Central Division Preview


Iniziamo l’avvicinamento all’opening night natalizia con le preview delle singole division a partire dalla Central, la scorsa stagione dominata da Chicago.

Indiana Pacers

I Pacers si presentano all’avvio come uno dei team migliorati da questa breve sessione di mercato.

Dopo aver creato qualche grattacapo ai Bulls nel primo turno dei playoff dello scorso aprile, i giocatori hanno manifestato a piena voce il gradimento nei confronti di John Vogel, promosso head-coach al posto dell’esonerato Jim O’Brein a fine Gennaio; dal suo insediamento i Pacers hanno chiuso la stagione con un bilancio W/L di 20-18, sufficiente per raggiungere la postseason come unica squadra dal record in passivo (37-45).
La riconferma dell’ex scout di Lakers e Wizards è arrivata al termine di una serie che ha visto  la franchigia di Indianapolis giocarsela fino alla fine con i Bulls in gara 1 e 3, strappare gara-4, per poi soccombere a Chicago nel successivo incontro.
Nonostante il mancato arrivo di OJ Mayo, dopo le aggiunte di David West e George Hill  alla franchigia di Indianapolis si chiede di tornare ai playoff e farlo con un record vincente, contando anche sulla crescita di Hibbert e Hansbrough.
West, che ritrova Darren Collison in cabina di regia e dovrà dimostrare di aver recuperato a pieno dopo l’operazione al ginocchio sinistro, sarà il fattore-X per gli uomini di Coach Vogel, in una Eastern Conference il cui livello si preannuncia superiore a quello della passata regular season.

Starting Five: Collison, George, Granger, West, Hibbert

Prediction: 35-38 W

Chicago Bulls

I Bulls si presentano ai nastri di partenza con l’unico obiettivo di giocarsi le finali sfuggite lo scorso maggio.

Nella prima stagione agli ordini di Tom Thibodeau, Chicago ha chiuso la regular season con il miglior record assoluto e Derrick Rose è diventato il più giovane MVP nella storia della lega.
Se l’arrivo di Rip Hamilton riempe il vuoto in backcourt, il nucleo è rimasto invariato.
Nel settore lunghi, Boozer dovrà riscattarsi da una stagione vissuta tra luci e ombre, tormentata anche da problemi di carattere fisico che lo hanno portato a saltare 23 partite.
Dietro ell’ex Duke e Noah scalpita un Taj Gibson reduce da ottime prestazioni in postseason, mentre Omar Asik ha dimostrato di poter diventare un ottimo interprete del credo difensivo del Coach Of The Year 2010-11.

L’inizio del calendario presenta subito un road trip ad Ovest con 7 delle prime 9 partite da giocare in trasferta; a Chicago hanno però il talento per riprendere il cammino interrotto bruscamente dagli Heat.

Starting Five: Rose, Hamilton, Deng, Boozer, Noah

Prediction: 50-53 W

Cleveland Cavs

Ancora in convalescenza dopo la partenza di LeBron James, la derelitta franchigia del sempre brillante Dan Gilbert è in pieno rebuilding mode.

La speranza porta i nomi di Kyrie Irving e Tristan Thompson, rispettivamente scelte #1 e #4 al draft dello scorso giugno…dando però uno sguardo al roster, non è difficile pronosticare i Cavs come fanalino di coda da inizio a fine stagione.
Reduce da 19 vittorie del 2010/11, il traguardo più ambizioso che la rosa capitanata da Antawn Jamison può raggiungere è quello di tramutare un’altra stagione di transizione in nuovi lottery pick in un draft del 2012 che si prevede ricco di potenziale.
Una scelta già in mano a Cleveland è quella ricevuta da Sacramento nella trade che, ancor prima del lockout, ha portato in Ohio anche Omar Casspi in cambio di JJ Hickson.

Nel frattempo Baron Davis è stato rilasciato attraverso la Amnesty Clause; siamo sicuri avrà festeggiato a dovere…

Starting Five: Irving, Parker, Casspi, Jamison, Varejao

Prediction: Lottery

Detroit Pistons

Motown non vede l’ora di voltare pagina, dopo un paio di stagioni a dir poco travagliate.

Il roster, un mix di giovani acerbi e veterani overpayed, non è però molto diverso da quello che ha messo in cascina 30 vittorie nella passata campagna guidata da John Kuester prima e da Lawrence Frank poi.
Dopo aver passato ai margini gran parte della scorsa regular season, Rip Hamilton si è accasato a Chicago.
Il resto della rosa è rimasto pressochè invariato: con una mossa a sorpresa non Tayshuan Prince ha rinnovato per altri 4 anni a circa 7 mil di $ annui, mentre Stuckey ha da poco messo la sua firma su un triennale.
Sul Salary Cap di Detroit rimangono i dollari pesanti di Gordon e Vilanueva, arrivati sulle sponda del Michigan nel 2009 durante una free agency nella quale Joe Dumars ha sprecato l’ottimo lavoro fatto nel creare spazio di manovra sul mercato.
Dal draft di quest’anno è arrivato l’ex Kentucky Brandon Knight, sceso fino alla scelta #8 ed individuato come leader della Detroit del futuro; futuro nel quale Austin Daye, Greg Monroe e Jonas Jerebko dovranno cercare di ritargliarsi un ruolo sempre più importante.

A Lawrence Frank l’arduo compito di riportare la squadra sopra quota .500; la mancanza di un go-to-guy in attacco e di un centro NBA-ready suggerirebbero almeno un altro anno di purgatorio.

Starting Five: Stuckey, Gordon, Prince, Villanueva, Monroe

Prediction: 25-28 W

Milwaukee Bucks

‘Fear the Deer’ era lo slogan coniato durante l’indimenticabile first round dei playoff 2010, quando i Bucks costrinsero Atlanta a guadagnarsi il passaggio al turno successivo in sette gare.

Gli uomini di Scott Skiles non sono più riusciti ad esaltare la folla del Wisconsin, mancando la postseason la passata stagione.
La regressione di Brandon Jennings, i problemi fisici di Bogut, le scarse attitudini difensive di Maggette e Salmons sono alcuni dei fattori che aiutano a spiegare il 35-47 con il quale si è chiusa la stagione 2010-11.
Senza perdere tempo, lo scorso giugno Milwaukee ha spedito altrove proprio Maggette e Salmons in un giro a tre che ha portato ai Bucks Stephen Jackson, Shawn Livingston e Beno Udrih; Mike Dunleavy è arrivato via free agency.

Se il backcourt è affollato, il reparto lunghi appare inadeguato; per riproporsi come mina vagante dei playoff, un aiuto dal mercato è da considerarsi indispensabile.

Starting Five: Jennings, Delfino, Jackson, Gooden, Bogut

Prediction: 30-33 W

 

p.t.


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