo proprio in un paese di merda.....

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