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Palla al piede,tiro...GOOOOL!!!!!!!


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Dzeko al Man City, 35 milioni al Wolfsburg e 4,8 a stagione per 4 anni al giocatore... :chetristezza

 

E il bello è che a quanto si legge l'agente del giocatore ha prima consultato il Milan, che nella scala di preferenze era in cima alla lista dell'assistito, ma il Milan ha detto chiaramente che non vuole investire cifre del genere sul mercato.

 

Vedremo se per il City si rivelerà un gran colpo, lo spero per il Mancio, mi farebbe piacere vederlo protagonista l'anno prossimo in Premier.

 

Sul versante tecnico Inter molti indizi portano a Don Fabio, e non potrei che esserne felicissimo. Capello è l'antipatico per eccellenza, penso stia sulle palle a tutti quanti, ma è un vincente, ed è una garanzia di competitività. Per il dopo Mourinho candidato migliore non ci potrebbe essere, ed un altro sergente di ferro è quello che serve a Balotelli.

 

Se non è Capello mi piacerebbe tantissimo Benitez, preparatissimo tatticamente e allenatore dalla grande tradizione europea. Tutti gli altri candidati mi convincono poco yes

Guarda ci speravo e ne sarei stato felice anche se ad essere sincero non è una priorità per il Milan secondo me, abbiamo ben altri reparti da sistemare e spendere 35 milioni per 125° attaccante (in rosa) non sarebbe stata una mossa intelligente...

Il problema è come al solito, se ci sarà la volontà di migliorarsi o restare mediocri un altro anno...

 

Su Benitez sono con te... yes Lo preferirei anche a Capello...

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Dzeko al Man City, 35 milioni al Wolfsburg e 4,8 a stagione per 4 anni al giocatore... :chetristezza

 

il Pelle ha cannato, scusami Mescule mio Dio

 

Che amarezza (cit.)

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Dzeko al Man City, 35 milioni al Wolfsburg e 4,8 a stagione per 4 anni al giocatore... :chetristezza

 

E il bello è che a quanto si legge l'agente del giocatore ha prima consultato il Milan, che nella scala di preferenze era in cima alla lista dell'assistito, ma il Milan ha detto chiaramente che non vuole investire cifre del genere sul mercato.

 

Vedremo se per il City si rivelerà un gran colpo, lo spero per il Mancio, mi farebbe piacere vederlo protagonista l'anno prossimo in Premier.

 

Sul versante tecnico Inter molti indizi portano a Don Fabio, e non potrei che esserne felicissimo. Capello è l'antipatico per eccellenza, penso stia sulle palle a tutti quanti, ma è un vincente, ed è una garanzia di competitività. Per il dopo Mourinho candidato migliore non ci potrebbe essere, ed un altro sergente di ferro è quello che serve a Balotelli.

 

Se non è Capello mi piacerebbe tantissimo Benitez, preparatissimo tatticamente e allenatore dalla grande tradizione europea. Tutti gli altri candidati mi convincono poco yes

Guarda ci speravo e ne sarei stato felice anche se ad essere sincero non è una priorità per il Milan secondo me, abbiamo ben altri reparti da sistemare e spendere 35 milioni per 125° attaccante (in rosa) non sarebbe stata una mossa intelligente...

Il problema è come al solito, se ci sarà la volontà di migliorarsi o restare mediocri un altro anno...

 

Su Benitez sono con te... yes Lo preferirei anche a Capello...

 

Benitez no grazie nono

 

Mi piacerebbe continuare a vincere lo scudetto.

 

Se proprio non arriva Capello, datemi Hiddink.

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Guest Fresh Prince
Vorrei ricordare che oggi sono 25 anni dalla tragedia dell'heysel.... :chetristezza

 

Mi auto quoto...possibile che nessuno abbia voglia di spendere due parole sulla più grande tragedia dello sport? :chetristezza

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Dzeko al Man City, 35 milioni al Wolfsburg e 4,8 a stagione per 4 anni al giocatore... :chetristezza

Applausi...

 

 

:chetristezza

 

Il fatto è che la volontà di migliorarsi, di cui si parlava una pagina addietro, non c'è manco lontanamente, si punta a vivacchiare come nelle ultime stagioni cercando di limitare gli inevitabili danni.

 

Amarezza.

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Vorrei ricordare che oggi sono 25 anni dalla tragedia dell'heysel.... :chetristezza

 

Mi auto quoto...possibile che nessuno abbia voglia di spendere due parole sulla più grande tragedia dello sport? :chetristezza

 

Per dire cosa?

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Guest Fresh Prince
Vorrei ricordare che oggi sono 25 anni dalla tragedia dell'heysel.... :chetristezza

 

Mi auto quoto...possibile che nessuno abbia voglia di spendere due parole sulla più grande tragedia dello sport? :chetristezza

 

Per dire cosa?

 

:chetristezza

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Parliamone.

 

Questo è il modo di ricordare la tragedia secondo "la parte bella del calcio" (cit.)

 

Juve, bombe carta in sede Tifosi scatenati a Torino

 

Una rappresentanza del corteo di circa 1500 supporters bianconeri che commemorava i 25 dalla tragedia dell'Heysel ha lanciato anche bengala e fumogeni al numero 32 di Corso Ferraris a Torino, indispettita dal non essere stata ricevuta dai dirigenti

 

TORINO, 29 maggio 2010 - Bombe carte, bengala e fumogeni lanciati dai tifosi bianconeri inferociti all'interno del cortile della sede della Juventus, in corso Galileo Ferraris, 32, a Torino. La manifestazione degli ultrà bianconeri (organizzata con il duplice intento di commemorare le vittime dell’Heysel, a 25 anni dalla tragedia, e chiedere la revoca delle sentenze sportive di Calciopoli) è finita nel peggiore dei modi.

 

I FATTI — In mattinata i tifosi della Juventus - circa 1500 - si sono ritrovati presso la chiesa di Santa Rita per una messa in suffragio delle vittime dell'Heysel. Nel primo pomeriggio si sono radunati in piazza Caio Mario, di fronte agli stabilimenti della Fiat, poi è partita la marcia verso la sede di corso Galileo Ferraris 32. Durante il tragitto ci sono stati numerosi cori contro l’Inter in generale, Materazzi e Balotelli in particolare. Prese di mira anche le sentenze sportive di Calciopoli e la dirigenza bianconera, solo indifferenza nei confronti dei giocatori, mentre gli unici a ricevere applausi sono stati Luciano Moggi e Andrea Agnelli. C’è stato qualche attimo di tensione sotto ai pochi balconi da cui spuntavano bandiere nerazzurre, poi il corteo è arrivato davanti alla sede della Juventus. I tifosi si aspettavano che una delegazione fosse ricevuta dalla dirigenza, ma le porte della sede erano sbarrate, dentro non c’era nessuno. La reazione è stata violenta: dopo aver appeso uno striscione per ricordare le vittime dell’Heysel, è iniziato un fitto lancio di fumogeni, bengala e bombe carta. Scene da Far West: una manciata di bombe carta sono esplose all’interno del cortile della sede, altre ancora fuori. Il clima era talmente teso che un tifoso juventino ha rischiato il linciaggio per il solo fatto di indossare una t-shirt di colore viola. Intanto le forze dell’ordine hanno fermato per accertamenti un gruppo di ragazzi sospettati del lancio delle bombe carta.

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E poi vi lamentate se faccio sempre dei distinguo? Se comportarsi civilmente e rispettosamente pur tenendo ad una squadra che sia la juve o i lakers significa simpatizzare sono fiero di essere un simpatizzante! :chetristezza

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Ale però che cavolo c'entra che mi citi Daniele???

 

 

con quel cit. e virgolettato???

 

 

:chetristezza

 

 

Daniele quando parlava di parte "bella del calcio" faceva riferimento ai 15mila di Bari o ai 5 mila di Parma o ai 20 mila di Verona, numeri irripetibili i prossimi anni per quello scempio chiamato tessera del tifoso...

 

sicuramente non intendeva giustificare questi imbecilli che oggi a torino hanno fatto quel corteo, ma tanto l'anno prossimo risolvono questo con la tessera...

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Dzeko al Man City, 35 milioni al Wolfsburg e 4,8 a stagione per 4 anni al giocatore... :chetristezza

 

il Pelle ha cannato, scusami Mescule mio Dio

 

Che amarezza (cit.)

 

al prossimo giro a sansiro con biglietti ad ufo vedi di picchiare quel cantastorie del pelle....

 

ORA PRO NOBIS...

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Parliamone.

 

Questo è il modo di ricordare la tragedia secondo "la parte bella del calcio" (cit.)

 

Juve, bombe carta in sede Tifosi scatenati a Torino

 

Una rappresentanza del corteo di circa 1500 supporters bianconeri che commemorava i 25 dalla tragedia dell'Heysel ha lanciato anche bengala e fumogeni al numero 32 di Corso Ferraris a Torino, indispettita dal non essere stata ricevuta dai dirigenti

 

TORINO, 29 maggio 2010 - Bombe carte, bengala e fumogeni lanciati dai tifosi bianconeri inferociti all'interno del cortile della sede della Juventus, in corso Galileo Ferraris, 32, a Torino. La manifestazione degli ultrà bianconeri (organizzata con il duplice intento di commemorare le vittime dell’Heysel, a 25 anni dalla tragedia, e chiedere la revoca delle sentenze sportive di Calciopoli) è finita nel peggiore dei modi.

 

I FATTI — In mattinata i tifosi della Juventus - circa 1500 - si sono ritrovati presso la chiesa di Santa Rita per una messa in suffragio delle vittime dell'Heysel. Nel primo pomeriggio si sono radunati in piazza Caio Mario, di fronte agli stabilimenti della Fiat, poi è partita la marcia verso la sede di corso Galileo Ferraris 32. Durante il tragitto ci sono stati numerosi cori contro l’Inter in generale, Materazzi e Balotelli in particolare. Prese di mira anche le sentenze sportive di Calciopoli e la dirigenza bianconera, solo indifferenza nei confronti dei giocatori, mentre gli unici a ricevere applausi sono stati Luciano Moggi e Andrea Agnelli. C’è stato qualche attimo di tensione sotto ai pochi balconi da cui spuntavano bandiere nerazzurre, poi il corteo è arrivato davanti alla sede della Juventus. I tifosi si aspettavano che una delegazione fosse ricevuta dalla dirigenza, ma le porte della sede erano sbarrate, dentro non c’era nessuno. La reazione è stata violenta: dopo aver appeso uno striscione per ricordare le vittime dell’Heysel, è iniziato un fitto lancio di fumogeni, bengala e bombe carta. Scene da Far West: una manciata di bombe carta sono esplose all’interno del cortile della sede, altre ancora fuori. Il clima era talmente teso che un tifoso juventino ha rischiato il linciaggio per il solo fatto di indossare una t-shirt di colore viola. Intanto le forze dell’ordine hanno fermato per accertamenti un gruppo di ragazzi sospettati del lancio delle bombe carta.

Quella sorta di presentatore che ha gestito la manifestazione dei 1500 tifosi che hanno creato il corteo, s'è presentato con una maglietta che insultava la madre deceduta di Materazzi.

Già questo, credo che sia tutto dire.

Eppure si era lì per rendere omaggio alla memoria di quelle povere vittime...

Che amarezza.

 

Scrivo qui la mia testimonianza e il mio parere.

Innanzitutto complimenti agli organizzatori; alcune cose possono essere riuscite bene, altre male (imparare la pronuncia di pochi cognomi delle vittime straniere e evitare che il "presentatore" indossasse magliette in cui si ironizzava sulla madre deceduta di Materazzi erano cose da fare). Però ripeto: COMPLIMENTI per l'impegno e la passione.

 

Detto questo: eravamo lì per ricordare 39 vittime. Eravamo lì per ricordare un simile orrore e per svegliare le coscienze, per impedire che una vergogna come quella potesse ripetersi. CREDEVO fossimo lì per quello; invece si alzano i soliti cori "ODIO LIVERPOOL" e simili. Continuiamo con l'odio, bravi! E' la soluzione giusta! Se poi andremo in Inghilterra e ci comporteremo da bestie e a morire soffocato fosse un bambino Inglese? Saremo soddidfatti?

 

Inizia la marcia e, onestamente, di cori per l'Heysel non ne ricordo. Tutti contro Inter, Toro, La morte di G.Rossi, Moratti, Faccheti ecc. E poi via con gli insulti a quei "giudei" dei violacei, ai Napoletani, per poi prendercela con Balotelli e affermare che "non ci sono negri italiani". E come dimenticare "faccetta nera", preceduta dall'inno italiano . Robe da anni '20.

 

Aggiungo che non erano i "soliti 20 cretini", ma molti di più che si univano a questi cori assurdi.

 

Ora, io sinceramente sono andato in Piazzale Caio Mario per la mia Juve, sperando di tovare tanta gente come me, vogliosa di far vedere che in una giornata così c'era. Mi sono ritorovato in un ambiente decisamente ostile, con cori che non mi appartengono e mai mi apparterranno. A me, cosa me ne frega dei diffidati? Perchè mi sono dovuto sorbire decine e decine di canti a favore di queste figure mitologiche? Ma soprattutto, a cosa importa dei diffidati ai parenti delle vittime? Chi diavolo sono questi diffidati per avere tale spazio in un giorno così importante?

Onestamente sono stufo, e dovrebberlo essere anche gli organizzatori che ci hanno messo cuore e buon senso e, a mio parere, hanno visto tutto il loro lavoro rovinato da comportamenti simili.

 

Parliamoci chiaro: c'è poco da lamentarsi sul numero di persone. La gente non verrà mai a questo genere di manifestazioni perchè SANNO come andrà a finire. Sanno chi riesce a strumentalizzarle e a renderle delle marce in cui i protagonisti sono loro e non la Juve. Finchè questi buzzurri (oggi erano tanti) continueranno a farla da padrone con i loro canti ignoranti, con le bombe carta e i loro atteggiamenti da guappi, le persone "normali" non verranno MAI! L'immagine che si ha è quella di un orda di barbari scellerati che si ostinano a vivere nel loro mondo patetico. Ovvio che le persone non ne siano attratte e che non si uniscano a una roba simile.

 

Io mi sono vergognato come un cane di essere lì in mezzo, davvero. Non voglio che la mia persona venga associata a questi atteggiamenti. Pensavo che stavolta fosse diverso, invece è sempre la solita storia. Dalla prossima volta mi inventerò qualcos'altro per dimostrare il mio affetto.

Nel frattempo, 39 saluti spaciali. (con scuse annesse)

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Ale però che cavolo c'entra che mi citi Daniele???

 

 

con quel cit. e virgolettato???

 

 

:chetristezza

 

 

Daniele quando parlava di parte "bella del calcio" faceva riferimento ai 15mila di Bari o ai 5 mila di Parma o ai 20 mila di Verona, numeri irripetibili i prossimi anni per quello scempio chiamato tessera del tifoso...

 

sicuramente non intendeva giustificare questi imbecilli che oggi a torino hanno fatto quel corteo, ma tanto l'anno prossimo risolvono questo con la tessera...

 

L'ho citato apposta per suscitare la tua reazione Fede, era un test per l'attenzione :asd

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Parliamone.

 

Questo è il modo di ricordare la tragedia secondo "la parte bella del calcio" (cit.)

 

Juve, bombe carta in sede Tifosi scatenati a Torino

 

Una rappresentanza del corteo di circa 1500 supporters bianconeri che commemorava i 25 dalla tragedia dell'Heysel ha lanciato anche bengala e fumogeni al numero 32 di Corso Ferraris a Torino, indispettita dal non essere stata ricevuta dai dirigenti

 

TORINO, 29 maggio 2010 - Bombe carte, bengala e fumogeni lanciati dai tifosi bianconeri inferociti all'interno del cortile della sede della Juventus, in corso Galileo Ferraris, 32, a Torino. La manifestazione degli ultrà bianconeri (organizzata con il duplice intento di commemorare le vittime dell’Heysel, a 25 anni dalla tragedia, e chiedere la revoca delle sentenze sportive di Calciopoli) è finita nel peggiore dei modi.

 

I FATTI — In mattinata i tifosi della Juventus - circa 1500 - si sono ritrovati presso la chiesa di Santa Rita per una messa in suffragio delle vittime dell'Heysel. Nel primo pomeriggio si sono radunati in piazza Caio Mario, di fronte agli stabilimenti della Fiat, poi è partita la marcia verso la sede di corso Galileo Ferraris 32. Durante il tragitto ci sono stati numerosi cori contro l’Inter in generale, Materazzi e Balotelli in particolare. Prese di mira anche le sentenze sportive di Calciopoli e la dirigenza bianconera, solo indifferenza nei confronti dei giocatori, mentre gli unici a ricevere applausi sono stati Luciano Moggi e Andrea Agnelli. C’è stato qualche attimo di tensione sotto ai pochi balconi da cui spuntavano bandiere nerazzurre, poi il corteo è arrivato davanti alla sede della Juventus. I tifosi si aspettavano che una delegazione fosse ricevuta dalla dirigenza, ma le porte della sede erano sbarrate, dentro non c’era nessuno. La reazione è stata violenta: dopo aver appeso uno striscione per ricordare le vittime dell’Heysel, è iniziato un fitto lancio di fumogeni, bengala e bombe carta. Scene da Far West: una manciata di bombe carta sono esplose all’interno del cortile della sede, altre ancora fuori. Il clima era talmente teso che un tifoso juventino ha rischiato il linciaggio per il solo fatto di indossare una t-shirt di colore viola. Intanto le forze dell’ordine hanno fermato per accertamenti un gruppo di ragazzi sospettati del lancio delle bombe carta.

Quella sorta di presentatore che ha gestito la manifestazione dei 1500 tifosi che hanno creato il corteo, s'è presentato con una maglietta che insultava la madre deceduta di Materazzi.

Già questo, credo che sia tutto dire.

Eppure si era lì per rendere omaggio alla memoria di quelle povere vittime...

Che amarezza.

 

Scrivo qui la mia testimonianza e il mio parere.

Innanzitutto complimenti agli organizzatori; alcune cose possono essere riuscite bene, altre male (imparare la pronuncia di pochi cognomi delle vittime straniere e evitare che il "presentatore" indossasse magliette in cui si ironizzava sulla madre deceduta di Materazzi erano cose da fare). Però ripeto: COMPLIMENTI per l'impegno e la passione.

 

Detto questo: eravamo lì per ricordare 39 vittime. Eravamo lì per ricordare un simile orrore e per svegliare le coscienze, per impedire che una vergogna come quella potesse ripetersi. CREDEVO fossimo lì per quello; invece si alzano i soliti cori "ODIO LIVERPOOL" e simili. Continuiamo con l'odio, bravi! E' la soluzione giusta! Se poi andremo in Inghilterra e ci comporteremo da bestie e a morire soffocato fosse un bambino Inglese? Saremo soddidfatti?

 

Inizia la marcia e, onestamente, di cori per l'Heysel non ne ricordo. Tutti contro Inter, Toro, La morte di G.Rossi, Moratti, Faccheti ecc. E poi via con gli insulti a quei "giudei" dei violacei, ai Napoletani, per poi prendercela con Balotelli e affermare che "non ci sono negri italiani". E come dimenticare "faccetta nera", preceduta dall'inno italiano . Robe da anni '20.

 

Aggiungo che non erano i "soliti 20 cretini", ma molti di più che si univano a questi cori assurdi.

 

Ora, io sinceramente sono andato in Piazzale Caio Mario per la mia Juve, sperando di tovare tanta gente come me, vogliosa di far vedere che in una giornata così c'era. Mi sono ritorovato in un ambiente decisamente ostile, con cori che non mi appartengono e mai mi apparterranno. A me, cosa me ne frega dei diffidati? Perchè mi sono dovuto sorbire decine e decine di canti a favore di queste figure mitologiche? Ma soprattutto, a cosa importa dei diffidati ai parenti delle vittime? Chi diavolo sono questi diffidati per avere tale spazio in un giorno così importante?

Onestamente sono stufo, e dovrebberlo essere anche gli organizzatori che ci hanno messo cuore e buon senso e, a mio parere, hanno visto tutto il loro lavoro rovinato da comportamenti simili.

 

Parliamoci chiaro: c'è poco da lamentarsi sul numero di persone. La gente non verrà mai a questo genere di manifestazioni perchè SANNO come andrà a finire. Sanno chi riesce a strumentalizzarle e a renderle delle marce in cui i protagonisti sono loro e non la Juve. Finchè questi buzzurri (oggi erano tanti) continueranno a farla da padrone con i loro canti ignoranti, con le bombe carta e i loro atteggiamenti da guappi, le persone "normali" non verranno MAI! L'immagine che si ha è quella di un orda di barbari scellerati che si ostinano a vivere nel loro mondo patetico. Ovvio che le persone non ne siano attratte e che non si uniscano a una roba simile.

 

Io mi sono vergognato come un cane di essere lì in mezzo, davvero. Non voglio che la mia persona venga associata a questi atteggiamenti. Pensavo che stavolta fosse diverso, invece è sempre la solita storia. Dalla prossima volta mi inventerò qualcos'altro per dimostrare il mio affetto.

Nel frattempo, 39 saluti spaciali. (con scuse annesse)

 

 

Ecco perchè a volte mi schifo....preferisco tifare la nazionale....almeno li si spera che nessuno rompa i coglioni...che tristezza...

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Sempre più probabile un arrivo di Capello...sarei soddisfatto effettivamente.

 

Ma soltanto a me e ad Angelo-Boston george, l'idea che quell'uomo senza dignità e senza ideali (se non quello delle banconote) venga a sedersi sulla panchina dell'Inter dà il voltastomaco?

Sul professionista niente da dire, ma con quale faccia Moratti potrebbe metterlo sotto contratto dopo quanto successo nel 2006 e le dichiarazioni successive di Don Fabio? Non era lui a parlare di prìncipi, onestà, ecc.. ecc...

 

Inizio a pensare che se questo è il suo livello di coerenza, forse non hanno tutti i torti gli juventini che lo insultano dalla mattina alla sera per - appunto - la totale incoerenza tra le parole e le azioni.

Mille volte meglio Hiddink e in seconda battuta Benitez, non cambio la mia dignità di tifoso con la certezza o meno di vincere il prossimo scudetto (perchè quanto a fare strada in europa, Capello è uno dei peggiori su piazza).

 

p.s.: no comment sull'ennesima figura da sucidio dei tifosi juventini più esagitati, quella sulle magliette anti-materazzi (senza contare i cori beceri, la contestazione alla società in un giorno nel quale dovevano essere ricordate le vittime dell'Heysel, cosa cazzo c'entrano i risultati di quest'anno? Che merde..) poi dimostra la distanza tra l'ironia e l'handicap mentale, quello che sussiste tra Marco e questi trogloditi che non chiamo scimmie solo per non offendere coloro da cui "probabilmente" discendiamo (sti poveri asini sicuramente).

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Indifendibili certi pseudoultras (seppur una minoranza) che partecipano a queste manifestazioni, toccante la messa commemorativa. Il guaio è stato mischiare le 2 manifestazioni o meglio quello che ha raccontato la stampa sportiva (rosa in particolare), in quanto il corteo verso la sede era al pomeriggio e non avrebbe dovuto aver molto a che fare con la messa e la commemorazione dei caduti..su Materazzi no comment è un personaggio pubblico e sembra viva con un odio represso contro il mondo...se ne faccia una ragione e la smetta

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Vorrei ricordare che oggi sono 25 anni dalla tragedia dell'heysel.... :chetristezza

 

Mi auto quoto...possibile che nessuno abbia voglia di spendere due parole sulla più grande tragedia dello sport? :chetristezza

 

Purtroppo l'Heysel è un bruttissimo ricordo per noi juventini...io intanto mi dissocio da quei 20 dementi che ieri sono andati sotto la sede a protestare e porto il mio piccolo contributo.

 

29/5/2010 (6:27) - TESTIMONIANZA

 

"Crollò una barriera e scoppiò l’inferno. Odiavamo gli italiani"

 

 

Da tifoso estremo a giornalista: «Tornati a casa cercavamo delle scuse. Ma fu solo colpa nostra»

 

 

TONY EVANS

 

 

 

Un muro è crollato, tutto qui». Io queste parole le ho sentite e le ho ripetute tantissime volte. Ma sono menzogne. C'è un momento di quel giorno a Bruxelles che più di qualsiasi altro continua a tormentarmi. Il nostro treno era da poco arrivato alla stazione di Jette e una lunga colonna di tifosi del Liverpool si era incammninata giù dalla collina verso il centro. Mi fermai a guardarli, bandiere a scacchi rossi e bianchi al vento... Dissi tra me e me: «Oggi possiamo fare tutto ciò che ci pare. Nessuno può fermarci». Era un giorno caldo e soleggiato, ma nell'umore generale si captava un sottofondo oscuro. Quelle bandiere a scacchi le avevamo preparate per la finale dell’anno precedente, contro la Roma allo Stadio Olimpico. E nonostante la conquista della quarta Coppa dei Campioni nessuno, tra quelli di noi che erano stati a Roma, ricorda con affetto quel giorno.

 

 

 

Prima della gara, gruppi di giovani in motorino avevano dato la caccia ai nostri tifosi, coltelli in mano. E, dopo la partita, fummo vittima della rabbia di Roma, tra sangue, angherie e umiliazioni. Ci eravamo detti che la storia non si sarebbe ripetuta. La nostra rabbia non era diretta solo agli italiani. La stampa britannica aveva praticamente ignorato gli eventi dell'Olimpico l'anno prima... Liverpool, in quegli anni, era una città marginalizzata e odiata dal resto del Paese, un anacronismo che c'entrava poco con l'Inghilterra. Ero con mio fratello quando, in un vicolo del centro, ci siamo imbattuti in un gruppo di tifosi juventini, sei o sette, quasi tutti ventenni. Erano seduti davanti a un bar, atteggiandosi un po' da duri, un po' da fichi. Il mio sguardo incrociò uno dei loro.

 

 

 

«Dai, brutto stronzo, dimmi qualcosa...» ringhiai. Lui, niente. Ma ormai il tono, l'umore di quella giornata era stato fissato. La Grand Place era relativamente priva di tensione. Noi del Liverpool eravamo in tanti e ci sentivamo sicuri. Bevevamo e cantavamo a torso nudo sotto il sole. Era quasi idilliaco. Ma poi, complice l'effetto dell'alcol, tutto cambiò. I bar cominciarono a chiudere, forse impauriti da ciò che avremmo potuto fare... Partimmo a piedi per lo stadio. Ovunque c'erano tafferugli. In circostanze normali, tutto ciò non sarebbe avvenuto. Ma quel giorno era diverso... Eravamo ubriachi ma anche in quello stato capimmo che lo stadio era fatiscente. Alle entrate non vi erano praticamente controlli. Tutt'ora, 25 anni dopo, ho ancora intatto il biglietto di quella serata. Eravamo nel settore Y, accanto al maledetto settore Z, e si capì subito che eravamo in troppi. La folla ci spinse avanti, verso il campo, crollò una prima barriera.

 

 

 

La polizia reagì con i manganelli. Vidi un ragazzo - uno dei nostri - rimasto imbrigliato nel filo spinato mentre cercava di scavalcare un muro. E vidi un poliziotto che lo manganellava. Mi avvicinai e gli diedi un pugno in faccia. Scappò via. A quel punto, quasi tutta la polizia si era dileguata. E così noi ci concentrammo sul bar, dove un povero cristo vendeva patatine e panini. In pochi secondi avevamo saccheggiato tutto. Tra settore Y e settore Z vi era un fitto lancio d'oggetti. In realtà, per gli standard di quegli anni, non era nulla di inusuale. Guardammo con invidia gli spazi nel settore Z che era mezzo vuoto, mentre il nostro settore Y, complici i molti tifosi senza biglietto, era strapieno. Mi assentai per qualche minuto per fare la pipì. Al ritorno vidi che la rete che separava i due settori era caduta e che molti dei nostri erano passati al settore adiacente... Più sotto e nell'angolo più lontano stavano morendo 39 persone. Della partita non ricordo nulla. Del dopo-partita ricordo la paura di essere accoltellato dagli juventini.

 

 

 

E ricordo il poliziotto belga che, preso dall'ira, lanciò un lacrimogeno dentro un autobus di tifosi del Liverpool. Arrivammo a Ostend per prendere il traghetto, tristi e depressi, ma ancora ignari. Solo dopo, sulla Manica, cominciò a spargersi la voce. A casa cominciammo a trovare antidoti per la nostra vergogna, raccontandoci le solite bugie... Una lunga catena di eventi ha portato all'Heysel. Gli accoltellamenti e i pestaggi subiti a Roma, l’alcol, la nostra aggressività, l'inefficienza della polizia e uno stadio fatiscente. Senza uno di questi anelli nella catena maledetta forse quel giorno sarebbe passato senza incidenti. Oggi i tifosi dell'Everton ci dedicano uno sfottò: «Trentanove italiani non possono avere torto». Un modo per dire che l'Heysel è colpa di noi del Liverpool. Hanno ragione. Il torto era nostro. Il torto era mio.

 

heysel02g.jpg

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complimenti al cesena e a bisoli dalla C alla A in due anni azz :inchino

 

cesena quest'anno ha avuto il maggior numero di spettatori (o abbonati, adesso non ricordo con certezza) della serie B dopo il torino.

 

ieri, con la partita che non era decisiva (in quanto la vittoria non bastava ma avrebbero dovuto perdere punti il brescia o il lecce), sono andati a seguire la squadra oltre 7000 tifosi.

 

per la festa ieri sera allo stadio ci siamo trovati in 20000 (circa)

e contemporanemente c'era una grossa festa dei tifosi a cesenatico...

 

il tutto in una cittadina da 90 mila abitanti...

 

purtroppo la serie a sara' tutta un'altra musica e il cesena non potra' portare il suo gioco d'attacco che ha convinto tutti gli sportivi che l'hanno visto giocare.

 

stadio2.jpg

stadio.jpg

 

non ho trovato in rete foto di ieeri sera dello stadio di cesena...

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Ora spero salga in A una fra Brescia-Sassuolo e Cittadella

l'importante è che rimangano dove meritano i pagliacci granata..il nostro derby per colpa loro è fra i più squallidi d'Italia..loro contro di noi non giocano a calcio bensì a calci.

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da Gazzetta.it

 

Real, è il giorno di Mou

"Non dimenticherò mai l'Inter"

L'ex allenatore nerazzurro si presenta al Santiago Bernabeu. "Sono attratto dal Madrid, dalla sua storia e anche dalle sue frustrazioni degli ultimi anni. Alla mia ex squadra auguro di vincere tutto, meno la Champions"

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José Mourinho, 47 anni. Epa MADRID, 31 maggio 2010 - A dieci giorni dalla storica finale tra Inter e Bayern Monaco, il Santiago Bernabeu ritrova José Mourinho, perché oggi è il suo giorno. Il suo primo giorno da tecnico del Real Madrid. Nessun eccesso di protagonismo e sobrietà nella gremitissima sala stampa del mitico stadio, per volere dello stesso tecnico, anche se Mou arriva al Bernabeu alla guida di una Ferrari di colore blu scuro, insieme al suo agente Jorge Mendes.

 

attrazione fatale — Accompagnato da Jorge Valdano, il sorridente e rilassato Mourinho viene assalito e immortalato da decine di fotografi e telecamere proprio come accadde due anni fa ad Appiano Gentile quando approdò all'Inter. "E' un onore averlo con noi" dice Valdano nel presentarlo. Poi tocca a lui: "Se credo di essere nato per allenare il Real? Non lo so. Però sono nato per fare l'allenatore di calcio. Sono attratto dal Real, dalla sua storia e anche dalle sue frustrazioni degli ultimi anni. E' un club unico; per un allenatore non allenare il Real sarebbe un buco in una carriera. Sono molto orgoglioso di avere questa responsabilità. Adesso la cosa più bella è vincere: questa è la mia motivazione".

 

il gruppo — "Ogni allenatore deve essere preparato all'esonero, ma se si vive con la paura non si lavora bene e se non si lavora bene ci saranno delle difficoltà. Sono un allenatore con molta autostima e fiducia in me stesso e non penso di essere sostituito, penso che 4 anni di contratto sono sufficienti per vincere e costruire una squadra con una sua identità. Non ci sarà nessuna trasformazione radicale, ma solo piccoli cambiamenti. Sono un allenatore che lavora in èquipe con tanta gente. La qualità dei miei collaboratori è importante". Poi Cristano Ronaldo: "E' un giocatore incredibile per tutto il mondo del calcio, ma la forza della mia squadra non è l'individuo, ma il gruppo; così non sarà difficile raggiungere risultati".

 

 

Flash per Mourinho. Reuters fantastica inter — "Io il migliore al mondo? No, ritengo che ci sia un gruppo di allenatori con grandi qualità, dopo sono i risultati a decidere chi è il migliore. Io non sono un falso umile, e mi sembra che la stagione passata ha fatto di me il migliore allenatore. Non dimentico i miei ex giocatori. Non dimentico l'Inter a cui auguro di vincere tutto, meno la Champions. Non dimenticherò mai quella gente, quel gruppo; davverio fantastici".

 

l'empatia — "Promesse? No. La promessa è che sono Mourinho, che lavoro bene e mi dedico fino alla fine. Mi piace creare empatia con le persone con cui lavoro. Non ho perso tempo; ho già parlato questa mattina con Raul mentre si allenava, ma quello che ci siamo detti rimane tra me e lui". "Non sono un anti Barcellona; sono allenatore del Real e non mi preoccupo del Barça. Se sono odiato dai tifosi del Barça è un loro problema, non mio. La paura non rientra nel mio dizionario calcistico. Dobbiamo rispettare l'avversario".

 

mercato — Il Real? Mi piace la base; non ho bisogno di cambiamenti traumatici. Abbiamo bisogno di 3/4 giocatori. Non credo che sarà un'estate di grande mercato. Sarà tranquilla. Non voglio fare nomi; non voglio che si creino competizioni all'interno del gruppo. Per il Real occorrono solo alcuni adattamenti; ce la faremo perché tutti ci credono. Non ho nomi, ma profili. Ma questo non è il momento giusto per parlarne. Da oggi io e il Real saremo una cosa unica".

 

il futuro dell'inter — "Sono un allenatore che migliora tutti i giorni. In Italia ho lavorato due anni e ho imparato. E' importante avere l'umiltà per farlo. In Italia è stato difficile: grandi allenatori, grandi giocatori. Sono migliore dopo due anni e sono orgoglioso di questo". Poi Moratti: "Non ho parlato con lui del prossimo allenatore dell'Inter, ma c'è una squadra che vincerà ancora, che è stata costruita per vincere anche domani. Ci vorrà ovviamente un grande allenatore, ma esiste una struttura; dovrà essere intelligente e seguire la strada intrapresa, così avrà la possibilità di vincere. Sarà fortunato perché gli ho dato la possibilità di conquistare la Supercoppa europea e l'Intercontinentale"

 

provocatore — Lapidario come sempre: "Non sono un provocatore, ma un lavoratore che lavora molto. Lavorando molto voglio rispetto. Se abbiamo rispetto bene, altrimenti ci difendiamo". Io difensivo? "Se una squadra gioca con cinque attaccanti come Pandev, Eto'o, Milito, Sneijder e Thiago Motta e riesce ad avere anche una grande difesa è perché l'allenatore è un grande allenatore".

 

champions e paura — Ancora sulla Champions e sulla paura dei relativi sorteggi: "Io non prometto la Champions, ma il Real Madrid non deve avere paura dei sorteggi di Champions, sono i nostri avversari che dovranno avere paura. Io non voglio vedere la paura negli spogliatoi del Real Madrid, voglio che la paura ci sia negli spogliatoi degli avversari del Real. La Champions deve essere un sogno per il Real, non un'ossessione".

:inchino :inchino :inchino

 

Buona fortuna, Mister, ti auguro di vincere qualunque cosa l'anno prossimo, tranne la Champions :asd

No, un attimo: se prendiamo Capello no problem, pure la champions, tanto con lui in panchina svanisce anche l'1% di repeat che detenevamo :ilsaggio

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Rambis che si dice di Bisoli???

Dalle nostre parti lo danno quasi sicuro al Cagliari (forse 4 mesi fa non mi sono sbagliato :asd ), che mi dici è bravo???

 

io ho visto poche partite del cesena, amici abbonati e ultras hanno opinoni contrastanti.

 

certamente il cesena ha giocato un bellissimo calcio per quasi tutto il campionato, pero', come al solito, bisogna vedere se ha giocato cosi' grazie all'allenatore.

alcuni pensano che non sappia leggere la partita. mi viene in mente la partita pareggiata a torino dove solo dopo lo svantaggio abbiamo cominciato a giocare e dimostrato che si sarebbe potuto facilmente vincere (ma proprio facilmente).

 

la sensazione comunque e' che se ne vada... allo stadio cori per lui, ma la societa' ha pochi soldi e probabilmente cerchera' qualche giovane allenatore.

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