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c'è sinistra italiana, che schifissimo non fa

anche se, udite udite, già ha perso venti pezzi dei sessanta con cui si era formata (e dei centoventi con cui ambiva a formarsi)

per come la vedo io, D'Alema, Speranza, Bersani, Pisapia e Civati non hanno niente di sinistra

la sinistra, in questo momento, deve avere un solo mantra e un solo obiettivo, la lotta al turbocapitalismo nelle sue varie forme.

ad esempio, sempre per come la vedo io, chiunque abbia detto/scritto/pensato che bisognerebbe votare Macron senza porsi manco un dubbio dopo il primo turno delle elezioni francesi, di sinistra non è

Sinistra italiana è morta dopo che Rizzo è passato con D'Alema. I pochi rimasti potrebbero fondersi con Possibile.

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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ooooh bene, ha vinto renzi. Che pathos però :ashamed0006:

 

Ora finalmente un uomo nuovo all'orizzonte che vuole cambiare l'Italia. Saprà incarnare il bene della società e la voglia dei giovani e dei lavoratori fin troppo vituperati negli ultimi anni. Una speranza giovane e dinamica. Daje Matte! Viva la Democrazia Cristiana!

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Non è un problema di che o quali dubbi porsi. Il problema è di cosa si fa alla fine dei dubbi.

Quelli che staranno a casa rischiando di far vincere i fasci possono retoricamente fare tutti i salti mortali che si vogliono, ma sono (e saranno storicamente) corresponsabili.

Ricapitolando o vince Renzi o finiremo in un nuovo fascismo? OK... visione lucida ed illuminata (dalle scie chimiche, probabilmente. :asd)

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Non è un problema di che o quali dubbi porsi. Il problema è di cosa si fa alla fine dei dubbi.

Quelli che staranno a casa rischiando di far vincere i fasci possono retoricamente fare tutti i salti mortali che si vogliono, ma sono (e saranno storicamente) corresponsabili.

In questo momento storico, e lo dico senza timore, finché prevale la pregiudiziale antifascista rispetto alla pregiudiziale antiliberista, la sinistra non farà nulla.

In Francia come in Italia.

 

Aggiungo che va cambiata anche un'altra prospettiva. Se un candidato (o un partito) non vince, è colpa del candidato, non di chi non l'ha votato. Nessuna corresponsabilità.

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Guest Nigma

La solita colpevolezza verso il corpo elettorale (puzzone ed ignorantone) quando non vota come si vuole.

Questo è un estremo che non condivido. Così come l'altro è appunto la totale assoluzione, che non condivido​ identicamente.

 

Esistono candidati che esprimono le proprie idee, candidati che non le esprimono ma sono ugualmente dignitosi e rispettabili, ed esistono candidati​ che non lo sono (da entrambe le parti).

 

Il corpo elettorale non può essere svincolato da ogni responsabilità, in cabina, altrimenti scriviamo tutti "scemo chi legge" e ci diamo all'anarchia.

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Questo è un estremo che non condivido. Così come l'altro è appunto la totale assoluzione, che non condivido​ identicamente.

 

Esistono candidati che esprimono le proprie idee, candidati che non le esprimono ma sono ugualmente dignitosi e rispettabili, ed esistono candidati​ che non lo sono (da entrambe le parti).

 

Il corpo elettorale non può essere svincolato da ogni responsabilità, in cabina, altrimenti scriviamo tutti "scemo chi legge" e ci diamo all'anarchia.

 

sempre per come la vedo io, l'elettore non ha alcuna responsabilità se non quella di recarsi alle urne e scegliere il candidato che più lo soddisfa

 

dal mio punto di osservazione vedo che in Italia molti partiti, in primis quello che oggi esprime il Presidente del Consiglio, stanno attuando una strategia di disinnesco della democrazia con due obiettivi: diminuire il numero di votanti e renderli sempre più fedeli ed obbedienti. Le tattiche per ottenere questi obiettivi (la cui raggiungibilità è stata scoperta pochi anni dopo Mani Pulite, osservando il fenomeno Berlusconi) mirano al continuo abbassamento dell'asticella del disgusto, in particolare demolendo l'avversario attraverso la logica della "inutilità".

La seconda tattica è, per l'appunto, quella della responsabilizzazione del corpo elettorale, col mantra del "voto utile", tra l'altro in un contesto in cui si amplia sempre di più la distanza tra la possibilità di decidere da parte del corpo elettorale e il potere, attraverso la diluizione degli appuntamenti elettorali, l'applicazione di leggi elettorali sempre più astruse (vedi gli obiettivi di cui sopra) e, in crescendo, il non rispetto del mandato elettorale fino alla decisione presa da terzi. 

 

In queste sette righe di panorama, l'unica responsabilità rimasta all'elettore è quella di scegliere il candidato che più lo soddisfa, cosa sempre più rara, sempre più difficile, sempre più inutile. Che non mi si parli, dunque, di responsabilità dell'elettore. 

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^@nigma

 

Il popolo va educato se ci tieni al (tuo) popolo, se invece sei un mero opportunista e pensi solo al tuo tornaconto personale beh la reazione del popolo non sempre è come la immagini/speri. Per me andrebbe bene anche 20 anni di governo tecnico eh, ma in un paese irriformabile come il nostro è pura utopia.

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Guest Nigma

sempre per come la vedo io, l'elettore non ha alcuna responsabilità se non quella di recarsi alle urne e scegliere il candidato che più lo soddisfa

 

dal mio punto di osservazione vedo che in Italia molti partiti, in primis quello che oggi esprime il Presidente del Consiglio, stanno attuando una strategia di disinnesco della democrazia con due obiettivi: diminuire il numero di votanti e renderli sempre più fedeli ed obbedienti. Le tattiche per ottenere questi obiettivi (la cui raggiungibilità è stata scoperta pochi anni dopo Mani Pulite, osservando il fenomeno Berlusconi) mirano al continuo abbassamento dell'asticella del disgusto, in particolare demolendo l'avversario attraverso la logica della "inutilità".

La seconda tattica è, per l'appunto, quella della responsabilizzazione del corpo elettorale, col mantra del "voto utile", tra l'altro in un contesto in cui si amplia sempre di più la distanza tra la possibilità di decidere da parte del corpo elettorale e il potere, attraverso la diluizione degli appuntamenti elettorali, l'applicazione di leggi elettorali sempre più astruse (vedi gli obiettivi di cui sopra) e, in crescendo, il non rispetto del mandato elettorale fino alla decisione presa da terzi.

 

In queste sette righe di panorama, l'unica responsabilità rimasta all'elettore è quella di scegliere il candidato che più lo soddisfa, cosa sempre più rara, sempre più difficile, sempre più inutile. Che non mi si parli, dunque, di responsabilità dell'elettore.

Non condivido una sola parola. Dispiace non poter approfondire causa impegno lavorativo.

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Guest Nigma

^@nigma

 

Il popolo va educato se ci tieni al (tuo) popolo, se invece sei un mero opportunista e pensi solo al tuo tornaconto personale beh la reazione del popolo non sempre è come la immagini/speri. Per me andrebbe bene anche 20 anni di governo tecnico eh, ma in un paese irriformabile come il nostro è pura utopia.

L'espressione "educazione del popolo" mette francamente i brividi, sia nei termini utilizzati che nel concetto espresso. E peraltro espone il fianco a malinterpretazioni poco democratiche.

 

NB. Nulla a che vedere con il livello di istruzione, discorso però già sviscerato mesi fa con un intervento risolutorio nientepopodimeno che di Tony Brando. :asd (no, non sono ironico)

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Il corpo elettorale non può essere svincolato da ogni responsabilità, in cabina, altrimenti scriviamo tutti "scemo chi legge" e ci diamo all'anarchia.

[Mi scuso preventivamente per il taglio (rapido) del post] Su questo sono pienamente d'accordo: il problema sorge quando ti trovi di fronte a candidati impresentabili: purtroppo non esiste una norma che preveda che per il 50% di schede bianche (o di voti non utilmente espressi) si proceda (all'attività amministrativa) con un Commissario (nel caso degli Enti Locali) o con un Premier Tecnico (Ragioneria dello Stato, Banca d'Italia, ecc. ecc.); allora sì che la questione di farebbe interessante.

Succede spesso che gli impresentabili vengano candidati nelle "roccaforti" ed il voto non è "consapevole" nemmeno in questo caso.

Sull'educare il popolo io l'ho intesa come la vecchia Educazione Civica... le schiere di (istituzionalmente) ignoranti fa spavento (ancora ricordo con orrore certi post ed interventi in campagna referendaria).

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L'espressione "educazione del popolo" mette francamente i brividi, sia nei termini utilizzati che nel concetto espresso. E peraltro espone il fianco a malinterpretazioni poco democratiche.

 

NB. Nulla a che vedere con il livello di istruzione, discorso però già sviscerato mesi fa con un intervento risolutorio nientepopodimeno che di Tony Brando. :asd (no, non sono ironico)

Qualsiasi espressione avessi usato si esporebbe al fianco di malinterpretazioni, comunque il senso del mio discorso sono sicuro che l'hai capito.

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Non condivido una sola parola. Dispiace non poter approfondire causa impegno lavorativo.

 

no, dai, magari non condividi incipit e chiusura, ma non puoi non condividere almeno in parte quello che sta in mezzo

a me sembra evidente che la diminuzione del numero di elettori sia un obiettivo strategico, accompagnato alla sempre minore forza rigeneratrice che il voto popolare ha in sé

l'Italia sostanzialmente non ha un governo che sia espressione di un programma elettorale votato dagli elettori da ben 6 anni, che è un periodo lunghissimo.

 

nel mio testo io ho parlato di un periodo che parte dal post-mani pulite. non è un caso che l'affluenza alle urne alle elezioni politiche, che in 46 anni tra il 1948 e il 1994 è variato di 6 punti percentuali (in discesa, dal 92 all'86%), da quel momento, nei 21 anni successivi fino al 2013, è calato di 14 punti (72%)

 

se pensiamo che alle presidenziali francesi l'astensione alle presidenziali nel 1995 era del 21% e oggi è del 22% o che in Inghilterra dopo il crollo '92-'01 c'è stato un grosso recupero (in termini di 2-3 punti percentuali ad ogni nuova tornata) o che in Germania tra il '90 e il '13 la differenza è di soli 6 punti (e nelle ultime elezioni c'è stato un rialzo), direi che questo è un fenomeno molto italiano, nella sua specifica corsa al ribasso.

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Ma c'è scritto da quando parte la Notte?

 

Dopo mezzanotte o vale anche se vado a letto alle 22? Quando albeggia è considerata ancora notte? E se dormo con la lucina accesa posso ancora considerarla notte oppure visto che ci vedo è da considerare come giorno?

 

.....una legge tutta da ridere ahah

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Guest Nigma

Premesso che legge è scritta in maniera incomprensibile ma copia modelli in vigore in Francia e Spagna, e premesso che la notte si definisce come intervallo di tempo compreso fra il tramonto e l'alba e che basta farsi un giro su Google per trovare orario quotidiano di tramonto e alba*, per fortuna al Senato sarà riveduta e corretta. Spero non in peggio.

 

*che vengono detti anche nei tg del mattino o nelle previsioni meteo, nulla di interpretabile

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A me che hanno spaccato una finestra, rubato 2 orologi, i ricordi del battesimo della figlia piccola, cagato sul letto, spaccato 2 armadi, rubato 1500 euro (il giorno dopo sarei andato in vacanza 1 settimana), siccome era pomeriggio gli avrei dovuto offrire uno Spritz.

Cosa passa nella testa a sti legislatori non capisco.

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premesso che la notte si definisce come intervallo di tempo compreso fra il tramonto e l'alba e che basta farsi un giro su Google per trovare orario quotidiano di tramonto e alba*, per fortuna al Senato sarà riveduta e corretta. Spero non in peggio.

Sì ma non resta comunque chiara come indicazione perché può esserci luce anche se è tramontato il sole e viceversa. Per esempio, per quanto riguarda la questione dei fari della macchina, è specificato che l'obbligo inizia mezz'ora dopo il tramonto e termina mezz'ora prima dell'alba.

 

Ugoverall, la legittima difesa non è che non fosse prevista prima

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Sì ma non resta comunque chiara come indicazione perché può esserci luce anche se è tramontato il sole e viceversa. Per esempio, per quanto riguarda la questione dei fari della macchina, è specificato che l'obbligo inizia mezz'ora dopo il tramonto e termina mezz'ora prima dell'alba.

 

Ugoverall, la legittima difesa non è che non fosse prevista prima

Si Mendi

Era per dire che proprio non ce la fanno a fare una cazzo di legge semplice e senza dubbi interpretativi

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Guest Nigma

Sì ma non resta comunque chiara come indicazione perché può esserci luce anche se è tramontato il sole e viceversa. Per esempio, per quanto riguarda la questione dei fari della macchina, è specificato che l'obbligo inizia mezz'ora dopo il tramonto e termina mezz'ora prima dell'alba.

 

Ugoverall, la legittima difesa non è che non fosse prevista prima

Non capisco la tua obiezione Mendy. Alla luce non viene fatto riferimento sia perché una persona non potrebbe misurarla sia perché si creerebbe confusione fra naturale e artificiale. E di confusione ce n'è già abbastanza, probabilmente.

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Guest Nigma

A me che hanno spaccato una finestra, rubato 2 orologi, i ricordi del battesimo della figlia piccola, cagato sul letto, spaccato 2 armadi, rubato 1500 euro (il giorno dopo sarei andato in vacanza 1 settimana), siccome era pomeriggio gli avrei dovuto offrire uno Spritz.

Cosa passa nella testa a sti legislatori non capisco.

Questa è una cazzata però. Il fatto di limitare la legge al periodo notturno è perché, di notte, è quasi impossibile discriminare grado di pericolo e livello di offesa, che sono i 2 punti focali della normativa sulla legittima difesa. Di giorno è esattamente come prima.
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Nigma dai su.

 

Questo testo è una gran cagata e come tale si merita di essere deriso, il testo, chi l'ha scritto e chi l'ha approvato.

 

È un testo da barzelletta.

 

È stato fatto solo ed esclusivamente per inseguire la lega su quel tema, o meglio, per fregare gli elettori alla lega e portarli a votare Pd.

 

Operazione fallita 😅

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