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Ma che in Lombardia le misure dovevano essere modificate già da un pò, e ancor di più oggi non c'è dubbio. Io sono rimasto di sasso proprio il giorno del primo decreto di boh, 7 o 8 giorni fa, quello in cui Conte diceva che tutta Italia era zona rossa senza alcuna distinzione. Giusto mettere anche tutte le altre regioni in semi quarantena, ma in Lombardia per la situazione che già c'era i provvedimenti dovevano essere ancora più rigidi.

Proprio per il motivo che ho espresso, il virus in quelle zone l'ha preso così tanta gente che ormai non dico che è ormai incontrollabile, ma quasi. Per questo non si possono avere ancora persone in metropolitana, in giro ecc ecc. Non ci sono più posti in ospedale, la gente muore addirittura in casa. Deve essere fatto qualcosa.

E se una delle soluzioni, che ho letto da qualche parte, sarebbe diminuire le ore di aperture dei supermercati, sono da internare tutti. Perchè meno ore stanno aperti, più folla si crea.

La speranza è che a livello nazionale non sia necessario, sperando che questa semi-quarantena nel centrosud stia funzionando. Vuoi per il fatto che il virus è ovviamente circolato di meno nel corso delle scorse settimane rispetto a molte delle zone lombarde. Vuoi perchè, per quanto qualche coglione sia in giro, e molti ancora lavorano, comunque una buona parte sta in casa.

Anche perchè per quanto siano in tanti, io compreso, a sperare nel metodo cinese come unica soluzione a tutto questo, la sua fattibilità in Italia resta comunque un gigantesco punto interrogativo. Ma neanche tanto per questioni culturali e quant'altro, non ci sono proprio le risorse per atturare un lockdown cinese su tutto il territorio nazionale. A partire proprio dall'esercito.

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Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

Cosa ho fatto di male per leggere ancora affermazioni quali "meno di diritti dei cani" o "lo Stato continua a vendere tabacco": sono estremismi che non tengono conto di esigenze fisiologiche (il cagar

Per fortuna ci sono quelli che in tutti gli ambiti non capiscono un cazzo

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https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2020/03/18/news/bucci_dalla_lombardia_numeri_ormai_insensati_i_contagiati_sono_di_piu_-251649823/?ref=RHPPTP-BH-I251620115-C12-P1-S4.4-T1

 

E invece, professor Bucci, cosa ha visto nei numeri di ieri?
«L’unica cosa certa è che i dati in arrivo dalla Lombardia sono ormai inutilizzabili. C’è un effetto saturazione che li falsa. Per chi, come me, fa questo tipo di analisi è meglio non prenderli in considerazione e concentrarsi sulle altre zone d’Italia».

Cosa intende per saturazione?
«Da quello che sappiamo, gli ospedali lombardi, ormai al limite del collasso, rimandano indietro moltissime persone con sintomi senza far loro il tampone. E quindi il numero di contagiati è ampiamente sottostimato. Ma come denunciano i sindaci del Bergamasco, c’è una stima errata anche dei decessi. Molti ormai muoiono a casa senza tampone e non nelle terapie intensive, quindi non risultano conteggiati come decessi per Covid-19 nei resoconti ufficiali. Per ogni morto in ospedale ce ne potrebbero essere due che sfuggono al controllo. Più in generale i dati arrivano “sporchi” e in ritardo, effetto della saturazione della sanità lombarda».

 

 

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1 hour ago, Tony Brando said:

le cose comunque sono due: o il virus fa difficoltà col ceppo asiatico; o dalla cina ci hanno mentito clamorosamente, non poco, sui dati di contagiati ma soprattutto dei morti. 

tenderei a pensare la seconda.

Per quanto quei numeri usciti dalla Cina mi fanno storcere un po' il naso, c'è da dire la rigidità delle restrizioni applicate lì soprattutto sul focolaio di Wuhan non è affatto paragonabile con la rigidità imposta dal nostro governo. 

Probabilmente se avessero deciso di comportarsi con la Lombardia come la Cina ha fatto con Wuhan parecchio tempo fa, avremmo assistito a numeri maggiormente contenuti. Qua più si va avanti e più la sensazione che ho è che lo Stato Italiano abbia ben poco sotto controllo tutta la questione, mentre prega chissà quale Santo che la propagazione al Sud sia meno della metà di quella del Nord perché sennò il numero dei morti raggiungerà un picco da WWIII.

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2 hours ago, Alevin said:

In un certo senso quelle da tenere d'occhio maggiormente sugli effetti della quarantena e sul progresso della curva secondo me sono le altre regioni, specialmente quelle del centrosud.

In Lombardia temo che la situazione sia talmente critica e il virus l'abbia preso talmente tanta gente, prima per inconsapevolezza, poi per errori, nelle scorse settimane, che viene difficile al momento ogni studio dei numeri e dell'efficacia della quarantena. E con un sistema sanitario al collasso nella regione. L' alto numero dei deceduti è una consegenza di tutto questo.

 

22 minutes ago, snakepit said:

E invece, professor Bucci, cosa ha visto nei numeri di ieri?
«L’unica cosa certa è che i dati in arrivo dalla Lombardia sono ormai inutilizzabili. C’è un effetto saturazione che li falsa. Per chi, come me, fa questo tipo di analisi è meglio non prenderli in considerazione e concentrarsi sulle altre zone d’Italia».

Cosa intende per saturazione?
«Da quello che sappiamo, gli ospedali lombardi, ormai al limite del collasso, rimandano indietro moltissime persone con sintomi senza far loro il tampone. E quindi il numero di contagiati è ampiamente sottostimato. Ma come denunciano i sindaci del Bergamasco, c’è una stima errata anche dei decessi. Molti ormai muoiono a casa senza tampone e non nelle terapie intensive, quindi non risultano conteggiati come decessi per Covid-19 nei resoconti ufficiali. Per ogni morto in ospedale ce ne potrebbero essere due che sfuggono al controllo. Più in generale i dati arrivano “sporchi” e in ritardo, effetto della saturazione della sanità lombarda».

Grazie Snake, mi sento meno stupido :asd

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Raga qui è una situazione surreale, mi riferiscono (si, perchè io non sto uscendo di casa per davvero se non per andarmene da solo a camminare in montagna) che nel mio paese e limitrofi (provincia di bergamo) girano volanti di polizia locale, carabinieri e protezione civile 24h su 24h, ambulanze che per un paio di giorni erano diminuite e oggi si nuovo almeno in doppia cifra.

 

Che poi mi chiedo: se non c'è in giro più un cazzo di nessuno (dalla terrazza di casa mia vedo praticamente tutto) perchè devono andare in giro a sirene spiegate le ambulanze? Chi devono far spostare? Mha...

 

Per il resto, next level qui a bergamo è uno scenario da "io sono leggenda".

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Penso che tutta Europa ci copia male non stiamo facendo. Per me il fine settimana ci dirà molto. Molto sulla lombardia molto sul Sud. Qui si cresce in maniera costante ma non esponenziale e questa resta la nota positiva. Altra  nota evidente quella dei pazienti che ricoverati ci restano e non vanno spediti in terapia intensiva, segno che quando sono contenuti i numeri si riescono anche a curare meglio. Ragazzi non mi va neanche di dire che andrà bene perché per molti ormai non è andata bene. Chiudo con una previsione, sempre la stessa, Spagna Germania Francia e Stati Uniti faranno anche peggio.

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27 minutes ago, MasterPower said:

Raga qui è una situazione surreale, mi riferiscono (si, perchè io non sto uscendo di casa per davvero se non per andarmene da solo a camminare in montagna) che nel mio paese e limitrofi (provincia di bergamo) girano volanti di polizia locale, carabinieri e protezione civile 24h su 24h, ambulanze che per un paio di giorni erano diminuite e oggi si nuovo almeno in doppia cifra.

 

Che poi mi chiedo: se non c'è in giro più un cazzo di nessuno (dalla terrazza di casa mia vedo praticamente tutto) perchè devono andare in giro a sirene spiegate le ambulanze? Chi devono far spostare? Mha...

 

Per il resto, next level qui a bergamo è uno scenario da "io sono leggenda".

Master, non bisogna andare neanche a camminare da soli. Te lo dice uno che all’inizio due passi in collina non se li negava. 

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10 minutes ago, Heze said:

TPI poco raccomandabile però.

Beh, non so quanto sia tutto veritiero (comprese alcune parti che sono riprese da altre fonti), ma lo scenario a prescindere è plausibile e in un certo senso anche probabile, sia per quanto riguarda il luogo da dove tutto potrebbe essere nato, sia per quanto riguarda poi il ritorno alla vita di tutti i giorni. Clusters come quello del bergamasco o precedentemente quello di Codogno, ma anche quello di Seattle : ospedale, ambulatorio/medico di famiglia, casa di riposo...

Purtroppo a Febbraio, con la minaccia che in Italia ancora non esisteva o era appena arrivata, anche le strutture ospedaliere non erano affatto preparate proprio a livello organizzativo come magari lo sono adesso. Non esistevano triage all'esterno, percorsi diversi, sanitizzazione degli ambienti immediata ecc ecc.

E anche il ritorno alla vita "normale" che c'è stato dal primo caso di Codogno fino al decreto di Conte di 10 giorni fa sappiamo purtroppo che è stato reale.

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57 minutes ago, MasterPower said:

Raga qui è una situazione surreale, mi riferiscono (si, perchè io non sto uscendo di casa per davvero se non per andarmene da solo a camminare in montagna) che nel mio paese e limitrofi (provincia di bergamo) girano volanti di polizia locale, carabinieri e protezione civile 24h su 24h, ambulanze che per un paio di giorni erano diminuite e oggi si nuovo almeno in doppia cifra.

 

Che poi mi chiedo: se non c'è in giro più un cazzo di nessuno (dalla terrazza di casa mia vedo praticamente tutto) perchè devono andare in giro a sirene spiegate le ambulanze? Chi devono far spostare? Mha...

 

Per il resto, next level qui a bergamo è uno scenario da "io sono leggenda".

Devono far spostare le eventuali volanti che si trovassero sullo stesso incrocio o comunque non si sa mai chi possa attraversare strade e incroci...

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13 minutes ago, Valiero24 said:

Devono far spostare le eventuali volanti che si trovassero sullo stesso incrocio o comunque non si sa mai chi possa attraversare strade e incroci...

 

Mha, non penso ci sia qualcuno che attraversi poi le ambulanze già per come sono strutturate anche se vanno forte non raggiungono velocità folli...

Le sirene secondo me creano ansia nella gente, già dobbiamo stare chiusi in casa, poi l'unico suono/rumore che sentiamo sono le sirene...

Ecco ce le eviteremmo volentieri, poi io sono uno che se ne frega abbastanza e mi adatto, però secondo me ci sono persone che invece subiscono questa situazione.

 

Per blacksouls, lo so ormai è coprifuoco totale, però andando in posti fuori paese non si incontra davvero nessuno, per assurdo sono più sicuro li che quando sono in casa in famiglia con i miei che lavorano o hanno lavorato fino a pochi giorni fa...

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I dati ufficiali sono un’illusione ottica
Queste nuove giornate stanno cominciando ad assumere una loro forma. Per esempio, per un po’ di persone ogni giornata è scandita dalla conferenza stampa con cui intorno alle 18 la Protezione Civile diffonde i dati quotidiani sul numero di persone contagiate, morte, ricoverate e guarite. Tante altre cose che compongono le nostre strane giornate sono una conseguenza di quei dati: a cominciare dai titoli, i grafici, i flussi e gli scenari che vediamo fiorire in televisione, sui social network e sui giornali, e che permettono a tutti di fare delle ipotesi, di sostenere delle tesi, di ipotizzare evoluzioni e interventi. I dati sono la nostra bussola: chiusi in casa, sono l’unico modo che abbiamo per provare a capire quello che sta succedendo.

Il problema è che quei dati ci dicono sempre meno.

Innanzitutto capita che quei dati siano incompleti. Una volta manca la Campania, una volta la Puglia, una volta Trento, una volta la Lombardia; altre volte i dati non sono ufficialmente incompleti ma presentano incongruenze che vengono corrette il giorno successivo. Nonostante queste occasionali ma frequenti incompletezze, quei dati vengono comunque commentati e analizzati, e ispirano discussioni sul picco che arriva o non arriva e quando arriva, sulle regioni messe meglio o messe peggio, su quello che ci aspetta. Poi il giorno dopo arrivano dei nuovi dati e si ricomincia, anche se a volte quei nuovi dati raccontano una storia molto diversa per una provincia o una regione intera.

Soprattutto, però, ci sono ragioni fondate per pensare che questi dati – al di là dell’incompletezza a volte dichiarata – non abbiano più una vera aderenza con la realtà: che siano così parziali da non poter più essere una bussola.

Abbiamo accettato da tempo – per quanto dubito che sia noto alla grande maggioranza degli italiani – che in Italia si fanno i tamponi soltanto a chi presenta sintomi importanti. Dato che la COVID-19 si manifesta in forma grave soltanto in una minoranza delle persone contagiate, questo vuol dire che il dato della Protezione Civile rappresenta solo una fetta piuttosto ristretta delle persone contagiate in Italia, che sono almeno quattro o cinque volte quel numero. Di per sé questo potrebbe non essere un grosso problema: basta saperlo. Se il criterio con cui facciamo o non facciamo i tamponi rimane uniforme e costante, l’evoluzione dei dati può dirci comunque molto. Se testiamo tutti i pazienti con sintomi gravi, anche il dato dei morti può dirci molto.

Quel criterio però non è più uniforme né costante.

La linea sui tamponi cambia da regione a regione. Ci sono regioni che li fanno solo a chi ha sintomi gravi o è entrato in contatto con una persona contagiata. Ci sono regioni che negli ultimi giorni hanno deciso di estendere questi criteri e farli “a tappeto” o quasi, per esempio il Veneto. Ci sono regioni che non testano i familiari delle persone positive, nemmeno quando presentano sintomi importanti, altre che invece lo fanno. In Lombardia, la regione con la situazione più drammatica, si fanno i tamponi solo alle persone che arrivano in condizioni gravissime in ospedale; e ci sono tante persone, soprattutto nella provincia di Bergamo, che muoiono in casa prima di essere testate. Muoiono, probabilmente muoiono a causa del coronavirus, e non rientrano nei dati quotidiani sui morti.

«Da quello che sappiamo», ha detto un biologo oggi a Repubblica, «gli ospedali lombardi, ormai al limite del collasso, rimandano indietro moltissime persone con sintomi senza far loro il tampone. E quindi il numero di contagiati è ampiamente sottostimato. Ma come denunciano i sindaci del bergamasco, c’è una stima errata anche dei decessi. Molti ormai muoiono a casa senza tampone e non nelle terapie intensive, quindi non risultano conteggiati come decessi per Covid-19 nei resoconti ufficiali. L’unica cosa certa è che i dati in arrivo dalla Lombardia sono ormai inutilizzabili».

Insomma: la metà dei contagiati rilevati in tutta Italia è in Lombardia, e non si riescono a testare nemmeno tutte le persone con sintomi gravi. Capite bene che in un contesto come questo basta cannare i dati sulla Lombardia perché l’intero quadro nazionale perda senso. Li stiamo cannando, e quelli che arrivano dalle altre regioni d’Italia non sono uniformi né raccolti con gli stessi criteri. In Emilia-Romagna ci sono 4.525 contagi rilevati e un tasso di letalità del 10,1 per cento; in Veneto ci sono 3.214 contagi rilevati e un tasso di letalità del 2,9 per cento. Nelle Marche ci sono 1.568 contagi rilevati e un tasso di letalità del 5,9 per cento; in Toscana ci sono 1.330 contagi rilevati e un tasso di letalità dell’1,7 per cento. Questo perché ogni regione va in ordine sparso, e ogni regione somma ai suoi buchi di rilevamento i diversi buchi delle altre regioni. Stiamo effettivamente sommando le mele e le pere.

Ora, io ovviamente non credo che la Protezione Civile stia imbrogliando tutti, per carità. La situazione è eccezionale e mai vista prima, non abbiamo le risorse per fare test a tappeto, il sistema sanitario in certe regioni è già ora al collasso e dove non è al collasso era deficitario da prima. Non penso che stia accadendo una cosa da “censura cinese”. È una cosa importante. Al di là delle intenzioni, però, è importante anche notare che il risultato purtroppo è lo stesso. C’è un motivo per cui la comunità scientifica considera pericoloso e grave che un paese non fornisca dati affidabili sul contagio alla sua popolazione, e quel motivo non è la difesa dei sani principi democratici: il motivo è che altrimenti siamo ciechi. Altrimenti non abbiamo idea di come stia procedendo il contagio. Temo che ci troviamo in questa situazione, in Italia come in tanti altri posti del mondo: abbiamo un’idea a spanne, basata sulla situazione negli ospedali, ma solo quella. Quanti sono i contagiati: non lo sappiamo. Quanti sono i morti: non lo sappiamo.

È un problema innanzitutto perché parliamo di dati. Non di valutazioni, scenari o prospettive, bensì dati, numeri, cose a cui siamo abituati ad affidare una descrizione esatta della realtà. Uno è diverso da due che è diverso da dieci che è diverso da mille. Eppure i dati quotidiani della Protezione Civile hanno un legame con la realtà molto più approssimativo e vago di quello che siamo abituati a pretendere dai numeri (numeri che, non dimentichiamolo, sono persone). Nonostante questo diffondiamo comunque questi numeri, che saranno utilizzati per fare previsioni, modelli, studi scientifici, in Italia e all’estero.

Infine, a questi dati è evidentemente legato un pezzo importante della legittimazione politica delle più gravi restrizioni alle nostre libertà dai tempi di Benito Mussolini. Prevengo l’obiezione: i dati veri sono sicuramente molto peggiori dei dati che abbiamo. Vero. Ma lo scopo dei dati è darci una misura, bella o brutta che sia: è misurare quello che abbiamo intorno. Sulla base di quella misura stiamo prendendo decisioni politiche, economiche, sanitarie eccezionali. Quando saremo in grado di dire che queste restrizioni non servono più, se non abbiamo idea di dove sia il virus? Dovessimo scegliere in futuro di adottare delle soluzioni diverse, come potremo misurare la loro efficacia in confronto alle attuali? In teoria oggi basterebbe aumentare la capacità di fare test per far esplodere istantaneamente il numero ufficiale dei contagiati, anche se magari le persone in gravi condizioni sono diminuite.

Credo che la Protezione Civile, che sta facendo un lavoro straordinario in circostanze straordinarie, dovrebbe sforzarsi di sottolineare come i dati che presenta ogni giorno vadano presi con un paio di pinze grandi come una casa. Credo che i giornali stiano facendo bene – anche al Post ci stiamo provando – a indagare e raccontare la diffusione della malattia al di là del contenuto dei dati ufficiali. Quanto a noi, per qualche giorno ho osservato con fastidio il fatto che alle 18, all’ora del solenne bollettino di guerra della Protezione Civile, una bella fetta di persone – almeno qui a Milano – avesse fissato il momento delle canzoni, dell’inno nazionale e delle urla dal balcone. Oggi sono più indulgente.

https://www.francescocosta.net/2020/03/19/dati-ufficiali-illusione-ottica/

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30 minutes ago, Alevin said:

ma che articolo del minchia... nessuno al mondo sa il numero di contagiati, per il semplice motivo che esistono gli asintomatici... che se fai il tampone ad una persona oggi può risutare negativo e fra 5 giorni invece la stessa può essere stata contagiate ecc.

Più significativo il conteggio dei decessi e dei ricoveri (specie in TI) ma anche qui: come conteggi il decesso? un'elevata percentuale di deceduti presentava altre patologie gravi: un infartuato è morto di coronavirus o con coronavirus? 

La situazione è seria e, come ci ripetono quotidianamente, dobbiamo stare a casa per evitare che il contagio si espanda... ma leggere sti articoli di bimbominchia anche no.

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Il punto è proprio quello: restiamo a casa e speriamo in bene senza perdere giornate intere a leggere analisi e previsioni matematiche di ogni tipo sui dati quotidiani della Protezione Civile. Perchè giorno dopo giorno analizzare grafici, curve e quant'altro, specialmente sui dati della Lombardia ormai quasi privi di significato per quanto è critica la situazione nella regione diventa sempre meno attendibile.

Invece alle 18:30 ogni giornalista sul territorio italiano o quasi va su twitter e si mette a fare grafici e disegnare curve che poi il giorno dopo faticano a spiegarsi e due giorni dopo ancor di più. E la questione contagiati/decessi è quella meno importante, perchè appunto ormai l'hanno capito e lo sanno tutti che son molti di più del numero comunicato. Il vero problema arriva proprio dal sistema generale. Quelli di alcune regioni arrivano con uno o due giorni di ritardo, quelli di altre regioni arrivano monchi, altre ancora saltano un giorno e poi inviano insieme i dati di due giorni consecutivi. Diventa complicato avere delle analisi attendibili.

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3 hours ago, lucavr said:

Ma non hanno per niente mentito sui dati dei morti. Quando il contagio stava esplodendo loro hanno subito preso provvedimenti seri con una vera quarantena. E in 45 giorni hanno sconfitto il virus. Qui il contagio è esploso da settimane e ancora non abbiamo preso i provvedimenti necessari, di conseguenza abbiamo tantissimi idioti in giro a cazzeggiare. La differenza con il numero di contagiati e di morti sarà quindi per forza enorme, a nostro sfavore.

Ma poi è possibile che si continui sempre a parlare male degli altri Paesi? E la Cina che nasconde i morti, e prima la Germania che nascondeva i dati, e la Francia, e gli USA, e tutto il mondo. Abbiamo alcuni paesi in Lombardia che stanno diventando cimiteri all'aperto, abbiamo oggi dati su Milano potenzialmente drammatici perché se il contagio esplode anche lì è la fine, abbiamo molte province del Nord fuori dalla Lombardia in cui la crescita è esponenziale. Non abbiamo abbastanza problemi di cui occuparci prima di dubitare continuamente di quanto succede altrove?

quanto mi dà al cazzo quando si generalizza nelle risposte. "si continui a parlar male degli altri paesi"... ma quando mai l'ho fatto? il fare un'annotazione poi significa che "non mi sto preoccupando dei nostri problemi"?

che modo di fare oh, si fa veramente passare la voglia di partecipare alle discussioni.

 

e comunque non si tratta di quarantene o altro, ma del semplice fatto che hanno avuto 3mila morti su 80mila contagiati. noi stiamo a 3mila morti sulla metà dei contagiati, il tasso di mortalità è troppo diverso, non si spiega con delle semplici misure sulla quarantena. i contagiati sempre il doppio sono stati.

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scusate un attimo.

Per fare un'estrapolazione bisogna avere prima dei dati di cui si abbia un certo margine di confidenza.

Questa un'analisi fatta da un istituto di ricerca

 

Il problema da due mesi ad oggi é che non c'é omogeneitá nella raccolta dei dati. In italia c'é uniformitá nei morti (secondo indicazioni WHO), ma in altri Paesi come la Germania abbiano giá capito che hanno fatto i furbi. Altrove chissá.

Il denominatore é, come dire, inaffidabile per non voler usare termini piú forti. In generale si fa il test solo ai casi gravi e a chi ha chiari sintomi, ma in alcune province o regioni come il veneto si é fatto il test  a tappeto.

Quindi da quali dati partire? io alzo le mani. Senza dati certi ogni statistica rischia di portar con se un errore colossale.

Penso sia peró probabile, dal mio punto di vista non assolutamente medico, che il numero dei casi reali di asintomatici sia almeno 2, 3 o 4 volte superiore ai casi accertati come riportato nello studio.

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3 hours ago, lucavr said:

Quanto al fatto che fuori dalla Lombardia la situazione non stia peggiorando troppo, faccio notare che le curve dei contagi di quasi tutte le regioni, specie al Sud, sono preoccupanti. Certo, partendo da zero casi il numero è ancora ridotto, ma come abbiamo visto bastano un paio di settimane per entrare in tutt'altra situazione. Forse una vera quarantena per tutti sarebbe subito necessaria.

https://www.corriere.it/cronache/20_marzo_19/cifre-tutte-regioni-b4751788-6a21-11ea-a8a1-df48c20e9d2e.shtml

Italia-contagi-regioni.jpg

Prima di bloccare tutto devono capire i risultati prodotti dal primo blocco. Ce ne accorgeremo nei prossimo due tre giorni. In Campania però ti dico che lo sviluppo non pare esponenziale ma costante, più o meno 100 positivi al giorno. Nel grafico che posti il picco di ieri in Campania è un dato falso in quanto sono stati calcolati due giorni insieme e questo spiega il picco positivo del giorno prima.

Ieri sono uscite delle cose da Formigli che secondo me sono assolutamente veritiere. Anche Galli ha confermato, in pratica i primi arrivi ad Alzano sono stati gestiti malissimo, credo che quel ospedale sia diventato un megauntore, pazienti positivi lasciati in PS e operatori Positivi lasciati sul posto di lavoro. In pratica chi passava da quel ospedale si prendeva il Corona e se lo portava a casa.

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22 hours ago, Messia80 said:

E quello che sputa sulla frutta e si fa riprendere? Bah...

Gente da prendere a serciate quasi in egual misura di quelli che hanno abbandonato gli animali domestici per paura del virus...

É una situazione veramente incredibile e impensabile fino a qualche mese fa...quando vado a buttare l'immondizia mi sento quasi un ladro, nelle zone dove la situazione é insostenibile deve essere un vero inferno, senza contare che non puoi salutare o stare vicino ai propri cari che purtroppo stanno male...

sì, questa cosa è straziante. In pratica li vedi andare con l'ambulanza (magari ancora abbastanza coscienti e fiduciosi) e poi basta, fine. Nessun corpo da seppellire, da piangere...situazione proprio da Grande Guerra. 

Io insisto, ma da oggi l'Italia è ufficialmente al primo posto per morti NEL MONDO. Superata la Cina.

Ora...buonDio misericordioso.....ma è mai possibile tutto ciò??? ma davvero al Governo non si può muovere qualche critica? Sul serio ancora non hanno chiuso ogni cosa??????? io rimango basito. Cosa deve succedere per iniziare a dire che chi ci guida è probabilmente poco adatto a questa mattanza? (e  lo voglio essere sereno e pacato).

#primi     

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