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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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I cittadini sono ancor meno qualificati dei rappresentanti.

 

Come dire: devo fare un palazzo, l'architetto più bravo che conosco ha solo 5 anni di esperienza quindi non mi fido, allora aspetta che chiamo il vicino di casa.

Ecco, sostituisci architetto con politico e bravura con onestà
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Non sopporto che si accosti il sistema tedesco a questo aborto: se prendono la Carta Fondamentale della Repubblica Federale Tedesca e mi chiedono di approvare quella il 4 Dicembre voto Sì... quello è un sistema costituzionale ben bilanciato quello partorito dalle menti di Verdini e Boschi lo scimmiotta.

In Germania il bicameralismo non è paritario (e non è un male... dipende da come lo realizzi) ma i poteri del Senato (che è espressione dei Land) sono incidenti; il Bundesrat è composto da ministri che rappresentano il proprio governo; i Lander sono rappresentati in base alla popolazione (si va da 3 rappresentanti di Amburgo ai 6 della Baviera), i voti devono essere espressi in blocco. Non ha proprio niente a che spartire con quello che ci propinano...

 

tra l'altro è una repubblica federale, è proprio tutta un'altra cosa

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I cittadini sono ancor meno qualificati dei rappresentanti.

 

Come dire: devo fare un palazzo, l'architetto più bravo che conosco ha solo 5 anni di esperienza quindi non mi fido, allora aspetta che chiamo il vicino di casa.

 

no no no, è diverso

non è una questione di "qualifica" come la intendi tu. io ho detto "qualificato" nel senso di "maggioranza qualificata", ossia quella necessaria per approvare la riforma senza passare per il referendum.

la legge l'hanno scritta i rappresentanti (vabbeh, facciamo finta di sì), tu sei chiamato a dare un parere definitivo...

il gruppo di architetti ha fatto il disegno del palazzo, degli interni, degli esterni, ha pensato al colore della facciata, gli impianti e tutto il resto...non sono tutti d'accordo e vengono da te, che sei - alla fin fine - il committente, e ti chiedono se ti va bene, mica ti chiedono di pensar tu a quali plafoniere mettere o a quali sistemi per il risparmio energetico installare...

tu puoi approfondire, far domande, farti mettere a confronto i preventivi, quello che vuoi...oppure basarti sull'estetica e basta

 

ecco, diciamo che, per rimanere nell'analogia, per me il problema sta nel fatto che le fondamenta dell'edificio non sono proprio il massimo...

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tra l'altro è una repubblica federale, è proprio tutta un'altra cosa

Per dare un'idea di cosa sia il Bundesrat... un articolo su un argomento trattato nelle ultime pagine:

 

Articolo 23 [L’Unione europea]

(1) Per la realizzazione di un'Europa unita la Repubblica federale di Germania collabora allo sviluppo dell'Unione Europea che è fedele ai principi federativi, sociali, dello Stato di diritto e democratico nonché al principio di sussidiarietà e che garantisce una tutela dei diritti fondamentali sostanzialmente paragonabile a quella della presente Legge fondamentale. La Federazione può a questo scopo, mediante legge approvata dal Bundesrat, trasferire diritti di sovranità. Per l'istituzione dell'Unione Europea, per le modifiche delle norme dei trattati e per le regolazioni analoghe, mediante le quali la presente Legge fondamentale viene modificata o integrata nel suo contenuto oppure mediante le quali tali modifiche e integrazioni vengono rese possibili, si applica l'articolo 79, secondo e terzo comma.
(2) Il Bundestag e i Länder, attraverso il Bundesrat, concorrono agli affari dell'Unione Europea. Il Governo federale deve informare il Bundestag e il Bundesrat in modo esauriente e tempestivo.
(3) Il Governo federale dà al Bundestag la possibilità di prendere posizione prima di concorrere agli atti normativi dell'Unione Europea. Nelle trattative il Governo federale tiene conto della posizione del Bundestag. I particolari sono stabiliti dalla legge.
(4) Il Bundesrat, deve essere associato alla formazione della volontà della Federazione nella misura in cui il suo concorso sia richiesta sul piano interno per una misura analoga ovvero qualora i Länder siano competenti sul piano interno.
(5) Qualora in una sfera di competenze esclusive della Federazione siano toccati interessi dei Länder, oppure qualora la Federazione abbia ad altro titolo il diritto di legiferare, il Governo federale tiene conto della posizione del Bundesrat. Se sono coinvolte in maniera preponderante competenze legislative dei Länder, l'organizzazione di loro uffici o il loro procedimento amministrativo, nella formazione della volontà della Federazione deve essere considerato in modo determinante il parere del Bundesrat; in ogni caso deve essere mantenuta la responsabilità della Federazione per l’insieme dello Stato. Nelle questioni che possono comportare aumenti di spese o a diminuzioni di entrate della Federazione, è necessario l'assenso del Governo federale.
(6) Se sono interessate principalmente competenze legislative esclusive dei Länder, la tutela dei diritti che spettano alla Repubblica federale di Germania quale Stato membro dell'Unione Europea deve di norma essere trasferita dalla Federazione ad un rappresentante dei Länder nominato dal Bundesrat. La tutela dei diritti si realizza con la partecipazione del Governo federale e di concerto con esso; deve essere mantenuta la responsabilità della Federazione per l’insieme dello Stato.
(7) I particolari di cui ai commi quarto e sesto sono stabiliti da una legge che richiede l’approvazione del Bundesrat.
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ragazzi io ci ho provato a leggere la riforma dell'articolo 70

 

prima era

"La funzione legislativa e' esercitata collettivamente dalle due camere"

 

Ora diventa

 

«Art. 70. -- La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all'articolo 71, per le leggi che determinano l'ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l'ufficio di senatore di cui all'articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma.

Le stesse leggi, ciascuna con oggetto proprio, possono essere abrogate, modificate o derogate solo in forma espressa e da leggi approvate a norma del presente comma. Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati. Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all'esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata. L'esame del Senato della Repubblica per le leggi che danno attuazione all'articolo 117, quarto comma, è disposto nel termine di dieci giorni dalla data di trasmissione. Per i medesimi disegni di legge, la Camera dei deputati può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti. I disegni di legge di cui all'articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica, che può deliberare proposte di modificazione entro quindici giorni dalla data della trasmissione. I Presidenti delle Camere decidono, d'intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti. Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all'esame della Camera dei deputati».

 

Nonostante sia uscito dal liceo col massimo dei voti, abbia due lauree e faccia ricerca scientifica, non ci sto capendo un cazzo.

Lungi da me dire che sia scritto coi piedi, perche' magari sono io che non capisco. Ma passare da mezzo rigo a un paragrafo di una decina e passa di righe...mi pare la solita leggina all'italiana, aggiungere cavilli e complicare cio che potenzialmente e' molto semplice. Alla faccia di chi faceva della "semplificazione" il suo cavallo di battaglia.

 

uppo anche io

 

se qualcuno "del sì" ce la spiega bene...

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ragazzi io ci ho provato a leggere la riforma dell'articolo 70

 

prima era

"La funzione legislativa e' esercitata collettivamente dalle due camere"

 

Ora diventa

 

«Art. 70. -- La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all'articolo 71, per le leggi che determinano l'ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l'ufficio di senatore di cui all'articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma.

Le stesse leggi, ciascuna con oggetto proprio, possono essere abrogate, modificate o derogate solo in forma espressa e da leggi approvate a norma del presente comma. Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati. Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all'esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata. L'esame del Senato della Repubblica per le leggi che danno attuazione all'articolo 117, quarto comma, è disposto nel termine di dieci giorni dalla data di trasmissione. Per i medesimi disegni di legge, la Camera dei deputati può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti. I disegni di legge di cui all'articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica, che può deliberare proposte di modificazione entro quindici giorni dalla data della trasmissione. I Presidenti delle Camere decidono, d'intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti. Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all'esame della Camera dei deputati».

 

Nonostante sia uscito dal liceo col massimo dei voti, abbia due lauree e faccia ricerca scientifica, non ci sto capendo un cazzo.

Lungi da me dire che sia scritto coi piedi, perche' magari sono io che non capisco. Ma passare da mezzo rigo a un paragrafo di una decina e passa di righe...mi pare la solita leggina all'italiana, aggiungere cavilli e complicare cio che potenzialmente e' molto semplice. Alla faccia di chi faceva della "semplificazione" il suo cavallo di battaglia.

 

"Cara Italia, vuoi leggi più semplici?"

Cominciamo bene...

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Un recente esempio di quanto i "popoli" siano miopi, quando chiamati a decidere in massa, viene dalla Colombia: mediante referendum è stato respinto, qualche giorno fa, l'accordo di pace con le Farc. 50,3 a 49,7. Nelle zone colpite, prevalentemente rurali, ha prevalso il sì mentre il no ha trionfato nelle città.

 

Pur con sofferenza, pur con compromessi, un accordo che metteva fine ad un conflitto dilaniante che durava dal 1964 è stato respinto dal lungimirante "popolo" colombiano, chiamato ad esprimersi per una ratifica non necessaria ma indetta dallo stesso Presidente come atto di riconciliazione e unità nazionale.

 

Risultato? Il processo di pace proseguirà, l'accordo sarà modificato in qualche sua parte per rispettare in maniera puramente formale l'indicazione espressa dal voto popolare ma la prossima volta Santos non indirà alcun referendum per non correre il rischio che venga nuovamente respinto.

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non la sa nessuno?

 

daje

Ti dico solo che tutti i costituzionalisti interpellati hanno una visione diversa di questo articolo.

 

Chi dice che ci siano 7 "modi" di fare le leggi, chi 8, chi 10, chi 12.

 

10 dicono sia il numero più facile da trovare e infatti io la scorsa settimana che mi sono letto tutto l'articolo a fondo ne contai 10.

 

Il problema è che leggendo articoli di critica è scritto talmente male che ci sono delle parti dello stesso che possono essere interpretati in maniera diversa; delle parole talmente generiche che dopo averle lette uno può pensare "ok questa spetta al Senato" "ok forse no" "Mmh,forse a tutti e due" "boh"

 

Infatti con una seconda-terza lettura non sono più sicuro del fatto che siano effettivamente 10.

 

Poi la cosa fantastica di questo articolo è che per capirlo te ne devi leggere almeno altri 10.

 

Praticamente per ogni legge ci vorrà una sentenza della Corte per stabilire di chi sarà la competenza.

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Un recente esempio di quanto i "popoli" siano miopi, quando chiamati a decidere in massa: il referendum colombiano ha respinto, qualche giorno fa, l'accordo di pace con le Farc. 50,3 a 49,7.

 

Nelle zone colpite (presumibilmente esauste, ma non vendicative) e ha prevalso il sì, mentre il no ha trionfato nelle città.

 

Pur con sofferenza, pur con compromessi, un accordo che metteva fine ad un conflitto dilaniante che durava dal 1964 è stato respinto dal lungimirante "popolo" colombiano, chiamato ad esprimersi per una ratifica non necessaria ma come atto di riconciliazione e unità nazionale.

 

Risultato? Il processo di pace proseguirà, l'accordo sarà modificato in qualche sua parte per rispettare in maniera puramente formale l'indicazione espressa dal voto popolare ma la prossima volta il Presidente Santos non indirà alcun referendum per non correre il rischio che venga nuovamente respinto.

Tipo in Ungheria insomma.

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Praticamente per ogni legge ci vorrà una sentenza della Corte per stabilire di chi sarà la competenza.

Qualcuno per il Si, può rispondere a questo punto? Perché è uno di quelli che mi preme maggiormente e vorrei capire se è un'ipotesi realistica o solo probabile

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Un recente esempio di quanto i "popoli" siano miopi, quando chiamati a decidere in massa, viene dalla Colombia: mediante referendum è stato respinto, qualche giorno fa, l'accordo di pace con le Farc. 50,3 a 49,7. Nelle zone colpite, prevalentemente rurali, ha prevalso il sì mentre il no ha trionfato nelle città.

 

Pur con sofferenza, pur con compromessi, un accordo che metteva fine ad un conflitto dilaniante che durava dal 1964 è stato respinto dal lungimirante "popolo" colombiano, chiamato ad esprimersi per una ratifica non necessaria ma indetta dallo stesso Presidente come atto di riconciliazione e unità nazionale.

 

Risultato? Il processo di pace proseguirà, l'accordo sarà modificato in qualche sua parte per rispettare in maniera puramente formale l'indicazione espressa dal voto popolare ma la prossima volta Santos non indirà alcun referendum per non correre il rischio che venga nuovamente respinto.

 ma che la stragrande maggioranza della popolazione sia ignorante non lo scopriamo certo oggi, basti leggere i dati sull'analfabetismo funzionale per esempio.

Ma in questo caso si è andati al referendum a causa dell'iter previsto dalla costituzione, mica per raccolta firme

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Un recente esempio di quanto i "popoli" siano miopi...

Appurato che non rispondi sui punti sollevati né su quali siano le ragioni per il sì...

Il "popolo miope" è stato chiamato a votare perché il Governo lungimirante (che tu sostieni) ha pensato bene di varare una riforma della Costituzione senza cercare il consenso (della maggioranza qualificata richiesta dalla Carta Fondamentale) in Parlamento... poi vincerà il SI perché per due mesi le bocche di fuoco della comunicazione "massaggeranno" la casalinga di Voghera... ma almeno il perché si voterà spero ti sia chiaro.

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ma che la stragrande maggioranza della popolazione sia ignorante non lo scopriamo certo oggi, basti leggere i dati sull'analfabetismo funzionale per esempio.

Ma in questo caso si è andati al referendum a causa dell'iter previsto dalla costituzione, mica per raccolta firme

A quanto avevo letto no, la Costituzione colombiana non prevede per questo tipo di accordo alcun obbligo di referendum popolare, è stata una scelta di Santos per legittimarlo col voto popolare e appunto lanciare un messaggio di riconciliazione nazionale. Poi magari ho letto male io o la fonte si sbagliava, per carità. Ma comunque le ragioni che hanno determinato la chiamata non modificano l'esito che ha mandato sotto shock praticamente tutto il mondo, che aveva applaudito ad un percorso e processo epocale, per la Colombia e tutto il Sud America.
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Qualcuno per il Si, può rispondere a questo punto? Perché è uno di quelli che mi preme maggiormente e vorrei capire se è un'ipotesi realistica o solo probabile

Alcune contraddizioni le puoi trovare anche da solo leggendo a fondo il testo.

 

Ad esempio, viene posta la differenza tra funzioni fondamentali e trascurabili delle città metropolitane e dei Comuni.

 

Bene non vi è una sola riga di spiegazione su cosa sia "fondamentale" e cosa sia "trascurabile".

 

Quindi già questa parte, appena ci sarà l'obiezione del Senato, andrà alla Corte che dovrà chiarire quali siano le funzioni fondamentali e quelle trascurabili però essendo una materia molto ampia al 99% ci saranno sempre problemi di interpretazione e ogni volta la Corte dovrà aggiungere qualcosa alle vecchie sentenze.

 

Ma poniamo l'ipotesi che la Corte in una volta sola riesca a prendere in esame e chiarire tutti i possibili scenari,

se in una legge a carattere fondamentale ci sono 2 righe di competenza marginale?

O al contrario se in una legge a carattere marginale ci saranno 2 righe che riguardano materie a carattere fondamentale?

 

A chi va la competenza? Perché nella riforma queste cose non sono scritte.

 

È scritto solo che decidono i due presidenti di camera e Senato. Il problema è che sono 2! E se non sono d'accordo?

Niente la spiegazione finisce lì, non è contemplato il disaccordo tra due persone.

 

In pratica ci ritroveremo una riforma che verrà riformata negli anni dalla Corte Costituzionale.

 

Mi domando: a sto punto potevano fargliela scrivere direttamente a loro così era meglio...

 

Ps: altre contraddizioni sinceramente io da solo non le avevo nemmeno colte perché trattasi di sfumature delle parole che possono essere intese in un modo o in un altro e a seconda dell'interpretazione si può dire che la competenza sia di una o dell'altra camera.

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A quanto avevo letto no, la Costituzione colombiana non prevede per questo tipo di accordo alcun obbligo di referendum popolare, è stata una scelta di Santos per legittimarlo col voto popolare e appunto lanciare un messaggio di riconciliazione nazionale. Poi magari ho letto male io o la fonte si sbagliava, per carità. Ma comunque le ragioni che hanno determinato la chiamata non modificano l'esito che ha mandato sotto shock praticamente tutto il mondo, che aveva applaudito ad un percorso e processo epocale, per la Colombia e tutto il Sud America.

no nigma mi riferivo al caso italiano non colombiano, vedi quanto scrive il papero

 

comunque non do assolutamente per scontato vinca il si, ma certo le proveranno e le stanno già provando tutte tipo scheda elettorale-truffa

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Appurato che non rispondi sui punti sollevati né su quali siano le ragioni per il sì...

Il "popolo miope" è stato chiamato a votare perché il Governo lungimirante (che tu sostieni) ha pensato bene di varare una riforma della Costituzione senza cercare il consenso (della maggioranza qualificata richiesta dalla Carta Fondamentale) in Parlamento... poi vincerà il SI perché per due mesi le bocche di fuoco della comunicazione "massaggeranno" la casalinga di Voghera... ma almeno il perché si voterà spero ti sia chiaro.

E che diavolo c'entra con la Colombia? Il perché si voti in Italia è ben noto. Così come è ben noto che in Italia trovare una maggioranza Costituente sia impossibile, dal momento che persino all'interno del fronte del No esistono almeno 4 posizioni diverse fra minoranza PD, Lega, FI e M5S. Con letture e sfumature opposte anch'esse.

 

Pretendere che in Italia si realizzino riforme condivise - addirittura una Maggioranza Costituente - equivale semplicemente a non fare riforme, perché ci troviamo in una stagione politica completamente agli antipodi rispetto al Dopoguerra per ovvi ed evidenti motivi.

 

A ciò occorre aggiungere che ai Togliatti, De Gasperi, Nenni, Almirante ecc. si contrappongono oggi macchiette incapaci di reggere una conversazione in topic per più di 30 secondi. Quindi non soltanto non viene percepita l'urgenza storica che c'era all'epoca, ma sussiste proprio una mancanza di strumenti grammaticali e logici.

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Ma ragazzi, vincerà in no senza dubbio. Voi siete fissati con le campagne mediatiche, ma il web è illeggibile dall'altro punto di vista. Vincerà il no in primis perché Renzi all'inizio l'ha personalizzato.

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no nigma mi riferivo al caso italiano non colombiano, vedi quanto scrive il papero

 

comunque non do assolutamente per scontato vinca il si, ma certo le proveranno e le stanno già provando tutte tipo scheda elettorale-truffa

La scheda elettorale è stata approvata e ratificata dargli organi competenti, non l'ha scritta e colorata Renzi coi pastelli. Certe minchiate proprio son dure a morire. Ah già, si saranno ricordati che "tengono famiglia" (cit.Papero). :ahahah:

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Ma ragazzi, vincerà in no senza dubbio. Voi siete fissati con le campagne mediatiche, ma il web è illeggibile dall'altro punto di vista. Vincerà il no in primis perché Renzi all'inizio l'ha personalizzato.

Vabbè ma chi vota no sta già preparandosi l'alibi del complotto governativo coi servizi segreti, Presidente della Repubblica, massoneria e setta degli Illuminati. La realtà è che in un sistema tripartitico prevale la posizione tenuta da 2 contro 1, che è il no. Non c'è proprio altro da aggiungere. Personalizzarla ovviamente ha aggravato una situazione già compromessa.

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I cittadini sono ancor meno qualificati dei rappresentanti.

 

Come dire: devo fare un palazzo, l'architetto più bravo che conosco ha solo 5 anni di esperienza quindi non mi fido, allora aspetta che chiamo il vicino di casa.

 

 

Un recente esempio di quanto i "popoli" siano miopi, quando chiamati a decidere in massa, viene dalla Colombia

Nigma, se tu scrivi questi post si desume che il popolo sia miope (anche quello italiano) e per avvalorare la tua tesi porti ad esempio il caso colombiano...

 

Evidentemente, se io e Luke ti abbiamo risposto similmente, quantomeno, non ti era riuscito di essere particolarmente chiaro nell'esposizione.

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La scheda elettorale è stata approvata e ratificata dargli organi competenti, non l'ha scritta e colorata Renzi coi pastelli. Certe minchiate proprio son dure a morire. Ah già, si saranno ricordati che "tengono famiglia" (cit.Papero). :ahahah:

Guarda che c'è un ricorso al Tar del Lazio sia per il quesito referendario sia per la possibile mal applicazione della legge 352/1970 sul referendum.

 

Direi che il Papero non si è inventato niente visto che ci hanno fatto pure ricorso al Tar.

 

17 e 20 ottobre dovrebbero essere le date.

 

Quindi ancora non è stato approvato niente visto che se il Tar del Lazio accogliesse la validità del ricorso quel quesito non sarebbe più proponibile.

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