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Basket Italiano


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Sono già al Forum ma mi è tornato in mente adesso questo discorso...

 

Trovo tra lo scandaloso e l'assurdo i premi individuali assegnati dalla Legabasket; Samuels ha letteralmente dominato un campionato, ma giustamente meglio dare l'MVP a uno che ha spadellato col 38% dal campo perché gioca nella sana provincia italiana...

 

Pure Banchi non è certo un genio e lo si sa, ma se non basta fare 26-4 per arrivare nei primi 5 allenatori qualcosa non mi torna. Mah, 33 vittorie in casa di fila in RS, strisce di 19 consecutive l'anno scorso e 20 quest'anno evidentemente non sono sufficienti per qualche onorificenza.

 

In finale sticazzi, anzi ci hanno dato altre motivazioni, però volevo dirlo.

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1-0 Il silenzio è già iniziato?

Contento tu È una serie di finale tra due squadre modeste figlie di un campionato livellato verso il basso Ma se pensi che questa Roma possa essere campione italiana sei da ricovero immediato imho

Ma tu che cosa scrivi? Io posso tifare Siena come tu tifi Roma ? Allora stai zitto

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Da salvare Fontecchio e poco altro, impossibile illudersi anche sul - 9. Hackett bella partita, riesce sempre a trovare ulteriori motivi per farsi odiare di me.Assolutamente non sorpreso dell'affermazione dei ragazzi del bravo Buscaglia nell'altra partita.

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be' non so che edizioni hai recuperato, ma se non sei ancora entrato nell'ordine di idee che un giocatore come Dejan Bodiroga non si è mai visto e mai si vedrà, è il caso che inizi a scaricarti qualcosa (final four 02 che mi pare hai visto, e anche '03 tanto per dirne due).

 

Assolutamente, ad ora mi sembra davvero una roba fuori dal comune rispetto a qualsiasi altro giocatore in campo.

Ma perchè non è mai andato al di la dell'oceano?

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Assolutamente, ad ora mi sembra davvero una roba fuori dal comune rispetto a qualsiasi altro giocatore in campo.

Ma perchè non è mai andato al di la dell'oceano?

ne avevamo parlato proprio con Odino al raduno. l'idea non lo ha mai stuzzicato. per quella generazione lì, l'america non è mai stata vista come un eldorado, a parte divac e kukoc. gli altri che sono andati (tipo danilovic), lo hanno fatto solo per far vedere che valevano il livello e poi se ne sono tornati subito. altra cultura prima della globalizzazione.

 

allora se hai visto la final four del 2003 col barcellona vincente, ti sarai accorto che saras jasikevicius è un giocatore che passa una volta ogni 15 anni. per cui passa alla final four 2004 e 2005 quando giocava col maccabi e formava con anthony parker ( :inchino :sbrilluccico:byesconsolato) uno dei più devastanti backcourt che si siano visti a livello di eurolega (per non parlare della coppia sotto: baston e il professor vuijcic). 

 

 

 

p.s.

poi potremmo parlare giorni interi di quanto fosse commovente bodiroga, di quello che ha fatto vedere a roma gli ultimi due anni quando si muoveva la metà di quei tempi delle final four. al suo addio diecimila persone che piangevano e lui con roma non ha vinto nulla.

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ne avevamo parlato proprio con Odino al raduno. l'idea non lo ha mai stuzzicato. per quella generazione lì, l'america non è mai stata vista come un eldorado, a parte divac e kukoc. gli altri che sono andati (tipo danilovic), lo hanno fatto solo per far vedere che valevano il livello e poi se ne sono tornati subito. altra cultura prima della globalizzazione.

 

 

 

Il tema mi sta particolarmente a cuore, da oltre 25 anni direi.

 

Trovo interessante la considerazione di cui sopra, seppure io non la condivida.

 

Ritengo infatti che già quella generazione di giocatori (slavi in particolare, che il concetto di globalizzazione ce l'hanno nel dna dalla notte dei tempi) considerasse l'NBA il naturale (ed inevitabile) step della loro carriera post dominio in Europa, possibilmente da farsi ancora nel proprio prime in modo da poter competere (aridaje, orgoglio slavo) con le stelle di oltre oceano e dimostrare che se a livello di forza dei rispettivi movimenti cestistici/valore medio dei giocatori delle rispettive leghe non c'era assolutamente partita a favore del mondo USA, a livello di valore del singolo giocatore ciascuno di loro poteva giocarsela con le top stars della Lega.

 

In tal senso il caso Bodiroga (universalmente considerato per un lunghissimo periodo stabilmente nei top 3 european player, spesso top 1) che non tentava il salto in NBA faceva strano anche allora, lo ricordo bene perchè da suo amante folle ho seguito la vicenda in presa diretta.

 

La scelta (e su questo sono d'accordo, nel caso di Dejan, diversamente dal 99% degli altri casi di non trasferimento in NBA, si è trattato anche -se non soprattutto- di una scelta del giocatore) a mio parere si deve ricondurre a due macro ragioni.

 

La prima: i GM/coach/players NBA a fine anni Ottanta/inizio Novanta avevano terribili (e per lo più infondati) pregiudizi verso tutto ciò che non fosse made in USA.

Tuttora, e son passati 25 anni e fior fior di giocatori europei che hanno fatto la differenza in quella Lega, si assiste ad un evidente "discriminazione" verso gli "stranieri" (per fare qualche esempio, Shved ha passato un paio d'anni praticamente fuori dalla rotazione in un gulag di pipponi come Minnie, Belinelli ha fatto le ragnatele per 2 anni a GS, ma ce ne sono decine d'altri).

Ai tempi di Bodiroga, vi assicuro, il concetto era ancora più estremizzato.

Lasciate perdere documentari revisionisti di ESPN e fidatevi: un eletto come Drazen ha dovuto marcire, ripeto marcire!!!, in fondo alla panca per un paio d'anni e cambiare squadra prima di vedere il parquet e conquistare rispetto e visibilità (comunque ampiamente inferiore a ciò che avrebbe meritato il suo infinito talento).

Lo stesso Danilovic (citato da Tony) a Miami ha dovuto patire le pene dell'inferno per emergere e comunque non gli è mai stato riconosciuto (non dico a livello di Lega, ma nemmeno all'interno del suo team) lo status che il suo valore di giocatore meritava, tanto che -contrariamente a quanto afferma Tony- io credo che non sia stata una sua scelta tornare in Europa, o meglio è stata una sorta di scelta obbligata.

Lasciamo perdere poi il trattamento riservato a jasikevicius che mi viene ancora da bestemmiare ad anni di distanza.....

Ma lo stesso discorso (pregiudizio e discriminazione), al di là di pochissime eccezioni (Sabonis e Divac per capirci) vale anche per chi poi ce l'ha fatta, penso ad un altro dio del parquet come Tony Kukoc che al di là della trita e ritrita storia del conflitto con Pippen, fu comunque costretto all'ingrasso (!) perchè il suo sinuoso fisico, meraviglioso, non rientrava nei canoni NBA...... 

Tutto ciò per dire che Dejan -dall'alto della sua grandezza/consapevolezza del suo essere unico- al tempo non intese scendere a compromessi con quel mondo là e mettere in preventivo un paio d'anni di panca nonchè interventi ridicoli sul suo fisico/modo di giocare.

 

La seconda ragione invece è più di natura tecnica: Bodiroga da grandissima parte degli addetti ai lavori (USA ma non solo) era considerato "lento"; il suo gioco, per così dire compassato, non era considerato adatto ai ritmi NBA.

Personalmente l'ho sempre considerato un enorme errore di valutazione, ma tant'è al tempo esistevano forti e diffusi dubbi sulla sua adattabilità alla Lega più forte del mondo.

 

Per concludere, l'intreccio delle due ragioni sopradescritte ha fatto sì che Dejan abbia trascorso tutta la sua favolosa carriera in Europa: da un lato bene perchè ho potuto seguirlo molto più assiduamente, dall'altro -da amante del gioco e suo fan sfegatato- è stato un grandissimo peccato non poterlo vedere predicare pallacanestro al di là dell'oceano..... 

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per me il maccabi 2004 2005 con i vari jasikevicius,vujcic,baston e parker è la squadra piu forte e spettacolare che abbia mai visto giocare a basket in europa. superavano anche diverse volte i 100 punti giocando un basket spumeggiante e concreto allo stesso tempo.

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... e già a quei tempi mi stavano sulle balle come pochi, antipatia cresciuta poi negli anni!

 

Però che spettacolo Parker, anche Vujcic mi piaceva parecchio... 

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Il tema mi sta particolarmente a cuore, da oltre 25 anni direi.

 

Trovo interessante la considerazione di cui sopra, seppure io non la condivida.

 

Ritengo infatti che già quella generazione di giocatori (slavi in particolare, che il concetto di globalizzazione ce l'hanno nel dna dalla notte dei tempi) considerasse l'NBA il naturale (ed inevitabile) step della loro carriera post dominio in Europa, possibilmente da farsi ancora nel proprio prime in modo da poter competere (aridaje, orgoglio slavo) con le stelle di oltre oceano e dimostrare che se a livello di forza dei rispettivi movimenti cestistici/valore medio dei giocatori delle rispettive leghe non c'era assolutamente partita a favore del mondo USA, a livello di valore del singolo giocatore ciascuno di loro poteva giocarsela con le top stars della Lega.

 

In tal senso il caso Bodiroga (universalmente considerato per un lunghissimo periodo stabilmente nei top 3 european player, spesso top 1) che non tentava il salto in NBA faceva strano anche allora, lo ricordo bene perchè da suo amante folle ho seguito la vicenda in presa diretta.

 

La scelta (e su questo sono d'accordo, nel caso di Dejan, diversamente dal 99% degli altri casi di non trasferimento in NBA, si è trattato anche -se non soprattutto- di una scelta del giocatore) a mio parere si deve ricondurre a due macro ragioni.

 

La prima: i GM/coach/players NBA a fine anni Ottanta/inizio Novanta avevano terribili (e per lo più infondati) pregiudizi verso tutto ciò che non fosse made in USA.

Tuttora, e son passati 25 anni e fior fior di giocatori europei che hanno fatto la differenza in quella Lega, si assiste ad un evidente "discriminazione" verso gli "stranieri" (per fare qualche esempio, Shved ha passato un paio d'anni praticamente fuori dalla rotazione in un gulag di pipponi come Minnie, Belinelli ha fatto le ragnatele per 2 anni a GS, ma ce ne sono decine d'altri).

Ai tempi di Bodiroga, vi assicuro, il concetto era ancora più estremizzato.

Lasciate perdere documentari revisionisti di ESPN e fidatevi: un eletto come Drazen ha dovuto marcire, ripeto marcire!!!, in fondo alla panca per un paio d'anni e cambiare squadra prima di vedere il parquet e conquistare rispetto e visibilità (comunque ampiamente inferiore a ciò che avrebbe meritato il suo infinito talento).

Lo stesso Danilovic (citato da Tony) a Miami ha dovuto patire le pene dell'inferno per emergere e comunque non gli è mai stato riconosciuto (non dico a livello di Lega, ma nemmeno all'interno del suo team) lo status che il suo valore di giocatore meritava, tanto che -contrariamente a quanto afferma Tony- io credo che non sia stata una sua scelta tornare in Europa, o meglio è stata una sorta di scelta obbligata.

Lasciamo perdere poi il trattamento riservato a jasikevicius che mi viene ancora da bestemmiare ad anni di distanza.....

Ma lo stesso discorso (pregiudizio e discriminazione), al di là di pochissime eccezioni (Sabonis e Divac per capirci) vale anche per chi poi ce l'ha fatta, penso ad un altro dio del parquet come Tony Kukoc che al di là della trita e ritrita storia del conflitto con Pippen, fu comunque costretto all'ingrasso (!) perchè il suo sinuoso fisico, meraviglioso, non rientrava nei canoni NBA...... 

Tutto ciò per dire che Dejan -dall'alto della sua grandezza/consapevolezza del suo essere unico- al tempo non intese scendere a compromessi con quel mondo là e mettere in preventivo un paio d'anni di panca nonchè interventi ridicoli sul suo fisico/modo di giocare.

 

La seconda ragione invece è più di natura tecnica: Bodiroga da grandissima parte degli addetti ai lavori (USA ma non solo) era considerato "lento"; il suo gioco, per così dire compassato, non era considerato adatto ai ritmi NBA.

Personalmente l'ho sempre considerato un enorme errore di valutazione, ma tant'è al tempo esistevano forti e diffusi dubbi sulla sua adattabilità alla Lega più forte del mondo.

 

Per concludere, l'intreccio delle due ragioni sopradescritte ha fatto sì che Dejan abbia trascorso tutta la sua favolosa carriera in Europa: da un lato bene perchè ho potuto seguirlo molto più assiduamente, dall'altro -da amante del gioco e suo fan sfegatato- è stato un grandissimo peccato non poterlo vedere predicare pallacanestro al di là dell'oceano..... 

della generazione di bodiroga però in nba andarono a giocare solo divac e kukoc. tutti gli altri fenomeni andarono a fare delle comparsate, un po' per curiosità un po' per dimostrare (djordjevic, danilovic, paspalij, radja). è vero che di bodiroga si diceva: ma perché non va? però se ricordi la domanda si fece più insistente primissimi anni 2000, quando vinse eurolega e sculacciò gli americani al mondiale. negli anni del real e i primi al pana non era un grande argomento. per me  dalla generazione successiva (tipo quella dei milic, radmanovic) anche gli slavi hanno iniziato ad ambire all'nba come tutti gli altri ragazzini, prima hanno sempre tenuto un certo senso di superiorità più che della loro pallacanstro, del loro modo di viverla. non a caso non c'è un solo coach che si sia mai avvicinato a quella cultura.

 

jasi in nba è un grande rimpianto, è semplicemente capitato nella situazione sbagliata, non ne farei un discorso di america che lo rigetta.

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ne avevamo parlato proprio con Odino al raduno. l'idea non lo ha mai stuzzicato. per quella generazione lì, l'america non è mai stata vista come un eldorado, a parte divac e kukoc. gli altri che sono andati (tipo danilovic), lo hanno fatto solo per far vedere che valevano il livello e poi se ne sono tornati subito. altra cultura prima della globalizzazione.

 

allora se hai visto la final four del 2003 col barcellona vincente, ti sarai accorto che saras jasikevicius è un giocatore che passa una volta ogni 15 anni. per cui passa alla final four 2004 e 2005 quando giocava col maccabi e formava con anthony parker ( :inchino :sbrilluccico:byesconsolato) uno dei più devastanti backcourt che si siano visti a livello di eurolega (per non parlare della coppia sotto: baston e il professor vuijcic). 

 

 

 

p.s.

poi potremmo parlare giorni interi di quanto fosse commovente bodiroga, di quello che ha fatto vedere a roma gli ultimi due anni quando si muoveva la metà di quei tempi delle final four. al suo addio diecimila persone che piangevano e lui con roma non ha vinto nulla.

 

Jasikevicius lo conoscevo già, avendolo visto nel suo fine carriera tra Pana e Barça. Comprerai il suo libro?

Toni Kukoc com'era? Appare anche nel primo Eleven Rings di Phil Jackson, quando parla di come fu trattato subito male perchè era europeo.

 

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Kukoc era Tutto. Onestamente anche più di Bodiroga (stessa tipologia ma fai conto kukoc più veloce e con molto più tiro, ma meno carattere), ma il suo mito è minore perché ha giocato tutta la carriera in nba, da sesto uomo (ma di stralusso, sesto uomo dell'anno nei bulls dei record).

 

Io le trovai da scaricare, per cui in giro credo ci siano ancora: il ragazzo prima di andare in Nba predicò basket in europa facendo 3peat di eurolega con la jugoplastika spalato 89,90,91. nelle prime due anche con radja. banda di ragazzini e qualche veterano da lui capitanata. talento incommentabile. poi spiegò basket per due stagioni alla benetton treviso in coppia con vinnie del negro. in nba era sempre poetico ma mise su muscoli ed era un po' meno affascinante, ma stiamo parlando cmq sempre di uno capace di fare 30 in partita di finale nba.  però il ragazzo magrolino che giocava in europa ti rapiva.

 

aneddoto che sanno tutti quelli di una certa età.

mondiali di bormio juniores nel 1987. la jugoslavia si presenta con kukoc, divac, paspalij, danilovic, radja, e domina tipo il dream team a barcellona '92. il mitico

Aldo Giordani che seguiva la manifestazione uscì fuori di testa nel vederlo giocare, era incazzato perché "non si può essere così forti".

 

 

no non leggerò la biografia di jasi perché da quando sto nell'editoria ho capito che non le scrivono loro; ma soprattutto ne ho lette molte a 20 anni e ora non mi attraggono più.

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Vinnie Del Negro è lo stesso ex allenatore di Clippers e Bulls? fc4

 

Comunque è molto affascinante il mondo cestistico slavo di un tempo. Devo recuperare un po' di partite anche di Europei e Mondiali.

Ora cosa è rimasto di quella parte di basket? La Serbia nell'ultima World Cup è andata benissimo, la Slovenia (anche se non per forza è da considerarsi ex Jugoslavia) si è fermata ai quarti di finale, ma il resto?

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Vinnie Del Negro è lo stesso ex allenatore di Clippers e Bulls? fc4

 

Comunque è molto affascinante il mondo cestistico slavo di un tempo. Devo recuperare un po' di partite anche di Europei e Mondiali.

Ora cosa è rimasto di quella parte di basket? La Serbia nell'ultima World Cup è andata benissimo, la Slovenia (anche se non per forza è da considerarsi ex Jugoslavia) si è fermata ai quarti di finale, ma il resto?

la slovenia cmq era nella jugoslavia unita quando giocavano. la croazia anche è una buona nazionale ma non ha grandi fenomeni, ma per anni sono stati loro la seconda potenza balcanica dietro alla serbia.

 

sì, quel del negro. in italia era un crack. ma ha avuto anche una buona carriera nba all'apice.

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Primo turno finalmente autoritario e che nulla ha da spartire con quello dell'anno scorso, ma del resto le condizioni psico-somatiche con cui è stato affrontato sono ben diverse.

 

Bene bene DH, vero barometro della baracca, sprazzi di talento puro di AleGent e Marshon, un Cerella su buoni livelli fisici e sfruttato in maniera più degna rispetto alla parte precedente di stagione. Discrete cose anche di Franchino, non un fenomeno, nemmeno un luminare del gioco, ma almeno è un corpo atletico cui puoi alzare un pallone al volo sperando in modo fondato che lo prenda. 

 

Samuels in versione i tipi grandi e grossi mi danno fastidio, giocate voi che io non c'ho più voglia, Moss comunque l'unico veramente di tanto sotto il par, declino ormai irreversibile, ho contato almeno 3 volte in cui Ray l'ha mandato culo a terra... Speriamo che abbia in canna ancora un paio di cartucce da spararsi contro l'uomo-scarpa nel turno che ci attende.

 

Ah poi Kleiza: ogni volta che entra in campo ha la faccia e l'atteggiamento di uno che sembra che ti stia facendo un favore a giocare, è per questo che lo stimo.

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Aspetto questa serie da 3 mesi, ho assolto a miei doveri accademici e sono carichissimo tipo molla.

 

Strappiamogli il cuore, non si fanno prigionieri.

 

 

 

 

ridinghorse.gifsheep.gif

 

:trollface:

 

 

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