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è stato bello non avere la città deturpata nei suoi punti più belli per un paio d'anni...

 

Come sapete tutti i luoghi storici di Roma sono infestati dai camion bar e dai venditori ambulanti controllati dalla famiglia Tredicine, uno dei poteri forti della città, esponente storica della destra romana e coinvolta nelle inchieste su Mafia capitale. 

Ora, una direttiva europea impone la messa a bando entro maggio 2017 delle concessioni su suolo pubblico, quelle che la famiglia Tredicine da sempre si aggiudica per due spiccioli grazie a suoi rapporti con la politica. Una liberazione per Roma, un disastro per il monopolista del commercio ambulante e una iniezione di competizione e trasparenza per l'economia locale. 

Ma i grillini vogliono salvare Tredicine, perciò si impegnano a impedire la messa a bando e favorire la riassegnazione delle licenze ai vecchi titolari. Ieri un gruppo di deputati 5 stelle lo ha annunciato in una conferenza stampa alla Camera. Come non bastasse, fingono che il regalo al boss dei camion bar sia un gesto anticapitalista: lo facciamo per impedire l'ingresso nel mercato delle società di capitali, dicono. Oltre al danno, la beffa. 

E questi darebbero fastidio ai poteri forti?

 

 

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NO BOLKESTEIN... :YUNO:  :testadura 

La Bolkestein è un bell'argomento da trattare (non sono ironico, sarebbe veramente interessante farlo)... ma ci vorrebbe un minimo di conoscenza della direttiva perché, tra l'altro, ha implicazioni anche per un altro settore di una certa importanza per l'Italia che è quello delle concessioni demaniali marittime...

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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è costata quanto preventivato? Ora si farà l'inaugurazione con tanto di autorità mentre si dovrebbe incarcerare un bel po' di persone...

L'opera è utile, come lo sarebbe il valico necessario al completamento del corridoio Reno-Alpi... è che mi piacerebbe che, invece delle tante chiacchiere, i politici pensassero al bene comune e non alle loro tasche (e a quelle del loro partito).

 

Amen

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Ormai sono solo un paio i tratti bruttini, ma ci sono

 

già

 

le gallerie quasi finite.

Giá?

L'autostrada a A3 Salerno - Reggio Calabria è un imbuto lungo 442,9 chilometri che venne costruito tra il 1962 e il 1974, con l'obiettivo di unire il nord al sud d'Italia. Un tracciato mai terminato che ha rappresentato una base per l'arricchimento della criminalità organizzata.

E' nel 1961 la legge 729 a concepirla. E la sua realizzazione è affidata all'Anas. Il costo complessivo previsto è di 180 miliardi delle lire di allora. Ed è un costo "a fondo perduto" dal momento che non saranno mai applicati pedaggi. Si tratta quindi - almeno nelle intenzioni - di una grande opera sociale.

Il percorso dell'autostrada a sceglierlo, però, è la politica. I due "boss politici" di Cosenza, il socialista Giacomo Mancini e il democristiano Riccardo Misasi, per proteggere il loro feudo elettorale di obbligano l'Anas a optare per la via interna al posto delle due costiere, quella ionica o quella tirrenica, inizialmente in alternativa previste dal progetto. Il problema che la via interna impone è il superamento della catena montuosa Sila. Si tratta di 40 chilometri in più, di cui più della metà, esattamente 22, in galleria.

La prima pietra per la costruzione dell'Autostrada viene posta nel 1962 dall'allora presidente del consiglio Amintore Fanfani il quale promette in due anni il termine dell'opera che sarà invece inaugurata 12 anni dopo, nel 1974, con un costo conclusivo di 368 miliardi di lire, oltre il doppio del preventivo iniziale.

I 2,3 chilometri sul Sirino sprofondano praticamente subito, mentre il resto dell'autostrada, tornata nel 2001 ad essere catalogata come una semplice "strada", muore lentamente.

Nel 1997 riprendono i lavori divisi, oggi, in 7 macrolotti. Costo finale previsto: 9 miliardi di euro. Come dire: 18 mila miliardi delle vecchie lire. Una cifra iperbolica. La data della consegna definitiva dell'opera è stata fissata al 2013.

Gli esperti la considerano una mera illusione.

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è stato bello non avere la città deturpata nei suoi punti più belli per un paio d'anni...

 

Come sapete tutti i luoghi storici di Roma sono infestati dai camion bar e dai venditori ambulanti controllati dalla famiglia Tredicine, uno dei poteri forti della città, esponente storica della destra romana e coinvolta nelle inchieste su Mafia capitale.

Ora, una direttiva europea impone la messa a bando entro maggio 2017 delle concessioni su suolo pubblico, quelle che la famiglia Tredicine da sempre si aggiudica per due spiccioli grazie a suoi rapporti con la politica. Una liberazione per Roma, un disastro per il monopolista del commercio ambulante e una iniezione di competizione e trasparenza per l'economia locale.

Ma i grillini vogliono salvare Tredicine, perciò si impegnano a impedire la messa a bando e favorire la riassegnazione delle licenze ai vecchi titolari. Ieri un gruppo di deputati 5 stelle lo ha annunciato in una conferenza stampa alla Camera. Come non bastasse, fingono che il regalo al boss dei camion bar sia un gesto anticapitalista: lo facciamo per impedire l'ingresso nel mercato delle società di capitali, dicono. Oltre al danno, la beffa.

E questi darebbero fastidio ai poteri forti?

 

 

14517511_1062125560572688_30801722820079

 

NO BOLKESTEIN... :YUNO: :testadura

 

Inizio ad avere paura, adesso... Così per come è messa è una cosa gravissima.

 

"I primi 100 giorni"

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Cosa diamine ho appena letto

Vuole i soldi che il Governo avrebbe destinato all'organizzazione delle Olimpiadi xD

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Giá?

 

Bello estrapolare parole a muzzo dai post.

Soprattutto quando non si sa nulla dell'argomento.

 

"già avv. [lat. iam]. – 1. a. Riferito a un verbo o a una locuz. in funzione di predicato, indica che nel momento in cui si parla, o di cui si parla, un fatto è ormai compiuto o sta compiendosi o è accaduto da poco: è già tutto fatto; quando arrivai alla stazione, il treno era già partito; Già era ’l sole a l’orizzonte giunto (Dante); io a quell’ora sarò già lontano."

 

Io un pò di latino al liceo l'ho fatto.

Non sarò Dante, ma so scrivere quello che penso.

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Vabbè ma sta roba è da comiche.

Volevano i soldi delle Olimpiadi senza Olimpiadi?

 

:asd

"Babbo, ha detto che se venivo promosso mi comprava il motorino"

"...ti hanno bocciato"

"Si ma i soldi li hai, dammeli lo stesso che mi compro la PlayStation pro, i giochi e un motorino usato"

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Bello estrapolare parole a muzzo dai post.

Soprattutto quando non si sa nulla dell'argomento.

 

"già avv. [lat. iam]. – 1. a. Riferito a un verbo o a una locuz. in funzione di predicato, indica che nel momento in cui si parla, o di cui si parla, un fatto è ormai compiuto o sta compiendosi o è accaduto da poco: è già tutto fatto; quando arrivai alla stazione, il treno era già partito; Già era ’l sole a l’orizzonte giunto (Dante); io a quell’ora sarò già lontano."

 

Io un pò di latino al liceo l'ho fatto.

Non sarò Dante, ma so scrivere quello che penso.

 

po', non pò  :fiskio

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Onestamente non credo sia una priorità.

Prima dell'eventuale ponte vengono tante altre cose.

In Calabria, in Sicilia ed in tutta Italia.

 

secondo me non è tanto un discorso di priorità

il ponte sullo stretto è un concetto che c'è da secoli (seriamente, nel senso che ci pensavano anche i romani, che fecero un ponte di barche per far passare gli elefanti...) e, se messo in un determinato contesto, puoi anche considerarlo una "priorità".

Ad esempio nel '69, quando fu fatto il concorso di idee da cui poi è partita tutta la pappardella che ci ha portato fino a qui (anzi, fino al 2013, quando la pappardella doveva essere finita), il contesto era ben diverso da quello attuale.

Non credo nemmeno sia un discorso di "benaltrismo" (del tipo "facciamo prima le cose più importanti"), anche se riferito alle infrastrutture di trasporto in Sicilia e Calabria, perché questo presupporrebbe che se nei prossimi 20 anni si faranno tutte le strade e le ferrovie che renderebbero poi effettivamente utile il ponte, poi il ponte sarebbe utile e allora andrebbe fatto.

Credo che il discorso debba essere un po' più ampio: serve davvero collegare via terra Calabria e Sicilia per far passare auto, tir e treni? Serve alle persone e alle merci o ci sono modi migliori per garantire il trasporto? Operare su porti e aeroporti potrebbe essere effettivamente meglio, come sostengono alcuni, sia dal punto di vista del numero di persone/giorno e di tonnellate/giorno di merci da trasportare che dal punto di vista dell'impatto ambientale? 

 

Poi c'è tutto il resto, il fatto che il ponte sia la classica "grande opera" che assomiglia più a una pietra che rotola che a un progetto serio, che ha già succhiato milioni e milioni di risorse per nulla, che coinvolge il peggio della classe politica e imprenditoriale italiana, che appare come il più classico degli specchietti usati dai politici peggiori (100.000 posti di lavoro, ma anche la figata di avere un oggetto di ingegneria come non si è mai visto...con tutto che bisogna fidarsi della capacità di fare un ponte che ha caratteristiche che sono il triplo di quanto mai fatto dall'uomo...)

Nel 2013 fu messa una pietra sopra, io direi che sarebbe il caso di lasciare quella pietra lì dove sta e pensare che con la stima di costi del ponte (se non sbaglio 8,5 miliardi di €, facciamo 10 per non sbagliare) puoi pensare di rilanciare il trasporto traghettato (che oggi tra l'altro rischia di essere tagliato ancor più di quanto non lo sia stato fino ad ora rispetto ai fasti degli anni '70), di rilanciare i tantissimi porti e porticcioli per la navigazione turistica non pesante, di rilanciare i "poli aeronautici" siciliani con trasporto di persone e merci ancora migliore...e magari si scopre che del ponte non c'è poi tutto questo bisogno, se non per ingrassare certe tasche.

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secondo me non è tanto un discorso di priorità

il ponte sullo stretto è un concetto che c'è da secoli (seriamente, nel senso che ci pensavano anche i romani, che fecero un ponte di barche per far passare gli elefanti...) e, se messo in un determinato contesto, puoi anche considerarlo una "priorità".

Ad esempio nel '69, quando fu fatto il concorso di idee da cui poi è partita tutta la pappardella che ci ha portato fino a qui (anzi, fino al 2013, quando la pappardella doveva essere finita), il contesto era ben diverso da quello attuale.

Non credo nemmeno sia un discorso di "benaltrismo" (del tipo "facciamo prima le cose più importanti"), anche se riferito alle infrastrutture di trasporto in Sicilia e Calabria, perché questo presupporrebbe che se nei prossimi 20 anni si faranno tutte le strade e le ferrovie che renderebbero poi effettivamente utile il ponte, poi il ponte sarebbe utile e allora andrebbe fatto.

Credo che il discorso debba essere un po' più ampio: serve davvero collegare via terra Calabria e Sicilia per far passare auto, tir e treni? Serve alle persone e alle merci o ci sono modi migliori per garantire il trasporto? Operare su porti e aeroporti potrebbe essere effettivamente meglio, come sostengono alcuni, sia dal punto di vista del numero di persone/giorno e di tonnellate/giorno di merci da trasportare che dal punto di vista dell'impatto ambientale? 

 

Poi c'è tutto il resto, il fatto che il ponte sia la classica "grande opera" che assomiglia più a una pietra che rotola che a un progetto serio, che ha già succhiato milioni e milioni di risorse per nulla, che coinvolge il peggio della classe politica e imprenditoriale italiana, che appare come il più classico degli specchietti usati dai politici peggiori (100.000 posti di lavoro, ma anche la figata di avere un oggetto di ingegneria come non si è mai visto...con tutto che bisogna fidarsi della capacità di fare un ponte che ha caratteristiche che sono il triplo di quanto mai fatto dall'uomo...)

Nel 2013 fu messa una pietra sopra, io direi che sarebbe il caso di lasciare quella pietra lì dove sta e pensare che con la stima di costi del ponte (se non sbaglio 8,5 miliardi di €, facciamo 10 per non sbagliare) puoi pensare di rilanciare il trasporto traghettato (che oggi tra l'altro rischia di essere tagliato ancor più di quanto non lo sia stato fino ad ora rispetto ai fasti degli anni '70), di rilanciare i tantissimi porti e porticcioli per la navigazione turistica non pesante, di rilanciare i "poli aeronautici" siciliani con trasporto di persone e merci ancora migliore...e magari si scopre che del ponte non c'è poi tutto questo bisogno, se non per ingrassare certe tasche.

 

bravo Loz, completamente d'accordo

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Ragazzi, in Sicilia non abbiamo ancora le autostrade. I viadotti crollano e la strada di collegamento tra le due principali città dell'isola rimane chiusa per mesi dopo essere stata appena inaugurata.

Il trasporto in treno è essenziale, a Palermo non esiste neanche la metropolitana (si spacciano treni regionali che transitano come metropolitane).

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pronto? virginia? ci sei? stiamo a ottobre eh...

 

Roma, Raggi perde i pezzi: getta la spugna anche il Ragioniere generale

"Sono troppo isolato, manca un indirizzo politico", dice Stefano Fermante che ha rimesso il mandato e ha consegnato una relazione da cui emerge una città sull'orlo del default

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pronto? virginia? ci sei? stiamo a ottobre eh...

 

Roma, Raggi perde i pezzi: getta la spugna anche il Ragioniere generale

"Sono troppo isolato, manca un indirizzo politico", dice Stefano Fermante che ha rimesso il mandato e ha consegnato una relazione da cui emerge una città sull'orlo del default

È impegnata con le quote rosa, che per lei sono stupide. Dalle tempo, in settimana risolve tutto.

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Ragazzi, in Sicilia non abbiamo ancora le autostrade. I viadotti crollano e la strada di collegamento tra le due principali città dell'isola rimane chiusa per mesi dopo essere stata appena inaugurata.

Il trasporto in treno è essenziale, a Palermo non esiste neanche la metropolitana (si spacciano treni regionali che transitano come metropolitane).

Peccato che nella mia settimana da turista in Sicilia i pochi autobus e treni fossero frequentati solo da turisti (quasi tutti stranieri) e immigrati, perché palemmmmmitani e girgentani vogliono la macchina o il motorino.

 

Mentre basta andare a Bologna per trovare un traffico cittadino quasi vivibile mentre treni e autobus scoppiano di gente.

 

E da ignorante mi chiedo: perché investire nei trasporti pubblici in zone dove la gente manco prende quei pochi che ci sono mentre altrove, dove la gente li prende abitualmente, si trasformano in carri bestiame e ne servirebbero altri?

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