Southwest Division Preview


Iniziamo il consueto giro di preview pre-stagionali che ci accompagneranno da qui all’inizio della stagione con la Southwest Division. Pubblicheremo i restanti articoli a giorni alterni, dedicando la chiusura come sempre ai nostri Lakers.

Dallas Mavericks

In una division in cui si alternano squadre che hanno stravolto il roster e squadre che sono rimaste quasi inalterate, i Mavs sono stati senz’altro una delle franchigie più attive della post-season. Sfumato il doppio sogno Williams-Howard, il GM Donnie Nelson ha potuto avere ampi margini di manovra per muoversi sul mercato, anche se è evidente che gli acquisti non siano stati quelli desiderati: fuori Kidd, Haywood, Terry (free agent), Mahinmi (a Indiana) dentro Collison, Dahntay Jones (via trade), e Kaman, Brand e OJ Mayo (free agent). Il risultato?

Una squadra ancora in costruzione. Le partite fin qui disputate in pre-season hanno dimostrato che c’è ancora tanta strada da fare per creare la chimica necessaria quando si cambia così tanto. Certo l’accoppiata Collison-Mayo sembra essere promettente, con la shooting guard ex-Memphis chiamato ad un appello importante: non più sesto uomo, ma titolare e seconda opzione offensiva dietro Nowitzki. L’aggiunta di Kaman aggiunge qualcosa che Dallas storicamente non ha da anni, un centro capace di produrre in attacco; il suo contratto però è annuale e pare improbabile un lungo futuro in maglia bianco-blu per lui. Insomma, Carlisle ha un gruppo interessante da gestire, forse meno pericoloso dall’arco rispetto al passato, ma più versatile sotto tanti punti di vista.

Ci sono però delle incognite sui texani. La principale di queste è il ginocchio di Nowitzki: continua a gonfiarsi nonostante il riposo e la fisioterapia, e le prospettive di un’intervento in artroscopia che il tedesco vorrebbe rimandare a fine stagione sembrano sempre più vicine nel tempo. A 34 anni e con una stagione intera da affrontare come e quanto Nowitzki potrà essere il leader di questa squadra?

 

Starting Five: Collison, Mayo, Marion, Nowitzki, Kaman

 

Preview: 47-35. L’inizio di stagione potrebbe essere difficoltoso, finchè non si crea la giusta chimica di squadra. Le condizioni di Nowitzki saranno determinanti: si potrà lottare per un posto tra le prime 5-6 della Conference, o si dovrà fare i conti con lo spauracchio della lottery?

 

San Antonio Spurs

I cari, vecchi San Antonio Spurs. Da anni ai vertici della Western Conference con un nucleo di giocatori e coaching staff quasi invariato, optano anche quest’anno per qualche ritocco minore ad un gruppo ormai molto ben consolidato. Le uniche novità che potremmo vedere in campo in stagione sono Nando De Colo, play nazionale francese dietro Parker, e Cory Joseph, sophomore da Texas, anche se non si può escludere il lancio di qualche giovane in puro stile Spurs (occhio a Witherspoon). Per il resto tutto è affidato alle mani di Parker, Ginobili e Duncan, accompagnati da Diaw e Green che hanno esteso il loro contratto in estate.

Ogni anno c’è sempre qualcuno che commenta:”ma basta con questi Spurs, sono vecchi, questo è l’anno che crollano fisicamente”. E puntualmente ogni anno gli Speroni li smentiscono e si presentano ai PO nelle primissime posizioni. Non c’è motivo dunque di credere che quest’anno le cose cambino in maniera così drastica, al netto di infortuni dei big 3. Continueranno a giocare a memoria e ad esprimere una delle migliori pallacanestro della lega, almeno fino a Maggio quando la componente fisica ed atletica assumerà un peso maggiore.

 

Starting Five: Parker, Green, Leonard, Diaw, Duncan

 

Preview: 55-27. Playoff facili e seed medio-alto a seconda di quanto si riposeranno in stagione i grandi vecchi.

 

New Orleans Hornets

Franchigia in ricostruzione dopo l’affaire-Paul, i New Orleans Hornets hanno lavorato in estate per dare vita ad una squadra giovane basata su un grosso punto fermo: Eric Gordon. Strappato durante il mercato dei FA alla concorrenza dei Suns, Gordon ha sulle spalle il peso della squadra e si pone come riferimento durante il processo di rebuilding. Il rischio è che non riesca a reggere il peso, letteralmente: il suo ginocchio, operato lo scorso Febbraio in artroscopia per danni alla cartilagine, non è ancora a posto e verosimilmente lo costringerà a riposo per tutta la preseason. Vale quindi lo stesso discorso fatto per Nowitzki e Dallas inerente la possibilità di una stagione più o meno soddifacente, con la differenza che New Orleans non ha alcuna necessità di mantenere un buon record (anzi…). .

La squadra di coach Monty Williams sarà in ogni caso interessante da osservare. L’impatto di Anthony Davis (da PF accanto a Robin Lopez o da SF con Ryan Anderson da 4?) minaccia di essere impressionante, anche se non tutti gli analisti lo vedono favorito come ROY e le domande su di lui sono tante. Ma parlando di rookie occorre citare anche Brian Roberts e sopratutto Austin Rivers, le cui prestazioni potrebbero far girare parecchie teste.

 

Starting Five: Vazquez, Gordon, Aminu/Davis, Davis/Anderson, Lopez

 

Preview: 25-57. La ricostruzione prosegue e quest’anno non si si può aspettare nulla di diverso dalla lottery. Il ginocchio di Gordon e le logiche legate al tanking ci diranno se gli Hornets potranno puntare alle 30 W o si lasceranno andare nella speranza di avere nuovamente una pick tra le prime 3.

 

Houston Rockets

La lista dei movimenti estivi degli Houston Rockets è chilometrica: ceduti Lowry, Dragic, Scola, Dalembert, Budinger, Lee e Camby (più di mezza squadra), acquistati Lin, Douglas, Asik, Delfino, più i rookie Lamb, Royce White, Motiejunas e Terrence Jones. Anche i Rockets, rimasti orfani di Howard che per qualche giorno vicino al draft avevano assaporato, si sono trovati improvvisamente con milioni di spazio salariale libero e non si sono fatti pregare per costruire un roster competitivo.

L’aggiunta mediaticamente più rilevante è quella di Jeremy Lin. Il protagonista della Linsanity della scorsa primavera è ad un autentico bivio della sua carriera: da un lato il GM Daryl Morey investe pesantemente su di lui (24 milioni in 3 anni) sperando di aver trovato una point guard da 17-18 punti e 7-8 assist di media, dall’altro lato c’è lo scetticismo di tanti che verte sul numero eccessivo di turnovers, sulla scarsa costanza al tiro e sulla sua tenuta fisica. Il sottoscritto fa parte più della prima schiera che della seconda, convinto che all’interno di una squadra giovane e costruita con criterio possa trovare il contesto giusto per esplodere definitivamente.

I pick and roll tra lui e Asik possono essere un’arma importante, a maggior ragione guardando le buone prestazioni del turco in queste prime partite d’Ottobre che giustificano per ora il grosso investimento su di lui (anche per lui 24 in 3). Quando poi in campo ci saranno contemporaneamente anche due attaccanti eccellenti come Kevin Martin e Carlos Delfino (ed eventualmente Motiejunas se mantiene quello che promette), le difese avversarie potrebbero essere seriamente impegnate.

Lo sguardo del GM Morey però è anche proiettato al futuro. L’anno prossimo ci sono solo 30 milioni a libro paga, in più c’è il contratto di Martin in scadenza che potrebbe essere sia lasciato scadere per liberare spazio sia usato come appetibile merce di scambio per rinforzare il roster.

 

Starting Five: Lin, Martin, Parsons, Patterson, Asik

 

Preview: 40-42. Il ritorno della Linsanity può condurre i Rockets ad una concreta lotta per l’ultimo posto per i PO, ma il progetto Rockets andrà giudicato più in là nel tempo, a prescindere dal record (presumibilmente perdente) di quest’anno.

 

Memphis Grizzlies

I Memphis Grizzlies si presentano all’inizio della stagione 2012-2013 dopo un’annata deludente che li ha visti uscire al primo turno con i Clippers. L’anno scorso Randolph ebbe seri problemi fisici e al suo ritorno non riuscì neanche lontanamente a replicare le mirabilie dei playoff 2011.

Quest’anno però Zibo sta bene ed è pronto a guidare una delle frontline più forti della lega insieme a Marc Gasol, in costante crescita, e ad un ottimo cambio come Speights. Hollins, uno dei coach più preparati a mio parere, ha a disposizione una squadra che ha tutte le carte in regola per essere tra le protagoniste della Conference. Un quintetto con Conley-Allen-Gay-Zibo-Gasol è senz’altro uno dei più completi su entrambe le metà campo.

In uscita il movimento principale è stato la partenza di Mayo, ma parliamo chiaro, la notizia non ha infranto molti cuori in Tennessee. La sua assenza potrebbe essere sopperita dal trio di giovani Ellington-Bayless-Selby che promette energia e punti rapidi dalla panchina, ed è una scommessa che tutto sommato vale la pena di fare.

 

Starting Five: Conley, Allen, Gay, Randolph, Gasol

 

Preview: 52-30. Randolph sano e un gruppo ben rodato possono garantire tante soddisfazioni in stagione. E’ l’occasione giusta per tornare ad essere la squadra che tanto aveva impressionato due anni fa.

 

 


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