Los Angeles Lakers at Oklahoma City Thunder L 85-100 (20-14)


I Los Angeles Lakers si presentano ad Oklahoma City per concludere il quarto back2back stagionale dopo la bella vittoria di ieri a Dallas.

I gialloviola entrano sul parquet dei Thunder, ieri vincenti contro i Boston Celtics, con il giusto piglio. Difesa forte, ritmi contenuti, attacco più ordinato del solito nonostante qualche sbavatura. L’approccio mentale è quello giusto, anche da parte di Metta che contro Durant fa un buon lavoro, almeno nel primo tempo.
Il match si fa equilibrato, con i Lakers che riescono a tenere la testa avanti sia dopo la fine del primo quarto (23-19), sia durante l’inizio del secondo.  I Thunder però, appena riescono e possono, sfruttano la propria grande capacità di andare in transizione. Un contropiede successivo ad un pessimo attacco dei gialloviola, gestito da Westbrook e concluso da Harden e Durant, permette ai padroni di casa di mettere la testa sopra ( 33-36 Okc). Da qui in poi, i Thunder non si volteranno sostanzialmente più indietro.
I Lakers rimangono a contatto, nonostante Bryant dopo un ottimo primo quarto inizi a sparacchiare troppo; in generale la lucidità in attacco viene sempre meno, ma la difesa rimane un punto fermo importante per la squadra di coach Mike Brown. Solo un’enorme ingenuità di Bynum che sull’ultima rimessa del secondo quarto, a 0.8 secondi dal termine, regala palla e canestro agli avversari, permette ai Thunder di chiudere sopra di 3 lunghezze (43-46).

Nel terzo periodo, al rientro sul parquet, i padroni di casa scappano via. I due grandi protagonisti sono Durant e Westbrook, oltre al grande impatto di Ibaka sotto le plance: Okc vola in doppia cifra di vantaggio nella prima metà del quarto, piazzando un 12-5 di parziale che cambia totalmente volto al match.
I Lakers smettono di attaccare con concretezza perchè Bryant inizia a sbagliare tanto dal campo e perchè Gasol non viene più servito con costanza; inoltre, ormai, la gestione dei ritmi è totalmente scivolata via di mano ai gialloviola e i Thunder possono andare in transizione a piacimento. Harden entra in partita con un bel canestro, Dequan Cook permette ai suoi di volare sul +13 con una tripla dagli otto metri (58-71 con 2:19 da giocare nel terzo), Perkins cancella Bynum e così la partita viene sostanzialmente chiusa.
Oklahoma City tiene 9 lunghezze di margine alla fine del terzo periodo e inizia una lunghissima gestione dell’allungo nel quarto conclusivo. I padroni di casa mantengono sempre un vantaggio che va tra i 7 e 12 punti e i Lakers non riescono mai ad incidere troppo nonostante qualche buona isolata iniziativa; Bynum entra in partita con tre canestri in fila, ma è troppo tardi. Harden viene messo in ritmo sul perimetro da Westbrook nell’ennesima situazione di contropiede del secondo tempo: tripla e schiaffo del nylon per il +14 che vale l’incontro.
Negli ultimi secondi, nelle pause, Fisher sghignazza con Brooks, Kobe fa trash talking con Durant e Harden probabilmente commentando la fauna della prima fila, Mike Brown regala i soliti sorrisoni che lo contraddistinguono dopo una sconfitta. Un risultato che sta bene a tutti, dunque.

Ad Oklahoma City, i Lakers cadono 85-100 pur giocando una discreta partita e chiudono il primo scorcio di stagione con 20-14 di record.

D.M


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