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36 minutes ago, BengaLaker said:

La ragazza di mio fratello è medico (lavora in Sardegna), ma ha amiche/colleghe che al momento lavorano al nord........quello che stanno vedendo è l'inferno. Non entro nei particolari perchè è giusto non farlo, ma vi assicuro che non è niente di rassicurante, per anziani E GIOVANI.

Sono dalla mattina alla sera con medici anestesisti e sto continuando ad andare in sala e non capisco perché mettere Giovani in maiuscolo. Non mi piace questo incutere timore grazie all'amico dell'amico sembrano le.voci del mercato di calcio. 

 

Riguardo agli anziani ti spiego cosa intendo. Ogni anno fisiologicamente ci lasciano persone di età superiore agli 80 in seguito ad influenza e polmoniti ma semplicemente non ci aggiornano ogni giorno con il numero di morti. Con questo nn voglio dire che è una semplice influenza anzi per me si deve fermare tutto perché la capacità di trasmissione è notevole e quindi non dobbiamo prenderla tutti insieme. Da qui a trattarla come l'Aids però ce ne deve passare. 

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Il sistema sanitario non era assolutamente pronto ad affrontare questo virus: gli ospedali sono andati in tilt ed anche per questo, ma non solamente, sono morte tante persone... tra cui mio padre

Cosa ho fatto di male per leggere ancora affermazioni quali "meno di diritti dei cani" o "lo Stato continua a vendere tabacco": sono estremismi che non tengono conto di esigenze fisiologiche (il cagar

Per fortuna ci sono quelli che in tutti gli ambiti non capiscono un cazzo

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46 minutes ago, verdastro said:

Zinga positivo... Oh oh

Zinga ha l'influenza. E allora, oh oh cosa?!?

Quando si parla di allarmismo ingiustificato (che fa danni incommensurabili, più del virus in sè) ci si riferisce a comunicazioni di questa natura

Tra una settimana il fratello del commissario Montalbano starà benissimo (anzi, lui dice di sentirsi bene anche ora, come peraltro quasi tutti i positivi sotto i 70 anni)

Il prossimo inverno -per coerenza- dovreste pretendere che tutti i politici, prefetti, vips e chi più ne ha più ne metta, dichiari di essersi preso l'influenza.....:facepalm:

A me non me ne fregava nulla in passato e continua a non fregarmene nulla anche adesso

 

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1 minute ago, Dedo said:

Zinga ha l'influenza. E allora, oh oh cosa?!?

Quando si parla di allarmismo ingiustificato (che fa danni incommensurabili, più del virus in sè) ci si riferisce a comunicazioni di questa natura

Tra una settimana il fratello del commissario Montalbano starà benissimo (anzi, lui dice di sentirsi bene anche ora, come peraltro quasi tutti i positivi sotto i 70 anni)

Il prossimo inverno -per coerenza- dovreste pretendere che tutti i politici, prefetti, vips e chi più ne ha più ne metta, dichiari di essersi preso l'influenza.....:facepalm:

A me non me ne fregava nulla in passato e continua a non fregarmene nulla anche adesso

 

Ehm Dedo, da quanto so io Zingaretti vede circa mille persone al giorno. Credo che sia finito il momento di minimizzare e fregarsene. 

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Zinga ha l'influenza. E allora, oh oh cosa?!?
Quando si parla di allarmismo ingiustificato (che fa danni incommensurabili, più del virus in sè) ci si riferisce a comunicazioni di questa natura
Tra una settimana il fratello del commissario Montalbano starà benissimo (anzi, lui dice di sentirsi bene anche ora, come peraltro quasi tutti i positivi sotto i 70 anni)
Il prossimo inverno -per coerenza- dovreste pretendere che tutti i politici, prefetti, vips e chi più ne ha più ne metta, dichiari di essersi preso l'influenza.....:facepalm:
A me non me ne fregava nulla in passato e continua a non fregarmene nulla anche adesso
 
Quindi influenza e CV sono la stessa cosa? Ah allora cos'è sto delirio a cui stiamo assistendo?
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@Lakeshow non è questione di minimizzare, ma esattamente il contrario: è inutile dare risalto ed amplificare ogni notizia, per quanto irrilevante, inerente il Coronavirus.

Proprio perchè stiamo vivendo una situazione molto seria e delicata da enne punti di vista, non c'è nessun bisogno di fare ulteriore allarmismo/terrorismo 

La positività di Zingaretti è esemplare in tal senso: campeggia nella home page della Gazzetta dello Sport :facepalm:

assolutamente sì @verdastro il covid19 è un'influenza, rispetto alla quale semplicemente non disponiamo di vaccino 

 

 

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2 hours ago, Dedo said:

@Lakeshow non è questione di minimizzare, ma esattamente il contrario: è inutile dare risalto ed amplificare ogni notizia, per quanto irrilevante, inerente il Coronavirus.

Proprio perchè stiamo vivendo una situazione molto seria e delicata da enne punti di vista, non c'è nessun bisogno di fare ulteriore allarmismo/terrorismo 

La positività di Zingaretti è esemplare in tal senso: campeggia nella home page della Gazzetta dello Sport :facepalm:

assolutamente sì @verdastro il covid19 è un'influenza, rispetto alla quale semplicemente non disponiamo di vaccino 

 

 

Ne alcun tipo di anticorpo e con una infettività elevatissima, motivo per la quale i reparti di terapia intensiva di molte regioni sono al collasso, ti consiglio di guardare il servizio di piazza pulita sul reparto di Cremona per farti un'idea... 

Per una normale influenza non ho mai visto accadere questo, quindi pur condividendo ciò che dici all'inizio del tuo post, la chiusura è troppo estrema e tende a banalizzare troppo la questione. 

Se non fosse chiaro siamo a un briciolo dal dover affrontare una pandemia. 

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Ancora, dopo la totale evidenza dei fatti, ci si benda gli occhi per non vedere.

Non capisco se sia per ignoranza (non credo affatto), forse superficialità, arroganza? incoscienza??? non lo so...sta di fatto che ben presto si arriverà ad altri provvedimenti e ancora si dice "è un influenza". Mi demoralizza molto. L'uomo sa essere davvero molto autolesionista, col clima, con la natura, tra di noi stessi...

La sensazione che ho è che davvero si stia per assistere ad uno snodo cruciale per l'intera umanità. Non solo per il CV, in generale. 

 

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39 minutes ago, Kobe Bryant 24 said:

Ne alcun tipo di anticorpo e con una infettività elevatissima, motivo per la quale i reparti di terapia intensiva di molte regioni sono al collasso, ti consiglio di guardare il servizio di piazza pulita sul reparto di Cremona per farti un'idea... 

Per una normale influenza non ho mai visto accadere questo, quindi pur condividendo ciò che dici all'inizio del tuo post, la chiusura è troppo estrema e tende a banalizzare troppo la questione. 

Se non fosse chiaro siamo a un briciolo dal dover affrontare una pandemia. 

È già Pandemia.

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Mi spiace molto per Zinga. Spero si riprenda senza alcun problema. Lo ritengo del tutto inadeguato a fare il leader politico...a volte proprio mi scappa dal ridere vederlo e sentirlo, tanto da chiedermi "ma davvero costui è il segretario del PD?"....ma anche per questo mi sta umanamente davvero tanto simpatico.

quindi FORZA ZINGA!!!!!!!

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Il mio non è un discorso solo di Italia. Non serve a niente se noi ci facciamo il culo per debellarla, e una volta riuscito dopo tanti sacrifici, arrivano aerei dalla Francia, Olanda, Germania e si ricomincia tutto da capo. Infatti la Cina ora teme i contatti di ritorno, e bloccano gli italiani :siciao:

Fin quando non si prende una comune gestione del fenomeno ci sarà ben poco da fermare.

Poi su Zingaretti. Non so chi sia stato quel genio che gli ha suggerito la passeggiata a Milano con tanto aperitivo. Non capisco perchè si debba per forza usare una retorica forzata, e far finta che le cose (anche quelle brutte) non esistono. A volte bisogna rendersi conto semplicemente che la realtà è bastarda e che a mali estremi servono estremi rimedi. Non c'entrano niente idee di sinistra o idee di destra, soprattutto quando c'è di mezzo la salute. Esiste il buon senso e basta.

Inutile fare la pubblicità dell'aperol spritz per Milano o abbracciare per forza i cinesi che starnutiscono....cosa si vuol dimostrare???? che siamo "umani", "l'amore vince su tutto", "noi siamo anti-fascisti"...c'è un momento quando si può giocare a fare gli idealisti, ci sono altri invece dove bisogna essere un pochino più seri e fare quello che serve. Se non per se stessi, almeno per chi ci sta accanto.  

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"In una delle costanti mail che ricevo dalla mia direzione sanitaria a cadenza più che quotidiana ormai in questi giorni, c’era anche un paragrafo intitolato “fare social responsabilmente”, con alcune raccomandazioni che possono solo essere sostenute.
Dopo aver pensato a lungo se e cosa scrivere di ciò che ci sta accadendo, ho ritenuto che il silenzio non fosse affatto da responsabili. Cercherò quindi di trasmettere alle persone “non addette ai lavori” e più lontane alla nostra realtà, cosa stiamo vivendo a Bergamo in questi giorni di pandemia da Covid-19.
Capisco la necessità di non creare panico, ma quando il messaggio della pericolosità di ciò che sta accadendo non arriva alle persone e sento ancora chi se ne frega delle raccomandazioni e gente che si raggruppa lamentandosi di non poter andare in palestra o poter fare tornei di calcetto rabbrividisco.
Capisco anche il danno economico e sono anch’io preoccupato di quello. Dopo l’epidemia il dramma sarà ripartire. Però, a parte il fatto che stiamo letteralmente devastando anche dal punto di vista economico il nostro SSN, mi permetto di mettere più in alto l’importanza del danno sanitario che si rischia in tutto il paese e trovo a dir poco “agghiacciante” ad esempio che non si sia ancora istituita una zona rossa già richiesta dalla regione, per i comuni di Alzano Lombardo e Nembro (tengo a precisare che trattasi di pura opinione personale).
Io stesso guardavo con un po’ di stupore le riorganizzazioni dell’intero ospedale nella settimana precedente, quando il nostro nemico attuale era ancora nell’ombra: i reparti piano piano letteralmente “svuotati”, le attività elettive interrotte, le terapie intensive liberate per creare quanti più posti letto possibili. I container in arrivo davanti al pronto soccorso per creare percorsi diversificati ed evitare eventuali contagi. Tutta questa rapida trasformazione portava nei corridoi dell’ospedale un’atmosfera di silenzio e vuoto surreale che ancora non comprendevamo, in attesa di una guerra che doveva ancora iniziare e che molti (tra cui me) non erano così certi sarebbe mai arrivata con tale ferocia.
(apro una parentesi: tutto ciò in silenzio e senza pubblicizzazioni, mentre diverse testate giornalistiche avevano il coraggio di dire che la sanità privata non stava facendo niente).
Ricordo ancora la mia guardia di notte di una settimana fa passata inutilmente senza chiudere occhio, in attesa di una chiamata dalla microbiologia del Sacco. Aspettavo l’esito di un tampone sul primo paziente sospetto del nostro ospedale, pensando a quali conseguenze ci sarebbero state per noi e per la clinica. Se ci ripenso mi sembra quasi ridicola e ingiustificata la mia agitazione per un solo possibile caso, ora che ho visto quello che sta accadendo.
Bene, la situazione ora è a dir poco drammatica. Non mi vengono altre parole in mente.
La guerra è letteralmente esplosa e le battaglie sono ininterrotte giorno e notte.
Uno dopo l’altro i poveri malcapitati si presentano in pronto soccorso. Hanno tutt’altro che le complicazioni di un’influenza. Piantiamola di dire che è una brutta influenza. In questi 2 anni ho imparato che i bergamaschi non vengono in pronto soccorso per niente. Si sono comportati bene anche stavolta. Hanno seguito tutte le indicazioni date: una settimana o dieci giorni a casa con la febbre senza uscire e rischiare di contagiare, ma ora non ce la fanno più. Non respirano abbastanza, hanno bisogno di ossigeno.
Le terapie farmacologiche per questo virus sono poche. Il decorso dipende prevalentemente dal nostro organismo. Noi possiamo solo supportarlo quando non ce la fa più. Si spera prevalentemente che il nostro organismo debelli il virus da solo, diciamola tutta. Le terapie antivirali sono sperimentali su questo virus e impariamo giorno dopo giorno il suo comportamento. Stare al domicilio sino a che peggiorano i sintomi non cambia la prognosi della malattia.
Ora però è arrivato quel bisogno di posti letto in tutta la sua drammaticità. Uno dopo l’altro i reparti che erano stati svuotati, si riempiono a un ritmo impressionante. I tabelloni con i nomi dei malati, di colori diversi a seconda dell’unità operativa di appartenenza, ora sono tutti rossi e al posto dell’intervento chirurgico c’è la diagnosi, che è sempre la stessa maledetta: polmonite interstiziale bilaterale.
Ora, spiegatemi quale virus influenzale causa un dramma così rapido. Perché quella è la differenza (ora scendo un po’ nel tecnico): nell’influenza classica, a parte contagiare molta meno popolazione nell’arco di più mesi, i casi si possono complicare meno frequentemente, solo quando il VIRUS distruggendo le barriere protettive delle nostre vie respiratorie permette ai BATTERI normalmente residenti nelle alte vie di invadere bronchi e polmoni provocando casi più gravi. Il Covid 19 causa una banale influenza in molte persone giovani, ma in tanti anziani (e non solo) una vera e propria SARS perché arriva direttamente negli alveoli dei polmoni e li infetta rendendoli incapaci di svolgere la loro funzione. L’insufficienza respiratoria che ne deriva è spesso grave e dopo pochi giorni di ricovero il semplice ossigeno che si può somministrare in un reparto può non bastare.
Scusate, ma a me come medico non tranquillizza affatto che i più gravi siano prevalentemente anziani con altre patologie. La popolazione anziana è la più rappresentata nel nostro paese e si fa fatica a trovare qualcuno che, sopra i 65 anni, non prenda almeno la pastiglia per la pressione o per il diabete. Vi assicuro poi che quando vedete gente giovane che finisce in terapia intensiva intubata, pronata o peggio in ECMO (una macchina per i casi peggiori, che estrae il sangue, lo ri-ossigena e lo restituisce al corpo, in attesa che l’organismo, si spera, guarisca i propri polmoni), tutta questa tranquillità per la vostra giovane età vi passa.
E mentre ci sono sui social ancora persone che si vantano di non aver paura ignorando le indicazioni, protestando perché le loro normali abitudini di vita sono messe “temporaneamente” in crisi, il disastro epidemiologico si va compiendo.
E non esistono più chirurghi, urologi, ortopedici, siamo unicamente medici che diventano improvvisamente parte di un unico team per fronteggiare questo tsunami che ci ha travolto. I casi si moltiplicano, arriviamo a ritmi di 15-20 ricoveri al giorno tutti per lo stesso motivo. I risultati dei tamponi ora arrivano uno dopo l’altro: positivo, positivo, positivo. Improvvisamente il pronto soccorso è al collasso. Le disposizioni di emergenza vengono emanate: serve aiuto in pronto soccorso. Una rapida riunione per imparare come funziona il software di gestione del pronto soccorso e pochi minuti dopo sono già di sotto, accanto ai guerrieri che stanno al fronte della guerra. La schermata del pc con i motivi degli accessi è sempre la stessa: febbre e difficoltà respiratoria, febbre e tosse, insufficienza respiratoria ecc… Gli esami, la radiologia sempre con la stessa sentenza: polmonite interstiziale bilaterale, polmonite interstiziale bilaterale, polmonite interstiziale bilaterale. Tutti da ricoverare. Qualcuno già da intubare e va in terapia intensiva. Per altri invece è tardi...
La terapia intensiva diventa satura, e dove finisce la terapia intensiva se ne creano altre. Ogni ventilatore diventa come oro: quelli delle sale operatorie che hanno ormai sospeso la loro attività non urgente diventano posti da terapia intensiva che prima non esistevano.
Ho trovato incredibile, o almeno posso parlare per l’HUMANITAS Gavazzeni (dove lavoro) come si sia riusciti a mettere in atto in così poco tempo un dispiego e una riorganizzazione di risorse così finemente architettata per prepararsi a un disastro di tale entità. E ogni riorganizzazione di letti, reparti, personale, turni di lavoro e mansioni viene costantemente rivista giorno dopo giorno per cercare di dare tutto e anche di più.
Quei reparti che prima sembravano fantasmi ora sono saturi, pronti a cercare di dare il meglio per i malati, ma esausti. Il personale è sfinito. Ho visto la stanchezza su volti che non sapevano cosa fosse nonostante i carichi di lavoro già massacranti che avevano. Ho visto le persone fermarsi ancora oltre gli orari a cui erano soliti fermarsi già, per straordinari che erano ormai abituali. Ho visto una solidarietà di tutti noi, che non abbiamo mai mancato di andare dai colleghi internisti per chiedere “cosa posso fare adesso per te?” oppure “lascia stare quel ricovero che ci penso io”. Medici che spostano letti e trasferiscono pazienti, che somministrano terapie al posto degli infermieri. Infermieri con le lacrime agli occhi perché non riusciamo a salvare tutti e i parametri vitali di più malati contemporaneamente rilevano un destino già segnato.
Non esistono più turni, orari. La vita sociale per noi è sospesa.
Io sono separato da alcuni mesi, e vi assicuro che ho sempre fatto il possibile per vedere costantemente mio figlio anche nelle giornate di smonto notte, senza dormire e rimandando il sonno a quando sono senza di lui, ma è da quasi 2 settimane che volontariamente non vedo né mio figlio né miei familiari per la paura di contagiarli e di contagiare a sua volta una nonna anziana o parenti con altri problemi di salute. Mi accontento di qualche foto di mio figlio che riguardo tra le lacrime e qualche videochiamata.
Perciò abbiate pazienza anche voi che non potete andare a teatro, nei musei o in palestra. Cercate di aver pietà per quella miriade di persone anziane che potreste sterminare. Non è colpa vostra, lo so, ma di chi vi mette in testa che si sta esagerando e anche questa testimonianza può sembrare proprio un’esagerazione per chi è lontano dall’epidemia, ma per favore, ascoltateci, cercate di uscire di casa solo per le cose indispensabili. Non andate in massa a fare scorte nei supermercati: è la cosa peggiore perché così vi concentrate ed è più alto il rischio di contatti con contagiati che non sanno di esserlo. Ci potete andare come fate di solito. Magari se avete una normale mascherina (anche quelle che si usano per fare certi lavori manuali) mettetevela. Non cercate le ffp2 o le ffp3. Quelle dovrebbero servire a noi e iniziamo a far fatica a reperirle. Ormai abbiamo dovuto ottimizzare il loro utilizzo anche noi solo in certe circostanze, come ha recentemente suggerito l’OMS in considerazione del loro depauperamento pressoché ubiquitario.
Eh sì, grazie allo scarseggiare di certi dispositivi io e tanti altri colleghi siamo sicuramente esposti nonostante tutti i mezzi di protezione che abbiamo. Alcuni di noi si sono già contagiati nonostante i protocolli. Alcuni colleghi contagiati hanno a loro volta familiari contagiati e alcuni dei loro familiari lottano già tra la vita e la morte.
Siamo dove le vostre paure vi potrebbero far stare lontani. Cercate di fare in modo di stare lontani. Dite ai vostri familiari anziani o con altre malattie di stare in casa. Portategliela voi la spesa per favore.
Noi non abbiamo alternativa. E’ il nostro lavoro. Anzi quello che faccio in questi giorni non è proprio il lavoro a cui sono abituato, ma lo faccio lo stesso e mi piacerà ugualmente finché risponderà agli stessi principi: cercare di far stare meglio e guarire alcuni malati, o anche solo alleviare le sofferenze e il dolore a chi non purtroppo non può guarire.
Non spendo invece molte parole riguardo alle persone che ci definiscono eroi in questi giorni e che fino a ieri erano pronti a insultarci e denunciarci. Tanto ritorneranno a insultare e a denunciare appena tutto sarà finito. La gente dimentica tutto in fretta.
E non siamo nemmeno eroi in questi giorni. E’ il nostro mestiere. Rischiavamo già prima tutti i giorni qualcosa di brutto: quando infiliamo le mani in una pancia piena di sangue di qualcuno che nemmeno sappiamo se ha l’HIV o l’epatite C; quando lo facciamo anche se lo sappiamo che ha l’HIV o l’epatite C; quando ci pungiamo con quello con l’HIV e ci prendiamo per un mese i farmaci che ci fanno vomitare dalla mattina alla sera. Quando apriamo con la solita angoscia gli esiti degli esami ai vari controlli dopo una puntura accidentale sperando di non esserci contagiati. Ci guadagniamo semplicemente da vivere con qualcosa che ci regala emozioni. Non importa se belle o brutte, basta portarle a casa.
Alla fine cerchiamo solo di renderci utili per tutti. Ora cercate di farlo anche voi però: noi con le nostre azioni influenziamo la vita e la morte di qualche decina di persone. Voi con le vostre, molte di più.

Per favore condividete e fate condividere il messaggio. Si deve spargere la voce per evitare che in tutta Italia succeda ciò che sta accadendo qua"

 

Dott. Daniele Macchini - Chirurgo presso Humanitas di Bergamo

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In Lombardia non ci sono più posti di terapia intensiva disponibili e inizieranno a spostare in altre regioni. Non sanno più in che lingua dirlo che bisogna smetterla di fare il cazzo che ci pare e cambiare qualche abitudine. Anche nelle zone ad oggi meno colpite. E poi vedi centri commerciali affollati, piazzette piene, impianti sciistici presi d'assalto, gente che ancora non ha capito che non deve presentarsi in pronto soccorso...

E vanno a scrivere sui social "perchè solo le scuole??? Devono chiudere tutto!!!11 Perchè le scuole sì e i bar, le discoteche no??!!!"

Un popolo che ha bisogno per forza del divieto affisso davanti alla porta per non entrare (e neanche....). Perchè no, non si può arrivare da soli alla conclusione che forse in discoteca (esempio, eh) uno può evitarci di andare per scelta. No, hanno per forza bisogno delle sbarre alla porta. Mannaggia alla puttana.

Ad ora muoiono solo gli anziani con malattie pregresse, va bene, ma in ospedale e in terapia intensiva ci finiscono in tanti. Finchè c'è posto i malati possono essere curati e magari le polmoniti non saranno fatali ai più giovani. Quando di posti non ce ne saranno più qualcuno magari non verrà preso in tempo, per qualcuno non si troverà posto, per qualcun altro non ci saranno abbastanza medici e allora sì che diventa un problema. Senza considerare che in ospedale (e in terapia intensiva) si continua a finire anche per altri motivi, tutte gli altri problemi non sono di colpo scomparsi con l'arrivo del coronavirus.

Boh, è così difficile da capire?

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Bella lettera. INUTILE, ma bella.

Sarò pure brutale, ma fin quando la gente sarà libera di fare e andare dove vuole, non ci sarà nulla da fare. Ci saranno SEMPRE gli stolti (per un motivo o per un altro) che agiranno in modo arbitrario del tutto insano, rendendo ogni contenimento del tutto inutile. Persino un bebè sa che è così.

Basta pensare agli esempi che abbiamo riportato qui negli ultimi giorni per capirlo, persone che invece di essere in quarantena... volontaria :ahahaherano a sciare, viaggiare, incontrare altra gente. Oppure a quella coppia di anziani di Torino che non hanno detto di essere stati in compagnia del figlio che lavora nella zona rossa, e che hanno paralizzato un intero reparto di ospedale e chissà cos'altro. Abbiamo due scelte sul tavolo:

1. o QUARANTENA "QUELLA VERA, tipo Cina". 

2. oppure Anarchia con slogan "per favore, siate coscienziosi" ...e quindi 90% di infettati, pandemia VOLUTA e migliaia di morti.

Nessuna opzione 3.

 

 

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Per quanto riguarda la mortalità legata al virus i dati aggiornati confermano quelli del primo studio. L'età media dei pazienti deceduti e positivi a covid-19 è 81.4. Le donne sono 48 (31.0%). Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 3,6. I decessi avvengono in grandissima parte dopo gli 80 anni e in persone con importanti patologie pre-esistenti: nel dettaglio la mortalità è del 14,3% oltre i 90 anni, dell'8,2% tra 80 e 89, del 4% tra 70 e 79, dell'1,4% tra 60 e 69 e dello 0,1% tra 50 e 59, mentre non si registrano decessi sotto questa fascia d'età. Complessivamente, 21 pazienti (15,5% del campione) presentavano 0 o 1 patologia, 25 (18,5%) presentavano 2 patologie e 70 (60,3%) presentavano 3 o più patologie; per 19 pazienti non è stato ancora possibile recuperare ad oggi l'informazione. Ipertensione e cardiopatia ischemica si confermano le patologie più frequenti. Così sempre l'istituto superiore di sanità in una nota.

 

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Sì mi riferivo all'ufficializzazione da parte del OMS, o è già avvenuta? 
Leggevo che c'è anche il discorso dei Pandemic Bond e che potrebbero aspettare che scada il temine (23 marzo mi sembra) prima di fare l'annuncio
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In Lombardia non ci sono più posti di terapia intensiva disponibili e inizieranno a spostare in altre regioni. Non sanno più in che lingua dirlo che bisogna smetterla di fare il cazzo che ci pare e cambiare qualche abitudine. Anche nelle zone ad oggi meno colpite. E poi vedi centri commerciali affollati, piazzette piene, impianti sciistici presi d'assalto, gente che ancora non ha capito che non deve presentarsi in pronto soccorso...
E vanno a scrivere sui social "perchè solo le scuole??? Devono chiudere tutto!!!11 Perchè le scuole sì e i bar, le discoteche no??!!!"
Un popolo che ha bisogno per forza del divieto affisso davanti alla porta per non entrare (e neanche....). Perchè no, non si può arrivare da soli alla conclusione che forse in discoteca (esempio, eh) uno può evitarci di andare per scelta. No, hanno per forza bisogno delle sbarre alla porta. Mannaggia alla puttana.
Ad ora muoiono solo gli anziani con malattie pregresse, va bene, ma in ospedale e in terapia intensiva ci finiscono in tanti. Finchè c'è posto i malati possono essere curati e magari le polmoniti non saranno fatali ai più giovani. Quando di posti non ce ne saranno più qualcuno magari non verrà preso in tempo, per qualcuno non si troverà posto, per qualcun altro non ci saranno abbastanza medici e allora sì che diventa un problema. Senza considerare che in ospedale (e in terapia intensiva) si continua a finire anche per altri motivi, tutte gli altri problemi non sono di colpo scomparsi con l'arrivo del coronavirus.
Boh, è così difficile da capire?
Oltre ai posti carenti c'è un discorso di "usura" del personale medico, settimane sempre a 1000 non si regge a lungo
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11 minutes ago, BengaLaker said:

IN LOMBARDIA!!!! aspetta che arrivi al sud sto casino e poi ridiamo per davvero.... :siciao:

Beh questo non è detto, cioè al sud arriva, anzi è già arrivato, ma la vera speranza è che non si sviluppino focolai come successo in Lombardia. E' quella la cosa essenziale. Ovviamente i casi ci sono già ora, aumenteranno, però finchè restano in un certo senso sporadici si può andare avanti. 

Ovviamente se si dovesse sviluppare un qualcosa di simile a quanto sta succedendo lì la situazione diventerebbe insostenibile a livello sanitario.

Purtroppo e "per fortuna" c'è sempre un caso 0 a partire dal quale si prendono delle misure di prevenzione. E ciò che è successo in Lombardia dovrebbe evitare, o almeno si spera, che la stessa cosa accada altrove. Così come anche gli altri paesi a loro volta stanno studiando attentamente la nostra situzione.

Tutto questo se i cittadini danno una mano...

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1 minute ago, verdastro said:

Ma con la chiusura delle scuole come va la movida milanese? Perché se si ammassano al bar per l'apericena conta un cazzo tutto quello che si sta facendo

La gente è così.....

Ad esempio ho appena visto su SkySport24 che erano circa in 500 ad Appiano ad incitare il bus dell'Inter in partenza per Torino. 

Si vuole fermare sto virus??? 

Scelte non ce n'è, vista l'intelligenza delle persone, bisogna fermare tutto e costringere tutti a starsene a casa. 

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