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Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

Cosa ho fatto di male per leggere ancora affermazioni quali "meno di diritti dei cani" o "lo Stato continua a vendere tabacco": sono estremismi che non tengono conto di esigenze fisiologiche (il cagar

Per fortuna ci sono quelli che in tutti gli ambiti non capiscono un cazzo

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6 minutes ago, federex said:

Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

So che conta poco detto da uno sconosciuto, ma voglio farti le più sentite condoglianze.

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4 hours ago, federex said:

Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

Condoglianze sincere. 

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4 hours ago, federex said:

Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

Un grande abbraccio. 

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5 hours ago, federex said:

Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

Ti mando un forte abbraccio.

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6 hours ago, federex said:

Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

Un abbraccio forte fratello! Tieni duro! 

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7 hours ago, federex said:

Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

 

Che brutte notizie, certe volte sembrano sono numeri e invece dietro a quei numeri ci sono persone e familiari...

Condoglianze.

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8 hours ago, federex said:

Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

Speravo di non leggere una cosa del genere qui sopra. Condoglianze sincere.

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19 hours ago, federex said:

Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

Condoglianze sincere. Un abbraccio.

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4 hours ago, Magic Luke said:

non credevo di dover risentire parlare, nel 2020, del Pio Albergo Trivulzio

sarà stato un caso l'emendamento proposto quasi di nascosto proprio il giorno prima esplodesse il caso; e ritirato in fretta e furia appena sgamata la magagna.

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10 hours ago, Tony Brando said:

sarà stato un caso l'emendamento proposto quasi di nascosto proprio il giorno prima esplodesse il caso; e ritirato in fretta e furia appena sgamata la magagna.

 

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Su invito di @federex cerco di continuare a scrivere qualcosa di sensato.

Come scrissi già un mesetto fa in Lombardia devono venire fuori i nomi dei colpevoli, qui ci sono tante persone che hanno fatto male il loro lavoro e senza volerne la pelle almeno dovranno smettere di avere incarichi pubblici. Qua veramente non c'entra la fazione politica ma si tratta di persone che hanno anteposto gli interessi alla salute. 

Al Sud l'ondata non è arrivata, o meglio è arrivata come da tutte le parti ma ci si era preparati proprio come ci si poteva preparare in Lombardia se l'esimia commissione scientifica avesse dato allarme ad inizio Febbraio quando le morti per polmoniti anomale in Lombardia erano già tante. Al Cotugno zero contagiati tra gli operatori è segno che se sai cosa è puoi anche abbatterne la forza. Qua De Luca ha fatto la cosa che sa fare meglio, ha comandato a testa sua, ed ha fatto il massimo che si potesse fare anticipando sempre il governo.

Per me il ritorno alla normalità non sarà questo trauma di cui parlano, ormai conosciamo il nemico e se i pazienti diminuiscono in intensiva o dall'intensiva escono come sta accadendo qua a Napoli è perché il virus ha perso di efficacia.  O meglio secondo me si inizia a capire cosa fare, come trattarlo, tempi di infusione di farmaci e che tipo di farmaci per ogni paziente.  La medicina sconfiggerà il Corona anzi probabilmente già lo sta sconfiggendo. 

Vi lascio un dato da interpretare, eslusa Lombardia Emilia e Veneto i morti nel 2019 nello primo trimestre sono stati di più dei morti nel trimestre 2020.

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2 hours ago, COOPapERino21 said:

 

immagina una realtá dove dei politici ed amministratori del territorio non conoscono le leggi e normative che possono/non possono esercitare.

ma per l'italiano medio immagino vada tutto bene, é la regola no?

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“In tempi non sospetti abbiamo spiegato che le imprese manifatturiere, quelle che tengono in piedi il Paese, la sanità, la scuola e tutto il resto, non si spengono con un click come pensa qualcuno a Roma. Sappiano pure che, purtroppo, vale anche l’inverso, ovvero che nemmeno si riaccendono con un click, soprattutto dopo un lungo e ancora indefinito stop di questa portata, con una crisi di liquidità che sarà devastante per moltissime PMI. Aziende che danno lavoro, mica speculatori finanziari o gente che gioca con i miliardi altrui come ridere”, le parole del Presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi riflettono le preoccupazioni raccolte tra le imprese vicentine, specialmente a seguito il prolungamento del blocco fino al 13 aprile, in quella che è la provincia con l’export pro capite più alto d’Italia e tra i più alti d’Europa.

“Spero che anche chi va illusoriamente predicandola sappia che la tesi per cui, alla ripresa, ci sarà un rimbalzo strepitoso, la cosiddetta curva a V, non troverà riscontro nella realtà. La ripartenza sarà difficilissima per chi riuscirà a ripartire perché, siamo seri con le persone, c’è chi non ripartirà. Si sappia anche che ogni giorno che passa - con le aziende chiuse in questa maniera a prescindere dal fatto che abbiano o meno messo in campo tutti i dispositivi di sicurezza, a partire dalla distanza di un metro (in tantissime realtà la distanza è di decine di metri) - segna la fine di qualche centinaio di aziende che chiuderanno per sempre. Quindi, giusto per smettere di prendere in giro le persone, che nessuno perda il lavoro è un’utopia. In questo senso, se si vogliono limitare i danni, il decreto aprile deve essere serio, con le risorse allocate con criterio, non certo come il precedente che ha sganciato gli ennesimi 600 milioni ad un’azienda decotta da anni, per non parlare di quelli che vogliono premiare con un bel reddito o altre prebende coloro che da sempre non pagano le tasse con le quali, come collettività, teniamo invece in piedi gli ospedali. Bisogna essere razionali, basta sprechi e altre sciocchezze, tutte le risorse che servono vanno ricercate sul fondo di ogni barile: basta con le rendite di posizione, a partire da chi riceve dallo Stato oltre una decina di migliaia di euro al mese, tutti i mesi, a prescindere da come va il Paese”.

La richiesta principale, però, degli imprenditori è di riaprire il prima possibile, ovviamente con le più strette e stringenti misure di sicurezza e tutela della salute in campo: “Dobbiamo pensare a come gestire il ‘new normal’, che sarà diverso dal vecchio mondo che forse è il caso di dimenticarci per un po’. Quello che non può cambiare è il fatto per cui le imprese devono generare liquidità per se stesse, per le persone che vi lavorano, per il territorio in cui agiscono, per sostenere, nella giusta misura, lo Stato, la sanità, la scuola, la forza pubblica. Non può essere che le imprese assorbano la liquidità dello Stato se non per un brevissimo periodo, altrimenti il Paese crolla: è brutto da dire ma purtroppo non ci vuole un genio per capire che le cose stanno così. Quindi la risposta è una sola: affrontare l’emergenza con raziocinio e senza l’ansia dell’annuncite, ma bisogna puntare a riaprire le aziende, definendo con scrupolo estremo e controllando con rigore militare le misure e norme di sicurezza che la scienza e la medicina vanno a stabilire. Però vediamo di porre un termine alla chiusura delle aziende a prescindere”.

Il Presidente degli Industriali di Vicenza lancia poi un monito alla burocrazia: “Le imprese sono pronte a fare qualsiasi cosa per tutelare i singoli e la collettività, l’avevano già fatto a partire dal protocollo anti-contagio del 14 marzo firmato tra tutte le parti sociali e che poi, di fatto, i sindacati e il Governo hanno colpevolmente disconosciuto. Siamo pronti all’inasprimento del protocollo, basta che quando le imprese hanno fatto il loro dovere, non ci si metta di mezzo la burocrazia ottocentesca che ha dato in questi giorni la peggior prova di sé. Abbiamo letto di come le aziende siano già pronte per produrre quelle mascherine di cui c’è maledettamente bisogno e di come tutto sia fermo a causa di procedure fuori dal tempo. Sull’INPS non c’è nemmeno da spendere una parola. Abbiamo già da affrontare due guerre, quella sanitaria e quella economica in parallelo, dobbiamo anche affrontare una guerra contro la burocrazia del nostro Paese?”.

Duro anche il commento sull’atteggiamento dell’Europa: "Basta parole, rinvii e perdite di tempo, se i Paesi che si stanno mettendo di traverso vogliono uscire anche loro dalla crisi che li colpirà, come colpirà tutti, dobbiamo uscirne insieme. Questo è. Ora, o arrivano gli strumenti finanziari veri o il mercato unico europeo rischia, e questo sarebbe un dramma per tutti, mica solo per noi. È incredibile come certuni non riescano a capirlo, una miopia che solo certa politica d'accatto può pensare di mettere in campo".

"Non è che abbiamo la smania di riaprire perché vogliamo fare i fenomeni, semplicemente perché ci sono 20 milioni di pensionati, 4 milioni di dipendenti pubblici, 10 milioni di partite iva chiuse, quindi qualcuno deve lavorare per mantenere questo sistema, perché se no c'è poco da fare, non è che con i debiti o con l'espansione del debito pubblico rimaniamo in piedi: crolliamo tra un mese, è questa la verità".
 

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Probabilmente il Corona oltre al dramma reale che pesiamo tutti i giorni ci potrebbe aver fatto un unico singolo regalo, smascherare quella merda di Salvini. Ieri riprovevole da Floris ed in difficoltà caccia fuori la.figlia ed i compiti fatti con lei. Un uomo meschino che si atteggia di quanto fatto in Lombardia, ma non farebbe miglior figura a dire che impicchera' ad uno ad uno i responsabili ? Almeno terrebbe buono una parte dell'elettorato. Ma crede che a Bergamo e Brescia debbano anche ringraziarlo? Ma perché non si leva dai coglioni?

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