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Grillo pronto a lanciare il suo partito

«Sarà un esempio di democrazia diretta»

Liste regionali dopo l'estate, in autunno nascerà un nuovo Movimento di Liberazione Nazionale

 

«L'assalto alla diligenza Italia è in corso. Tutti vogliono la loro parte di bottino. Partiti, lobby, criminalità organizzata, interessi locali, gruppi stranieri. Gli unici esclusi sono i cittadini, coloro che si ostinano a chiamarsi italiani e a pagare le tasse. La democrazia è diventato un semplice esercizio di potere». Beppe Grillo alza il livello della sua partecipazione all'agone politico e, dopo le liste con il 'bollino' per le amministrative, dopo il tentativo di candidatura alla segreteria Pd, annuncia la formazione di un partito tutto suo. Il comico genovese annuncia che dopo l'estate lancerà «le Liste regionali a Cinque Stelle per le elezioni del 2010» e che «in autunno nascerà un nuovo Movimento di Liberazione Nazionale, un soggetto politico a Cinque Stelle espressione dei cittadini. Un esempio di democrazia diretta».

 

POVERI - Secondo Grillo, «ci aspetta un Autunno Flambè. Le aziende, terminata la cassa integrazione, saranno costrette a licenziare, o a chiudere. Otto milioni di italiani sono poveri. Poveri, ascoltate il suono della parola: Po-ve-ri. Una parola dell'Ottocento, Charles Dickens e le navi di emigranti verso le Americhe. A 150 anni dall'Unità d'Italia ci sono otto milioni di poveri. Questa Italia è fallita». E ancora: «Quando i soldi finiranno, o meglio, quando saranno costretti a annunciare che i soldi sono finiti, allora inizierà il ballo. Nessuno può dire che tipo di ballo sarà. Secessionista, peronista, federalista, pre unitario, fascista. Una danza a cui dobbiamo partecipare, non assistere». «Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?) - conclude Grillo. - Noi neppure».

 

 

essendo un paese che fa ridere...

è giusto che al cabarettista (S)mascherato si contrapponga un comico...

io tifo per il comico... ma solo per sentimento... regionale... :fiskio

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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Al Segretario del PRC Paolo Ferrero

Al Segretario del PDCI Oliviero Diliberto

Al Coordinatore di Sinistra e Libertà Nichi Vendola

Al Segretario del PCL Marco Ferrando

Alla portavoce nazionale del Movimento Sinistra Critica Flavia D’Angeli

 

 

In qualità di elettori di sinistra, dopo il secondo fallimento del quorum necessario a garantire una rappresentanza al Parlamento nazionale ed europeo di almeno una delle tre liste concorrenti (Sinistra e Libertà, PRC-PDCI, PCL), riteniamo doveroso e indispensabile, allo scopo di un rilancio credibile del ruolo e dell’iniziativa politica e culturale di una sinistra degna di questo nome, comunicarvi le seguenti considerazioni:

 

• la delusione e l’amarezza per l’esito elettorale sono enormi e pari all’indignazione per ciò che poteva essere e non è stato (non meno del 9% dei voti con la presentazione di una lista UNITARIA di tutti i frammenti della sinistra) e per le cause che lo hanno determinato, ma oggi sono secondarie rispetto all’esigenza PRIORITARIA di individuare un percorso che ci restituisca una sinistra viva,vitale e UNITA;

• in un anno e dopo il disastro elettorale della Sinistra Arcobaleno, nessuna significativa riflessione autocritica, nessun dibattito serio e radicale sulle ragioni di quel disastro è stato promosso da voi in qualità di leaders dei nostri partiti di riferimento, nessuna concreta iniziativa politica è stata avviata e concretizzata sui problemi più gravi che oggi attanagliano i lavoratori, i disoccupati, i precari e il mondo della scuola, nel Paese e nelle assemblee elettive in cui la sinistra è presente;

• è ormai evidente che le poche (e in realtà superabili) differenze politiche e culturali esistenti tra le suddette formazioni non costituiscono motivazioni serie, nobili e giustificative dell’attuale stato di divisione e contrapposizione;

• è altrettanto evidente che ciò che emerge dal ceto politico di cui voi siete espressione è il PERSONALISMO, un grottesco protagonismo, una sottile e recondita resa dei conti ammantata di ideologismo anacronistico o di novismo subalterno e generico, perpetrata sulla pelle della base e dell’ elettorato di sinistra, che non si rassegnano all’approdo e alla deriva moderata del PD o alla scelta dolorosa dell’astensionismo.

 

 

 

 

 

 

Ad evitare, pertanto, che l’elettorato di sinistra, per disperazione, scelga uno dei due o entrambi gli sbocchi elettorali sopra indicati (voto “utile” al PD o astensionismo), vi chiediamo di DIMETTERVI dalle vostre cariche in quanto massimi responsabili delle disfatte elettorali più recenti e dell’immobilismo burocratico e impotente degli ultimi anni.

Chiedere le vostre dimissioni e un dibattito reale e senza reticenze sull’attuale stallo dei nostri partiti, finalizzato ad una rapida ricomposizione unitaria, alla messa in campo di idee e contenuti adeguati per la costituzione della CASA COMUNE della sinistra e di un’ UNICA LISTA ELETTORALE, a noi sembra l’unica cosa seria da fare.

Anche nella consapevolezza che per rimuovere lo spirito di scissione e l’opportunismo, le logiche di potere e di difesa del proprio orticello, è necessario e non più rinviabile rimuovere il PERSONALISMO che le ispira, per rimuovere le persone che di esso sono la causa. Dinanzi alla crisi durissima delle condizioni di vita di milioni di persone e ai pericoli persistenti per la democrazia, continuare a mantenere irresponsabilmente l’attuale stato di divisione delle vostre formazioni, significa sprofondare in una QUESTIONE MORALE che presto o tardi potrà travolgervi e colpire i lavoratori in modo devastante.

 

 

 

 

 

 

Compagni andate a questo link e se siete d'accordo firmate http://firmiamo.it/sinistraunita

Per favore :sbrilluccico Scritta dal mio daddy

 

Tuo padre è un grande, ha espresso in maniera impeccabile la mia idea, basta con sti fancazzisti, belle parole ma fatti zero! Anche se personalmente a me Ferrero piace.

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Grillo pronto a lanciare il suo partito

«Sarà un esempio di democrazia diretta»

Liste regionali dopo l'estate, in autunno nascerà un nuovo Movimento di Liberazione Nazionale

 

«L'assalto alla diligenza Italia è in corso. Tutti vogliono la loro parte di bottino. Partiti, lobby, criminalità organizzata, interessi locali, gruppi stranieri. Gli unici esclusi sono i cittadini, coloro che si ostinano a chiamarsi italiani e a pagare le tasse. La democrazia è diventato un semplice esercizio di potere». Beppe Grillo alza il livello della sua partecipazione all'agone politico e, dopo le liste con il 'bollino' per le amministrative, dopo il tentativo di candidatura alla segreteria Pd, annuncia la formazione di un partito tutto suo. Il comico genovese annuncia che dopo l'estate lancerà «le Liste regionali a Cinque Stelle per le elezioni del 2010» e che «in autunno nascerà un nuovo Movimento di Liberazione Nazionale, un soggetto politico a Cinque Stelle espressione dei cittadini. Un esempio di democrazia diretta».

 

POVERI - Secondo Grillo, «ci aspetta un Autunno Flambè. Le aziende, terminata la cassa integrazione, saranno costrette a licenziare, o a chiudere. Otto milioni di italiani sono poveri. Poveri, ascoltate il suono della parola: Po-ve-ri. Una parola dell'Ottocento, Charles Dickens e le navi di emigranti verso le Americhe. A 150 anni dall'Unità d'Italia ci sono otto milioni di poveri. Questa Italia è fallita». E ancora: «Quando i soldi finiranno, o meglio, quando saranno costretti a annunciare che i soldi sono finiti, allora inizierà il ballo. Nessuno può dire che tipo di ballo sarà. Secessionista, peronista, federalista, pre unitario, fascista. Una danza a cui dobbiamo partecipare, non assistere». «Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?) - conclude Grillo. - Noi neppure».

 

Questo è il rischio che si corre a trattare una nazione come un'azienda, si può fallire.

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Per Grillo applicherò per una volta il ragionamento che va più in voga nella razza umana recentemente:

" Voterò per il male minore"

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Per Grillo applicherò per una volta il ragionamento che va più in voga nella razza umana recentemente:

" Voterò per il male minore"

L'importante è che non venga risucchiato nel vortice politico...

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Lettera di un fascista al blog di Grillo. Brazzo non credevo ne esistessero così. Non condivido assolutamente i suoi ideali, ma questa lettera fa capire quanto in basso è caduta la nostra politica se pure un fascista convinto come lui si schifa.

 

"Mi chiamo Alessio, non credo che pubblicherai questa lettera, nel tuo blog si respira un'altra aria, ma te la invio lo stesso. Sono un missino della generazione degli anni '70. Uno di quelli che si faceva i cortei a Milano e la sera era contento di essere tornato a casa sano e salvo. Uno che credeva in Giorgio Almirante e aveva sul comodino il libro:"Autobiografia di un fucilatore". Che schifava la mafia e la massoneria.

Oggi sento dire che viviamo in un regime fascista. Ma questo vuol dire offendere il fascismo. Mussolini mandò il prefetto Mori in Sicilia a combattere la mafia. I suoi presunti eredi, i post fascisti, post missini, poi annini e poi più niente si sono alleati con un partito creato da Dell'Utri condannato a nove anni per frequentazioni mafiose.

Una generazione la mia che credeva nella Giustizia e nello Stato, a cui ha aderito persino l'Eroe Borsellino, che si è ridotta a fare da spalla a un cialtrone piduista e puttaniere. Con che faccia Fini e La Russa, uno che ha rischiato la pelle per le sue idee, in cui credevano i ragazzi della "Giovane Italia", si prestano a questa indegna pagliacciata? Se fosse vivo Ramelli, gli prenderebbe il vomito. A me viene lo sconforto.

Volevamo una Patria e ci ritroviamo la Lega e il Partito del Sud. Gaber ha detto che: "La sua generazione ha perso", bene, la mia ha straperso e ora ci raccontano pure che ha vinto. Era più democratico il fascismo di questa caricatura di democrazia truccata, in cui vincono sempre gli stessi, i ricchi, i potenti. Il fascismo non ritornerà più, ha fatto errori imperdonabili, è morto e sepolto, ma durante il fascismo Gelli sarebbe finito al confino e lo psiconano in qualche varietà di provincia. Io credo che uno Stato non possa tollerare dei contropoteri occulti al suo interno, non possa abdicare al principio di Autorità, altrimenti è finito. Le regioni del Sud sono sotto il controllo delle mafie con cui "bisogna convivere". La Massoneria è più forte che mai. Le truppe di occupazione americane sono ancora qui dopo più di sessant'anni dalla fine della guerra.

Le letture della mia Destra erano Guénon, Evola, Pound, Nietzsche, D'Annunzio oggi ci sono i reality show anche a Palazzo Grazioli, il bordello del nuovo regime. Quando ci fu "Mani Pulite" eravamo il partito dell'onestà, l'unico, contro la corruzione, Il pool di Milano, seppure strabico verso la sinistra, era un punto di riferimento. Gli stessi dirigenti di allora hanno votato il Lodo Alfano, una legge miserabile che neppure il Duce avrebbe voluto. Per cosa? Per evitare la condanna per corruzione a Berlusconi, non una condanna per motivi politici, ma una per soldi, per dei miserabil soldi.

Forse ho sbagliato tutto, come i miei dirimpettai di Avanguardia Operaia e di Lotta Continua che, comunque, hanno il mio rispetto. Credevamo in un'Italia migliore, ognuno a modo suo. Ho imparato, a mie spese, che l'italiano è un popolo opportunista a cui fa difetto la memoria." Alessio

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Lettera di un fascista al blog di Grillo. Brazzo non credevo ne esistessero così. Non condivido assolutamente i suoi ideali, ma questa lettera fa capire quanto in basso è caduta la nostra politica se pure un fascista convinto come lui si schifa.

 

...la politica e non solo.

 

Io direi anche l'Italia.

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Lettera di un fascista al blog di Grillo. Brazzo non credevo ne esistessero così. Non condivido assolutamente i suoi ideali, ma questa lettera fa capire quanto in basso è caduta la nostra politica se pure un fascista convinto come lui si schifa.

 

...la politica e non solo.

 

Io direi anche l'Italia.

Mi sa che una cosa rispecchia l'altra.

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- Lezione di Politica (quindi non è OT :asd:asd:asd ) Economica

 

 

 

SOCIALISMO:

Hai 2 mucche.

Il tuo vicino ti aiuta ad occupartene e tu dividi il latte con lui.

 

COMUNISMO:

Hai 2 mucche.

Il governo te le prende e ti fornisce il latte secondo i tuoi bisogni.

 

FASCISMO:

Hai 2 mucche

Il governo te le prende e ti vende il latte.

 

NAZISMO:

Hai 2 mucche.

Il governo prende la vacca bianca ed uccide quella nera.

 

DITTATURA:

Hai 2 mucche.

La polizia te le confisca e ti fucila.

 

FEUDALESIMO:

Hai 2 mucche.

Il feudatario prende metà del latte e si tromba tua moglie.

 

DEMOCRAZIA:

Hai 2 mucche.

Si vota per decidere a chi spetta il latte.

 

DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA:

Hai 2 mucche.

Si vota per chi eleggerà la persona che deciderà a chi spetta il latte.

 

ANARCHIA:

Hai 2 mucche.

Lasci che si organizzino in autogestione.

 

CAPITALISMO:

Hai 2 mucche

Ne vendi una per comprare un toro ed avere dei vitelli con cui iniziare un allevamento.

 

CAPITALISMO SELVAGGIO:

Hai 2 mucche.

Fai macellare la prima ed obblighi la seconda a produrre tanto latte come 4 mucche.

Alla fine licenzi l'operaio che se ne occupava accusandolo di aver lasciato morire la vacca di sfinimento.

 

BERLUSCONISMO:

Hai 2 mucche.

Ne vendi 3 alla tua Società quotata in borsa, utilizzando lettere di credito aperte da tuo fratello sulla tua banca. Poi fai uno scambio delle lettere di credito, con una partecipazione in una Società soggetta ad offerta pubblica e nell'operazione guadagni 4 mucche beneficiando anche di un abbattimento fiscale per il possesso di 5 mucche. I diritti sulla produzione del latte di 6 mucche vengono trasferiti da un intermediario panamense sul conto di una Società con sede alle Isole Cayman, posseduta clan destinamente da un azionista che rivende alla tua Società i diritti sulla produzione del latte di 7 mucche.

 

Nei libri contabili di questa Società figurano 8 ruminanti con l'opzione d'acquisto per un ulteriore animale. Nel frattempo hai abbattuto le 2 mucche perchè sporcano e puzzano. Quando stanno per beccarti, diventi Presidente del Consiglio.

 

PRODISMO:

Hai 2 mucche.

Tu le mantieni, il governo si prende il latte e ti mette una tassa su: la stalla, la mangiatoia, la produzione. A te rimane lo sterco. Intanto è in approvazione un disegno di Legge sulla tassazione dei rifiuti organici animali.

 

MASTELLISMO

Hai due mucche.

Vai in giro promettendo di regalare il latte a tutti e ti fai regalare altre 10 mucche.

 

Con il latte ci riempi la piscina della moglie a forma di conchiglia.

 

E contemporaneamente la fai nominare presidentessa del consorzio per i sussidi ai bovini.

 

Ad un giudice che vuole indagare sulla questione lo trasferisci a Ponza.

 

E dopo di ciò, quando ti vogliono carcerare, inizi a piangere dicendo che tutti sono contro di te e che non fai parte della casta

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SOCIALISMO:

Hai 2 mucche.

Il tuo vicino ti aiuta ad occupartene e tu dividi il latte con lui.

 

COMUNISMO:

Hai 2 mucche.

Il governo te le prende e ti fornisce il latte secondo i tuoi bisogni.

 

FASCISMO:

Hai 2 mucche

Il governo te le prende e ti vende il latte.

 

NAZISMO:

Hai 2 mucche.

Il governo prende la vacca bianca ed uccide quella nera.

 

DITTATURA:

Hai 2 mucche.

La polizia te le confisca e ti fucila.

 

FEUDALESIMO:

Hai 2 mucche.

Il feudatario prende metà del latte e si tromba tua moglie.

 

DEMOCRAZIA:

Hai 2 mucche.

Si vota per decidere a chi spetta il latte.

 

DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA:

Hai 2 mucche.

Si vota per chi eleggerà la persona che deciderà a chi spetta il latte.

 

ANARCHIA:

Hai 2 mucche.

Lasci che si organizzino in autogestione.

 

CAPITALISMO:

Hai 2 mucche

Ne vendi una per comprare un toro ed avere dei vitelli con cui iniziare un allevamento.

 

CAPITALISMO SELVAGGIO:

Hai 2 mucche.

Fai macellare la prima ed obblighi la seconda a produrre tanto latte come 4 mucche.

Alla fine licenzi l'operaio che se ne occupava accusandolo di aver lasciato morire la vacca di sfinimento.

 

BERLUSCONISMO:

Hai 2 mucche.

Ne vendi 3 alla tua Società quotata in borsa, utilizzando lettere di credito aperte da tuo fratello sulla tua banca. Poi fai uno scambio delle lettere di credito, con una partecipazione in una Società soggetta ad offerta pubblica e nell'operazione guadagni 4 mucche beneficiando anche di un abbattimento fiscale per il possesso di 5 mucche. I diritti sulla produzione del latte di 6 mucche vengono trasferiti da un intermediario panamense sul conto di una Società con sede alle Isole Cayman, posseduta clan destinamente da un azionista che rivende alla tua Società i diritti sulla produzione del latte di 7 mucche.

 

Nei libri contabili di questa Società figurano 8 ruminanti con l'opzione d'acquisto per un ulteriore animale. Nel frattempo hai abbattuto le 2 mucche perchè sporcano e puzzano. Quando stanno per beccarti, diventi Presidente del Consiglio.

 

PRODISMO:

Hai 2 mucche.

Tu le mantieni, il governo si prende il latte e ti mette una tassa su: la stalla, la mangiatoia, la produzione. A te rimane lo sterco. Intanto è in approvazione un disegno di Legge sulla tassazione dei rifiuti organici animali.

 

MASTELLISMO

Hai due mucche.

Vai in giro promettendo di regalare il latte a tutti e ti fai regalare altre 10 mucche.

 

Con il latte ci riempi la piscina della moglie a forma di conchiglia.

 

E contemporaneamente la fai nominare presidentessa del consorzio per i sussidi ai bovini.

 

Ad un giudice che vuole indagare sulla questione lo trasferisci a Ponza.

 

E dopo di ciò, quando ti vogliono carcerare, inizi a piangere dicendo che tutti sono contro di te e che non fai parte della casta

 

la prima parte mi era già nota, ma gli ultimi tre mi mancavano... :asd :asd

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SOCIALISMO:

Hai 2 mucche.

Il tuo vicino ti aiuta ad occupartene e tu dividi il latte con lui.

 

COMUNISMO:

Hai 2 mucche.

Il governo te le prende e ti fornisce il latte secondo i tuoi bisogni.

 

FASCISMO:

Hai 2 mucche

Il governo te le prende e ti vende il latte.

 

NAZISMO:

Hai 2 mucche.

Il governo prende la vacca bianca ed uccide quella nera.

 

DITTATURA:

Hai 2 mucche.

La polizia te le confisca e ti fucila.

 

FEUDALESIMO:

Hai 2 mucche.

Il feudatario prende metà del latte e si tromba tua moglie.

 

DEMOCRAZIA:

Hai 2 mucche.

Si vota per decidere a chi spetta il latte.

 

DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA:

Hai 2 mucche.

Si vota per chi eleggerà la persona che deciderà a chi spetta il latte.

 

ANARCHIA:

Hai 2 mucche.

Lasci che si organizzino in autogestione.

 

CAPITALISMO:

Hai 2 mucche

Ne vendi una per comprare un toro ed avere dei vitelli con cui iniziare un allevamento.

 

CAPITALISMO SELVAGGIO:

Hai 2 mucche.

Fai macellare la prima ed obblighi la seconda a produrre tanto latte come 4 mucche.

Alla fine licenzi l'operaio che se ne occupava accusandolo di aver lasciato morire la vacca di sfinimento.

 

BERLUSCONISMO:

Hai 2 mucche.

Ne vendi 3 alla tua Società quotata in borsa, utilizzando lettere di credito aperte da tuo fratello sulla tua banca. Poi fai uno scambio delle lettere di credito, con una partecipazione in una Società soggetta ad offerta pubblica e nell'operazione guadagni 4 mucche beneficiando anche di un abbattimento fiscale per il possesso di 5 mucche. I diritti sulla produzione del latte di 6 mucche vengono trasferiti da un intermediario panamense sul conto di una Società con sede alle Isole Cayman, posseduta clan destinamente da un azionista che rivende alla tua Società i diritti sulla produzione del latte di 7 mucche.

 

Nei libri contabili di questa Società figurano 8 ruminanti con l'opzione d'acquisto per un ulteriore animale. Nel frattempo hai abbattuto le 2 mucche perchè sporcano e puzzano. Quando stanno per beccarti, diventi Presidente del Consiglio.

 

PRODISMO:

Hai 2 mucche.

Tu le mantieni, il governo si prende il latte e ti mette una tassa su: la stalla, la mangiatoia, la produzione. A te rimane lo sterco. Intanto è in approvazione un disegno di Legge sulla tassazione dei rifiuti organici animali.

 

MASTELLISMO

Hai due mucche.

Vai in giro promettendo di regalare il latte a tutti e ti fai regalare altre 10 mucche.

 

Con il latte ci riempi la piscina della moglie a forma di conchiglia.

 

E contemporaneamente la fai nominare presidentessa del consorzio per i sussidi ai bovini.

 

Ad un giudice che vuole indagare sulla questione lo trasferisci a Ponza.

 

E dopo di ciò, quando ti vogliono carcerare, inizi a piangere dicendo che tutti sono contro di te e che non fai parte della casta

articolo si stampo nettamente comunista! :asd

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Aumentano le minacce di morte nei confronti di Barack Obama. L'Fbi e le agenzie di intelligence hanno registrato un'improvvisa impennata dei casi giudicati degni di nota, quasi tutti collegati alla volonta' del presidente americano di varare la nuova riforma sanitaria. L'ultimo episodio nei giorni scorsi in Maryland. Un uomo si e' presentato a un convegno di Obama sulla riforma sanitaria esibendo un doppio cartello: da un lato ''Morte a Obama'', dall'altro ''Morte a Michelle e alle sue due stupide bambine''. Secondo gli investigatori non si tratta di esibizionismo di cattivo gusto. (RCD)

 

No difatti, non è esibizionismo, si chiama razzismo. Bello e buono peraltro. :chetristezza

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LA BUSTINA DI MINERVA

Ma va pensiero...

di Umberto Eco

 

Ecco come si arrivò al decreto che al posto dell'inno nazionale istituì tanti inni dialettali per le venti regioni. Da "El purtava el scarp del tennis" a "Funiculì Funiculà" fino a "Ciuri ciuri"

 

Quando Bossi entrò in possesso di un filmato in cui si vedeva Berlusconi, vestito da Renato Zero anni sessanta, che si faceva fustigare da una escort travestita da Maschera di Ferro Ovvero il Segreto della Bastiglia, il presidente del consiglio era ormai nelle sue mani. E infatti la Lega ottenne subito un decreto legge che aboliva "Fratelli d'Italia" come inno nazionale e lo sostituiva con "Va pensiero". L'universo leghista entrava tuttavia in crisi quando Calderoli, informato da un collega dentista melomane, si rendeva conto che "Va pensiero" non solo era il canto di alcuni esuli ebrei, ma esprimeva il dolore di chi non celebrava una regione conquistata bensì anelava a un patria perduta - e in ogni caso, come aveva osservato Raffaele Lombardo con meridionale intuizione, quella geremiade menava gramo. Inoltre Fini, con sorrisini sarcastici, aveva cominciato a dire che gli andava benissimo un inno scritto da un grande patriota come Verdi, che esprimeva a puntino lo stato d'animo risorgimentale e il sogno di una nuova Alleanza Nazionale.

 

A questo punto le Lega intera si era ribellata a Bossi che era stato costretto a chiedere a Berlusconi un nuovo decreto legge, facendo leva su un altro filmato (entrato fortunosamente in suo possesso) che mostrava il presidente del consiglio che, toltesi le scarpe, si era travestito da Brunetta, e si faceva fustigare da Letta che, messe le scarpe del presidente, si era travestito da Ciccio Ingrassia.

 

Il nuovo decreto istituiva al posto dell'inno nazionale tanti inni dialettali quante erano le venti regioni, e ordinava che nelle occasioni ufficiali dovesse essere eseguito solo l'inno regionale.

 

Per certe regioni la scelta era stata facile: la Liguria aveva subito adottato "Cibben che son piccinn-a - ghe l'ho comme mæ moæ: - a pâ ?na barca a veja - con tûtti i sò mainæ!", mentre in

Piemonte ai sostenitori de "La bella Gigogin" si opponevano coloro che lo ritenevano troppo risorgimentale e proponevano in alternativa "Ricordi quelle sere passate al Valentino"; accorgendosi però all'ultimo momento che non era in dialetto torinese, e ripiegando su "Maria Gioana a l'era an sl'uss - a l'era an sl'uss ch'a la filava oh! (bis) Trullalalà!". La Lombardia, ispirandosi anche al Capo leghista, aveva scelto "El purtava el scarp del tennis", il Trentino Alto Adige optava decisamente per la Marcia di Radetsky, il Veneto si attestava su "La biondina in gondoleta - l'altra sera gò menà" e il Friuli Venezia Giulia, scartati "Le campane di San Giusto" e "Vola Colomba bianca vola", troppo nazional- irredentisti, ripiegava su "Ciribiribin, paghè 'na bira, Ciribiribin, no go moneda, Ciribiribin, doman de sera, Ciribiribin, la pagherò!".

 

Per la Toscana era sembrato quasi naturale scegliere "La porti un bacione a Firenze", ma si erano opposte Lucca, Pisa e Livorno, iniziando una faida dagli esiti incerti. Pisa voleva, benché in italiano, "Evviva la torre di Pisa", per Livorno "Il Vernacoliere" aveva preparato un inedito "La topa c'è", e i lucchesi, per orgoglio pucciniano, dialetto a parte, volevano "Un bel di' vedremo levarsi un fil di fumo", dove l'atteso fil di fumo avrebbe dovuto evidentemente provenire da Pisa in fiamme. Per conto proprio, Prato aveva scelto un inno cinese.

 

La Lega aveva provocatoriamente suggerito per la Capitale "Roma non far la stupida stasera" (o almeno "Arrivederci Roma") ma i romani avevano opposto "È mejo er vino de li castelli che questa zozza società". Più dura la faccenda a Napoli dove si scontravano i sostenitori di "O sole mio" con quelli di "A Marechiare" e infine tra i due litiganti godeva il terzo e veniva scelto "Funiculì Funiculà". Trascuriamo per ragioni di spazio le scelte di altre regioni, ricordando al massimo l'Abruzzo con "E vola vola vola vola e vola lu pavone", e la Sicilia con "Ciuri ciuri ciuri di tuttu l'annu, l'amuri ca mi dasti ti lu tornu...".

 

I problemi erano sorti in campo sportivo. Una tesi radicale voleva che non esistesse più una squadra nazionale degli azzurri ma che nei campionati internazionali si misurassero, che so, il Chievo con l'Argentina o la Sampdoria con l'Inghilterra. Non avendo la federazione internazionale accettato una simile complicazione degli accoppiamenti, si era accettato che giocasse per l'Italia una squadra detta degli Arlecchini, con maglia a losanghe multicolori, e si cantasse all'inizio un pout pourri di tutti gli inni regionali. Il delicato collage melodico veniva affidato ad Apicella ma il risultato sembrava piuttosto una composizione di Sylvano Bussotti, dallo spartito illeggibile, che i calciatori facevano molta fatica a memorizzare e cantare. Per cui si era ripiegato sul coro a bocca chiusa dalla "Butterfly" che, essendo roba giapponese, non evocava nessun risorgimento.

(20 agosto 2009 http://espresso.repubblica.it/dettaglio/ma-va-pensiero/2107243&ref=hpsp)

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BERLUSCONI FA CAUSA AL QUOTIDIANO LA REPUBBLICA: 'MI DIFFAMA'

 

ROMA - Il premier Silvio Berlusconi ha deciso di querelare La Repubblica, chiedendo un risarcimento di 1 milione di euro, perché ritiene "palesemente diffamatorie" le 10 domande sul caso Noemi e per un articolo del 6 agosto dal titolo 'Berlusconi ormai ricattabile''. E' lo stesso quotidiano di Ezio Mauro a darne oggi notizia in prima pagina ("Berlusconi va dai giudici e fa causa alle 10 domande") riportando l'atto di citazione firmato dal premier e depositato al Tribunale di Roma.

 

Sempre in prima pagina la risposta del direttore Ezio Mauro che nel suo intervento dal titolo "Insabbiare" scrive tra l'atro: "E' la prima volta nella memoria di un paese libero, che un uomo fa causa alle domande che gli vengono rivolte. Ed è la misura delle difficoltà e delle paure che popolano l'estate dell'uomo più potente d'Italia. La questione è semplice: poiché è incapace di dire la verità sul 'ciarpame politico' che ha creato con le sue stesse mani e che da mesi lo circonda il capo del governo chiede alla magistratura di bloccare l'accertamento della verità impedendo la libera attività giornalistica d'inchiesta, che ha prodotto quelle domande senza risposta".

 

http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-22/causa-domande/causa-domande.html

Berlusconi fa causa alle 10 domande

Chiesto un milione di risarcimento

di LUCIANO NIGRO

 

http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-22/davanzo-28ago/davanzo-28ago.html

La menzogna come potere

di GIUSEPPE D'AVANZO

 

http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-22/mauro-28ago/mauro-28ago.html

EDITORIALE

Insabbiare

di EZIO MAURO

 

http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-1/gruppo-facebook-diecimila/gruppo-facebook-diecimila.html "Berlusconi, rispondi!" 40.000 iscritti su Facebook

 

LE DOMANDE:

http://temi.repubblica.it/repubblicaspeciale-dieci-domande-a-berlusconi/

http://temi.repubblica.it/repubblicaspeciale-altre-dieci-domande-a-silvio-berlusconi/

 

:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto:zitto

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Dove arriveremo?

 

ChichItalia, e siamo già sulla buonissima strada.

 

si hai ragione, ho sbagliato a scrivere... dove stiamo arrivando, non dove arriveremo...

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Ho provato qualcosa di simile con alcuni colleghi americani tre settimane fa ( capelli verdi a parte ) e vi posso assicurare che le risposte erano praticamente identiche..... :ahahah:ahahah:ahahah

 

 

aN_20UEYVPU

 

meno male che tanti non lo conoscono...

 

meno persone lo conoscono meno persone ci deridono... :chetristezza

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Ho provato qualcosa di simile con alcuni colleghi americani tre settimane fa ( capelli verdi a parte ) e vi posso assicurare che le risposte erano praticamente identiche..... :ahahah:ahahah:ahahah

 

 

aN_20UEYVPU

 

 

:ahahah:ahahah:ahahah

 

Questo servizio delle Iene mi era sfuggito

 

Che gran programma :inchino :inchino :inchino

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