Los Angeles Lakers (9-4) vs Cleveland Cavaliers (5-6) W 97-92


Mike Brown incontra la sua ex squadra, i Cleveland Cavaliers, per la prima volta dal triste epilogo del maggio 2010.
I Lakers sono reduci da una vittoria sofferta all’OT nello Utah e, cosa più importante, da addirittura un giorno di riposo. I Cavs invece si presentano allo Staples Center esaltati dalla brillante W in quel di Phoenix.


Il match regala subito attimi di paura. Bynum, autore di 8 dei primi 12 punti gialloviola, dopo un contatto con Varejao nel pitturato cade a terra dolorante. C’è chi pensa subito al ginocchio, chi alla malaria, chi ad un raffreddore, ma alla fine non è nulla di grave. Tutto passato in pochi secondi, lievissima distorsione alla caviglia e nessun problema per lui.
Ad ogni modo, il primo periodo è piuttosto equilibrato. Cleveland ha l’atteggiamento giusto e grazie alle belle giocate di Irving (chiuderà con 21 punti e 8/16 dal campo) resta bene in partita. I ritmi sono alti, le difese ballerine e si gioca molto in transizione: dopo 12′ il tabellone dice 32-28 Lakers.
Nel secondo quarto il regno è come sempre delle 2nd unit. I Cavs sfruttano le iniziative di Sessions e di un Gibson impreciso ma voglioso di far bene; i gialloviola, invece, vedono tornare in campo McRoberts per qualche minuto ma non possono contare su Blake (a proposito, il play ex Blazers resterà fuori dalle tre alle quattro settimane) nè su Metta World Peace fermato, dicono voci ufficiali, da un dolore al tallone d’achille.
Spazio dunque a Morris, Goudelock e Devin Ebanks che insieme, guidati da un buon Gasol riescono a mantenere il vantaggio sui 4-6 punti.
A metà periodo, col ritorno degli starters, i Lakers piazzano l’allungo. Kobe Bryant è totalmente on-fire e prende il proscenio. Il Mamba segna 12 punti con quattro triple in fila, intervallati da un bel gioco da tre di Matt Barnes. Il 20-5 di parziale fa volare in doppia cifra di vantaggio i padroni di casa, che chiudono il primo tempo sul +18 (59-41). Kobe ha già 24 punti con 9/13 dal campo, mentre Bynum e Gasol si attestano sui 10 punti ciascuno.

I Lakers tornano dagli spogliatoi un pò svogliati e questo basta per i Cavs, che iniziano bene con un 8-0 di parziale che costringe Mike Brown a chiamare un repentino time-out. La sensazione, ad ogni modo, è che i gialloviola abbiano tutto sotto controllo. Fisher diventa protagonista in positivo, raggiungendo in questa terza frazione i 10 assist (settima volta in carriera per lui), mentre Gasol continua a sfornare jumper dalla media distanza. L.A. tiene un vantaggio piuttosto consistente e si trova sopra 82-70 a 12′ dalla fine.
Partita finita, direbbe qualcuno. Invece no. I Cavs hanno il grande merito di continuare a crederci e il 9-0 di parziale firmato Sessions con il quale aprono il quarto quarto permette loro di tornare sul -3 (82-79 a 7′ dalla fine), mettendo a nudo tutte le lacune del sistema offensivo gialloviola. Con Kobe in panca, le statistiche dicono 0-7 dal campo per iniziare nel quarto quarto e raccontano di un digiuno terminato solo dopo 6 lunghi minuti grazie al lay-up di Matt Barnes.
Bryant, dunque, è ancora una volta costretto a lavori straordinari. Il Mamba accontenta tutto lo Staples Center e mette a referto il terzo 40ello consecutivo, trascinando i suoi al 7-2 di parziale con cui L.A. riprende in mano l’incontro.
Sarà poi la premiata ditta Gasol&Bynum, con un bel alley-hoop a chiudere definitivamente il match (91-82).

Cleveland, grazie a Jamison, prova a tornare ancora sotto mostrando attributi e buon piglio offensivo. Ma è troppo tardi. Allo Staples, i Lakers vincono 97-92 e ottengono la quinta vittoria in fila, pur lasciando grossi dubbi sulla propria identità di squadra.
Next stop: domani notte, sempre alle 4.30 (ore italiane, 7.30pm di Los Angeles), per il derby contro i Clippers.

 

D.M.


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