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Sempre pensato che sia da eliminare il quorum e al contempo raddoppiare le firme da raccogliere.

 

Così eviteremmo un sacco di polemiche, perdite di tempo e di soldi.

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A me Berlusconi non piace, ma un minimo di persecuzione mi sa che c'è davvero... Se continuano così lo voto. Giuro.   Va bene che è un politico poco risolutivo e che non ha fatto tutto quello che g

Allora mettiamo qualche puntino sulle i perché sinceramente mi sono rotto di assistere a continui ribaltamenti della realtà.   La discussione è partita as usual tra me e Keitaro. Io dicevo di esse

Abbiamo smacchiato il giaguaro :D

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Sempre pensato che sia da eliminare il quorum e al contempo raddoppiare le firme da raccogliere.

 

Così eviteremmo un sacco di polemiche, perdite di tempo e di soldi.

Per le perdite di soldi sarebbe bastato che il Governo fissare la data del referendum lo stesso giorno delle amministrative: chissà mai perché non lo ha fatto... Mah... :asd
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Visto che sei qurllo delle sentenze Papero, leggiti quella appena compilata dal Tar del Lazio che ha respinto il ricorso dei Radicali riguardo l'accorpamento:

 

Per il Tar "non appaiono ravvisabili elementi sufficienti a rivelare l'irragionevolezza e/o illogicità della scelta della data del 17 aprile 2016". Nelle ordinanze è stato specificato che "il termine intercorrente tra la data di adozione del decreto e la data del voto referendario non appare inidonea a garantire una corretta informativa degli elettori e, ancora, rivelatore di una concreta ed effettiva violazione di 'standard internazionali' sottoscritti dall'Italia, di cui non può comunque sottacersi il carattere non vincolante; nessuna prescrizione di legge impone o

anche semplicemente rivela un orientamento di favore del legislatore per la concentrazione in una medesima data dell'espletamento delle consultazioni referendarie e delle operazioni elettorali amministrative, sempre che ovviamente ne sussistano le condizioni; e non può, peraltro, essere trascurato che l'Amministrazione ha rappresentato di aver già proceduto ad una serie di adempimenti, con la conseguenza che l'impiego di spesa ovvero gli esborsi su cui i ricorrenti avevano, tra l'altro, fondato la domanda cautelare è da considerare almeno in parte già avvenuto e, dunque, non altrimenti ovviabile".

Non mi risulta sia mai stato accorpato un referendum con le elezioni. Male, bene? Eliminiamo il quorum e il problema non si pone più.

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e io che ho scritto?!? sarebbe bastato che il Governo...

il TAR si è espresso sulla "irragionevolezza e/o illogicità": ciò non toglie che il Governo, se avesse avuto veramente a cuore il portafoglio (dei cittadini), avrebbe accorpato le votazioni.

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Non seguo questo topic da mesi e mesi....non avrebbe senso venire a scrivere sempre e solo renzi suca, ormai non ho più altra argomentazione, quindi evito.

Oggi però ho votato, abbiamo votato tutta la famiglia, TUTTI. Non basterà, massimo ci sarà il 35% di votanti, ma io ho fatto il mio dovere contro il regime.

 

 

 

renzi suca

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Guest Nigma

Di fronte ad una parola - "regime" - usata completamente a caso, alzo le mani e vado a pranzo. 

Quanto al referendum, ne ho lette e sentite di ogni, discutendone anche ieri sera in prima persona. Il comune denominatore? Nessuno conosceva il quesito referendario.

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Di fronte ad una parola - "regime" - usata completamente a caso, alzo le mani e vado a pranzo.

 

Quanto al referendum, ne ho lette e sentite di ogni, discutendone anche ieri sera in prima persona. Il comune denominatore? Nessuno conosceva il quesito referendario.

Forse perché invece di spingere per fare trasmissioni in cui si parlava del quesito il governo ha spinto per non andare a votare? Chi lo sa.

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Guest Nigma

Forse perché invece di spingere per fare trasmissioni in cui si parlava del quesito il governo ha spinto per non andare a votare? Chi lo sa.

 

Ci si può informare autonomamente, le fonti sono molteplici, ma ahimè la materia è talmente tecnica da essere pressoché intrattabile in sede di dibattito fra persone comuni, mediamente colte o di medie facoltà intellettive. 

 

Eppure, tranne un paio di gradevoli eccezioni, ho potuto sperimentare personalmente che il SI' o NO travalica l'argomento discusso (ribadisco: pressoché ignoto ai più proprio nella sua stessa domanda) e si trasforma in un pro-Renzi o contro-Renzi. Alla fine, come sempre, in Italia è tifoseria. 

 

In passato mi chiedevo se fosse una questione di volontà o un problema di strumenti: più invecchio più mi rendo conto che è la seconda. 

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Che vuol dire? 

È un tuo dovere in quanto cittadino conoscere che cosa propone il referendum che dovresti votare.

 

Se il governo o i media non ti forniscono le informazioni resti ignorante?

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Che vuol dire?

È un tuo dovere in quanto cittadino conoscere che cosa propone il referendum che dovresti votare.

 

Se il governo o i media non ti forniscono le informazioni resti ignorante?

Nel mondo delle favole tutti i cittadini sono istruiti e consapevoli del fatto che non ci si debba fermare a quello che ci dicono in TV.

 

Nel mondo reale ci sono tantissime persone mediamente ignoranti o che semplicemente a causa del tempo in cui viviamo si fidano di quello che passa la TV.

 

Quindi se in TV non fanno un servizio in croce che spieghi bene le ragioni del referendum, del si o del no è palese che si avrà una grande parte dell'opinione pubblica che non sa manco per cosa si stia votando.

 

Quindi se vogliamo dare la colpa al cittadino per la sua ignoranza ok, io preferisco darla a chi ha il compito di rendere il meno ignorante possibile il popolo che rappresenta.

 

Siamo una società inclusiva e se una persona è ignorante, meno intelligente o meno propensa a sfogliare un giornale è compito della politica far si che possa capire anche lui che cosa si sta decidendo nel paese.

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Nel mondo reale ci sono tantissime persone mediamente ignoranti o che semplicemente a causa del tempo in cui viviamo si fidano di quello che passa la TV il blogghe

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Nel mondo delle favole tutti i cittadini sono istruiti e consapevoli del fatto che non ci si debba fermare a quello che ci dicono in TV.

 

Nel mondo reale ci sono tantissime persone mediamente ignoranti o che semplicemente a causa del tempo in cui viviamo si fidano di quello che passa la TV.

 

Quindi se in TV non fanno un servizio in croce che spieghi bene le ragioni del referendum, del si o del no è palese che si avrà una grande parte dell'opinione pubblica che non sa manco per cosa si stia votando.

 

Quindi se vogliamo dare la colpa al cittadino per la sua ignoranza ok, io preferisco darla a chi ha il compito di rendere il meno ignorante possibile il popolo che rappresenta.

 

Siamo una società inclusiva e se una persona è ignorante, meno intelligente o meno propensa a sfogliare un giornale è compito della politica far si che possa capire anche lui che cosa si sta decidendo nel paese.

 

Esordisci con "nel mondo delle favole tutti i cittadini..." e poi colpevolizzi il governo perché è il suo compito renderti meno ignorante.

No. Nel mondo delle favole l'apparato governativo di un paese si occupa dell'intelligenza dei propri cittadini ma nel mondo reale non rientra neanche nei primi 10 incarichi di un Governo.

L'unico motivo per cui esiste l'istruzione pubblica è perché l'ignoranza rappresenterebbe un costo nelle casse dello Stato molto più grande, perché una popolazione con capacità diverse garantisce un ritorno economico futuro maggiore. 

 

Nell'epoca della pluralità d'informazione, di Internet e dei nuovi mezzi di comunicazione, l'ignoranza è una scelta, non è più una medicina che ti viene calata dall'alto dai Poteri Oscuri perché lo Stato ti vuole "intelligente abbastanza da far funzionare un macchinario e compilare le scartoffie e scemo abbastanza per accettare passivamente il vertiginoso calo della qualità della vita".

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Però servizi e pubblicità Mediaset ne ha fatta... per capire di che si tratta basta e avanza pure, e non mi venite a dire che la gente non guarda la TV. La verità è che, come dice Nigma, al cittadino non frega niente, lui legge chi coinvolge e si schiera pro/contro come allo stadio.

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I guelfi e i ghibellini ce li abbiamo ancora nel DNA, purtroppo. 

 

Se non scientificamente parlando, sicuramente a livello culturale.

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Esordisci con "nel mondo delle favole tutti i cittadini..." e poi colpevolizzi il governo perché è il suo compito renderti meno ignorante.

No. Nel mondo delle favole l'apparato governativo di un paese si occupa dell'intelligenza dei propri cittadini ma nel mondo reale non rientra neanche nei primi 10 incarichi di un Governo.

L'unico motivo per cui esiste l'istruzione pubblica è perché l'ignoranza rappresenterebbe un costo nelle casse dello Stato molto più grande, perché una popolazione con capacità diverse garantisce un ritorno economico futuro maggiore.

 

Nell'epoca della pluralità d'informazione, di Internet e dei nuovi mezzi di comunicazione, l'ignoranza è una scelta, non è più una medicina che ti viene calata dall'alto dai Poteri Oscuri perché lo Stato ti vuole "intelligente abbastanza da far funzionare un macchinario e compilare le scartoffie e scemo abbastanza per accettare passivamente il vertiginoso calo della qualità della vita".

Intanto me la prendo con il governo perché commette un reato, in primis.

 

In secundis vallo a dire a tutti i milioni di pensionati che scambiano la scritta Pc con Wc che è una scelta essere ignoranti e non andarsi ad informare su internet lasciando perdere la TV.

 

Ma che discorsi fai?

 

C'è un referendum? in tutti i paesi del mondo ci sarebbero stati decine e decine di dibattiti in prima serata per spiegare ai cittadini cosa diavolo stesse succedendo.

 

Da noi il presidente del consiglio e l'ex presidente della Repubblica nonché secretatore di documenti, liquidano la cosa con "non andate a votare" (commettendo un reato) e nessuna rete pubblica-filogovernativa si preoccupa di fare informazione.

 

Per me siamo alla follia.

 

Allora facciamo che nessuno spiega più niente, niente più dibattiti, niente più professori in TV,niente più economisti, ma neanche medici e divulgatori...tanto tutti siamo in grado di andarci ad informare autonomamente.

 

Ma di grazia, ti rendi conto di cosa dici?

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Però servizi e pubblicità Mediaset ne ha fatta... per capire di che si tratta basta e avanza pure, e non mi venite a dire che la gente non guarda la TV. La verità è che, come dice Nigma, al cittadino non frega niente, lui legge chi coinvolge e si schiera pro/contro come allo stadio.

Io ho visto solo accenni superficiali al quesito con minispot di 2 minuti del si e del no.

 

Penso che un referendum popolare, soprattutto su materie tecniche come questa, richiederebbe un programma di approfondimento un pelino più serio dove i comitati del si e del no possano esprimere i loro pareri in maniera un po' più articolata.

 

In Tv è passato ad esempio il concetto che se vince il Si, domani verranno persi migliaia di posti di lavoro con la perdita di una quantità strategica di gas ingente.

 

O al contrario è passato il fatto che vincendo il no ci riempiranno il mare di trivelle.

 

Beh, non mi pare proprio un grande lavoro di informazione questo.

 

Scommetti che invece per il referendum costituzionale ci fracasseranno i coglioni(giustamente) per tutta l'estate con diecimila dibattiti al giorno?

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Mi devo essere perso la parte nella quale Travaglio è diventato un pubblico ufficiale.

 

Mi devo essere perso la parte nella quale si urla "coerenza" ogni due per tre e si fanno pipponi sui principi dimenticandosi di essere i primi a avere i valori flessibili a seconda della situazione.

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Partiamo dal fatto che l'induzione all'astensione da parte delle istituzioni, fatta in questo modo, non costituisce reato.

Perché? Perché affinché lo sia, la figura pubblica deve indurre all'astensione nell'esercizio delle sue funzioni. 

Non durante un'intervista, non durante una trasmissione televisiva, non durante un comizio. 

E pure questo è scritto nella Costituzione.

 

Tu parli di dibattiti televisivi negli altri Paesi ma negli altri Paesi la gran parte delle emittenti è privata, indi per cui indirizzano i dibattiti a seconda dello schieramento politico a cui appartengono. 
Ad esempio, se questo referendum fosse ambientato negli Stati Uniti sotto l'amministrazione Obama, vai tranquillo che la Fox farebbe di tutto per invitare quante più persone o esperti favorevoli al sì.

Non rientra negli scopi del Governo quello di colmare la tua ignoranza, non è il suo interesse, non rientra nei piani e nelle intenzioni di nessun Paese che non si chiami Utopia.

 

Se i milioni di pensionati sono intenzionati ad andare a votare e non reputano le informazioni in loro possesso sufficienti, possono tranquillamente chiedere ed accedere ad altre fonti. 
Questo vuol dire pluralità d'informazioni. La possibilità di scegliere, la possibilità di poter chiedere a qualcuno che è in grado di attingere da più fonti dei 5 canali di televisione più visionati dal Paese. 

E se non lo fai, mi spiace ma è una tua scelta quella di non volerlo fare. 

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Senza contare che si continua a pensare al pensionato come l'ultra ottantenne che ha visto il primo computer a 60 anni mentre tra i pensionati inizia ad esserci anche una fetta di gente che ha lavorato nel terziario fra gli anni 70-80-90 e 2000 che è in grado di accedere a qualsiasi mezzo tecnologico disponibile. 

L'ultra ottantenne non riuscirebbe manco a votare nel mio seggio, tanto per dire, che è una scuola con tutte con 3 rampe di scale per accedere al primo piano e non ha manco l'ascensore. 

Vogliamo incolpare il governo anche per quello?

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Guest Nigma

Io ho visto solo accenni superficiali al quesito con minispot di 2 minuti del si e del no.

 

Penso che un referendum popolare, soprattutto su materie tecniche come questa, richiederebbe un programma di approfondimento un pelino più serio dove i comitati del si e del no possano esprimere i loro pareri in maniera un po' più articolata.

 

In Tv è passato ad esempio il concetto che se vince il Si, domani verranno persi migliaia di posti di lavoro con la perdita di una quantità strategica di gas ingente.

 

O al contrario è passato il fatto che vincendo il no ci riempiranno il mare di trivelle.

 

Beh, non mi pare proprio un grande lavoro di informazione questo.

 

Scommetti che invece per il referendum costituzionale ci fracasseranno i coglioni(giustamente) per tutta l'estate con diecimila dibattiti al giorno?

Innanzitutto questo NON è un referendum popolare visto che è stato promosso sa consigli regionali, peraltro con l'esclusione di Sicilia ed Emilia-Romagna che pure sono le 2 ragioni quasi esclusivamente coinvolte dall'argomento.

 

In secondo luogo ogni discussione è inevitabilmente oggetto di semplificazioni, altrimenti fra distinguo e dettagli non ci sarebbe modo di replicare e confrontarsi in quanto si perderebbe completamente il filo. In questo caso le semplificazioni da te citate sono evidentemente distorsioni, ma testimoniano perfettamente la difficoltà di una materia troppo tecnica per essere soggetto di un confronto addirittura televisivo - la gente guarda i talk per reclamare sangue verbale, come i romani chiedevano ai gladiatori sangue biologico, nient'affatto come veicolo di informazione (il quale presupporrebbe ospiti esclusivamente tecnici, peraltro). Non a caso anche Santoro e Travaglio facevano il picco d'ascolto con le intercettazioni della D'Addario.

 

Quanto al referendum di ottobre, dato il clima anti-ca$ta ormai pluriennale dovrebbe essere sostanzialmente un pro-forma, invece sono sicuro che ci si abbarbicherà sulle vetrate del costituzionalismo pur di trovare un pretesto per opporsi 'al regggime post-comunista pre-fascista neo-craxista nostalgico-berlusconiano di RRRenzie'.

 

Se c'è una cosa che gli italiani sanno fare bene, quella è dividersi. Possibilmente dimenticandone il motivo.

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