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Da Ansa.it

 

FORTE TERREMOTO IN CINA, ALMENO 107 LE VITTIME

 

Sono almeno 107 le vittime confermate del terremoto che oggi ha colpito la provincia cinese di Sichuan, secondo il ministero per gli affari civili di Pechino.

 

Circa 900 studenti si trovano sotto le macerie nella provincia di Sichuan, nella Cina sudoccidentale, colpita oggi da un terremoto di magnitudo 7,6 gradi Richter. Lo rende noto l'agenzia 'Nuova Cina'.

 

Una forte scossa di terremoto ha colpito, nel pomeriggio locale, la Cina sudoccidentale, provocando il crollo di due scuole e la morte di almeno quattro bambini e il ferimento di almeno altri 100, secondo l'agenzia 'Nuova Cina'. Il sisma ha avuto una magnitudo di 7,6 gradi della scala Richter secondo l'Ufficio Sismologico di Pechino, ed è stata seguita da almeno cinque scosse di assestamento.

 

L'epicentro è stato individuato nella contea di Wenchuan, circa 100 chilometri a nordovest della capitale della provincia, Chengdu. La contea fa parte della prefettura autonoma di Aba, che ha una forte componente di popolazione etnicamente tibetana. Non si ha al momento notizia di vittime. Un bilancio dei danni ancora non è stato fornito. Il presidente Hu Jintao ha ordinato di portare immediatamente soccorso alle vittime e reparti dell'Esercito Popolare di Liberazione cinese sono stati inviati sul posto per aiutare nei soccorsi e nella ricostruzione. Il premier Wen Jiabao si sta recando sul luogo.

 

La scossa è stata avvertita a migliaia di chilometri di distanza in un'area che va da Pechino - a circa duemila chilometri da Chengdu - alla capitale della Thailandia, Bangkok e a quella di Taiwan, Taipei. A Chengdu, a Pechino e in altre città cinesi migliaia di persone sono uscite nelle strade. Una testimone ha riferito all'ANSA che ha Chengdu non ci sono stati crolli ma alcuni edifici mostrano delle crepe. L' aeroporto della città è stato chiuso. Un impiegato della Nokia, che lavora negli uffici della compagnia in un grattacielo nel centro di Pechino, ha affermato di aver sentito il pavimento tremare per "due o tre minuti" prima di darsi alla fuga con i suoi colleghi. Secondo testimonianze che devono essere confermate la diga delle Tre Gole sul fiume Yangtze e la raffineria di Lanzhou, entrambe non lontane dall'epicentro del sisma.

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Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

Cosa ho fatto di male per leggere ancora affermazioni quali "meno di diritti dei cani" o "lo Stato continua a vendere tabacco": sono estremismi che non tengono conto di esigenze fisiologiche (il cagar

Per fortuna ci sono quelli che in tutti gli ambiti non capiscono un cazzo

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Da Ansa.it

 

..rispetto a stamattina il numero delle vittime sale vertiginosamente...e purtroppo sembra destinato ad aumentare ancora..

 

CINA: VIOLENTO TERREMOTO NEL SICHUAN, MIGLIAIA DI MORTI

 

Sono almeno 8.500 i morti per il terremoto in Sichuan di magnitudo 7,6 gradi Richter che ha colpito oggi la Cina.

 

 

Lo ha reso noto il governo della regione cinese, citato dall'agenzia di stampa 'Nuova Cina'. 3.000 in una sola contea del Sichuan.

 

Il primo ministro cinese, Wen Jiabao, è arrivato sul luogo del terremoto ed ha affermato che si tratta di "un disastro".

 

Il premier ha invitato i leader locali ad essere "in prima fila" negli aiuti alle popolazioni colpite e ha aggiunto che la sicurezza della popolazione deve essere messa al primo posto. E' necessario, ha proseguito Wen, assicurare i rifornimenti di acqua, elettricità e le comunicazioni in tutte le zone colpite che si trovano in 16 province.

 

 

Centinaia di persone sono sepolte sotto le macerie di due fabbriche chimiche crollate a Shifang a causa del terremoto che ha colpito oggi la regione sudoccidentale cinese del Sichuan. Lo ha detto l'agenzia ufficiale Nuova Cina secondo la quale c'é stata anche una dispersione di 80 tonnellate di ammoniaca.

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LOSANNA - Oscar Pistorius ha vinto l’appello presentato al Tribunale di Arbitrato Sportivo di Losanna e nel caso in cui dovesse ottenere il tempo minimo richiesto dal Comitato Olimpico Internazionale potrà correre alle Olimpiadi di Pechino. Il Tas ha stabilito che lo sprinter sudafricano, amputato ad entrambe le gambe all’altezza delle ginocchia, può sfidare gli atleti normodotati con l’ausilio delle protesi in fibra di carbonio precedentemente bocciate dalla federatletica internazionale (Iaaf).
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Magari può interessare a chi vuole tirare sù qualche soldino :fiskio

 

 

 

Quali sono i titoli che in Borsa beneficeranno delle Olimpiadi cinesi? Per Francesco Previtera, a capo del team dei analisi di Banca Akros–Esn da mesi si menzionano gli Europei di calcio e le Olimpiadi come i fattori che consentiranno ad alcuni aziende consumers di essere svicolate dal ciclo di rallentamento. «Ma ci sono comparti di questo settore – spiega – che hanno già fatto meglio come i cosmetici. A livello internazionale le aziende direttamente coinvolte e più interessanti sono Adidas e Puma, anche se è difficile individuare con una certa precisione l'effetto indotto dai giochi olimpici sui loro conti». Un effetto diretto legato alle Olimpiadi ci sarà sulla notorietà del brand che non si esaurisce nel giro di poco ma si amplifica qualora Paesi, squadre e atleti sponsorizzati risultino vincenti nelle competizioni o nel caso una disciplina sponsorizzata raccolga un elevato numero di spettatori. «Un effetto sul titolo è probabile ma più psicologico che reale – aggiunge Previtera –; ciò che conta ai fini della performance di Borsa è la performance operativa delle società. Al momento Puma tratta ad un p/e (prezzo/utili)08 stimato a 13,8, e ad un Ev/Ebitda 08 e pari a 7,3 mentre il p/e 08 di Adidas è di 13,3 ed l'Ev/Ebitda 08 è di 8,6. Come società siamo positivi su Adidas anche perché ha riportato buoni risultati e mantenuto una guidance forte per l'anno (crescita a due cifre del fatturato)».

Per Giorgio Giovannini, responsabile per l'Italia di Henderson i marchi globali a Pechino dovranno esserci perché «soprattutto di questi tempi – spiega – non ci si può permettere il lusso di non sfruttare la visibilità dei media. Senza considerare, poi, che i giochi si svolgono in uno dei Paesi a maggiore crescita. Quindi, vediamo delle potenzialità per titoli come Lvmh, Microsoft, Sony, Coca-Cola, General Motors, Google, Samsung. Si tratta di società che si impongono sull'area asiatica per innovazione di prodotto, quindi destinate a buoni risultati finanziari perché soddisfano la domanda prevalente in quei mercati».

Sul mercato cinese, per Licia Casamassima di Sella Gestioni, tra i temi da giocarsi ci sono le infrastrutture, considerando la vastità del Paese e le sempre, purtroppo, nuove necessità causate dai disastri climatici e naturali. Da non trascurare neppure turismo e trasporti, società di consumi con brand riconosciuti nel paese; società di telefonia e fornitori di energia.

Riguardo al turismo, sono previsti almeno 150 miliardi di turisti nel paese per il 2008, +14% rispetto al 2007, senza contare i cinesi in viaggio verso le città olimpiche. E secondo la China National Tourism Association, il settore del turismo in Cina crescerà nei prossimi 10 anni del 10,4% fino a rappresentare l'8% del Pil entro il 2018, dal 4,2% del 2007. Trasporti, hotel, catene di ristorazione, società di servizi al turismo sono tutti segmenti potenzialmente interessanti.

Nel settore dei consumi, data la concorrenza, il brand diventa fondamentale per acquisire quote di mercato, considerando che il settore è ancora giovane e profondamente immaturo e la quantità di società sul mercato decisamente troppo numerosa. Gli sponsor dei giochi olimpici, che sono tra l'altro già brand generalmente riconosciuti nel Paese potrebbero pertanto beneficiare di una maggiore visibilità. Tra questi: Li Ning, leader nelle calzature e nell'abbigliamento sportivo, Tsingtao Brewery, produttrice e distributrice di birra in Cina e Lenovo, terza azienda per produzione di computers. Tra gli altri sponsor Air China e China Mobile, nel settore dei trasporti e della telefonia, sono entrambi favoriti per effetto dalla necessità di trasporti e di comunicazione che si verranno a creare

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LONDRA - Sarà anche uno dei posti più freddi e lontani al mondo, però riesce a garantire ai suoi cittadini il massimo della stabilità e tranquillità. L'Islanda, il paese europeo più remoto del continente, è anche il più pacifico al mondo: lo ha stabilito l'annuale ricerca sul "Global Peace Index" (Indice della Pace globale) pubblicata a Londra e stilata dall'Economist Intelligence Unit, organo legato alla rivista britannica The Economist. L'indice valuta i paesi tenendo conto di 24 criteri, tra cui la criminalità interna, numero dei reati violenti, stabilità politica, spese militari e possibili azioni terroristiche.

 

STUDIO - Quest'anno lo studio ha esaminato la situazioni di ben 140 stati: l’Islanda precede in vetta alla classifica altri due nazioni dell'Europa del Nord, la Danimarca e la Norvegia. Seguono nella top ten Nuova Zelanda, Giappone, Irlanda, Portogallo, Finlandia, Lussemburgo e Austria. Come si nota tra i primi dieci vi sono ben 8 stati europei, mentre il Giappone è l'unico Paese del G8 ad essere nella top ten. Solo dodicesima la "pacifica" Svizzera, mentre l'Italia si attesta al ventottesimo posto e precede sia la Spagna (trentesima) che la Francia (trentaseiesima)

 

I PEGGIORI - Poche sorprese se guardiamo la classifica partendo dal fondo: il paese più violento si conferma l'Iraq, seguito dalla Somalia, dal Sudan, dall'Afghanistan e da Israele. Male la Gran Bretagna (quarantanovesima), gli Usa (novantasettesimi) e la Russia (centotrentunesimi). Questi ultimi due sono addirittura preceduti dalla Cina comunista che si piazza al sessantasettesimo posto. Secondo il rapporto in linea generale i conflitti sarebbero diminuti, ma persiste il problema dell’aumento della fabbricazione di armi: “In media gli indici dei conflitti interni, dei crimini violenti,dell’instabilità politica e dei possibili atti terroristici sono diminuiti marginalmente” recita lo studio. "Tuttavia, le spese militari sono cresciute”.

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Dopo la botta di gara 3 una notizia per alleggerire la tensione :ilsaggio

 

 

 

TOKYO, 26 maggio (Reuters) - Il vostro gatto miagola disperatamente perchè sente la mancanza dei cugini? Il vostro cagnolino è triste perchè si sente solo? Niente paura, ci pensa un nuovo sito Web giapponese -- una sorta di Facebook per animali domestici -- ad aiutare i vostri amici a quattro zampe a ritrovare la loro famiglia, o più semplicemente a trovare compagnia.

 

Come altri siti di social networking per animali, "Pedi" (http://pedi.jp), aperto il mese scorso, permette ai padroni di creare il profilo del loro animale e annotarvi cibo e giochi preferiti, pubblicare foto e post e scambiare messaggi con altri utenti.

 

Il fondatore Keishin Tanaka spiega però che la peculiarità del sito è di permettere a cani e felini di ritrovare i loro familiari a partire dal pedigree.

 

"E' l'unico social network per animali dove i membri possono scoprire legami tramite il pedigree", ha detto Tanaka a Reuters.

 

Funziona così: i padroni mandano via fax i certificati di pedigree delle bestiole, e poi Pedi le raccoglie in un database.

 

Finora, sono state scoperte tre parentele tra 1.000 cani e 100 gatti registrati. Tanaka spera che il sistema in futuro aiuterà a ridurre le malattie genetiche permettendo di introdurre informazioni

sulla salute nel database.

 

:asd:asd

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questo è un argomento molto interessante... poco sviluppato anche se molti se ne riempiono (e nell'ultimo decennio se ne sono riempiti) la bocca: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200805articoli/33127girata.asp e più in dettaglio http://www.consiglio.regione.lombardia.it/web/giornalisti/speciale_federalismo

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Magari può interessare a chi vuole tirare sù qualche soldino :fiskio

 

 

 

Quali sono i titoli che in Borsa beneficeranno delle Olimpiadi cinesi? Per Francesco Previtera, a capo del team dei analisi di Banca Akros–Esn da mesi si menzionano gli Europei di calcio e le Olimpiadi come i fattori che consentiranno ad alcuni aziende consumers di essere svicolate dal ciclo di rallentamento. «Ma ci sono comparti di questo settore – spiega – che hanno già fatto meglio come i cosmetici. A livello internazionale le aziende direttamente coinvolte e più interessanti sono Adidas e Puma, anche se è difficile individuare con una certa precisione l'effetto indotto dai giochi olimpici sui loro conti». Un effetto diretto legato alle Olimpiadi ci sarà sulla notorietà del brand che non si esaurisce nel giro di poco ma si amplifica qualora Paesi, squadre e atleti sponsorizzati risultino vincenti nelle competizioni o nel caso una disciplina sponsorizzata raccolga un elevato numero di spettatori. «Un effetto sul titolo è probabile ma più psicologico che reale – aggiunge Previtera –; ciò che conta ai fini della performance di Borsa è la performance operativa delle società. Al momento Puma tratta ad un p/e (prezzo/utili)08 stimato a 13,8, e ad un Ev/Ebitda 08 e pari a 7,3 mentre il p/e 08 di Adidas è di 13,3 ed l'Ev/Ebitda 08 è di 8,6. Come società siamo positivi su Adidas anche perché ha riportato buoni risultati e mantenuto una guidance forte per l'anno (crescita a due cifre del fatturato)».

Per Giorgio Giovannini, responsabile per l'Italia di Henderson i marchi globali a Pechino dovranno esserci perché «soprattutto di questi tempi – spiega – non ci si può permettere il lusso di non sfruttare la visibilità dei media. Senza considerare, poi, che i giochi si svolgono in uno dei Paesi a maggiore crescita. Quindi, vediamo delle potenzialità per titoli come Lvmh, Microsoft, Sony, Coca-Cola, General Motors, Google, Samsung. Si tratta di società che si impongono sull'area asiatica per innovazione di prodotto, quindi destinate a buoni risultati finanziari perché soddisfano la domanda prevalente in quei mercati».

Sul mercato cinese, per Licia Casamassima di Sella Gestioni, tra i temi da giocarsi ci sono le infrastrutture, considerando la vastità del Paese e le sempre, purtroppo, nuove necessità causate dai disastri climatici e naturali. Da non trascurare neppure turismo e trasporti, società di consumi con brand riconosciuti nel paese; società di telefonia e fornitori di energia.

Riguardo al turismo, sono previsti almeno 150 miliardi di turisti nel paese per il 2008, +14% rispetto al 2007, senza contare i cinesi in viaggio verso le città olimpiche. E secondo la China National Tourism Association, il settore del turismo in Cina crescerà nei prossimi 10 anni del 10,4% fino a rappresentare l'8% del Pil entro il 2018, dal 4,2% del 2007. Trasporti, hotel, catene di ristorazione, società di servizi al turismo sono tutti segmenti potenzialmente interessanti.

Nel settore dei consumi, data la concorrenza, il brand diventa fondamentale per acquisire quote di mercato, considerando che il settore è ancora giovane e profondamente immaturo e la quantità di società sul mercato decisamente troppo numerosa. Gli sponsor dei giochi olimpici, che sono tra l'altro già brand generalmente riconosciuti nel Paese potrebbero pertanto beneficiare di una maggiore visibilità. Tra questi: Li Ning, leader nelle calzature e nell'abbigliamento sportivo, Tsingtao Brewery, produttrice e distributrice di birra in Cina e Lenovo, terza azienda per produzione di computers. Tra gli altri sponsor Air China e China Mobile, nel settore dei trasporti e della telefonia, sono entrambi favoriti per effetto dalla necessità di trasporti e di comunicazione che si verranno a creare

 

Stica!!! :santa polenta

Ma dove la trovano tutta sta gente :lol:

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Magari può interessare a chi vuole tirare sù qualche soldino :fiskio

 

 

 

Quali sono i titoli che in Borsa beneficeranno delle Olimpiadi cinesi? Per Francesco Previtera, a capo del team dei analisi di Banca Akros–Esn da mesi si menzionano gli Europei di calcio e le Olimpiadi come i fattori che consentiranno ad alcuni aziende consumers di essere svicolate dal ciclo di rallentamento. «Ma ci sono comparti di questo settore – spiega – che hanno già fatto meglio come i cosmetici. A livello internazionale le aziende direttamente coinvolte e più interessanti sono Adidas e Puma, anche se è difficile individuare con una certa precisione l'effetto indotto dai giochi olimpici sui loro conti». Un effetto diretto legato alle Olimpiadi ci sarà sulla notorietà del brand che non si esaurisce nel giro di poco ma si amplifica qualora Paesi, squadre e atleti sponsorizzati risultino vincenti nelle competizioni o nel caso una disciplina sponsorizzata raccolga un elevato numero di spettatori. «Un effetto sul titolo è probabile ma più psicologico che reale – aggiunge Previtera –; ciò che conta ai fini della performance di Borsa è la performance operativa delle società. Al momento Puma tratta ad un p/e (prezzo/utili)08 stimato a 13,8, e ad un Ev/Ebitda 08 e pari a 7,3 mentre il p/e 08 di Adidas è di 13,3 ed l'Ev/Ebitda 08 è di 8,6. Come società siamo positivi su Adidas anche perché ha riportato buoni risultati e mantenuto una guidance forte per l'anno (crescita a due cifre del fatturato)».

Per Giorgio Giovannini, responsabile per l'Italia di Henderson i marchi globali a Pechino dovranno esserci perché «soprattutto di questi tempi – spiega – non ci si può permettere il lusso di non sfruttare la visibilità dei media. Senza considerare, poi, che i giochi si svolgono in uno dei Paesi a maggiore crescita. Quindi, vediamo delle potenzialità per titoli come Lvmh, Microsoft, Sony, Coca-Cola, General Motors, Google, Samsung. Si tratta di società che si impongono sull'area asiatica per innovazione di prodotto, quindi destinate a buoni risultati finanziari perché soddisfano la domanda prevalente in quei mercati».

Sul mercato cinese, per Licia Casamassima di Sella Gestioni, tra i temi da giocarsi ci sono le infrastrutture, considerando la vastità del Paese e le sempre, purtroppo, nuove necessità causate dai disastri climatici e naturali. Da non trascurare neppure turismo e trasporti, società di consumi con brand riconosciuti nel paese; società di telefonia e fornitori di energia.

Riguardo al turismo, sono previsti almeno 150 miliardi di turisti nel paese per il 2008, +14% rispetto al 2007, senza contare i cinesi in viaggio verso le città olimpiche. E secondo la China National Tourism Association, il settore del turismo in Cina crescerà nei prossimi 10 anni del 10,4% fino a rappresentare l'8% del Pil entro il 2018, dal 4,2% del 2007. Trasporti, hotel, catene di ristorazione, società di servizi al turismo sono tutti segmenti potenzialmente interessanti.

Nel settore dei consumi, data la concorrenza, il brand diventa fondamentale per acquisire quote di mercato, considerando che il settore è ancora giovane e profondamente immaturo e la quantità di società sul mercato decisamente troppo numerosa. Gli sponsor dei giochi olimpici, che sono tra l'altro già brand generalmente riconosciuti nel Paese potrebbero pertanto beneficiare di una maggiore visibilità. Tra questi: Li Ning, leader nelle calzature e nell'abbigliamento sportivo, Tsingtao Brewery, produttrice e distributrice di birra in Cina e Lenovo, terza azienda per produzione di computers. Tra gli altri sponsor Air China e China Mobile, nel settore dei trasporti e della telefonia, sono entrambi favoriti per effetto dalla necessità di trasporti e di comunicazione che si verranno a creare

 

Stica!!! :santa polenta

Ma dove la trovano tutta sta gente :lol:

 

prevedono tour intergalattici di un paio di settimane... :asd

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150 miliardi di turisti è una stronzata ipergalattica

forse volevano dire milioni

e 150 milioni di turisti sono tantisssimi

 

150 miliardi vuol dire che TUTTA la popolazione globale

TUTTA, 6 miliardi di persone

devono andare in Cina 25 volte a PERSONA

OGNI persona dovrebbe andare in Cina 25 volte

quindi 50 viaggi.

 

 

Meno stronzateeeeee

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E' ovviamente un refuso nell'articolo, a meno che non abbiano precettato l'Enterprise come promotore turistico :asd

 

 

E infatti

 

http://www.associna.com/modules.php?name=News&file=article&sid=490

 

Si si, vallo a raccontare a qualcun altro.

Abbiamo visto tutti che l'autore del pezzo si firmava "JCRITT" pensando di passare in incognito...........ammetti di aver scritto una cazzata e ti perdoniamo. :ilsaggio

A noi non piace essere fottuti da nessuno............ eccetto dalla signora Wallace. (intendo la Signora Mia Wallace..........non la moglie di Rasheed o di Ben)

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Che brutta fine per i Suns, pur di provare a vincere finalmente un titolo le provano tutte, pure un nuovo pianeta :lol:

 

 

Phoenix è su Marte

 

 

 

Phoenix ce l'ha fatta a superare indenne gli ultimi 7 pericolosissimi minuti del viaggio di oltre 600 milioni di km dalla Terra a Marte. La fase d'ingresso nell'atmosfera, la violenta frenata e l'atterraggio sulle tre zampe metalliche, tutto questa notte si è svolto proprio come avevano previsto gli ingegneri che hanno atteso con il fiato sospeso al JPL (Jet Propulsione Laboratory) di Pasadena, in California. Ancora prima dell'alba europea, Phoenix ha trasmesso i primi scatti fotografici della sua zona di atterraggio, malinconiche cartoline di una sconfinata arida pietraia nei pressi del Polo Nord marziano. Nei prossimi tre mesi la sonda da 420 milioni di dollari gratterà la superficie della zona di atterraggio, alla ricerca di ghiaccio e dunque della possibilità di rintracciare quelle forme di vita biologica che da sempre alimentano l'esplorazione extra-terrestre.

 

Il buon esito dell'atterraggio non era affatto scontato: solo la metà delle sonde orbitali o al suolo lanciate dal 1964 ad oggi sono sopravvissute all'atterraggio. Se la storia di "Spirit" e "Opportunity", i due Mars Rover della Nasa lanciati nel 2003, è un successo al di là di ogni aspettativa (la vita operativa prevista era di soli sei

mesi) il suolo marziano è disseminato di rottami di macchine meno fortunate lanciate negli ultimi 40 anni.

Phoenix" sarà la prima a esplorare la zona artica del Pianeta Rosso, alla ricerca di tracce - probabilmente solo fossili - di vita unicellulare. Le missioni fin qui lanciate verso Marte hanno confermato che in passato il Pianeta Rosso possa aver ospitato degli oceani e c'è dunque da capire se tale situazione sia durata abbastanza a lungo da permettere lo sviluppo di forme di vita unicellulari, che potrebbero avere lasciato delle tracce fossili.

 

La massa del pianeta è troppo esigua per trattenere un'atmosfera significativa, e temperatura e pressione atmosferica sono dunque attualmente troppo basse per permettere la formazione di acqua in forma liquida alla superficie (il ghiaccio è possibile, ma sublima direttamente in vapore di ghiaccio). E' tuttavia possibile che sotto la superficie, dove pressione e temperatura sono maggiori, possano essere rimaste delle sacche di acqua in grado di aver conservato anche forme di vita elementari.

Il progetto a lungo termine della Nasa e dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) vanno in direzione dell'esplorazione umana di Marte, con la possibilità di costruirvi una base permanente. Le difficoltà tecnologiche sono però enormi: se per arrivare sulla Luna servono tre giorni, un viaggio su Marte si traduce in almeno sei mesi in ciascuna direzione. Il tutto in condizioni durissime per l'equipaggio che, al di là di quasiasi imprevisto di natura psicologica e fisica dovrebbe comunque esporsi come mai in precedenza agli effetti delle radizioni.

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questo è pazzo :!::!::!:

 

(ANSA) - WASHINGTON, 26 MAG - L'ex ufficiale dell'Esercito francese Michel Fournier si appresta a diventare il primo uomo ad esserci lanciato da 40 km di altitudine. Se il tentativo riuscira', Fournier sfondera' la barriera del suono in caduta libera 40 secondi dopo essersi lanciato al vuoto. L'ex ufficiale e' decollato alle 14:10 (ora italiana) da North Battleford (Canada) con uno speciale pallone aerostatico al quale e' agganciata una capsula

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Colpito da un lanciatore di granate a razzo Rpg.

Il proprietario condannato per omicidio volontario

 

Non ha potuto appellarsi al concetto di legittima difesa il padrone di una bicicletta che, in Sudan, ha pensato bene di sventare il furto del suo mezzo utilizzando un bazooka. La vicenda è stata raccontata dal sito internet della tv saudita al Arabiya. Tutto è avvenuto nell’elegante quartiere residenziale di al Riad, nella capitale sudanese. Il ladro, a dir poco sfortunato, è saltato su una bici, come nel famoso film di Vittorio De Sica, ma ha trovato ben vigile il proprietario e, tra l’altro, in possesso di un’arma non proprio delle più comuni: un lanciatore di granate a razzo Rpg.

 

ESECUZIONE - A quanto racconta al Arabiya si sarebbe trattato di una vera e propria esecuzione. Quando l’irascibile ciclista ha premuto il grilletto, infatti, il ladro era ormai stato messo in fuga dai passanti. Il tutto è accaduto in pieno giorno. L’emittente riferisce che il giudice della prima sezione del Tribunale penale di Khartoum «ha ritenuto l’imputato colpevole di omicidio volontario» e non ha concesso l’attenuante della legittima difesa, in quanto «l’imputato era troppo distante dalla vittima al momento dello sparo». Il giudice, inoltre, non ha inteso concedere attenuanti neanche rispetto agli articoli di legge sulla difesa delle proprietà personali: «Il ladro aveva ormai abbandonato la refurtiva», quando è stato centrato in pieno e ucciso dal razzo, ha detto il magistrato. Il processo, che ha avuto luogo lunedì, è stato aggiornato «per permettere alla parte lesa di esporre le sue richieste dei danni, prima di emettere la sentenza»

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Colpito da un lanciatore di granate a razzo Rpg.

Il proprietario condannato per omicidio volontario

 

Non ha potuto appellarsi al concetto di legittima difesa il padrone di una bicicletta che, in Sudan, ha pensato bene di sventare il furto del suo mezzo utilizzando un bazooka. La vicenda è stata raccontata dal sito internet della tv saudita al Arabiya. Tutto è avvenuto nell’elegante quartiere residenziale di al Riad, nella capitale sudanese. Il ladro, a dir poco sfortunato, è saltato su una bici, come nel famoso film di Vittorio De Sica, ma ha trovato ben vigile il proprietario e, tra l’altro, in possesso di un’arma non proprio delle più comuni: un lanciatore di granate a razzo Rpg.

 

ESECUZIONE - A quanto racconta al Arabiya si sarebbe trattato di una vera e propria esecuzione. Quando l’irascibile ciclista ha premuto il grilletto, infatti, il ladro era ormai stato messo in fuga dai passanti. Il tutto è accaduto in pieno giorno. L’emittente riferisce che il giudice della prima sezione del Tribunale penale di Khartoum «ha ritenuto l’imputato colpevole di omicidio volontario» e non ha concesso l’attenuante della legittima difesa, in quanto «l’imputato era troppo distante dalla vittima al momento dello sparo». Il giudice, inoltre, non ha inteso concedere attenuanti neanche rispetto agli articoli di legge sulla difesa delle proprietà personali: «Il ladro aveva ormai abbandonato la refurtiva», quando è stato centrato in pieno e ucciso dal razzo, ha detto il magistrato. Il processo, che ha avuto luogo lunedì, è stato aggiornato «per permettere alla parte lesa di esporre le sue richieste dei danni, prima di emettere la sentenza»

 

 

Oddio

Con un anticarro

 

:ehhhhhhhh :ehhhhhhhh :ehhhhhhhh :ehhhhhhhh

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VENEZIA - E' arrivato al in ospedale con una vipera ancora attaccata al braccio che aveva morsicato poco prima. Un veneziano di 67 anni, in vacanza a Caorle (Venezia), ha fatto ricorso alle cure del pronto soccorso della località balneare dopo essere stato morso dal serpente. L'uomo si è recato dai medici con il rettile ancora attaccato al braccio ed ha raccontato di essere stato morso mentre apriva la bicicletta.

 

PIU' FACILE INDIVIDUARE IL SIERO GIUSTO - La possibilità di constatare direttamente il tipo di rettile autore del morso ha permesso di trovare subito il siero adatto e l'uomo è stato trattenuto solo in osservazione dopo essere stato trasportato all'ospedale di Porto Gruaro.

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NEW YORK - Lo sport è sinonimo di divertimento e spensieratezza. Con l'avvicinarsi dell'estate e del bel tempo si moltiplicano le occasioni per praticarlo e per passar indimenticabili giornate dedicandosi all'attività fisica. Allo stesso tempo però aumentano anche le opportunità di infortunarsi e di procurarsi fastidiose ferite. La rivista Forbes, prendendo in esame le statistiche del 2006 del Neiss (National Electronic Injury Surveillance), un apposito sistema elettronico che raccoglie i dati degli infortuni registrati in America e che è elaborato dalla Consumer Product Safety Commission, l'ente americano per la sicurezza dei prodotti, ha stilato la classifica dei dieci sport più pericolosi, ovvero le discipline sportive praticate negli Usa dove si registrano il maggior numero di infortuni ogni anno.

 

PODIO - Lo sport con il numero più alto di infortuni è il basket: i giocatori di pallacanestro secondo le statistiche di Forbes si procurano frequentemente ferite alle mani, slogature alle caviglie, piccoli tagli sulla fronte e su altre parti del corpo durante le partite. Spesso i cestisti si fratturano anche le gambe: nel corso del 2006 si sono registrati in America ben 529.837 infortuni sui campi di pallacanestro americani. Al secondo posto si piazza uno sport molto praticato d'estate: il ciclismo. In America due anni fa si sono verificati oltre 490 mila infortuni tra gli amanti della bicicletta. Si va da lesioni poco preoccupanti come le classiche sbucciature alle ginocchia e le piccole ferite alle mani, fino a incidenti più gravi come i numerosi casi di fratture multiple riportate dai ciclisti dopo essere stati investiti da automobili o da altri veicoli. Sul gradino più basso del podio si piazza il football americano con i 460.210 infortuni registrati nel 2006: la frattura dei polsi e delle dita, le lesioni ai denti, i colpi alla testa e i forti torcicolli sono solo alcuni dei più frequenti infortuni registrati tra chi pratica questo sport.

 

GLI ALTRI - Se sul podio compaiono tre tra le attività sportive più amate e praticate negli Usa, alcuni degli altri sport presenti in classifica sono sicuramente meno popolari, ma più audaci e spericolati. Ad esempio le gare sportive di minimoto si piazzano al quarto posto in questa classifica: gli amanti dei piccoli ciclomotori ogni anno registrano numerosi incidenti come frattura ai polsi, slogature e lesioni ai muscoli lombari. Al quinto posto tra gli sportivi che si procurano più ferite vi sono i giocatori di baseball (ben 274 mila infortuni nel 2006), sesti si piazzano i cultori della ginnastica e del tapis roulant (ogni anno secondo Forbes sono oltre duecentomila gli americani che si tagliano il mento o si slogano le gambe mentre corrono sul tappeto), mentre al settimo posto si fermano i calciatori, con «solo» 186.544 infortuni registrati in America nel 2006. Chiudono la top degli sport con più infortuni il nuoto (frequenti sono le ferite alle gambe quando i nuotatori cadono accidentalmente nelle piscine), lo sci (nel 2006 oltre 90 mila infortuni negli Usa) e infine il lacrosse, sport nord-americano in cui si affrontano due squadre di dieci uomini il cui fine è infilare la palla nella porta avversaria con una specie di racchetta triangolare munita di rete all’estremità. I maggiori infortuni registrati dai giocatori di lacrosse sono le ferite al volto e sulla testa.

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NEW YORK - Lo sport è sinonimo di divertimento e spensieratezza. Con l'avvicinarsi dell'estate e del bel tempo si moltiplicano le occasioni per praticarlo e per passar indimenticabili giornate dedicandosi all'attività fisica. Allo stesso tempo però aumentano anche le opportunità di infortunarsi e di procurarsi fastidiose ferite. La rivista Forbes, prendendo in esame le statistiche del 2006 del Neiss (National Electronic Injury Surveillance), un apposito sistema elettronico che raccoglie i dati degli infortuni registrati in America e che è elaborato dalla Consumer Product Safety Commission, l'ente americano per la sicurezza dei prodotti, ha stilato la classifica dei dieci sport più pericolosi, ovvero le discipline sportive praticate negli Usa dove si registrano il maggior numero di infortuni ogni anno.

 

PODIO - Lo sport con il numero più alto di infortuni è il basket: i giocatori di pallacanestro secondo le statistiche di Forbes si procurano frequentemente ferite alle mani, slogature alle caviglie, piccoli tagli sulla fronte e su altre parti del corpo durante le partite. Spesso i cestisti si fratturano anche le gambe: nel corso del 2006 si sono registrati in America ben 529.837 infortuni sui campi di pallacanestro americani. Al secondo posto si piazza uno sport molto praticato d'estate: il ciclismo. In America due anni fa si sono verificati oltre 490 mila infortuni tra gli amanti della bicicletta. Si va da lesioni poco preoccupanti come le classiche sbucciature alle ginocchia e le piccole ferite alle mani, fino a incidenti più gravi come i numerosi casi di fratture multiple riportate dai ciclisti dopo essere stati investiti da automobili o da altri veicoli. Sul gradino più basso del podio si piazza il football americano con i 460.210 infortuni registrati nel 2006: la frattura dei polsi e delle dita, le lesioni ai denti, i colpi alla testa e i forti torcicolli sono solo alcuni dei più frequenti infortuni registrati tra chi pratica questo sport.

 

GLI ALTRI - Se sul podio compaiono tre tra le attività sportive più amate e praticate negli Usa, alcuni degli altri sport presenti in classifica sono sicuramente meno popolari, ma più audaci e spericolati. Ad esempio le gare sportive di minimoto si piazzano al quarto posto in questa classifica: gli amanti dei piccoli ciclomotori ogni anno registrano numerosi incidenti come frattura ai polsi, slogature e lesioni ai muscoli lombari. Al quinto posto tra gli sportivi che si procurano più ferite vi sono i giocatori di baseball (ben 274 mila infortuni nel 2006), sesti si piazzano i cultori della ginnastica e del tapis roulant (ogni anno secondo Forbes sono oltre duecentomila gli americani che si tagliano il mento o si slogano le gambe mentre corrono sul tappeto), mentre al settimo posto si fermano i calciatori, con «solo» 186.544 infortuni registrati in America nel 2006. Chiudono la top degli sport con più infortuni il nuoto (frequenti sono le ferite alle gambe quando i nuotatori cadono accidentalmente nelle piscine), lo sci (nel 2006 oltre 90 mila infortuni negli Usa) e infine il lacrosse, sport nord-americano in cui si affrontano due squadre di dieci uomini il cui fine è infilare la palla nella porta avversaria con una specie di racchetta triangolare munita di rete all’estremità. I maggiori infortuni registrati dai giocatori di lacrosse sono le ferite al volto e sulla testa.

 

in effetti a basket sembra ke nn ti fai nulla ma se giochi da 5 le tue belle spintonate le dai e le prendi senza contare cadute, stoppate sbagliate ke magari finiscono sul corpo del tiratore, ecc...

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Qua si parla di "galantuomini" in ordine sparso, di società dei magnaccioni e altre cose simpatiche :chetristezza:chetristezza

 

 

 

Il quinto dittatore più longevo del mondo è atterrato a Fiumicino tranquillo e felice domenica notte con la moglie Grace. Ha conquistato il potere nel 1980 e non lo ha più mollato. Soltanto Gheddafi e altri tre despoti (il sultano del Brunei, Omar Bongo in Gabon e Dos Santos in Angola) tiranneggiano i loro popoli da più tempo. Robert Mugabe ha 84 anni ed è ospitato a Roma nell'ambasciata del suo Zimbabwe, quartiere Prati. Mentre era in volo i suoi poliziotti in Africa hanno arrestato l'oppositore più prestigioso, il giovane scienziato Arthur Mutambara, assieme a decine di altri avversari politici.

 

 

Lo Zimbabwe è l'ex Rhodesia del Sud. Era un Paese florido, uno dei granai d'Africa. Gli inglesi se ne sono andati 28 anni fa, e da allora le cose sono costantemente peggiorate. Oggi i tredici milioni di sudditi di Mugabe sono fra i più poveri del mondo, ridotti alla fame. L'inflazione è del 156.000 per cento. Non è un refuso: significa che ogni giorno i prezzi quadruplicano. Fino a una dozzina di anni fa almeno c'era la libertà. Ora neanche più quella. Da liberatore, Mugabe si è trasformato in tiranno.

 

Nel 2002 ha truccato le elezioni per farsi rieleggere. L'Unione europea ha reagito proibendogli di venire nel nostro continente. Ma lui si fa gioco di questo divieto. Con la scusa che a Roma c'è la Fao (Food and agriculture organization), la quale come tutte le agenzie dell'Onu gode di extraterritorialità, fa una capatina in Italia ogni volta che può. L’ultima volta, a un vertice Fao del 2005, paragonò Bush e Blair a Mussolini e Hitler. Chissà cosa dirà questa volta. Con la sua presenza a Roma, Mugabe sta facendo ombra perfino a un altro gentiluomo come l’iraniano Ahmadinejjad.

 

Il ministro degli Esteri australiano Smith ha definito «oscena» la sua presenza al vertice contro la fame nel mondo: «Mugabe è responsabile della fame di cui soffre il suo popolo, e ha usato gli aiuti alimentari a fini politici». Due mesi fa ha perso di nuovo le elezioni, ma grazie ai soliti brogli ha ottenuto un ballottaggio per il 27 giugno. E ora è venuto a farsi un po’ di propaganda in Italia.

 

I CONTI DEL BARACCONE

Il pretesto glielo offre uno dei tanti inutili vertici contro la fame di una delle tante inutili agenzie dell’Onu. La Fao, appunto. Il palazzo bianco della Fao sta vicino alle terme di Caracalla, un precursore di Mugabe. Fino al 2002 nel piazzale davanti alla Fao c’era l’obelisco di Axum. Poi l’Etiopia ha chiesto di riaverlo. L’Italia, chissà perché, ha acconsentito. Così l’obelisco è stato tolto e rispedito in Etiopia a nostre spese. Da allora giace abbandonato sotto una tettoia. Questo è il risultato dei complessi di colpa degli ex colonialisti. Un altro risultato è che continuiamo a finanziare baracconi come la Fao.

 

 

Ha quattromila funzionari. Duemila stanno «sul campo», nei posti dove si soffre la fame, e probabilmente qualcosa combinano. Gli altri duemila stanno a Roma, e si godono i loro stipendi da ottomila euro al mese esentasse. La Fao costa quasi 400 milioni di dollari l’anno. Poco, tutto sommato, se paragonati ai 300 milioni di euro che abbiamo appena deciso di buttare via per dare qualche altro mese di vita all’Alitalia. Ma tanto, se si scopre che gran parte del bilancio serve per pagare i dipendenti.

 

Come per l’Onu e l’Unesco, i tre quarti dei soldi vengono versati da undici Paesi (fra i quali non compaiono Cina e Russia, nonostante abbiano diritto di veto). Gli Usa pagano da soli il 25% delle spese, il Giappone il 20. Ma quando si decide come spendere, vale la regola della maggioranza. I membri della Fao sono 191. E il voto di San Marino vale quanto quello degli Usa.

 

LA CRISI ANNUNCIATA DEGLI ANNI NOVANTA

L’inefficienza della Fao è leggendaria. Già nel 1960, visti gli scarsi risultati, fu creato il Pam (Programma alimentare mondiale), agenzia operativa per le emergenze sempre con sede a Roma. Esiste tuttora e funziona abbastanza bene. Negli anni ’70 si continua con la moltiplicazione degli enti: nascono il Wfc (World food council) e l’Ifad (International fund for agricultural development). Vent’anni fa la Heritage Foundation, think tank Usa di destra, dimostra dati alla mano che l’inefficienza continua. E nel ’91 ai critici della Fao si aggiunge la rivista The Ecologist, bibbia degli ambientalisti, che decreta addirittura: «La Fao promuove la fame nel mondo, invece di combatterla».

 

 

 

Niente da fare. La burobaracca sopravvive organizzando vertici su vertici. Quello del 2002 viene considerato uno «spreco di tempo» perfino da molti dei partecipanti ufficiali. Nel maggio 2006 si dimette Louise Fresco, assistente direttore generale della Fao, che ammette: «La nostra organizzazione è incapace di adattarsi alla nuova era, i suoi capi non propongono soluzioni per superare la crisi».

 

LE CRITICHE DEGLI AFRICANI

Dopo il vertice del 2006 Oxfam, la più grande Ong (Organizzazione non governativa) privata contro la fame nel mondo, chiese di finirla con le «feste di parole». Un mese fa il presidente del Senegal ha ribadito: «Meglio chiudere la Fao». Invece ora ci risiamo. Per tre giorni i potenti della Terra, dittatori e affamatori compresi, banchettano a Roma alla faccia degli affamati. Quelli che fanno qualcosa di concreto (i missionari, i volontari delle Ong) sono rimasti in Africa, in Asia, in America Latina.

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Nelson pronto a lanciare i giovani Warriors

 

Don Nelson ha tenuto fede alle parole dichiarate nell’ultima partita di Stagione Regolare dei Warriors quando disse che molto probabilmente sarebbe rimasto per un’ultima stagione perche’, nonostante la mancata qualificazione alla post-season si era trovato bene con Golden State. A livello contrattuale il 2008/09 sara ‘ l’ultima annata (salvo rinnovi) di Nelson sulla panchina dei Warriors (incassera’ circa 5 milioni e mezzo di dollari) e nella conferenza stampa in cui conferma il suo “ritorno” e’ stato (ovviamente) bersagliato dalle domande sul futuro della squadra. Nei piani del prossimo anno di Nelson ci sara’ un’inversione di tendenza: se quest’anno i giovani si sono visti poco nel 2008/09, a discapito delle possibile sconfitte, giocatori come Belinelli e Wright troveranno un minutaggio sicuramente maggiore. “Cambieremo un po’ la nostra filosofia ammette Nelson e prosegue: “Potra’ costarci qualche partite in piu’ ma siamo pronti a correre questo rischio. Questo e’ cio’ che mi e’ stato chiesto: Chris Mullin vuole sviluppare i giovani ed io eseguiro’. Nell’ultima stagione infatti ho giocato molto con i veterani, concedendogli poco riposo e alla fine la mossa non ha pagato i frutti sperati. Il prossimo anno i minuti saranno distribuiti in modo migliore ovviamente senza dimenticarci che giochiamo per fare i playoffs e per vincere.”

 

joeiverson.com

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Se doveste mai prendere un treno in Giappone ed avere bisogno del bagno, ecco le indicazioni che trovereste...

 

toilet-in-Japan.jpg

 

 

Mi sfugge il motivo per il quale i giapponesi non contemplano la più classica delle posizioni... :lol:

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